Mario Falci
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RE: Vorrei costruire un fiocco bomato
(31-12-2015 15:31)ZK Ha scritto: a volte mi so ritrovato a disegnare col pc anche figure geometriche banali, la macchina prende il "sopravvento" un po come quando fai 4 x 4 con la calcolatrice.. nulla di male magari ma si perde il controllo della situazione.
prima dei pc ( le vele si disegnavano sul pianale, un cordino, una bindella e un tot di puntine da diegno, di quelle con la clessidretta per infilarle e toglierle senza farsi male.
si parte col punteruolo dalla penna, si segna la misura dell' inferitura e si blocca con il secondo punteruolo, poi si va sulla bugna di scotta e si trovo l' incrocio con la balumina.. questo da subito un paramentro importante per quando di prendono le misure.. la misura della balumina e' molto importante, se si prende in sequenza penna- bugna - mura (a caso 12-16.. la balumina sara 12 e la base 4) riportale sul pianale sara banale.
c'e da capire come tagliare il tessuto, meglio disegnarlo prima. a generare il grasso sono le curve dei ferzi, sono curve che devon tener conto della coerenza delle catene verticali, nella zona di massimo grasso (che in generale e' una linea che parte dalla penna ed arriva poco avanti alla meta delle base ) che sara la piu lunga e si dovra riunire col taglio rettilino del ferzo superiore o inferiore con balumina e inferitura. quanto e' grande questa differenza di lunghezza e come gestire la curva? non vorrei dare numeri a caso, questa lunghezza in percentuale varia la profondita del grasso e siccome di catenaria si parla non puo avere un valore costante tra i ferzi, sara maggiore dove la "velaria avra il suo massimo grasso e minore.. se non zero verso la penna!
per farsi un idea si puo anche valutare il disegno di un programma di modellazione.. filosoficamente questo modo, oltre che consentire di fare una vela senza programmi ne plotter, riporta ad un tipo di esperienza che lascia dei segni importanti nella capacita poi di valutare la forma della vela ottenuta e soprattutto ti mette in grado di capire come e dove modificare la vela quando comincera a soffrire degli anni.(cosa che un velaio non ti fara mai ma un autocostruttore...) e' un po un discorso ad personam Mario, molto diretto a te, che se anche non ci conosciamo di persona mi sei sempre sembrato molto interessato al metodo di lavoro e a comprendere tutti i passaggi che una "costruzione" richiede.
quanto alle stecche.. a me so sempre piaciute quelle che si chiudono a mezza vela e non sulla balumina, generano problemi diversi ma lasciano la balumina piu pulita e le stecche sono piu facili da mettere e togliere mentre tiri su la vela, spero di esserti stato utile, se vuoi possiamo farci un ragionamento piu profondo e con un po di numerini.. ciao e.. buon anno a entrambi.
Grazie, molto interessante ZK. Il tuo discorso é molto simile a quello che dico nella mia prima lezione nel corso di Disegno Geometrico e da Vero che tengo da ormai 15 anni. Non si può disegnare al CAD se prima non hai imparato a disegnare a mano libera e riga e squadra. Più in generale disegnare un qualsiasi oggetto senza capirne il funzionamento o le ragioni più profonde della sua forma é inutile. Meglio: ti permette di costruire qualcosa ma non ne hai vera consapevolezza. Diciamo che è un grado di consapevolezza minore.
Grazie per il tuo intervento e BUON ANNO a tutti.
O dio, il tuo mare è cosí grande e la mia barca cosí piccola.
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31-12-2015 16:20 |
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