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10-11-2016, 21:46
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-11-2016, 21:46 da dbk.)
@albert: il tuo discorso è chiarissimo, mi spieghi perchè il Fibercon Hybrid che è sulla carta una bomba con intrecci fittissimi di poliestere e dynema è critico sulla stabilità diagonale cross cut mentre il Fibercon Vectran che è metà della metà soprattutto nella trama invece è consigliato per il cross cut?
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10-11-2016, 22:32
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-11-2016, 22:33 da albert.)
Premessa: la stabilità diagonale dei tessuti è data dall'ancoraggio dei fili della trama con quelli dell'ordito e dunque nella chiusura degli interspazi tra di loro.
Ciò avviene con due operazioni, la calandratura a caldo e la successiva resinatura.
Più calore e pressione ci si mette, più duro e stabile diventa il tessuto, poi la resina fa il resto (ma purtroppo dura poco).
Qual'è la differenza quando si mescolano al poliestere le fibre di dyneema che hanno il punto di fusione a soli 150 gradi ? Che il tessuto si deve calandrare ad una temperatura molto bassa per non rovinare la struttura del dyneema e dunque nemmeno il poliestere si ancora come dovrebbe; e per finire, anche la resina ha difficoltà a far presa sulle fibre di dyneema.
Tutto ciò col vectran non succede perchè il suo punto di fusione è molto più elevato di quello del poliestere ed il processo di finissaggio è quello del dacron (detto tra noi

il filo di vectran è molto "simbolico").
Ciao
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10-11-2016, 22:34
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-11-2016, 22:34 da dbk.)
Finalmente ho capito il mistero degli intrecci. Grazie
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Quindi alla fine nel taglio triradiale si hanno meno stiramenti nei 4 versi e quindi il pannello , che è pure molto piu piccolo, è meno sollecitato x cui non si scollano tra di loro le fibre giusto?
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Appena ho un po' di tempo, mi sa che rispolvero l'idea di un raduno vele&vele ......
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(10-11-2016, 22:51)lupo planante Ha scritto: Quindi alla fine nel taglio triradiale si hanno meno stiramenti nei 4 versi e quindi il pannello , che è pure molto piu piccolo, è meno sollecitato x cui non si scollano tra di loro le fibre giusto?
Non proprio ma quasi.
Nel taglio triradiale, essendo i pannelli disposti appunto radialmente le fibre dei pannelli sono allineate grossomodo con le sollecitazioni.
Nel taglio cross-cut le fibre sono invece tutte allineate parallelamente sull'asse penna - scotta, dunque tutte le sollecitazioni radiali che partono dagli angoli incontrano le fibre con angoli compresi tra 0 e 90 gradi, dunque la maggior parte sono diagonali. L'effetto si manifesta dopo un po' con delle ondulazioni più o meno marcate a ventaglio sugli angoli.
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(10-11-2016, 23:02)albert Ha scritto: Nel taglio cross-cut le fibre sono invece tutte allineate parallelamente sull'asse penna - scotta, dunque tutte le sollecitazioni radiali che partono dagli angoli incontrano le fibre con angoli compresi tra 0 e 90 gradi, dunque la maggior parte sono diagonali. L'effetto si manifesta dopo un po' con delle ondulazioni più o meno marcate a ventaglio sugli angoli.
Eccole qui (le ondulazioni...)!!
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Una soluzione resta taglio cross con testa e bugna radiale, tessuto bilanciato , molto utilizzata in one design top brand ,.... anche veloce da realizzare per il velaio...