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19-01-2011, 05:24
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-01-2011, 05:26 da Sebastian.)
Ho un problema con la randa nuova e queste pieghe diagonali.
Anche drizzando di più (senza forzare) non se ne vogliono andare...
Suggerimenti?
[hide][Immagine: http://img11.imageshack.us/img11/2016/listener.jpg][/hide]
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Presa a lavagna la barca?
A parte questo il velai o cosa dice? Dovrebbe risolverla lui la faccenda
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19-01-2011, 05:38
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-01-2011, 05:41 da sonmì.)
... a me sembra lunga di inferitura. Se non riesci a stenderla cazzandola dalla penna, non ti resta che 'cazzarla' dall'angolo di mura, cioè abbassare il boma.
Non ti fidar di me  ... è il mio primo 'test' per vedere se in questi anni ho capito qualcosa sulle vele [?]
... ovviamente, non abbassare il boma, ma ... il velaio sa come spostare un pòpiù in alto l'angolo di mura. 
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Provato a cazzare un pò di cunningham? Anche se non credo sia proprio normale. Sicuramente il velaio ti saprà dare una spiegazione. Si spera. Ciao.
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La barca proviene da su. Ora è di un amico (sempre di su) che ci fa regate a Fiumicino.
In questa foto il cunningham non lo avevamo. Poi lo abbiamo messo, ma non è cambiato granché.
Mi domandavo se non bisognasse agire sul rig.
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La vela è troppo piatta per quelle condizioni di vento.
E' segno di curvatura dell'albero eccessiva, vedere pieghe che partono dalla mediana inferiore dell'albero al punto di scotta.
La randa ha raggiunto il suo appiattimento massimo tramite la curvatura dell'albero e il tesabase.
O l'albero è troppo preflesso oppure basta mollare belin scotta tesabase.
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Mah! vista così la mia vela cinese sembra un capolavoro.
Oggi mentre lavoravo sulla barca è passato un tizio che chiedeva informazioni su un velaio in zona perchè la sua vela seminuova, fatta da un velaio milanese, ha le cuciture da ripassare perchè si sono tutte mollate (usate poco, no regate, no vento forte).
Mi sa che si sta perdendo il mestiere come in molti altri campi purtroppo
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19-01-2011, 07:26
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-01-2011, 07:28 da mikael.)
sicuro che cruciani sapesse che era un j109?

dalla foto la base sembra bella 'strizzata',eppure lontana dal limite di stazza(nastro bianco sulla varea)...
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Sembra che l'albero sia decisamente troppo flesso rispetto alla vela. Gli 'mangia' tutto il grasso. Cazzare basse e intermedie, lasciare se del caso un pò le alte (ma con giudizio). Spostare piede verso prua se la barca non è già troppo orziera, può aiutare.
E salutami Giorgio
scornaj
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Porta la foto a Francesco (o invia email) vedrai che ti risolve il problema. Ciao max
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'Giro d'albero' della vela non adeguato al flex . non si riesce regolando l'albero far rifare lo shape dell'inferitura al velaio che ha fatto la vela.
Sicuro che è stata progettata per questa barca? 'sicuro che cruciani sapesse che era un j109?dalla foto la base sembra bella 'strizzata',eppure lontana dal limite di stazza(nastro bianco sulla varea)...
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secondo me manca semplicemente di giro d'albero
2 le soluzioni:
- regolare l'albero
- rifilare la vela
e siccome le due cose avranno dei limiti non è detto che non sia utile fare entrambe
ad ogni modo magnifica barca il J109, è un missiletto.
ho visto chestress in acqua in diverse occasioni e viaggia che è uno spettacolo!
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Citazione:ddavidee ha scritto:
La vela è troppo piatta per quelle condizioni di vento.
E' segno di curvatura dell'albero eccessiva, vedere pieghe che partono dalla mediana inferiore dell'albero al punto di scotta.
La randa ha raggiunto il suo appiattimento massimo tramite la curvatura dell'albero e il tesabase.
O l'albero è troppo preflesso oppure basta mollare belin scotta tesabase.
Quoto
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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concordo con quanto detto sopra e aggiungo
ma non ti sembra una tavola la randa ?
occhio anche allo 'scarico' del fiocco
l'unico grasso che ha , mi sembra alto
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Citazione:ITA101 ha scritto:
'Giro d'albero' della vela non adeguato al flex . non si riesce regolando l'albero far rifare lo shape dell'inferitura al velaio che ha fatto la vela.
Sicuro che è stata progettata per questa barca? 'sicuro che cruciani sapesse che era un j109?dalla foto la base sembra bella 'strizzata',eppure lontana dal limite di stazza(nastro bianco sulla varea)...
Allora per par condicio io quoto ITA 101.
E aggiungo, (ho fatto anch'io delle vele per il J109  ), alcuni riferimenti per l'impostazione iniziale e la regolazione dell'albero (per modestia non posto i miei  che comunque non sono dissimili da quelli) si trovano qui:
http://www.j109.org/tips.php
Comunque, prima di metter mano alle regolazioni, meglio chiedere al velaio (non posso credere che abbia fatto e consegnato una vela senza sapere di che barca era......) se ha dei suoi riferimenti, ed eventualmente confrontarli con quelli che si trovano nel sito della classe.
Dopo le regolazioni, si verifica, e se il fenomeno persiste si riporta la vela al velaio per modificarla o rifarla.
Ciao
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La vela della carica dei 101!! Bau Bau. 
Ti hanno gia' detto tutto. Io aggiungo solo cassate.
- Quanto manca alla boa?
- Zitto e schiaccia!
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Stiamo parlando di uno dei più bravi velai (almenoper regate) della zona. La progettazione la ura personalmente Francesco. Insisto, fagli vedere la foto che ti darà soluzioni
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Alcune precisazioni:
- sono certo che il velaio sapesse perfettamente il modello di barca, ma quest'ultima è ben lontano dall'essere a punto sul rig - colpa nostra, non sua (che è stato messo al corrente e spero che tra domani e sabato possa 'agire'. Klaus è avvisato!;
- la randa mostra queste pieghe sempre, con venti testati sino a 22 nodi (dove ci serviva bella piatta, ma non così 'piegosa');
- l'albero (non ho foto, però) mi sembra abbia una flessione esagerata verso poppa a partire dalla seconda crocetta alla penna, e ciò nonostante la catenaria è impressionante dai 15 nodi in poi;
- il segno bianco sul boma non è la E ma il nastro che fissa la bugna al boma;
- effettivamente le sartie alte sono più tese rispetto alle basse e medie, ma era stato fatto perché si voleva ridurre un po' di catenaria senza (pigrizia  ) dover smontare il rollafiocco per regolare lo strallo - cosa che andrà evidentemente fatta;
- non sono quindi le vele cinesi ad essere fatte meglio, ma è la barca che è regolata male;
Detto questo non riesco a capire come mai, nonostante la randa sia chiaramente piatta, si formino queste pieghe diagonali. Mi sfugge la dinamica, qualcuno sa chiarirmi please?
@Scornaj: Giorgio te lo saluto, ma non gli posso dire 'ti saluta Scornaj!'
Grazie a tutti per le risposte e per gli eventuali ulteriori chiarimenti!
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Sebastian, si sa che più curvi l'albero e più smagrisci la randa perchè la curva si mangia l'eccesso di tessuto, cioè il grasso; se continui a curvare l'albero, a randa già piatta, cosa si mangia? Quello che vedi è il risultato.  
ciao
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