mi si è divelto il punto di scotta della randa. che faccio?
#1
la scorsa estaate,per non rimanere a piedi, ho comprato un meteor sport da tenere sotto casa. A fine stagione, tirando le somme, ho visto un pò di difetti, imputabili alla veneranda età della barchetta. Ora ho iniziato a metterci le mani e vorrei iniziare dal punto di scotta randa, le cui viti non tengono più.
Ho tolto il golfare e la situazione è questa
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forte di tutto quanto imparato frequentando il forum, ho preso il trapano per aprire i fori e riempirli di epossidica. Ma è venuto fuori un detrito molliccio che sembra fatto di legno marcio e ...gomma?
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Non so come andare avanti, l'unica soluzione che mi è venuta in mente è di carteggiare la coperta fino a resina, incollare un blocchetto di resina?, legno? con epossidica e fissare il golfare al pezzo incollato.
Confido nel vostro aiuto.
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#2
Immagino che sia filtrata acqua che ha fatto marcire il “core” in legno del sandwich.
Credo che la cosa migliore sia aprire per bene una bella finestra nel primo strato di vetroresina, pulire dal legno marcio, incollare con epossidica un nuovo core in legno e poi vetroresina a ricostruire la pelle superiore
Infine carteggiata e pitturazione
...soy cantor y soy embustero, me gustan el juego y el vino, tengo alma de marinero.....
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#3
Quello indicato da Davide è il lavoro corretto, ma prima di farlo controlla quanto è grande la zona "bagnata".
Se il marcio di estende per pochi centimetri intorno ai fori... ripulisci l'interno con un cacciavite o un ferro a L fino a che non arrivi alla parte asciutta del legno.
A quel punto prepari una siringa resina (magari con l'aggiunta di qualche addensante) e la inietti fra i due strati di vetroresina.
P.s. ricordati prima di mettere la resina addensata di applicare un supporto dall'interno per evitare colature.
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#4
Se la parte non è ampia, visto che è un punto soggetto a stress, togli la parte superiore del sandwich, ripulisci dal legno marcio e riempi tutto con cfs1010 con microfibre minerali lasciando un piccolo scalino che poi rifinisci con cfs1010 e Microfiller powder che è più carteggiabile. Poi vernici o passi un po'di gelcoat.
In questo modo hai la sicurezza che le viti terranno a lungo.
Ho fatto questa operazione nel punto estremo della coperta a prua.
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#5
E' fondamentale individuare quanto si estende il marcio nel "core" se si tratta di pochi centimetri intorno ai fori la soluzione di "iniezioni" di resina epossicica "caricata" potrebbe essere sufficente ma visto che si tratta del punto di scotta della randa che in navigazione e sempre molto sollecitato sarei più propenso ad un intervento come indicato da Tommy62.
Buon vento e buon lavoro
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#6
Se ho capito era agguantato con viti normali, il buon Zapatta e i suoi collaboratori è possibile lo abbiano fatto da buoni terricoli.
Ci vanno perni passanti, così fanno i marinai.
La vela è un'oppppppppinione.
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#7
@tommy62 grazie dell'aiuto, però ho provato a sondare con del fil di ferro i vecchi fori delle viti e direi che sotto è vuoto, mi sembra che tra la carena e il pagliolato ci sia spazio, e allora come faccio e riempirlo? forse conviene fare un tassello, magari con una fresa a tazza, e vedere bene cosa c'è sotto, che ne pensi?

@bullo Bullo, come sempre non si può non essere d'accordo con te.
Ma la parte inferiore non è raggiungibile in nessun modo, e non ho idea di come mettere i dadi per fissare i perni passanti. Per favore mi potresti indicare qualche soluzione?
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#8
Premesso che ho capito che il punto non è "ispezionabile" (visibile dall'interno), non ho ben capito come sia la situazione secondo te:
- Laminazione sandwich (cioè due pelli in VTR con un "core" frapposto, marcescente)
- Laminazione "solida" cioè con un'unica pelle, ed uno zoccoletto di legno incollato sotto (prima di chiudere scafo e coperata) per far prendere le viti

Le due situazioni portano a soluzioni diverse, nel primo caso devi "togliere il marcio e riempire", nel secondo o apri e ricrei una struttura adatta o come dici tu ti incolli da sopra (non mi piace molto).
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#9
forse qualche foto in più della zona interessata non guasterebbe
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#10
ok, sabato vado e fotografo meglio
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#11
Nel caso fosse un sandwich marcio, io valuterei l'opzione di aprire con una tazza del diametro di 10 15mm superiore all'impronta che si vede per poi cercare di eliminare con un ferro a L tutto il marcio e riempirei con cfs1010. Ancor meglio sarebbe annegare il tutto con all'interno una staffa o delle boccole in inox filettate atte a ospitare le viti del punto di scotta.
La vita è un gioco che va giocato
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#12
ripristino a parte, consiglierei di metterci un trasto al posto di un golfare
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#13
Piastra di acciaio da 4/5mm. di spessore si fanno i fori e si filettano per i perni.
Taglio da 6mm per far passare la piastra tenuta con fili di nailon legati su piccoli buchi, unavolta in forza si chiude il taglio con resina. Lo stesso procedimento si può usare per incollare sotto un compensato.
Fatto diverse volte per chiudere buchi sul doppio fondo di motoscafi.
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#14
sono andato in barca, ho rimosso la vtr e il legno che a me sembrava marcio. ecco le foto:
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questo il pozzetto
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questa l'apertura nella vtr fatta con 3 passaggi con fesa a tazza
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questo il dettaglio del legno dopo la pulizia della parte ammalorata.
Ora, secondo voi,
1 - devo aprire di più la vtr?
2 - sono arrivato a legno buono o devo rimuoverne di più
3 - a me sembra buono ma umido, ci metto una stufetta?
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#15
già che sei li....
sotto il pozzetto cosa c'è'?
non è proprio possibile pensare ad un sistema di viti passanti con contropiastra come dice Bullo?
...soy cantor y soy embustero, me gustan el juego y el vino, tengo alma de marinero.....
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#16
Complimenti a Bullo per l'idea di come inserire una piastra in luogo dove non si può arrivare, non conoscevo questo sistema
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#17
Domenica 2, questo è il mio consiglio: dopo aver verificato lo stato del legno e restaurato/risanato secondo uno dei modi che ti hanno indicato ed aver riportato tutto a resina, io ci fisserei sopra con epossidica e viti (circa una dozzina) un asse di mogano di 20 mm. di spessore, largo quanto basta che va da puntapiedi a puntapiedi, sul quale avvitare a sua volta un binario per il trasto, che sarebbe un bel miglioramento come già suggerito da Coriandolo.
In questo modo con l'asse incollato e avvitato distribuisci la trazione del trasto su una maggiore superficie e non hai bisogno di contropiastre.
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