15-01-2016, 14:51 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-01-2016, 14:52 da cypreablu.)
Salve ho acquistato questo amperometro Borletti. Vorrei collegarlo per tenere sotto occhio la carica da alternatore oppure sfruttare la possibilità di leggere anche l'assorbimento.
Va collegato in serie e questo è claro, ma sul retro non capisco perchè sulle morsettiere c' il segno più e meno.
Per sfruttarlo al meglio come posso collegarlo e che sezione di cavi dovrei usare.
15-01-2016, 15:05 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-01-2016, 15:08 da corradino.)
chiaramente essendo un amperometro analogico se inverti il senso di entrata uscita della corrente la lancetta andrebbe sottozero e quindi non potresti utilizzarlo o avresti una lettura inversa di solito da quello strumento puoi capire se la batteria si scarica o viene caricata... quindi la corrente entra dal più ed esce dal meno
IMHO
LA TERRA la madre terra.. non ci sopporta . la nostra economia funziona solo sulla crescita continua siamo un treno lanciato verso il binario morto
15-01-2016, 15:27 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-01-2016, 15:28 da cypreablu.)
(15-01-2016, 15:05)corradino Ha scritto: chiaramente essendo un amperometro analogico se inverti il senso di entrata uscita della corrente la lancetta andrebbe sottozero e quindi non potresti utilizzarlo o avresti una lettura inversa di solito da quello strumento puoi capire se la batteria si scarica o viene caricata... quindi la corrente entra dal più ed esce dal meno
IMHO
Posso collegarlo direttamente oppure va inserita una resistenza?
Io avevo uno strumento uguale della Yazaki, avevo collegato, con un cavo da 6mmq, l'uscita dell'alternatore al morsetto + dello strumento e, con cavo di uguale sezione, il meno alle batterie/ripartitore. Il mio alternatore è un vecchio bosch da 35-40 A.
(15-01-2016, 15:31)giallok Ha scritto: Io avevo uno strumento uguale della Yazaki, avevo collegato, con un cavo da 6mmq, l'uscita dell'alternatore al morsetto + dello strumento e, con cavo di uguale sezione, il meno alle batterie/ripartitore. Il mio alternatore è un vecchio bosch da 35-40 A.
Così leggo ciò che arriva alla batteria ma anche il carico degli utilizzatori, vedi servizi?
15-01-2016, 15:53 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-01-2016, 16:00 da giallok.)
Così leggo ciò che arriva alla batteria ma anche il carico degli utilizzatori, vedi servizi?
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Non credo, così vedi solo se l'alternatore carica, per vedere l'assorbimento delle utenze devi mettere in serie al comune negativo delle batterie uno shunt e in parallelo a questo un amperometro, vedi schema:
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shunt.jpg (Dimensione: 43 KB / Download: 83)
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Sulla mia precedente barca ne avevo uno dello stesso produttore con portata 30A, non aveva shunt avendo al suo interno una bobina fissa costituita da un'unica spira di molto grossa sezione (la parte mobile non so come fosse realizzata non avendolo aperto tutto), non so ovviamente se per correnti superiori (in questo caso 60A) avessero previsto uno shunt aggiuntivo ma e' facile provare mettendo in serie una lampadina di bassa potenza (per limitare la corrente) o, meglio, una resistenza e leggendo l'indicazione dello strumento.
Un modo molto semplice per sapere se e' di alta sensibilita' e' quello di toccare i suoi terminali con i puntali di un tester impostato su resistenza intorno a 200OHm fondo scala, se e' di alta sensibilita' (che necessita di shunt) il tester legge una resistenza oltre il fondo scala e l'ago dello strumento scatta tutto a destra o a sinistra secondo la polarita' applicata, se e' di bassa sensibilita' (per alte correnti che non necessita di shunt) il tester indichera' resistenza molto bassa vicina a zero e l'ago dello strumento praticamente non si muovera'. Nel secondo caso si esegue la prova con la lampadina (dove 3W danno 0,25A, 12W danno 1A, 24W danno 2A, 48W danno 4A, ecc.) e ogni dubbio scompare.
(16-01-2016, 11:31)IanSolo Ha scritto: Sulla mia precedente barca ne avevo uno dello stesso produttore con portata 30A, non aveva shunt avendo al suo interno una bobina fissa costituita da un'unica spira di molto grossa sezione (la parte mobile non so come fosse realizzata non avendolo aperto tutto), non so ovviamente se per correnti superiori (in questo caso 60A) avessero previsto uno shunt aggiuntivo ma e' facile provare mettendo in serie una lampadina di bassa potenza (per limitare la corrente) o, meglio, una resistenza e leggendo l'indicazione dello strumento.
Un modo molto semplice per sapere se e' di alta sensibilita' e' quello di toccare i suoi terminali con i puntali di un tester impostato su resistenza intorno a 200OHm fondo scala, se e' di alta sensibilita' (che necessita di shunt) il tester legge una resistenza oltre il fondo scala e l'ago dello strumento scatta tutto a destra o a sinistra secondo la polarita' applicata, se e' di bassa sensibilita' (per alte correnti che non necessita di shunt) il tester indichera' resistenza molto bassa vicina a zero e l'ago dello strumento praticamente non si muovera'. Nel secondo caso si esegue la prova con la lampadina (dove 3W danno 0,25A, 12W danno 1A, 24W danno 2A, 48W danno 4A, ecc.) e ogni dubbio scompare.
(31-01-2016, 16:18)pepe1395 Ha scritto: Ti assicuro che non sei l'unico
BV!
Preciso, esaustivo senza scadere nel prolisso, pratico, e soprattutto cazzate tendenti allo zero (Non scrivo zero perché prima o poi anche lui ne avrà detta una... nel corso della sua vita )
Ma se notate la foto ci sono + e - quindi per intuito lo shunt dovrebbe stare gia all'interno, infatti in questo caso viene posto in parallelo ed ecco giustificate le polarità...