Piuttosto, in vita mia, su quattro barche e con tante diverse ancore, non ho mai usato giunti e non ho mai avuto problemi a far rientrare l' ancora correttamente sul musone; al massimo devo aspettare un attimo mentre salpo nel momento in cui il grillo è appena sopra la rotellona del musone, e dare tempo all' ancora di ruotare nella posizione corretta.
Credo però che i problemi di molti siano reali, e mi chiedo cosa determini la presentazione o meno del problema
Poichè l' ancora non ha nessuna voglia di stare sul musone a pancia in su, (perchè non è una posizione di equilibrio.... sarebbe come per un quadro stare appoggiato sopra un chiodo invece che attaccato sotto), sono arrivato alla conclusione che quando il problema si manifesta, è perchè la dimensione dell' asse maggiore del fusto dell' ancora (in genere è l' altezza del fusto) nella ventina di centimetri più prossima all' occhio (il buco dove ci si fissa la catena), è superiore alla larghezza, allo spazio libero tra le guance della rotellona del musone.
Se le guance sono abbastanza ampie, non ci sono storie, anche senza snodi basta aspettare un attimo (ma proprio un attimo) e anche se è venuta su male l'ancora si mette correttamente, e poi correttamente scivola nella sua sede di riposo
Se invece le guance sono troppo strette rispetto alle dimensioni del fusto, esso non riesce a ruotare, perchè si incastra tra le guance, e allora sono problemi.
Forse è questo che provoca i dialogo tra sordi.... a me si incastra spesso.... a me mai....
Come la bambina che soffre di grave prognatismo e che chiede alla mamma perchè quando piove forte la bocca le si riempie sempre d' acqua; e la mamma che viceversa ha il mento assai sfuggente le risponde: "strano, a me non capita mai"
Provare lo sketch tirando avanti e indietro il mento a seconda delle parti che si interpretano.