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Problemi di ripartenza dopo virata
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ALBI-RED_ICE Offline
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Messaggio: #1
Problemi di ripartenza dopo virata
Ciao ragazzi,
è un po che scartabello il forum ma non ho mi trovato nulla di preciso a soddisfare le mie domande.
Premetto, sono in possesso di nova 37, vele cinesi in dacron (lee) con genoa 135%, randa steccata, una barca da crociera dalle discrete prestazioni che ho potuto apprezzare nelle regate tipo Pesaro Rovigno (75 miglia circa) che in confronto delle altre barche di stessa categoria, mi ha dato soddisfazioni.
La mia esperienza velica è discreta, ovvero ho avuto a bordo un comandante di una scuola vela a insegnarmi le basi della barca vela e con gli anni sto imparando sempre più.
Purtroppo però non sono riuscito a capire però cosa sbaglio in virata, ovvero il perchè barche più lente della mia in bolina riuscivano a perdere meno tempo e distaccarmi in virata. Questo l'ho purtroppo notato nelle regate di breve distanza, dove loro hanno avuto la meglio.
Ho letto che prima della virata conviene poggiare un pelo farla accellerare, virare e poi dopo la virata lascare un po la randa e successivamente rimettere tutto a segno.
Ma... chi sta al timone come esegue la virata? Equipaggio come deve muoversi? Che differenze adottate con vento leggero e vento sostenuto?
Avete qualche consiglio o tecnica per farmi migliorare? Vorrei approfittare del inverno per allenarmi, magari facendo qualche campionato invernale.
Ogni consiglio è ben accetto.

Grazie.
Ps se vi servono altri dati o dettagli chiedete pure.

Buon vento!
Alberto
19-10-2016 08:33
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BeppeZ Offline
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Messaggio: #2
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
Ti dico la mia.
Per prima cosa ci sono barche più reattive di altre, nel senso che sono più rapide ad accelerare (ad esempio sotto raffica, oppure dopo il rallentamento inevitabile a seguito di virata).
Poi devi considerare l'armo della barca. La tua ha un genoa con grande sovrapposizione: questo vuol dire che per metterlo a segno ci metti più tempo rispetto alle barche con fiocco piccolo e randa grande. Hai molta più scotta da recuperare e quindi, tutto il tempo che perdi per rimettere a segno la vela è tempo nel quale la barca non ha spinta propulsiva ottimale (resta solo la randa), quindi rallenta molto (più delle altre) e poi ci mette molto per riprendere velocità.
Il segreto della virata è semplice (almeno in teoria): rallentare meno possibile l'abbrivio della barca.
Per far questo serve un buon timoniere che vira quando la barca è in buon assetto e quindi ha un buon abbrivio, un buon randista che regola la randa per avere in ogni momento la maggior pressione, una persona dell'equipaggio al genoa che sia veloce nel recupero della scotta e che sia in grado di seguire la manovra che fa il timoniere per avere il genoa sempre a segno finchè la barca riprende velocità sulle nuove mure. Può essere utile un uomo a prua che aiuta il genoa a passare di mura quando la barca è filo a vento.
Allenati e allena il tuo equipaggio in modo da essere ben coordinati durante e manovre.
19-10-2016 08:53
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robertobaffigo Offline
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Messaggio: #3
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
prova a concentrarti sugli angoli:
angolo del timone: il movimento deve essere progressivo per evitare turbolenze che frenano
angolo della barca: quando esci dalla virata devi essere un po' più poggiato
angolo delle vele rispetto al vento: il genoa, la vela più importante di bolina, deve essere messo a segno progressivamente senza far mai ballare i filetti sottovento altrimenti la vela stalla e la barca non riparte...

poi ci sono altre mille considerazioni in funzione del vento dell'equipaggio etc, ma di base prova a fare una giornata di virate con una deriva e capirai tutto da solo....
19-10-2016 09:28
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bullo Offline
Vecio AdV

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Messaggio: #4
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
Albi sei uno skipper e dovresti saperlo perchè la barca non riparte, guardando quello che fanno chi non sa stare al timone, di solito virano troppo velocemente e una volta che il genoa è passato invece di riorzare per mettersi di bolina rimangono poggiati.
La virata è un'oppppppinione.-
19-10-2016 10:15
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mckewoy Offline
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Messaggio: #5
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
dico la mia

non poggiare per prendere velocità
non mollare la scotta fino a quando il fiocco fileggia
recupera velocemente e cazza prima che il fiocco sulle nuove mura ti costringa ad usare il winch
il timone non deve strappare ma fare tutto con dolcezza ed essere a segno non appena il boma passa

almeno io faccio così

i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati

mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



19-10-2016 10:28
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einstein Offline
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Messaggio: #6
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
Da "TRIM":
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Molti timonieri virano troppo velocemente, altri finiscono per poggiare prima di virare, manovre ambedue scorrette.
Sopra sono evidenziate le due tecniche: con mare calmo la virata comincia con un movimento lento e dolce fino a prua al vento, poi si accosta più rapidamente per chiudere la manovra; con onda si accosta più velocemente perché l'abbrivio si smorza più rapidamente.
Sui pochi gradi di poggiata, oltre il dovuto, a fine virata, si tengono lascate leggermente le vele per dare più svergolamento (visto che si è perso velocità) e si ricazzano gradualmente mentre si accelera.
In uscita di virata per avere più potenza e accelerazione si può spostare il carrello genoa più avanti di qualche cm per poi riportarlo nella sua posizione una volta raggiunta la VT; anche per la randa, a parer mio, sarebbe da preferire una lascatina piuttosto che una scarrellatina.
ciao

"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
19-10-2016 11:07
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oudeis Offline
Vecio AdV

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Messaggio: #7
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
Vedi una gran concordia nei consigli, ma vorrei proprio essere cattivo: 53
se ti qualifichi skipper dovresti esser tu insegnare la virataSmiley57
Hai una bella barca, forse un po' più pesante delle sue equivalenti
corsaiole, ma questo potrebbe avvantaggiarti proprio nella virata
per la maggior inerzia, col vento leggero ma anche sull'onda.
Chi ti consiglia una regolazione assidua delle vele durante la manovra
ha in mente una deriva o un racer, che nella sua leggerezza ha ripartenze brucianti che una crociera non ha.
Ecco quindi l'importanza di non perdere abbrivio: poco timone, poca
agitazione a bordo, lasciala correre e non ti angustiare se il vicino parte
prima, o è più veloce e non lo prenderai, oppure appena preso il tuo passo lo raggiungi. Certo col genoa 130 non è come con l'autovirante, ma se ti eserciti e non hai impicci in coperta il problema è minimo. Come hai sperimentato c'è una bella differenza tra una traversata e giocare tra le boe, dove l'agilità vale almeno quanto la velocità.
Non sappiamo del tuo equipaggio, se hai barra o ruota, se hai esperienza in deriva... racconta, racconta.Smiley43

Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
19-10-2016 12:05
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France WLF Sailing Team Offline
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Messaggio: #8
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
La deriva, anche in questo (soprattutto in questo) insegna tantissimo, hai mai fatto deriva?
Tutto giusto quello che ti è stato detto sopra, soprattutto il fatto che il timone è anche un freno, ogni qual volta che lo si usa.

Per virare, oltre alle cose giuste già dette, occorre che l'equipaggio concorra con il proprio peso, si tratta di "virata con rollio":
- Sei in assetto, viaggi di bolina, decidi di virare, equipaggio si sposta sottovento, la barca orza per effetto dello sbandamento, non appena il vento passa da prua tutti quelli liberi si spostano verso il nuovo sottovento e mentre si sta cazzando il fiocco tutti di nuovo sopravvento, questa oscillazione dell'albero serve per due motivi: andare all'orza naturalmente senza usare il timone (prima della virata) e dare potenza alle vele quando l'equipaggio dal nuovo sottovento se ne torna a schiacciare.

La misura di quanta gente, della tempistica ecc.. è da valutare a bordo, con un occhio al log e con il polso sul timone che "sente" quando la barca ha la tendenza orziera.
19-10-2016 17:30
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ALBI-RED_ICE Offline
Nuovo Amico del Forum

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Registrato: Oct 2015 Online
Messaggio: #9
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
Ciao a tutti, ringrazio per i vari consigli consigli, che proverò appena possibile.
E' vero, la mia professione è skipper/collaudatore ma per uncantiere che costruisce yacht, da qualche anno, per passione nata dopo un paio di uscite su un malandato tridente 16, per una serie di motivi non solo velici, ho deciso di comprarmi una vela più grossa.

La mia passione navigare, ho sempre fatto regate/attraversate come Pesaro Rovigno o Pesaro Lussino. Ma ultimamente ho fatto anche regate più brevi, notando questo divario che vorrei migliorare.
Purtroppo equipaggio non è sempre lo stesso, mi adatto con chi viene, spesso sempre persone nuove, i quali spesso chiedono di guidare, facendomi perdere magari l'occasione in quei momenti di confrontarmi e capire meglio la barca. (dentro me ritengo sbagliato, ma non so dir di no, alla fine ripenso alla mia prima volta in barca, dove non vedevo l'ora di poter guidare, ma alla fine siam li per partecipare non per vincere...anche se!!!).

La mia barca ha timone a ruota e un carrello centrale relativamente corto(circa un metro) .
cercherò di confrontare tutti i vostri consigli e appena mi capiterà occasione proverò tutto.

Ciao e Buon Vento


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02-11-2016 15:31
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capatosta Offline
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Messaggio: #10
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
(02-11-2016 15:31)ALBI-RED_ICE Ha scritto:  Ciao a tutti, ringrazio per i vari consigli consigli, che proverò appena possibile.
E' vero, la mia professione è skipper/collaudatore ....mi adatto con chi viene, spesso sempre persone nuove, i quali spesso chiedono di guidare, facendomi perdere magari l'occasione in quei momenti di confrontarmi e capire meglio la barca. (dentro me ritengo sbagliato, ma non so dir di no, alla fine ripenso alla mia prima volta in barca, dove non vedevo l'ora di poter guidare, ma alla fine siam li per partecipare non per vincere...anche se!!!).

La mia barca ha timone a ruota e un carrello centrale relativamente corto(circa un metro) .
cercherò di confrontare tutti i vostri consigli e appena mi capiterà occasione proverò tutto.

Ciao e Buon Vento
c'è un limite a tutto!!!
02-11-2016 17:27
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nedo Offline
Vecio AdV

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Messaggio: #11
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
(19-10-2016 17:30)France WLF Sailing Team Ha scritto:  La deriva, anche in questo (soprattutto in questo) insegna tantissimo, hai mai fatto deriva?
Tutto giusto quello che ti è stato detto sopra, soprattutto il fatto che il timone è anche un freno, ogni qual volta che lo si usa.

Per virare, oltre alle cose giuste già dette, occorre che l'equipaggio concorra con il proprio peso, si tratta di "virata con rollio":
- Sei in assetto, viaggi di bolina, decidi di virare, equipaggio si sposta sottovento, la barca orza per effetto dello sbandamento, non appena il vento passa da prua tutti quelli liberi si spostano verso il nuovo sottovento e mentre si sta cazzando il fiocco tutti di nuovo sopravvento, questa oscillazione dell'albero serve per due motivi: andare all'orza naturalmente senza usare il timone (prima della virata) e dare potenza alle vele quando l'equipaggio dal nuovo sottovento se ne torna a schiacciare.

La misura di quanta gente, della tempistica ecc.. è da valutare a bordo, con un occhio al log e con il polso sul timone che "sente" quando la barca ha la tendenza orziera.

Virare con rollio è una tecnica da deriva che può avere il suo perché anche su barche leggermente più grandi e/o comunque leggere, al punto che lo spostamento dell'equipaggio ha una valenza decisa in termini di sbandamento ecc.....molto utile in condizioni di poco o pochissimo vento, in altre condizioni valgono un po' tutte le cose scritte sin d'ora, io personalmente pratico la lascatina di randa, 15 cm di scotta che mi riprendo sulle nuove mura una volta a segno il genoa ....con poco vento il tutto è fatto mooolto adagio !!!! Thumbsupsmileyanim

Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele .
Seneca
02-11-2016 18:45
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Marco Polo Offline
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Messaggio: #12
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
oltre ad una leggera lascatina di randa a me piace mollare anche il paterazzo prima della vira per poi riprenderlo progressivamente all'aumentare della velocità fino alla giusta regolazione per quell'intensità di vento. su barche medio-piccole si sente.
02-11-2016 18:55
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nedo Offline
Vecio AdV

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Messaggio: #13
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
(02-11-2016 18:55)Marco Polo Ha scritto:  oltre ad una leggera lascatina di randa a me piace mollare anche il paterazzo prima della vira per poi riprenderlo progressivamente all'aumentare della velocità fino alla giusta regolazione per quell'intensità di vento. su barche medio-piccole si sente.

ThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanim

Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele .
Seneca
02-11-2016 19:11
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tiger86 Offline
Senior utente

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Registrato: Nov 2008 Online
Messaggio: #14
RE: Problemi di ripartenza dopo virata
Ti hanno dato tanti buoni consigli, in particolare Einstein.
Riassumendo cerca di mantenere velocità e accostare gradualmente per non derapare, aiutandoti con i pesi sottovento, chiudi la virata 2/3gradi oltre il tuo angolo target con le vele regolate giuste (alcuni centimetri di scotta) e riportandoti in target cazzi.
Se fai questo non perdi vistosamente velocità.

Le varie finezze (carrello, paterazzo, base, ecc...) le lasci per quando avrai imparato perchè non comportano così evidenti rallentamenti come racconti, ma solo miglioramenti.

Per finire com'è la centratura, se lasci il timone con le vele a segno come si comporta? E' sorda o ardente? Una barca ben centrata risulta leggermente ardente, se invece va dritta è sorda e chi si vanta a poco da vantare Big Grin

Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
02-11-2016 19:53
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