punto di scotta
#1
Qualche tempo fa ho visto su bolina un sistema semplice ed economico per regolare il punto di scotta genoa. Avendo una barca di oltre 25 anni, i carrelli delle rotaie sono i vecchi lewmar, quelli con il perno che si incastra sulla rotaia. Cambiare i carrelli costa non poco, così sembrerebbe che con l'acquisto di due anelli antal (quelli alluminio duro) nei quali far passare la scotta e il paranco, si possa gestire il punto di scotta senza lascare la vela, tirando in basso o lascando la scotta attraverso il terminale da portare in pozzetto.
Qualcuno ha mai utilizzato questo sistema? Funziona anche su genoa da 35/40 mq?
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#2
In fondo con i gennaker non si fa da sempre così...
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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#3
Forse ti riferivi a questo:

[hide][Immagine: 201191141731_regolazione1.JPG][/hide]

[hide][Immagine: 20119114181_regolazionescotta.JPG][/hide]

Ideale per trovare il punto di regolazione ottimale, ma per saperlo gestire ci vorrebbe un tailer con i controfiocchi (tanto per restare in tema). Dai retta a Vince.....
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#4
No, non mi riferivo a quel sistema, credo che verrei impedito dalle sartie, ma a l'altro sempre dello stesso articolo.
Quello che intendevo è di utilizzare l'anello antal per regolare in alto o in basso (secondo le andature) la scotta, il che sostituirebbe il sistema, montato su tutte le barche da crociera, del carrello regolabile verso proravia o poppavia per gestire lo svergolamento della vela. Credo che sia gestibilissimo, meglio comunque di dover mettere il fiocco in bando per avanzare o retrocedere il carrello. Mi sono trovato recentemente con una ventina di reale a bolinare e il fiocco da regolare. In quel caso lascarlo in bando lo avrebbe fatto sbatacchiare insieme alle scotte con il rischio di rovinare la vela o beccarsi una frustata in faccia. Sinceramente non capisco le controindicazioni di Vince...
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#5
Ora ho capito a cosa ti riferisci, in pratica sarebbe un rinvio verso prua (tipo barber) che poi viene deviato in pozzetto, per comodità di regolazione; si parte da una posizione fissa tutta arretrata per poi modificarla secondo le condizioni.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#6
.....ahh ma ci siete .
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#7
Allora, visto che probabilmente mi sono spiegato male, torno alla mia questione originaria. Fermo restando che il mio problema è quello di regolare il punto di scotta senza dover necessariamente mollare il fiocco, il sistema con l'anello antal regge il carico di una vela di 30mq con venti reali di 15/20 nodi? Oltre la barca richiederebbe una vela +piccola, io invece l'inversione di rotta!
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#8
Alcune considerazioni:

qualcuno si è chiesto quanti kg vanno applicati ad un barber come quello delle figure per tenerlo in quella posizione ??

@marceff: qualsiasi tipo di barber funziona bene per la regolazione, purchè la geometria della vela sia compatibile col sistema e la sua corsa utile.

Se tu hai problemi quando terzaruoli avvolgendo il genoa, a meno che tu non sposti il punto di applicazione del barber, i problemi resteranno tali.

Dunque, o ti rassegni a cambiare rotaia e carrello montandone uno a regolazione continua a paranco, oppure dovrai comunque sventare o virare per poter cambiare il punto di scotta o il punto di applicazione del barber, dunque concordo con vince che alla fine o si fa ciò che va fatto oppure la spesa non varrà la . non ho capito cosa vorresti fare Wink.

Ciao
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#9
Citazione:marinaio2364 ha scritto:
.....ahh ma ci siete .


Puutrooppoooooo........WinkWink
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#10
Secondo i disegni pubblicati da bolina, il paranco va fissato a proravia della rotaia e il carrello va in posizione arretrata massima secondo la vela montata (io in genere monto un olimpico o un 140, la mia è armata in testa). Il paranco, il cui terminale viene riportato in pozzetto o in tuga (su di essa ho 3 winch per lato: drizza1, drizza2, borosa), ha il compito di abbassare la scotta, modificando l'angolo. Dando per scontato l'utilizzo di cima e bozzello adeguati (anche spectra, ma non credo che serva), il mio dubbio è se utilizzando l'anello + grande (28mm diam. interno, il foro) supporti lo sforzo e la low friction propagandata sia veramente tale.
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#11
Citazione:marceff ha scritto:
Secondo i disegni pubblicati da bolina, il paranco va fissato a proravia della rotaia e il carrello va in posizione arretrata massima secondo la vela montata (io in genere monto un olimpico o un 140, la mia è armata in testa). Il paranco, il cui terminale viene riportato in pozzetto o in tuga (su di essa ho 3 winch per lato: drizza1, drizza2, borosa), ha il compito di abbassare la scotta, modificando l'angolo. Dando per scontato l'utilizzo di cima e bozzello adeguati (anche spectra, ma non credo che serva), il mio dubbio è se utilizzando l'anello + grande (28mm diam. interno, il foro) supporti lo sforzo e la low friction propagandata sia veramente tale.
Certamente ti riferisci a questo:

[hide][Immagine: 201191153736_regolazscotta.JPG][/hide]

Ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#12
Et voilà...
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#13
Citazione:albert ha scritto:
Alcune considerazioni:

qualcuno si è chiesto quanti kg vanno applicati ad un barber come quello delle figure per tenerlo in quella posizione ??........
Condivido le considerazioni di Albert, forse sarebbe più opportuno montare un sistema tipo questo:

[hide][Immagine: 201191155555_regolscottage.JPG][/hide]

[hide][Immagine: 201191155633_regolscottage1.JPG][/hide]

Ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#14
Ho dato una occhiata al sito dell'Antal e il carico di rottura del ring + grande (28mm) è di kg 6400, che a occhio non mi sembra male.
Certo, giuste le osservazioni di Albert, quindi non sempre è utilizzabile?
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#15
Citazione:marceff ha scritto:
Ho dato una occhiata al sito dell'Antal e il carico di rottura del ring + grande (28mm) è di kg 6400, che a occhio non mi sembra male.
Certo, giuste le osservazioni di Albert, quindi non sempre è utilizzabile?

Albert, per quanto concerne i carichi, credo si riferisse agli schizzi da me postati all'inizio (con paranchi laterali) non a quelli da te convalidati alla fine.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#16
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:marceff ha scritto:
Secondo i disegni pubblicati da bolina, il paranco va fissato a proravia della rotaia e il carrello va in posizione arretrata massima secondo la vela montata (io in genere monto un olimpico o un 140, la mia è armata in testa). Il paranco, il cui terminale viene riportato in pozzetto o in tuga (su di essa ho 3 winch per lato: drizza1, drizza2, borosa), ha il compito di abbassare la scotta, modificando l'angolo. Dando per scontato l'utilizzo di cima e bozzello adeguati (anche spectra, ma non credo che serva), il mio dubbio è se utilizzando l'anello + grande (28mm diam. interno, il foro) supporti lo sforzo e la low friction propagandata sia veramente tale.
Certamente ti riferisci a questo:

[hide][Immagine: 201191153736_regolazscotta.JPG][/hide]

Ciao

Ma anche il carico sulla cima del 'barber' di questo sistema non dovrebbe essere poco, no?
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#17
Citazione:marceff ha scritto:
Secondo i disegni pubblicati da bolina, il paranco va fissato a proravia della rotaia e il carrello va in posizione arretrata massima secondo la vela montata (io in genere monto un olimpico o un 140, la mia è armata in testa). Il paranco, il cui terminale viene riportato in pozzetto o in tuga (su di essa ho 3 winch per lato: drizza1, drizza2, borosa), ha il compito di abbassare la scotta, modificando l'angolo. Dando per scontato l'utilizzo di cima e bozzello adeguati (anche spectra, ma non credo che serva), il mio dubbio è se utilizzando l'anello + grande (28mm diam. interno, il foro) supporti lo sforzo e la low friction propagandata sia veramente tale.

Ok. adesso, grazie anche ai disegnini postati da einstein ho capito.

Il gioco funziona se le tue vele hanno la bugna sufficientemente alta in modo da avere una certa distanza tra carrello e barber (come vedi nei disegni).

Inoltre dovrai posizionare un golfare per il genoa ed uno per il fiocco, oppure agganciare il barber ad un carrello munito di golfare da spostare quando cambi vela. (Perciò avevo segnalato che il sistema non funziona correttamente, ovvero in modo progressivo, col genoa mentre si terzaruola avvolgendo).

La struttura dell'anello e la 'friction' sono adeguate nella misura in cui l'angolo di deviazione della scotta sia contenuto entro una manciata di gradi ......

Ciao
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#18
Per Jak
Certamente molto inferiore del sistema esposto all'inizio.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#19
Comunque la spesa, solo poche decine di euro per gli anelli, è sostenibile per una prova (bozzelli, cime già ce le ho). Provo e poi relaziono.
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#20
Citazione:einstein ha scritto:
Per Jak
Certamente molto inferiore del sistema esposto all'inizio.
ciao
Ho appena visto che potrei fissarlo sulle lande, queste dovrebbero reggere
Smile
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