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Cause incendio a bordo
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IanSolo Offline
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RE: Cause incendio a bordo
Non credo sia possibile avere (chi mai lo ha fatto?) una comparazione sulla sicurezza dei vari regolatori in commercio, il prezzo (come in tanti altri prodotti) non e' indice sicuro di buone prestazioni anche se solitamente i prodotti migliori costano un po' di piu'.
Cio' che si puo' dire (ripetendo il contenuto di varie altre discussioni sullo stesso argomento) e' che l'impianto deve essere realizzato bene ovvero (riferendoci al solo regolatore):
- In ingresso e in uscita del regolatore ci devono essere fusibili adeguati alla corrente che sara' presente (una regola empirica e' non piu' di 1,5 volte la massima corrente prevista).
- I collegamenti al regolatore devono essere ben fatti e solidamente fissati: fili infilati "alla carlona" e viti non strette a fondo sono il piu' frequente rischio di surriscaldamento.
- La sezione dei cavi deve essere adeguata (abbondare non fa' male).
- Il regolatore deve avere spazio libero attorno almeno secondo quanto indicato dal costruttore nel manuale di installazione: solitamente parlano di 10-15cm almeno con piu' di due lati aperti (in pratica NON va' inscatolato!).
- Il regolatore deve essere protetto da spruzzi accidentali o da gocciolamenti derivanti da eccesso di condensazione (in pratica deve essere ben aerato)
- Un montaggio su colonnette che tengano il regolatore a 1-2cm dalla parete su cui e' montato puo' aiutare a ridurre ulteriormente i rischi.
28-11-2019 12:26
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falanghina Offline
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RE: Cause incendio a bordo
Guarda, puoi mettere tutti i fusibili che vuoi e come cavi grossi le catene del Bismark: se il regolatore di carica continua a dare, le batterie possono fare seri danni.
A me è successo, sono arrivato pochi minuti prima del disastro e ti dico che non è stato bello.

28-11-2019 17:31
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robertobaffigo Offline
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RE: Cause incendio a bordo
(28-11-2019 17:31)falanghina Ha scritto:  Guarda, puoi mettere tutti i fusibili che vuoi e come cavi grossi le catene del Bismark: se il regolatore di carica continua a dare, le batterie possono fare seri danni.
A me è successo, sono arrivato pochi minuti prima del disastro e ti dico che non è stato bello.

se non sbaglio c'è una potenza certificata (un rapporto tra A pannello e capacità batterie) sotto la quale le batterie sono garantite...
28-11-2019 18:24
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falanghina Offline
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RE: Cause incendio a bordo
(28-11-2019 18:24)robertobaffigo Ha scritto:  se non sbaglio c'è una potenza certificata (un rapporto tra A pannello e capacità batterie) sotto la quale le batterie sono garantite...

Non era il regolatore di carica del fotovoltaico.
Però, alla fine, non credo cambi molto tra caricabatteria dalla rete e dal fotovoltaico.

Del resto, anche il generatore eolico oltre un tot di giri si blocca e lo fa per il troppo voltaggio.
Se qualcosa va storto...le batterie ne vanno di mezzo.
Credo.

28-11-2019 19:28
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marmar Offline
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RE: Cause incendio a bordo
(28-11-2019 19:28)falanghina Ha scritto:  Non era il regolatore di carica del fotovoltaico.
Però, alla fine, non credo cambi molto tra caricabatteria dalla rete e dal fotovoltaico.

Del resto, anche il generatore eolico oltre un tot di giri si blocca e lo fa per il troppo voltaggio.
Se qualcosa va storto...le batterie ne vanno di mezzo.
Credo.

Direi che cambia...e cambia anche da regolatore a regolatore...

Ad ogni modo in questo caso un regolatore dei pannelli ha preso umidità e se i cavi verso batterie sono andati in corto senza fusible sul positivo direi che di corrente ce ne sta parecchia...
28-11-2019 20:12
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falanghina Offline
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RE: Cause incendio a bordo
A me non crearono dei problemi i cavi: fu la batteria.

28-11-2019 21:27
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marmar Offline
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RE: Cause incendio a bordo
Ok se ho inteso tu hai avuto batterie cotte da un regolatore rotto connesso alla 220.
Qui invece un regolatore connesso a pannelli solari ha preso umidità.
Non so quanti A potessero arrivare dai pannelli ma sono MOLTI di più quelli dalla o dalle batterie in corto collegate al regolatore...
28-11-2019 22:47
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falanghina Offline
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RE: Cause incendio a bordo
Non so, può essere ...ma che centra il motivo per il quale si è rotto il ripartitore?

Produrre 40 A a 12 V non mi sembra impossibile per un impianto di fotovoltaico, ed è quello che un ripartitore a 220 eroga (aol massimo) alle batterie.

Io credo che bastino per fare disastri.

(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-11-2019 23:13 da falanghina.)
28-11-2019 23:12
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IanSolo Offline
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RE: Cause incendio a bordo
Se hai batterie in cui uno o piu' elementi vanno in cortocircuito non ha alcuna importanza se sono sotto carica o meno e non ha alcuna importanza quale sia il tipo di caricatore in funzione, il danno si produce comunque. Una cosa e' certa pero': statisticamente batterie mantenute correttamente cariche (con una tensione non esagerata) dimostrano di avere minore probabilita' (lo so' che la sf.ga e' sempre in agguato..) di avere elementi danneggiati in modo catastrofico e pericoloso.
28-11-2019 23:39
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marmar Offline
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RE: Cause incendio a bordo
(28-11-2019 23:12)falanghina Ha scritto:  Non so, può essere ...ma che centra il motivo per il quale si è rotto il ripartitore?

Produrre 40 A a 12 V non mi sembra impossibile per un impianto di fotovoltaico...

40 ampere non sono pochi...non mi sembra una barca con impianto simile...ma volevo dire un’altra cosa...si può ipotizzare che in questo caso siano andati in corto - per l’umidità citata - positivo e negativo che vanno dalla batteria al regolatore e gli ampere sono più che bastevoli per fare danni.
Quindi l’errore è stato nella collocazione del regolatore e nella probabile assenza di fusibili.
29-11-2019 09:41
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polohc Offline
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RE: Cause incendio a bordo
(28-11-2019 12:26)IanSolo Ha scritto:  - In ingresso e in uscita del regolatore ci devono essere fusibili adeguati alla corrente che sara' presente (una regola empirica e' non piu' di 1,5 volte la massima corrente prevista).

Attualmente ho un fusibile soltanto sul positivo tra regolatore e batteria, è opportuno inserirne uno anche sul positivo del cavo che arriva dai pannelli al regolatore ?
30-11-2019 00:28
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RE: Cause incendio a bordo
Tornando al pannello, una cosa che non molti sanno è che il surriscaldamento avviene quando una cella non funziona bene. Paradossalmente una cella che sta dando carica, non si surriscalda.

[Immagine: 5138224_orig.jpg]
12-12-2019 17:53
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orteip Offline
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RE: Cause incendio a bordo
(26-11-2019 23:32)IanSolo Ha scritto:  Visto che pare che non si vada a rileggere le vecchie discussioni sull'argomento ne richiamiamo alcuni punti:

....
- Un guasto alle batterie (cortocircuito di uno o piu' elementi) ne fa' ridurre di molto la tensione e un buon regolatore non avendo piu' sufficiente tensione per la sua alimentazione (che in un sano progetto viene presa dal lato batterie e non dal lato pannelli) dovrebbe disconnettersi impedendo il surriscaldamento.
....

Non sono assolutamente d'ccordo ed infatti anche dalla banca dati delle casistiche assicurative, una delle principali cause degli incendi a bordo è riscontrata proprio nelle batterie lasciate in carica senza presidio ed un regolatore può essere intelligente quanto vuole ma, se la batteria gli chiede corrente lui gliela dà; è fatto apposta e lo fa perchè è il suo mestiere e perchè è stato progettato per quello.

Il principio fondamentale di un qualsiasi regolatore che sia dei pannelli, che sia del caricabatterie o dell'alternatore è progettatto per fornire alle batterie una corrente di carcia quando queste scendono sotto una certa soglia ed una corrente di mantenimento quando sono cariche.

Le batterie si scaricano e scendono sotto una certa soglia quando gli viene applicato un qualsiasi assorbimento per un tempo proporzionato all'assorbimento e questo può essere il frigorifero ma può essere anche uno degli elementi di una batteria che va in corto consumando corrente e quindi generando assorbimento allo stesso modo di un frigorifero.
In entrambi i casi il regolatore sente che la batteria sta perdendo od ha perso il suo stato di carica e, secondo le sue capacità, lui inizia a fornire alla stessa una corrente di ricarica che è proporzionata al consumo in atto ed il tutto lo fa fino a riequilibrare la carica completa della batteria. Ora è palese che qualsiasi assorbimento in quanto tale genera calore e se questo avviene dentro la batteria le cose sono due:
Se alla batteria non viene fornita alcuna ricarica, l'assorbimento genera calore ma in genere esaurisce la batteria prima che sopravvengono eventuali problemi gravi;
Se alla batteria viene fornita una ricarica, si crea un loop dove l'assorbimento genera calore continuo fino a far surriscaldare la batteria, fa evaporare l'acido rendendo saturo l'ambiente e per finire, un'alta probabilità che scoppi un'incendio.

Questo è lo stato dei fatti ed è vero che il rischio si potrebbe ridurre magari utilizzando fra le tante cose, degli OTTTIMI sensori di temperatura montati però su ciascuna batteria e che non siano di quelli che staccano la carica solo quando la batteria ormai ha preso fuoco; magari si potrebbe utilizzare anche qualche regolatore particolare che comunque avrebbe un determinato costo importante ma CREDO ed è solo una mia opinione spero sbagliata, credo che invece nella realtà non vi siano molti di questi elementi per ridurre il rischio considerando che la maggior parte degli impianti fotovoltaici di bordo è fai da te con cose acquistate su amazon, ebay, ecc. ed anche in quelle che non sono fai da te comunque spesso (per fortuna non sempre) vengono utilizzati prodotti non proprio certificati.

Per concludere, visto che anche le casistiche dei sinistri assicurativi in merito mi danno una certa ragione, io mi sento di consigliare a tutti di non lasciare caricabatterie e pannelli collegati quanto non si è a bordo; in fondo le batterie è vero che hanno una autoscarica ma non è così importante da inefficiare le capacità della stessa batteria anche se uno la lascia staccata per 4 mesi... 19
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-12-2019 19:12 da orteip.)
12-12-2019 19:06
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marmar Offline
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RE: Cause incendio a bordo
(12-12-2019 19:06)orteip Ha scritto:  ...una delle principali cause degli incendi a bordo è riscontrata proprio nelle batterie lasciate in carica senza presidio...

Il principio fondamentale di un qualsiasi regolatore che sia dei pannelli, che sia del caricabatterie o dell'alternatore è progettatto per fornire alle batterie una corrente di carica...

Le batterie si scaricano e scendono sotto una certa soglia quando gli viene applicato un qualsiasi assorbimento...e questo può essere...anche uno degli elementi di una batteria che va in corto...

...il regolatore sente che la batteria sta perdendo od ha perso il suo stato di carica e, secondo le sue capacità, lui inizia a fornire alla stessa una corrente di ricarica che è proporzionata al consumo in atto...

Mah! Credo ci sia differenza tra la capacità di fornire decine di A da parte di un caricabatterie collegato a 220 o un'alternatore e i pochi A forniti da 25/50W di pannelli "invernali" che prendono magari qualche ora di sole e azzerano l'autoscarica...
14-12-2019 19:02
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orteip Offline
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RE: Cause incendio a bordo
(14-12-2019 19:02)marmar Ha scritto:  Mah! Credo ci sia differenza tra la capacità di fornire decine di A da parte di un caricabatterie collegato a 220 o un'alternatore e i pochi A forniti da 25/50W di pannelli "invernali" che prendono magari qualche ora di sole e azzerano l'autoscarica...

Cambia la capacità di fornire Ampere, un regolatore ne fornisce 20/30 un’altro ne fornisce 3/4 ma se c’è un elemento di una batteria in corto entrambi continuano a fornirli finche la batteria lo richiede ovvero sempre e fissi qualora vi fosse un elemento in corto e quell’elemento in corto scalda a bestia anche con pochi Ampere che un pannello può fornire, basta ricordarsi quanto scalda un telefonino quando è in uso continuo per un’oretta, non si può tenere attaccato all’orecchio.

Quello che forse molti non sanno è che pur essendo la carica delle batterie la maggior parte delle cause di incendio, quasi mai l’incendio parte dalle stesse.

La carica continua di una batteria che ha un’elemento in corto, anche solo con i pochi ampere forniti da un pannello, proprio perchè è continua la riscalda in maniera anomala o sempre in maniera anomala scalda l’elemento danneddiato di questa che a sua volta scalda l’acido all’interno della batteria che evaporando produce un gas altamente infiammabile che va a saturare l’ambiente e poi... basta un’attimo per incendiare questo gas che è quasi sempre il responsabile dei disastri.

Morale: finchè la batteria è in ottime condizioni non c’è problema ma dato che queste non sono eterne, con l’aumentare dei cicli di scarica/ricarica indipendentemente che siano auto o no, man mano gli elementi della stessa batteria vanno in deperimento fino ad arrivare all’inevitabile incapacità di trattenere la carica per esaurimento o per corto degli elementi interni motivo per cui le sostituiamo.

Ora, se questo avviene mentre siamo in barca, ce ne accorgiamo ma soprattutto la barca è aperta, se invece succede quando poi saremo assenti per un mese, bhe... tutto dipenderà da quanto acido evaporerà, da quanto la barca si satuterà e questo a sua volta dipenderà da quanto ricircolo di aria vi sarà quando è chiusa, ecc... Insomma equivale quasi (e sottolineo quasi) come avere una fuga di gas a bordo.

Per me è una scommessa che io personalmente non mi sento di fare e nemmeno di consigliare per allungare di talmente poco la vita di una batteria che la cosa è quasi del tutto insignificante considerando che questa di norma no la si lascia anni interi in autoscarica ma al massimo per uno o due mesi.

Poi ciascuno è libero di avere le proprie convinzioni....19

PS - Dimenticavo, per far evaporare il liquido delle batterie non servono temperature bestiali, bastano anche solo 30/40 gradi mantenuti di continuo quantità che il nostro telefonino già supera abbondantemente quando lo utilizziamo. Per verificarlo basta lasciare al sole un pò di acqua in un bicchiere e magari dopo qualche giorno è sparita perchè è evaporata pur senza farla bollire.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-12-2019 11:44 da orteip.)
15-12-2019 11:24
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IanSolo Offline
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Messaggio: #36
RE: Cause incendio a bordo
Cerchiamo di evitare di terrorizzare e cerchiamo di evitare affermazioni che possano trarre in inganno:
1) "...per far evaporare il liquido delle batterie non servono temperature bestiali, bastano anche solo 30/40 gradi mantenuti di continuo quantità che il nostro telefonino già supera abbondantemente quando lo utilizziamo. Per verificarlo basta lasciare al sole un pò di acqua in un bicchiere e magari dopo qualche giorno è sparita perchè è evaporata pur senza farla bollire. "
"...sempre in maniera anomala scalda l’elemento danneddiato di questa che a sua volta scalda l’acido all’interno della batteria che evaporando produce un gas altamente infiammabile"
Una batteria per quanto riscaldata NON emette gas esplosivi poiche' l'acido solforico al 40-50% contenuto come elettrolita lascia evaporare al piu' della semplice acqua che non e' certo infiammabile, raggiunte temperature molto elevate (sopra i 200 gradi) puo' arrivare ad evaporare anche l'acido ma anch'esso non e' ne' infiammabile ne' esplosivo, in pratica la temperatura non ha alcuna importanza se non per la vita utile delle nostre batterie che viene notevolmente ridotta.
2) Per avere produzione di gas infiammabili/esplosivi e' necessario superare certe tensioni di cella tanto da arrivare a produrre l'elettrolisi dell'acqua facente parte della soluzione di acido solforico, questo puo' avvenire a qualunque temperatura (non serve che la batteria sia calda) e i gas prodotti sono idrogeno e ossigeno che assieme sono una miscela esplosiva molto pericolosamente innescabile anche da una semplice piccola scintilla, per questa ragione le normative impongono di installare le batterie in spazi ampi adeguatamente ventilati dove i gas possano facilmente andarsene senza accumuli pericolosi (serve una certa quantita' di miscela perche' sia incendiabile, sotto una certa concentrazione non si ha alcun effetto).
3) Il monitoraggio della temperatura della batteria viene eseguito dai migliori caricatori poiche' e' un indizio di qualcosa di anomalo e il riscaldamento va' limitato ma, come detto, non e' correlabile ad un sicuro prossimo evento catastrofico.
4) Le statistiche degli incendi a bordo (qui un articolo interessante, datato ma coprente ben 5 anni Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .) dimostrano che la percentuale di casi dovuti a problemi elettrici e' elevata ma che la percentuale in cui la causa primaria sia da attribuire ad anomalie delle batterie e' molto ridotta Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . risultando solo dell'8% sul totale.

Non sarei quindi tanto preoccupato a patto di mantenere un buon controllo dello stato del materiale elettrico di bordo. Aggiungo che cio' che ha detto Marmar non e' privo di senso (parola di chimico con lunga esperienza in elettrochimica, fra le altre cose).
Poi, come gia' ripetuto da molti, ognuno fa' cio' che vuole e segue da fedele la sua religione..
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-12-2019 23:43 da IanSolo.)
15-12-2019 23:38
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Resolution Offline
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RE: Cause incendio a bordo
(15-12-2019 23:38)IanSolo Ha scritto:  Cerchiamo di evitare di terrorizzare e cerchiamo di evitare affermazioni che possano trarre in inganno:
1) "...per far evaporare il liquido delle batterie non servono temperature bestiali, bastano anche solo 30/40 gradi mantenuti di continuo quantità che il nostro telefonino già supera abbondantemente quando lo utilizziamo. Per verificarlo basta lasciare al sole un pò di acqua in un bicchiere e magari dopo qualche giorno è sparita perchè è evaporata pur senza farla bollire. "
"...sempre in maniera anomala scalda l’elemento danneddiato di questa che a sua volta scalda l’acido all’interno della batteria che evaporando produce un gas altamente infiammabile"
Una batteria per quanto riscaldata NON emette gas esplosivi poiche' l'acido solforico al 40-50% contenuto come elettrolita lascia evaporare al piu' della semplice acqua che non e' certo infiammabile, raggiunte temperature molto elevate (sopra i 200 gradi) puo' arrivare ad evaporare anche l'acido ma anch'esso non e' ne' infiammabile ne' esplosivo, in pratica la temperatura non ha alcuna importanza se non per la vita utile delle nostre batterie che viene notevolmente ridotta.
2) Per avere produzione di gas infiammabili/esplosivi e' necessario superare certe tensioni di cella tanto da arrivare a produrre l'elettrolisi dell'acqua facente parte della soluzione di acido solforico, questo puo' avvenire a qualunque temperatura (non serve che la batteria sia calda) e i gas prodotti sono idrogeno e ossigeno che assieme sono una miscela esplosiva molto pericolosamente innescabile anche da una semplice piccola scintilla, per questa ragione le normative impongono di installare le batterie in spazi ampi adeguatamente ventilati dove i gas possano facilmente andarsene senza accumuli pericolosi (serve una certa quantita' di miscela perche' sia incendiabile, sotto una certa concentrazione non si ha alcun effetto).
3) Il monitoraggio della temperatura della batteria viene eseguito dai migliori caricatori poiche' e' un indizio di qualcosa di anomalo e il riscaldamento va' limitato ma, come detto, non e' correlabile ad un sicuro prossimo evento catastrofico.
4) Le statistiche degli incendi a bordo (qui un articolo interessante, datato ma coprente ben 5 anni Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .) dimostrano che la percentuale di casi dovuti a problemi elettrici e' elevata ma che la percentuale in cui la causa primaria sia da attribuire ad anomalie delle batterie e' molto ridotta Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . risultando solo dell'8% sul totale.

Non sarei quindi tanto preoccupato a patto di mantenere un buon controllo dello stato del materiale elettrico di bordo. Aggiungo che cio' che ha detto Marmar non e' privo di senso (parola di chimico con lunga esperienza in elettrochimica, fra le altre cose).
Poi, come gia' ripetuto da molti, ognuno fa' cio' che vuole e segue da fedele la sua religione..
Grazie, è quanto ho sostenuto anche su Bolina come critica ad un articolo. Consideriamo che come seconda causa d'incendio, quasi a pari di quelle dovute all'impianto elettrico, è dovuto a cause esterne alla barca! Quindi le batterie interne sono causa d'incendio ancora inferiore all'8%!

Mario
Ex Resolution, ora Albachiara
“La vera ignoranza non è la mancanza di conoscenza, ma il rifiuto di acquisirla”.
06-01-2020 14:54
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