Aggiornamento.
Dopo la lunghissime pausa di lavori a terra, sono uscito con la barca convinto di aver risolto il problema del pilota automatico. Ovvero, speravo di aver risolto ma al test... nisba: identico a prima. Allora ho portato il "congegno" alla Raymarine di Triesteper un controllo. Dopo la prova al banco la diagnosi è stata di una lettura bussola "random". Pare che anche con tutto fermo e i collegamenti ad accessori curati o simulati, lo strumento riporti une prua variabile che, ovviamente, viene corretta dal pilota, in modo completamente inutile e con un effetto di amplificazione che porta alle viratone a 90 gradi. Quindi bussola OK, alimentazione OK, servomotore OK (quelli della barca). Cura: sostituire scheda, salvo il particolare che non ci sono più schede con cui farlo e se ci fossero sarebbero mooooolto costose.
La solita solfa. Vabbè, metto nel budget del prossimo "anno fiscale" il pilota automatico.
Quello Raymarine non mi dispiace e rimarrei su quella marca ma... a sentire il loro parere il servomotore base, da applicare direttamente alla ruota, è un po' scarsino per la barca (First 35, 6,6 ton di dislocamento) e consiglierebbero il passaggio all'attuattore elettrico di fascia successiva (non quello idraulico...) con un discreto incremento di spesa. Giusto o sbagliato? Vero che l'accrocchio a ruota comunque mi lascia l'impressione di essere "giocattoloso" ma è quello che c'è già e il suo lavoro l'ha fatto (credo!).
BV!