bolle su a/v ... chi paga?
#41
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non ci siamo capiti, chiedevo se la tua è un'opinione, qual'è mi sembra o se hai contatti con DOGE49 e quindi notizie certe.
Al di là di tutto mi piacerebbe capire cosa è successo,
cioè se si sono stabilite le cause del problema, finora qui si sono lette solo ipotesi, le eventuali responsabilità, e se qualcuno se le è prese.
<<<<<<<

Questo è sempre importante da sapere, fa parte anche delle saggezze del forum.
Mi pareva di aver capito che tu volessi sapere di esperienze personali assimilabili al caso specifico.
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#42
(11-02-2015, 12:28)dapnia Ha scritto: <<<<<<<
non ci siamo capiti, chiedevo se la tua è un'opinione, qual'è mi sembra o se hai contatti con DOGE49 e quindi notizie certe.
Al di là di tutto mi piacerebbe capire cosa è successo,
cioè se si sono stabilite le cause del problema, finora qui si sono lette solo ipotesi, le eventuali responsabilità, e se qualcuno se le è prese.
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Questo è sempre importante da sapere, fa parte anche delle saggezze del forum.
Mi pareva di aver capito che tu volessi sapere di esperienze personali assimilabili al caso specifico.

per quanto riguarda la tua "esperienza"/opinione, concordo in . Italia per vie legali ci Piccoletto solo i disonesti!
L'unica leva che forse si può usare nei confronti del cantiere è "il buon nome" ovvero se è chiara la situazione o intervieni o ti sputtano, ovviamente utilizzando vie "eleganti".
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#43
I cantieri con un "buon nome" molto difficilmente accettano che qualcuno si faccia le cose da se, o procuri i materiali, e se gli scappa di fare una fesseria, rimediano prima che tu te ne accorga e, se te ne accorgi, rimediano in fretta e senza discutere.
Ma i cantieri con un "buon nome", si contano sulle dita della mano di un monco.
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#44
(11-02-2015, 13:24)dapnia Ha scritto: I cantieri con un "buon nome" molto difficilmente accettano che qualcuno si faccia le cose da se, o procuri i materiali, e se gli scappa di fare una fesseria, rimediano prima che tu te ne accorga e, se te ne accorgi, rimediano in fretta e senza discutere.
Ma i cantieri con un "buon nome", si contano sulle dita della mano di un monco.

GIàSadsmiley
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#45
Ooops, sono stato impegnato altrimenti e mi accorgo che la discussione e' andata avanti.
Cerco di dare risposte utili come consuntivo.


Due i punti, tecnico e contenzioso.

Premetto che il proprietario del cantiere e' un personaggio allergico all'iva e che conoscevo per aver ormeggiato nei suoi stazi per qualche tempo col mio ex oceanis 373 con contratto che avevo preteso regolare.
Con la barca societaria che condivido ha fatto un preventivo piu' conveniente rispetto ad un'altra realta' locale, per la preparazione dell'opera viva portandola a gel coat, stuccatura della deriva, applicazione di una mano di primer (inutile e dannosa ho appreso poi) stesura di coppercoat, sostituzione delle prese a mare e sostituzione del plexiglass del tambucio perche' crinato.
La maggioranza societaria trovandolo piu' economico ha deciso di assegnargli il lavoro oltretutto in nero. 1° errore!
Il secondo errore e' stato affidarsi ad una persona che quando non usa il telecomando del travel lift passa la maggior parte del suo tempo con sigaretta in mano e bicchiere di birra di fronte.
Ha preteso che la coppercoat la ordinassimo noi perche' non sapeva dove ordinarla, a suo dire. 3° errore.
Di fatto e' diventato un prestatore d'opera per quanto riguarda il coppercoat.

- prese a mare. Sostituite, dovuto intervenire nuovamente su due perche' trafilava acqua!

- plexiglass e stuccatura del tambucio: nonostante avessi insistito, per quello che avevo imparato qui, di fargli usare gli spessori durante l'applicazione del Sicaflex, ha fatto a modo suo e la pioggia ha continuato a filtrare. E' dovuto intervenire nuovamente con altro fermo barca. Inoltre il nuovo plexi risultava crinato in un punto vite. Chiesta la sostituzione ci ha montato, dopo quattro mesi, un nuovo plexi che non e' il suo originale della elan, ma probabilmente qualcosa fatto fare da un artigiano.

---

- coppercoat con istruzioni scritte della casa produttice.

All'alaggio ci siamo avveduti delle bollicine sull'opera viva, poche o nulla sulla pinna e sul bagnasciuga, elica con coppercoat sfogliata.

"Xe un casin, bisogna ciamar perito, xe colpa del copper..." le sue immediate parole.

Dopo essermi informato qui e presso il fornitore, l'ho stanato, sicuro del suo errore e del suo pressapochismo.
"Quante ore hai fatto passare tra l'applicazione del primer e la coppercoat"? gli ho chiesto.
"Mah, 24 ore, una giornata , appena xe suto, asciutto, con la mano".
Al che gli ho fatto leggere la risposta del fornitore che raccomanda tassativamente il lasso di tempo di una settimana tra primer e coppercoat.
Al che si e' imbufalito ed ha cercato di trovare mille scuse e principalmente sostenendo che la copper era vecchia, non era buona, ecc, portandomi addirittuta una confezione ancora integra che gli era avanzata!?? E cosi ho scoperto che aveva dato solo due mani, dense, di copper "perche' xe fadiga, non serve..." e si e' messo pure a ridere quando gli ho detto che la copper si era staccata dall'elica perche' questa andava preventivamente asciugata con phon industriale o messa nel forno di casa come ha fatto qualche amico adv.

Gli ho chiesto allora di sentire un perito, come aveva proposto lui alla scoperta dell'inconveniente.
Naturalmente ha rifiutato, anche perche' avra' lo stesso problema con un altra barca fatta dopo la nostra e che il propritario ha gia' verificato con un immersione tempo fa.


A quel punto, che dire? Tutti i discorsi sono chiusi e gli ho girato le spalle!

"Cossa fasemo del tambucio, lo ricambiemo" ? Mi chiede.
Mi son trattenuto di rispondergli con un sonoro vaffa!
Quindi, purtroppo, hanno ragione Albert, Daphnia e Muhir nelle loro considerazioni.

Di contenzioso non se ne puo' fare e sicuramente non e' coveniente.
L'unica consolazione e' che abbiamo aspettato a saldargli il conto del tambucio e mai glielo salderemo visto che ci ha anche messo una cosa rimediata.

Ora, dal momento che in zona non c'e' nessuno che abbia competenza di coppercoat,
i miei soci hanno deciso di far ritorno alla autolevigante, previa sabbiatura della carena.

Comunque, per chi non avesse compreso l'identita' del soggetto, sta sempre al bar dell'Ocean di Monfalcone che ha eletto ad ufficio e gestisce il cantiere confinante col travel lift.

E pensare che volevamo andargli incontro con la spesa di ripristino perche' ci faceva pena addossargli l'intero onere. ..... ALLA LARGA!!!88
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#46
Ecco qui un caso tipico di cantiere che lavorando male e mancando di seguire le istruzioni d'uso cerca di screditare un prodotto che invece è validissimo.

A dire la verità anche i cantieri bravi ogni volta che devono fare qualcosa di diverso si straniscono e il povero armatore deve essere insistente e paziente.
Nell'applicazione della cc alla mia barca praticamente stavo in cantiere tutto il giorno e mia moglie sapendo che saltavo pure il pranzo mi preparava il panino la mattina da portarmi via....
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#47
(11-02-2015, 17:03)doge49 Ha scritto: Ooops, sono stato impegnato altrimenti e mi accorgo che la discussione e' andata avanti.
Cerco di dare risposte utili come consuntivo.


Due i punti, tecnico e contenzioso.

Premetto che il proprietario del cantiere e' un personaggio allergico all'iva e che conoscevo per aver ormeggiato nei suoi stazi per qualche tempo col mio ex oceanis 373 con contratto che avevo preteso regolare.
Con la barca societaria che condivido ha fatto un preventivo piu' conveniente rispetto ad un'altra realta' locale, per la preparazione dell'opera viva portandola a gel coat, stuccatura della deriva, applicazione di una mano di primer (inutile e dannosa ho appreso poi) stesura di coppercoat, sostituzione delle prese a mare e sostituzione del plexiglass del tambucio perche' crinato.
La maggioranza societaria trovandolo piu' economico ha deciso di assegnargli il lavoro oltretutto in nero. 1° errore!
Il secondo errore e' stato affidarsi ad una persona che quando non usa il telecomando del travel lift passa la maggior parte del suo tempo con sigaretta in mano e bicchiere di birra di fronte.
Ha preteso che la coppercoat la ordinassimo noi perche' non sapeva dove ordinarla, a suo dire. 3° errore.
Di fatto e' diventato un prestatore d'opera per quanto riguarda il coppercoat.

- prese a mare. Sostituite, dovuto intervenire nuovamente su due perche' trafilava acqua!

- plexiglass e stuccatura del tambucio: nonostante avessi insistito, per quello che avevo imparato qui, di fargli usare gli spessori durante l'applicazione del Sicaflex, ha fatto a modo suo e la pioggia ha continuato a filtrare. E' dovuto intervenire nuovamente con altro fermo barca. Inoltre il nuovo plexi risultava crinato in un punto vite. Chiesta la sostituzione ci ha montato, dopo quattro mesi, un nuovo plexi che non e' il suo originale della elan, ma probabilmente qualcosa fatto fare da un artigiano.

---

- coppercoat con istruzioni scritte della casa produttice.

All'alaggio ci siamo avveduti delle bollicine sull'opera viva, poche o nulla sulla pinna e sul bagnasciuga, elica con coppercoat sfogliata.

"Xe un casin, bisogna ciamar perito, xe colpa del copper..." le sue immediate parole.

Dopo essermi informato qui e presso il fornitore, l'ho stanato, sicuro del suo errore e del suo pressapochismo.
"Quante ore hai fatto passare tra l'applicazione del primer e la coppercoat"? gli ho chiesto.
"Mah, 24 ore, una giornata , appena xe suto, asciutto, con la mano".
Al che gli ho fatto leggere la risposta del fornitore che raccomanda tassativamente il lasso di tempo di una settimana tra primer e coppercoat.
Al che si e' imbufalito ed ha cercato di trovare mille scuse e principalmente sostenendo che la copper era vecchia, non era buona, ecc, portandomi addirittuta una confezione ancora integra che gli era avanzata!?? E cosi ho scoperto che aveva dato solo due mani, dense, di copper "perche' xe fadiga, non serve..." e si e' messo pure a ridere quando gli ho detto che la copper si era staccata dall'elica perche' questa andava preventivamente asciugata con phon industriale o messa nel forno di casa come ha fatto qualche amico adv.

Gli ho chiesto allora di sentire un perito, come aveva proposto lui alla scoperta dell'inconveniente.
Naturalmente ha rifiutato, anche perche' avra' lo stesso problema con un altra barca fatta dopo la nostra e che il propritario ha gia' verificato con un immersione tempo fa.


A quel punto, che dire? Tutti i discorsi sono chiusi e gli ho girato le spalle!

"Cossa fasemo del tambucio, lo ricambiemo" ? Mi chiede.
Mi son trattenuto di rispondergli con un sonoro vaffa!
Quindi, purtroppo, hanno ragione Albert, Daphnia e Muhir nelle loro considerazioni.

Di contenzioso non se ne puo' fare e sicuramente non e' coveniente.
L'unica consolazione e' che abbiamo aspettato a saldargli il conto del tambucio e mai glielo salderemo visto che ci ha anche messo una cosa rimediata.

Ora, dal momento che in zona non c'e' nessuno che abbia competenza di coppercoat,
i miei soci hanno deciso di far ritorno alla autolevigante, previa sabbiatura della carena.

Comunque, per chi non avesse compreso l'identita' del soggetto, sta sempre al bar dell'Ocean di Monfalcone che ha eletto ad ufficio e gestisce il cantiere confinante col travel lift.

E pensare che volevamo andargli incontro con la spesa di ripristino perche' ci faceva pena addossargli l'intero onere. ..... ALLA LARGA!!!88

chiarissimo,
anche l'identità del soggetto 27
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#48
(11-02-2015, 20:15)kermit Ha scritto: Ecco qui un caso tipico di cantiere che lavorando male e mancando di seguire le istruzioni d'uso cerca di screditare un prodotto che invece è validissimo.

A dire la verità anche i cantieri bravi ogni volta che devono fare qualcosa di diverso si straniscono e il povero armatore deve essere insistente e paziente.
Nell'applicazione della cc alla mia barca praticamente stavo in cantiere tutto il giorno e mia moglie sapendo che saltavo pure il pranzo mi preparava il panino la mattina da portarmi via....

Eh, caro Marcello, l'avrei fatto senz'altro perché non mi fidavo molto.
Purtroppo in quel periodo mi stavano facendo dei ricami sulla panza.

Poco male, lo farò alla prossima occasione!19
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#49
Se hai pagato il lavoro in nero , non puoi chiedere alcun rimborso per vie legali.
Nella vita si è generalmente onesti o altre tipologie di persone generalmente disoneste.
Chi appartiene ad una categoria non deve andare nell'altra... In quanto non è adatto.
Tu da quello che leggo sei generalmente onesto.. ..

Da quello che ho letto la colpa è di chi ha fatto il lavoro... Non dico "cantiere" ...
nulla si crea nulla si distrugge ... ma tutto si trasforma
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#50
(12-02-2015, 07:31)Scetti Ha scritto: Se hai pagato il lavoro in nero , non puoi chiedere alcun rimborso per vie legali.
Nella vita si è generalmente onesti o altre tipologie di persone generalmente disoneste.
Chi appartiene ad una categoria non deve andare nell'altra... In quanto non è adatto.
Tu da quello che leggo sei generalmente onesto.. ..

Da quello che ho letto la colpa è di chi ha fatto il lavoro... Non dico "cantiere" ...

Anche se aveva fatto tutto regolare.....
La legge, in Italia, tutela i dilinguenti.
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#51
si si .. però magari potevi provarci... pagando in nero rischi di prenderti tu danneggiato qualche . serio...
nulla si crea nulla si distrugge ... ma tutto si trasforma
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