22-04-2015, 15:31 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-04-2015, 15:31 da gandalfcorvotempesta.)
Ho degli osteriggi (non riesco a fotografare, devo attendere sera, sono tutti controluce) di marca non ben identificata (gefar? geiar? gerar? boh, hanno una specie di gabbiano azzurro come logo ed una specie di umlaut sulla "f" o "i" o "r", non capisco che lettera sia) che non riesco a smontare.
Li dovrei smontare per rimuovere il rivestimento circostante.
Ho rimosso le uniche 4 viti presenti, ma non c'è verso di staccarlo.
Presumo siano due parti avvitate tra loro, una esterna, una interna, ma se le viti sono solo 4 e le ho rimosse tutte, per quale dannato motivo resta ancora in piedi?
Martello, scalpello, cacciavite lungo, raschino etc etc non sono serviti, quello resta li, non c'è verso di far spessore.
Il gabbiano c'è, ma da "gefar" a "goiot" come ci sei arrivato? La "e" e la "r" si leggono benissimo negli oblo, è la lettera centrale che è incomprensibile.
Se stai lavorando sulla cornice interna va bene, ma se pensi di levarlo dallo scafo e poi rimetterlo, taglia il rivestimento in giro e non ci pensare più.
Di solito la cornice esterna è incollata (sigillata) allo scafo per fare tenuta e levandola hai ottima probabilità di fare danni.
Ci sono due tipi: in uno all'interno c'è la controcornice in plastica che si applica a scatto sul telaio, e che copre la cornice interna avvitata a quella esterna, tolta quella io non farei altro.
Nell'altra la controcornice è in profilato di alluminio avvitata direttamente a quella esterna, senza mostrina in plastica; anche qui se non viene giù liscia al primo colpo, lascerei perdere, perché risigillare gli oblò non è un lavoretto da poco, specie quelli a murata.
Perfetto, lascio perdere, ma senza rimuovere almeno la parte interna (che è ciò che voglio fare, l'esterna può benissimo restare li, se non cade) non posso cambiare la tappezzeria, dato che l'oblò copre la pelle.
Comunque, nel mio caso, la parte interna è in alluminio (rifinita, non grezza da richiedere quindi la mostrina) avvitata da qualche parte (credo a quella esterna) ma svitando le uniche 4 viti, la parte interna non si scompone, sembra saldata.
(22-04-2015, 22:01)gandalfcorvotempesta Ha scritto: Comunque, nel mio caso, la parte interna è in alluminio (rifinita, non grezza da richiedere quindi la mostrina) avvitata da qualche parte (credo a quella esterna) ma svitando le uniche 4 viti, la parte interna non si scompone, sembra saldata.
Infatti è sigillata a quella esterna.
Magari è anche un po' ossidata internamente e incastrata.
Non hai messo nessuna foto, quindi non si può sapere nemmeno che modello è, né dove è l'incastro.
Oltretutto, se non si vede la fessura di battuta della cornice interna, non sai nemmeno dove fare forza per toglierla.
Personalmente non la toglierei, taglierei la tappezzeria in giro alla cornice a filo, e se riesci a rimetterla così a filo perfetta, bene, se non ci riesci e resta un bordino un po' sghembo, ci metti un giro di passamaneria sottile, o uno spago di rifinitura o altra cosa.
Non rischierei di avere poi delle infiltrazioni, principalmente perché, se non sai come è messa (e se chiedi non sai come toglierla) facilmente non riuscirai a sigillarla.
Tieni conto che può essere che ci sia della schiuma e la cornice fa da sigillante meccanico.
Poi ognuno è libero di fare guai sulla propria barca.
Non riesco a mettere foto perchè c'è sempre una luce tremenda e non riesco a fotografare, avendo rimosso ogni sorta di tenda e tappezzeria non incollata, non saprei come oscurare.
Non le tolgo, facciò fare al tappezziere, se la vedrà lui, intanto strappo la vecchia pelle, poi la nuova è affar suo.
(22-04-2015, 22:15)gandalfcorvotempesta Ha scritto: Non riesco a mettere foto perchè c'è sempre una luce tremenda e non riesco a fotografare, avendo rimosso ogni sorta di tenda e tappezzeria non incollata, non saprei come oscurare.
Non le tolgo, facciò fare al tappezziere, se la vedrà lui, intanto strappo la vecchia pelle, poi la nuova è affar suo.
Che il danno lo faccia un altro, non diminuisce il danno.
Stagli all'occhio perché non è come dirlo.