(20-09-2017 21:00)mac222 Ha scritto: (19-09-2017 23:06)Andomast Ha scritto: Altro quesito sul bus seatalk.
Vorrei realizzare un telecomando per il pilota automatico ST1000+ così da poter fare piccole correzioni di rotta senza essere obbligato a tornare in pozzetto. Prima di mettere mano a circuti e firmware volevo "vedere" dal vivo un segnale seatalk, mi spiego meglio, se collego l'uscita seatalk di uno strumento Raymarine ( ho a disposizione un tridata) ad un oscilloscopio mi aspetto di vedere un treno di impulsi con ampiezza 0-:-12V... corretto?
In altre parole è corretto ritenere che gli strumenti muniti di Seatalk appena accesi automaticamente iniziano a a trasmettere dati?
Grazie,
Andrea
rTi posso dire la mia esperienza.
Principalmente per il cavo di collegamento tra gli strumenti in seatalk la Ray Marine mi ha imposto di utilizzare il back bone e le relative ciabatte, non so se funzionano anche con cavi di rete come sostiene l'amico di ADV se fosse ci potrebbe dare le dritte. In tal caso sul plotter compare l'icona dei rispettivi strumenti installati che puoi regolare direttamente con il touch screen del plotter posizionato nella dimette
Ho inteso correttamente la tua richiesta?
Scusa eh... ma mi stai dando del falso? Se dico che funziona con un cavo FTP, non lo dico per sentito dire, ma perché sulla mia barca ho usato proprio quel cavo visto che ne avevo a disposizione e funziona. Del resto non è che nei cavi raymarine scorra l'oro: quello scorre dal tuo portafoglio al loro conto in banca.
La prova più banale che si fa per sapere se il collegamento è stabilito, come scritto sui manuali del resto, è quella di variare illuminazione da uno strumento, se varia anche negli altri, tutto è ok.
Dritte non ce ne sono molte da dare. Un filo per il 12v (raymarine usa il rosso), un filo per il negativo (Ray usa il nero) ed uno per il seatalk (Ray usa il giallo).
Raymarine ti dirà sempre di usare i loro cavi così come la Volvo ti dirà di usare sempre il suo olio da 17 euro/kg, anche se Volvo di olio non ne ha mai prodotta una goccia.
E pure l'oste non ti dirà mai che il vino fa schifo
Si chiama marketing