Senza vele e motore in prossimità degli scogli
Buona domenica a tutti,
Vorrei condividere con voi quanto mi è accaduto ieri.
Prima uscita dopo aver rimesso la barca in acqua, vento da W sui 20/25 nodi con mare leggermente increspato, apparentemente non impegnativo sotto costa.
Uscita dalla darsena agevole, fuori la condizione e' apparsa subito più dura di quanto sembrasse dal pontile: un classico che evidentemente non ho ancora imparato a valutare correttamente.
Ritenendo inopportuno in quelle condizioni testare le vele per dubbi relativi alla corretta messa in opera delle manovre (borose, base), opto per un giretto a motore.
Procedendo con il vento in poppa noto che il fiocco - al quale avevo tolto la cimenta che di solito all'ormeggio uso per evitare "srotolamenti" accidentali - tende ad aprirsi.
L'avvolgifiocco non lavora correttamente e non serra la vela quanto basta per non farla gonfiare. Decido di provare a mano da prua, ma l'operazione non riesce e la vela comincia a sbattere (l'amico, timoniere improvvisato, non mi aiuta molto cambiando più volte direzione e non facilitando l'operazione).
Alla fine, dopo diversi tentativi, decido di liberarla dalle scotte ormai incattivate e di arrotolarla a mano; l'operazione riesce e serro con le manovre correnti in attesa di tempi migliori per riarmarle (sperando che lo sbattimento non abbia provocato danni).
Sono sopravvento al molo di sopraflutto di una darsena ed a una secca segnalata da un fanale quando il motore comincia a perdere potenza e, alla fine, si spegne.
Corro a prua a dare ancora (Trifoil da 10 kg, 9 mt di carena da 6 e cima da 12 - linea leggera per un natante da 2,6 T, ma non ho il salpaancora e soffro saltuariamente di schiena) su un fondale di 9 mt sperando che il tutto tenga sotto raffiche che superano i 30 kts. Calo anche una seconda linea che già so non essere funzionale per tipologia e consistenza (grappino da 5 con 4 mt di catena del 6 e cima da 12). Fortunatamente non servirà a nulla. Provo a far ripartire il motore ma, oltre a premere il pulsante di accensione, altro non so fare e sono completamente in balia degli eventi. Chiamo il titolare del cantiere che fortunatamente dopo circa 30 min riesce a soccorrermi e a rimorchiarmi. Decido di alare nuovamente la barca per approfondimenti (avevo fatto sbarcare il serbatoio, ripulirlo, cambiare il gasolio preso da un distributore stradale, cambiare i filtri e spurgare il circuito. Nessun problema nel giro di prova dal cantiere alla darsena) non essendo possibile entrare in darsena a rimorchio.
Insegnamenti e conclusioni:
1) mai prendere il mare con una barca di cui non si sia testato preventivamente il corretto armamento delle vele;
2) mai sottovalutare le condizioni del mare che appaiono dalla banchina sempre migliori di quanto siano nella realtà;
3) le linee di ancoraggio devono essere idonee alle peggiori condizioni immaginabili che, purtroppo, potrebbero materializzarsi;
4) la seconda linea deve necessariamente essere pari alla principale e utile a sostituirla se il caso lo richiedesse;
5) non è pensabile prendere il mare senza avere le minime nozioni utili ad intervenire in autonomia sul motore;
6) un motore di rispetto - nell'occasione e con le premesse fatte (nessuna competenza motoristica) - avrebbe fatto comodo.
Alla fine è andata molto bene: in pochi minuti avrei potuto finire a scogli ed invece la sorte è stata benevola e la cosa si concluderà con un esborso di denaro limitato al quale sono già pronto dal giorno in cui, dopo anni di rinvii, ho deciso di acquistare una barca.
Buon vento
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