by gedeone marco (2007)
Dicembre 1983, 15 anni, una nebbia che si taglia col coltello.
Un viaggio da Milano su una volvo SW con i finestrini che si appannano dal freddo fuori.
Chiacchiere normali. E... nel cuore una eccitazione inesprimibile.
Io.. che sono salito si e no due volte su una deriva.
Io.. che non venivo invitato mai, dai genitori degli amici 'ricchi' che avevano un motoscafo o una vela.
Io.. che sto preparandomi per entrare al Morosini di Venezia, per continuare a fare l'ufficiale di marina.
Io... Salirò su una vera, grande, barca a vela!
Arriviamo di notte, la barca è ormeggiata di prua.
Il bompresso in legno non sembra molto sicuro, infatti scivolo e pesto la tibia, ma non finisco in acqua.
Forse l'agitazione per non sembrare un inesperto, o chissa?
La barca è un cutter di Sciarrelli in acciaio, io non so che sia né l'uno né l'altro, l'acciaio so cos'è.
Sotto coperta, una stufa a gas, che mi dicono si deve spegnere per la notte, non capisco... Capirò la mattina dopo cosa voleva dire.
Il bagno è al marina, ma se ti scappa la pipì, falla fuori. Il WC è in 'cala vele' a prua, ma serve solo per le emergenze (quali? penso io).
La doccia non c'è (ma nemmeno ci avevo pensato), il lavandino di cucina è l'unico.
Sembrano quasi darmi delle giustificazioni... ma a me sembra di essere Slocum, mi potevano pure dire ' ah tu dormi sul ponte..'.
Unico problema, la nebbia, il comandante dice che se non si alza domani non si parte per Venezia. Ecco ora so per cosa pregare questa notte!
La mattina, comprendo meglio il significato della parola 'livido', ma a me aiuta a 'giocare' di essere a capo horn.
Navighiamo, eseguo ogni comando come se fosse questione di vita o di morte sul Bounty,
felice. Come poche altre volte.
Al diporto velico veneziano, mi danno in mano martelletto e minio, e mi dicono 'ricordati che anche quando dormi la ruggine cammina'.
La barca è spartana, come poche ho visto in vita mia, Basti sapere che 5 anni dopo mi sono stupito nel vedere che le barche avevano un locale separato per il bagno.
Il comandanto mi insegna che l'acqua di mare disinfetta se ci si fa la barba. Che nell'acqua della pasta non si mette sale, ma mare.
Che in barca 40 litri di acqua dolce bastano a 4 persone per 3 giorni (normalmente).
Lo scandaglio è in sagola, il log si fa con un pezzo di legno gettato a prua e recuperato a poppa,
soprattutto perchè noi ragazzini non avevamo il permesso di usare quello strano strumento con un elica e un filo, che si appendeva sul balcone.
Il sestante. emozione anche solo tenerlo in mano (in quadrato), a far finta di capire le spiegazioni del comandante (che secondo me non ci capiva proprio tutto).
Poi il verdetto: 'sei un buon prodiere!' orgoglio!!!! Vai a prua che ammainiamo lo yankee.. 'ah, ho capito, era un complimento interessato'.. Il tempo passa... dai montiamo l'impianto elettrico: 'ecco la lampadina da attaccare alla batteria'... 'dai oggi installiamo le luci di bordo': tre barattoli, carta d'argento, vernice rossa e verde. Poi chissà perché, vedo che il comandante le smonta torvo in volto.. e mi domando chi sia questa signora RINA cui non sono piaciute...
Cos'altro dire.. Ecco, un giorno, 24 anni dopo su un forum leggo per caso un 3D che parla di una barca...
La guardo, ci metto 3 secondi E' lei! Le stesse emozioni mi travolgono.
Certo, è stata restaurata, interni meravigliosamente rivisti, immagino che il bagno sia comodo. Ma io la ricordo com'era
Mi piacerebbe vederla, ma non è in Italia.. Lo sapevo che una puledra di quel sangue non sarebbe rimasta in un 'laghetto'...
Ci ho messo qualche giorno ma volevo scrivere due righe, non ho mai detto grazie a chi mi ha regalato la prima volta
Grazie Bruna!