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Strallo volante per barche piccole, armatori poveri e navigazioni modeste - Versione stampabile

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Strallo volante per barche piccole, armatori poveri e navigazioni modeste - opinionista velico - 24-08-2015 08:02

Non so se è stata già presa in considerazione una soluzione del genere.

È pensata per chi ha già l’attacco in coperta ma non sull’albero e dispone solo di una seconda drizza fiocco libera e in dyneema.

Il bozzello doppio (più piccolo) e le prime due pulegge del bozzello triplo (più grande) servono per un formare il paranco che tende lo strallo dal basso.

La terza puleggia del bozzello triplo serve come rinvio della drizza.

Ovviamente le critiche a un sistema del genere possono essere tante, a partire dall’uso di una drizza come strallo (quindi carico sulla puleggia, sul relativo perno, tenuta della scatola, ecc. ecc. come ormai sappiano bene).

Però attenzione al titolo di questo post Smiley2


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - France WLF Sailing Team - 24-08-2015 09:01

Scusa dov'è la seconda drizza fiocco? Una barca che non ha l'attacco dello strallo sull'albero?!? Che barca è?
Il tuo sistema è interessante (per il fiocco), ma lo strallo è un componente serio e tenerlo fermo fra due strozzatori non è il massimo sinceramente.


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - opinionista velico - 24-08-2015 09:28

Scusa tu.
Pensavo fosse chiaro che l’altra drizza e lo strallo principale fossero già impegnati con l’avvolgifiocco e il genova rollabile.
Si tratta del solito stralletto amovibile per armare una trica o una tormentina di cui si è già parlato tante volte e con tante soluzioni.
Ho solo proposto questa pensando di poter dire qualcosa di nuovo e soprattutto funzionale per chi non vuole mettere mano all’albero per creare un nuovo attacco fisso e magari dissanguarsi comprando anche un sistema Hook tipo Karver


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - sailor13 - 24-08-2015 09:45

Secondo te spendi meno a metter su questo ambaradan di bozzelli che a predisporre un attacco serio per lo strallo sull'albero? verifica il carico di rottura dell' arricavo di un bozzello, e paragonalo a quello del cavo che dovresti usare come strallo


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - opinionista velico - 24-08-2015 10:29

E secondo te:
- come tendo lo strallo dal basso (gratis) senza paranco?
- quanto mi costa tutto l'ambaradan per aggiungere una nuova drizza sotto l’attacco (serio) all’albero?

Tolta la spesa per disalberare o per mandare su qualcuno al mio posto, forse il costo del bozzello (serio) in alto equivale a quello della ferramenta per realizzare l’attacco (serio).

Buona l’osservazione sul carico dell’arricavo. Non ci avevo pensato. Merita approfondimento Smiley20


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - lucianodb - 24-08-2015 10:41

qualche volta ho pensato ad una vela (tipo fiocchetto o tormentina) con già il cavo d'acciaio inserito ..

agganciarla in coperta con uno spezzone di cavo d'acciaio o di catena (perchè no) dove ho un robusto punto di attacco sul musone e poi issarla e tesarla con una drizza di rispetto (che ho)

unico dubbio: la tenuta della puleggia in t.a. dove scorre la drizza ..

però, avendo il tutto ben dimensionato vorrei provare ..


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - sailor13 - 24-08-2015 11:21

Per Luciano: Parliamo di vele da vento forte, 25 nodi e oltre, giusto? Con il tuo sistema, dubito che riesci a tendere l'inferitura e togliere la catenaria.
Per Opinionista velico: il mio dubbio è se i paranchi che pensi di mettere sotto e sopra, dimensionati per il carico del presunto strallo, siano anche economici. Ovvio che se ci metti il paranco di Topolino, il costo è relativo, ma anche la sicurezza (parliamo sempre di vele da vento forte, 25 nodi e oltre, giusto?)


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - lucianodb - 24-08-2015 14:45

(24-08-2015 11:21)sailor13 Ha scritto:  Per Luciano: Parliamo di vele da vento forte, 25 nodi e oltre, giusto? Con il tuo sistema, dubito che riesci a tendere l'inferitura e togliere la catenaria.
...

ciao Vittorio ..
vero, ma un po' di catenaria c'è comunque, anche nello strallo con l'avvolgifiocco ..

pensavo ad una tormentina con adeguato cavo d'acciaio (4 mm. ?) inferito, prolungato oltre la vela per i metri necessari per arrivare in t.a., in modo da non far lavorare il tessile della drizza

questo per evitare stralli volanti, punto d'attacco all'albero ecc.

idea sballata ?

Luciano


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - Proust2000 - 24-08-2015 15:21

il problema che vedo del tuo progetto è che sia la drizza della vela sia il sistema per tesare lo strallo lavorano sullo stesso punto.
mi spiego: tu prima tiri su la drizza di rispetto, poi dai tensione allo strallo (arancione) con il paranchino (verde) e poi tiri su la vela con la sua drizza (rosa)
ora, quando vai a ghindare la drizza rosa lavori sul paranchino verde che inevitabilmente un po' cede e manda in bando lo strallo volante arancione (poco magari così ma poi col vento...) allora recuperi paranchino verde ma così tiri giù anche la mura della vela e vai a lavorare sulla ralinga...sempre se non scende di qualche millimetro anche il bozzello in alto e allora ti manda in bando la drizza rosa.

insomma, secondo me è molto difficile da regolare adeguatamente visto che è previto per essere tutto bello teso... se invece lo usi con ariette come aiuto allora può andare


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - sailor13 - 24-08-2015 17:15

facciamo un esempio pratico, ok?
ipotizziamo che si stia parlando almeno di una barca di 10/12 metri (su una più piccola non avrebbe senso). Ipotizziamo che lo strallo principale è da 8 mm, e quello ipotetico di trinchetta dovrebbe essere da 6/7 mm. Il carico di rottura di un cavo da 6 mm è circa 3000 kg, quindi se vogliamo stare in sicurezza, anche i nostri bozzelli dovranno avere come minimo questo carico di rottura (dimentichiamo per un attimo che il bozzello deve sostenere il carico dello strallo e anche della drizza). Sfogliati qualche catalogo e vai a vedere quanto ti costerebbero due bozzelli con questo carico di rottura, specialmente il triplo con arricavo.


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - opinionista velico - 24-08-2015 18:58

lucianodb
Quello che descrivi non è altro che la versione povera di quella che propongo io.
L’ho già sperimentata è il problema principale è la gestione della vela non inferita, specie se sei da solo o con equipaggio di mera compagnia.
Tieni presente che lavori in condizioni difficili, con vento e onda.
Ti ha poi già detto sailor13 che non riesci a tendere a sufficienza cazzando solo la drizza (occorre cazzare anche da sotto con un paranco o un tenditore).


Proust2000
Non credo sia un problema del punto di applicazione della drizza, perché questa tira comunque nel senso dello strallo.
In questo caso il problema potrebbe accentuarsi perché il tiraggio della drizza è parancato, quindi più potente (in teoria).


sailor13
Perche su barche sotto i 10 mt non avrebbe senso?
Io pensavo a barche ancora più piccole, 8/9 mt max armate di genova rollabile, sulle quali una trinchetta sarebbe molto utile già a 15/16 nodi senza bisogno di ridurre la randa (i testi sacri dicono che sarebbe sempre meglio iniziare a ridurre la vela di prua).
Se il paranco costa troppo, allora mettiamo un volgarissimo tornichetto da 12 mm (€ 20 max – carico rottura oltre 4000 Kg).
Prima cazziamo la drizza a ferro con il winch, poi tendiamo da sotto con il tornichetto.
Cmq anche uno strallo agganciato ad un attacco (serio) fissato all’albero (come proponi tu), come lo metti in tensione se non da sotto?
Quindi paranco o altra soluzione che sia, questa è una spesa inevitabile.

Gli esperimenti comunque li ho già iniziati (per ora solo in porto, con fiocco e attrezzatura rimediata)


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - Franc - 25-08-2015 00:24

(24-08-2015 10:41)lucianodb Ha scritto:  qualche volta ho pensato ad una vela (tipo fiocchetto o tormentina) con già il cavo d'acciaio inserito ..

agganciarla in coperta con uno spezzone di cavo d'acciaio o di catena (perchè no) dove ho un robusto punto di attacco sul musone e poi issarla e tesarla con una drizza di rispetto (che ho)

unico dubbio: la tenuta della puleggia in t.a. dove scorre la drizza ..

però, avendo il tutto ben dimensionato vorrei provare ..

Anch'io farò la stessa prova di Lucianodb, avendo un fiocco e tormentina su inferitura d'acciaio libera (senza garrocci), e condivido pure lo stesso dubbio: che si spacchi il bozzzello di rinvio della drizza non essendo progettato per sopportare carichi elevati per togliere anche la catenaria che inevitabilmente si formerà.
Comunque se arriverò a tali riduzioni o dovrò bolinare per poco o sceglierò di assecondare mare e vento. Smiley53


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - albert - 25-08-2015 11:14

Dopo centinaia di discussioni in cui si è spiegato perchè la puleggia di testa d'albero, la drizza e la sua calza e l'eventuale stopper non siano in grado di reggere il carico necessario a contenere la catenaria di uno stralletto in condizioni dure ed onda, anche se in porto o con 15 nodi di vento vi sembra che tutto vada bene Smiley26, per ribadire il concetto, temo non ci siano altri commenti possibili se non questo:

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Poi siete liberissimi di fare dei danni come ritenete sia più consono al vostro modo di essere, ed eventualmente di farvi del male quando le condizioni saranno veramente toste e tutto l'ambaradan finirà sotto la barca e dovrete recuperarlo a bordo ( oppure tagliare tutto ) per poter mettere in moto il motore ... e poi leccandovi le ferite vi chiederete quanto avrete risparmiato. Smiley2


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - Klaus - 25-08-2015 11:54

(25-08-2015 11:14)albert Ha scritto:  Dopo centinaia di discussioni in cui si è spiegato perchè la puleggia di testa d'albero, la drizza e la sua calza e l'eventuale stopper non siano in grado di reggere il carico necessario a contenere la catenaria di uno stralletto in condizioni dure ed onda, anche se in porto o con 15 nodi di vento vi sembra che tutto vada bene Smiley26, per ribadire il concetto, temo non ci siano altri commenti possibili se non questo:

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Poi siete liberissimi di fare dei danni come ritenete sia più consono al vostro modo di essere, ed eventualmente di farvi del male quando le condizioni saranno veramente toste e tutto l'ambaradan finirà sotto la barca e dovrete recuperarlo a bordo ( oppure tagliare tutto ) per poter mettere in moto il motore ... e poi leccandovi le ferite vi chiederete quanto avrete risparmiato. Smiley2
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RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - opinionista velico - 25-08-2015 14:41

Mah!
Il titolo di questa discussione mi sembrava chiaro. Avevo invitato anche a leggerlo bene.

Invece arrivano gli uccellacci del malaugurio, da contrastare con gli opportuni scongiuri.

Poi arrivano i cazzuti ADV, diretti discendenti del “Pilota della Pinta”, che tengono tutta la tela fino a 30 nodi, prendono la prima mano a 40, la seconda a 50 e 60 sostituiscono il fiocco con la trinchetta, e dicono “No buono per doppiare Capo Horn”.

Eppure esiste anche una piccolissima minoranza di ADV (me compreso) che non si vergognano di ammettere che il loro genovone “old style” inizia a metterli in difficoltà anche con (appena) 15/16 nodi, perché è troppo grosso da manovrare da soli o in equipaggio vacanziero.

Peccato che questi nessuno se li fila e, se va bene, vengono presi per pazzi.

Forse abbiamo sbagliato forum Smiley64


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - alx - 25-08-2015 15:36

(25-08-2015 14:41)opinionista velico Ha scritto:  Mah!
Il titolo di questa discussione mi sembrava chiaro. Avevo invitato anche a leggerlo bene.

Invece arrivano gli uccellacci del malaugurio, da contrastare con gli opportuni scongiuri.

Poi arrivano i cazzuti ADV, diretti discendenti del “Pilota della Pinta”, che tengono tutta la tela fino a 30 nodi, prendono la prima mano a 40, la seconda a 50 e 60 sostituiscono il fiocco con la trinchetta, e dicono “No buono per doppiare Capo Horn”.

Eppure esiste anche una piccolissima minoranza di ADV (me compreso) che non si vergognano di ammettere che il loro genovone “old style” inizia a metterli in difficoltà anche con (appena) 15/16 nodi, perché è troppo grosso da manovrare da soli o in equipaggio vacanziero.

Peccato che questi nessuno se li fila e, se va bene, vengono presi per pazzi.

Forse abbiamo sbagliato forum Smiley64

no, hai 2 (due) fior di professionisti che ti hanno detto chiaramente che il funzionamento dell'accrocchio in questione, nelle conduzioni in cui serve davvero, si scontra con i limiti dell'attrezzatura. Wink


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - albert - 25-08-2015 16:27

(25-08-2015 14:41)opinionista velico Ha scritto:  Mah!
Il titolo di questa discussione mi sembrava chiaro. Avevo invitato anche a leggerlo bene.

Il titolo è chiaro ed è stato letto bene.

Sei tu che non hai capito bene la risposta che ti traduco: se l'armatore è povero, meglio che non butti inutilmente del denaro in ca....te assolutamente inutili.


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - sailor13 - 25-08-2015 18:01

scusa opinionista, hai fatto una domanda su un forum, e per le mie conoscenze ti ho risposto, in maniera mi sembra corretta ed educata. A questo punto sei tu che hai sbagliato titolo, avresti dovuto scrivere "Strallo volante per barche piccole e armatori poveri e permalosi"


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - ZK - 25-08-2015 19:34

la drizza per quanto sia buona e per quanto la puleggia possa reggere il carico che serve a togliere catenaria alla vela, non solo si allunga ma manda in compressione l' albero, gia, per ogni mille kg di trazione ne scarica 2000 sull' albero, e cosi succede che, cose che fino a ieri stavano su, di colpo vengono giu! magari regge ma ci DEVI fari i conti..


quella geometria e' un po folle, se e' vero che la tensione sulla "tua drizza di servizio" non 'e paragonabile a quella sullo strallo se parti da un comune bozzello l' arricavo e' insufficiente come resistenza, ovvero ti tocca un bozzello da oreficeria, o uno predisposto tipo carbon, se ti piace il giochino del bozzello economico almeno l' arricavo lo devi rivedere.
quel (di fatto) paranco che serve a issare la vela spara sull' albero un altro tot di kg di compressione, pochi rispetto a quello che ci scarica la drizza ma sufficienti a compromettere una "struttura" che gia regge l' anima coi denti per l' effetto di quella drizza strallo che stai usando.
alla fine direi che anche un povero (che puo permettersi posto barca, carena ecc) puo permettersi di fare un lavoro come si deve, strallo, e paranco vero per armarlo, povero in molti casi e' colui che non puo permettersi di ricomprarsi un altro albero, dunque manutenzione, ogni 5 anni disalberare e mantenere, si puo fare tranquillamente da soli con la gru del cantiere dove ali la barca o con una in affitto (costano relativamente poco) e credimi so tutti soldi risparmiati in un ottica che i poveri hanno "la barca di gesu, dopo quella un ce n'e' piu" e in quell' occasione fare il lavoro come si deve costa molto meno di quello che leggendo il tuo post mi par di capire che tu pensi.
non scherzarci con le forse in gioco con le attrezzature che vanno sull' albero, specie se da povero hai la barca "vecchiotta".


RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri - Franc - 25-08-2015 19:34

(25-08-2015 11:14)albert Ha scritto:  Dopo centinaia di discussioni in cui si è spiegato perchè la puleggia di testa d'albero, la drizza e la sua calza e l'eventuale stopper non siano in grado di reggere il carico necessario a contenere la catenaria di uno stralletto in condizioni dure ed onda, anche se in porto o con 15 nodi di vento vi sembra che tutto vada bene Smiley26, per ribadire il concetto, temo non ci siano altri commenti possibili se non questo:

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Poi siete liberissimi di fare dei danni come ritenete sia più consono al vostro modo di essere, ed eventualmente di farvi del male quando le condizioni saranno veramente toste e tutto l'ambaradan finirà sotto la barca e dovrete recuperarlo a bordo ( oppure tagliare tutto ) per poter mettere in moto il motore ... e poi leccandovi le ferite vi chiederete quanto avrete risparmiato. Smiley2

Probabilmente hai ragione ma mi chiedo perchè è stato costruito un fiocco (e tormentina) che mi son trovato a bordo, con ralinga in cavo d'acciaio senza garrocci e con i soli punti di mura e penna da armare (oltre ovvio al punto di scotta). Smiley57
Da qui la mia curiosità di provarli.