Rispondi 
Rotaia randa si o no?
Autore Messaggio
dapnia Offline
Vecio AdV

Messaggi: 7.683
Registrato: Jan 2008 Online
Messaggio: #21
RE: Rotaia randa si o no?
Perdonate le precisazioni, non sono un esercizio di saccente dialettica, ma avere chiare le cose facilita la vita a bordo e serve a capirsi meglio.
Il Cunningham, come giustamente ha osservato Bullo, è un occhiello poco sopra a quello del punto di mura della randa (propriamente Cunningham hole) , nel quale si inserisce un doppino di cavo che fa testa a un paranchino fissato sotto il boma o in coperta, e serve per ridurre il grasso della randa: usato in contrasto alla drizza tende la ralinga dell’inferitura e appiattisce un po’ la vela.
Questo quando il boma non ha alla trozza una corta rotaia e non c'è il caricabasso, che abbassando direttamente il boma fa la stessa funzione.
Quello a cui ci si riferisce sopra, è l'alabasso, che è una manovra (un cavo) fissato a qualcosa da "tirare giù".
Anticamente era molto in uso sulle rande inferite con i canestrelli che si incatastavano spesso e quello era l'unico modo per ammainare senza mandare un uomo a riva.
Ora, sulle rande Marconi dei nostri tempi, se sono riottose, si può usare un alabasso per ammainare e anche per prendere i terzaroli; funziona, ma è un impiccio in più, da rimandare in pozzetto e da lì manovrare, perché se c'è già un uomo all'albero la randa la tira giù facilmente a mano quel tanto che basta.
L'alabasso può servire su rande piccole, vecchie e capricciose, per ammainare.
Se alla presa di terzaroli con le manovre rimandate in pozzetto, la randa non scende, c'è qualcosa che non va in tutto il circuito, perché già la borosa è una qual sorta di alabasso e aiuta.
Altra cosa è l’occhiello poco sopra la bugna per la “manina” che ha la funzione di alzare la varea del boma affinché non vada a fare il bagno con mare formato.
Personalmente credo che ammainare mollando tutto e facendo precipitare la randa, anche in presenza di un bag e dei lazy, non è una gran manovra perché tutto ciò che precipita non è controllabile, e la cosa corretta sarebbe filare la drizza, anche velocemente, ma mantenendone il controllo.
In più, ammainare in poppa piena, magari con vento vivace, ammettendo anche di riuscirci, non è un bel trattamento per la tela che striscia sulle sartie e può inciampare nelle crocette, se ci sono i lazy li sottopone a uno sforzo per il quale non sono stati pensati, ed è possibile che la vela si gonfi a sacco e sforzando carrelli e cursori in maniera ortogonale che non è il massimo. Al traverso non è molto differente.
Se ammainando al vento con la randa libera da forte pressione, la vela non viene giù con una certa facilità, anche in questo caso c’è qualcosa che non va: le ragioni sono, come le soluzioni, abbastanza semplici.
La rotaia con i carrelli è una buona soluzione, costosa e un po’ complicata da realizzare se c’è la canalina; ragionevole e semplice la soluzione di RMV2605D di alternare.
Però, prima di dannarmi l’anima e il portafoglio, io pulirei spesso e bene la canalina ingrassandola (per esempio con vaselina bianca), sostituirei i cursori usurati, anche poco, mettendone di nuovi, e prima ne smusserei un po’ il profilo in alto e in basso da entrambe le facce: poca roba, giusto perché non s’incastrino subito se scendono storti (scendono sempre storti); poi se sono molto distanziati dalla ralinga, perché la fettuccia che li tiene è lunga, penserei a ridurre la distanza tenendoli più vicini.
Per pulire la canalina, si prendono un paio di cursori legati tra di loro e armati con drizza e alabasso, ci si mette in mezzo una spugnetta e si lava più volte mandandoli su e giù (il salmastro è come le preghiere, salgono entrambi in alto), fatto ciò si mette uno straccetto sopra, sotto e in mezzo ai cursori, si impregna di vaselina e si ingrassa la canalina mandandolo su e giù.
Se invece è proprio la canalina usurata e ruvida all’interno perché molto vecchia, non vedo altra soluzione che la rotaia.
Da ultimo, mi è capitato di trovare cursori non della giusta misura e forma che non correvano, tutto risolto mettendone di giusti.
Questo secondo la mia esperienza, ogni altra idea collaudata è valida.
09-10-2017 23:09
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
bullo Online
Vecio AdV

Messaggi: 14.736
Registrato: Feb 2008 Online
Messaggio: #22
RE: Rotaia randa si o no?
Cazzando l'inferitura non si smagrisce la randa, se in dacron si sposta il grasso più in avanti, mollando più verso poppa. Se in laminato non si fa nulla il grasso rimane dov'è stato messo dal velaio.
Per smagrirla in basso c'è il tesa base, in alto si fa imbananando l'albero.
Per prendere i terzaruoli in poppa l'angolo di mura e quello di scotta, bugna, devono venir giù contenporaneamente. il lazy rompono le scatole bisogna metterli vicino all'albero, comunque ci sono riuscito anche da solo con la borosa unica mettendoci un sacco di tempo mollando la drizza 20 cm. alla volta e recuperando borosa, il boma va portato quasi in barca così la vela non sfrega sul sartiame e crocette.
09-10-2017 23:38
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
lord Offline
Vecio AdV

Messaggi: 6.827
Registrato: Apr 2008 Online
Messaggio: #23
RE: Rotaia randa si o no?
Magari puo' essere utile
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-10-2017 00:57 da lord.)
10-10-2017 00:52
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Utente non piu' attivo Offline
Amico del forum

Messaggi: 560
Registrato: Jun 2016 Online
Messaggio: #24
RE: Rotaia randa si o no?
(09-10-2017 23:09)dapnia Ha scritto:  Perdonate le precisazioni, non sono un esercizio di saccente dialettica, ma avere chiare le cose facilita la vita a bordo e serve a capirsi meglio.
Il Cunningham, come giustamente ha osservato Bullo, è un occhiello poco sopra a quello del punto di mura della randa (propriamente Cunningham hole) , nel quale si inserisce un doppino di cavo che fa testa a un paranchino fissato sotto il boma o in coperta, e serve per ridurre il grasso della randa: usato in contrasto alla drizza tende la ralinga dell’inferitura e appiattisce un po’ la vela.
Questo quando il boma non ha alla trozza una corta rotaia e non c'è il caricabasso, che abbassando direttamente il boma fa la stessa funzione.
Quello a cui ci si riferisce sopra, è l'alabasso, che è una manovra (un cavo) fissato a qualcosa da "tirare giù".
Anticamente era molto in uso sulle rande inferite con i canestrelli che si incatastavano spesso e quello era l'unico modo per ammainare senza mandare un uomo a riva.
Ora, sulle rande Marconi dei nostri tempi, se sono riottose, si può usare un alabasso per ammainare e anche per prendere i terzaroli; funziona, ma è un impiccio in più, da rimandare in pozzetto e da lì manovrare, perché se c'è già un uomo all'albero la randa la tira giù facilmente a mano quel tanto che basta.
L'alabasso può servire su rande piccole, vecchie e capricciose, per ammainare.
Se alla presa di terzaroli con le manovre rimandate in pozzetto, la randa non scende, c'è qualcosa che non va in tutto il circuito, perché già la borosa è una qual sorta di alabasso e aiuta.
Altra cosa è l’occhiello poco sopra la bugna per la “manina” che ha la funzione di alzare la varea del boma affinché non vada a fare il bagno con mare formato.
Personalmente credo che ammainare mollando tutto e facendo precipitare la randa, anche in presenza di un bag e dei lazy, non è una gran manovra perché tutto ciò che precipita non è controllabile, e la cosa corretta sarebbe filare la drizza, anche velocemente, ma mantenendone il controllo.
In più, ammainare in poppa piena, magari con vento vivace, ammettendo anche di riuscirci, non è un bel trattamento per la tela che striscia sulle sartie e può inciampare nelle crocette, se ci sono i lazy li sottopone a uno sforzo per il quale non sono stati pensati, ed è possibile che la vela si gonfi a sacco e sforzando carrelli e cursori in maniera ortogonale che non è il massimo. Al traverso non è molto differente.
Se ammainando al vento con la randa libera da forte pressione, la vela non viene giù con una certa facilità, anche in questo caso c’è qualcosa che non va: le ragioni sono, come le soluzioni, abbastanza semplici.
La rotaia con i carrelli è una buona soluzione, costosa e un po’ complicata da realizzare se c’è la canalina; ragionevole e semplice la soluzione di RMV2605D di alternare.
Però, prima di dannarmi l’anima e il portafoglio, io pulirei spesso e bene la canalina ingrassandola (per esempio con vaselina bianca), sostituirei i cursori usurati, anche poco, mettendone di nuovi, e prima ne smusserei un po’ il profilo in alto e in basso da entrambe le facce: poca roba, giusto perché non s’incastrino subito se scendono storti (scendono sempre storti); poi se sono molto distanziati dalla ralinga, perché la fettuccia che li tiene è lunga, penserei a ridurre la distanza tenendoli più vicini.
Per pulire la canalina, si prendono un paio di cursori legati tra di loro e armati con drizza e alabasso, ci si mette in mezzo una spugnetta e si lava più volte mandandoli su e giù (il salmastro è come le preghiere, salgono entrambi in alto), fatto ciò si mette uno straccetto sopra, sotto e in mezzo ai cursori, si impregna di vaselina e si ingrassa la canalina mandandolo su e giù.
Se invece è proprio la canalina usurata e ruvida all’interno perché molto vecchia, non vedo altra soluzione che la rotaia.
Da ultimo, mi è capitato di trovare cursori non della giusta misura e forma che non correvano, tutto risolto mettendone di giusti.
Questo secondo la mia esperienza, ogni altra idea collaudata è valida.

Sei stato più paziente e bravo di me nel descrivere quello che penso anche io Smiley32
10-10-2017 06:39
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Rispondi 


Discussioni simili
Discussione: Autore Risposte: Letto: Ultimo messaggio
  Come smontare e cambiare pezzo rotaia randa Harken? mlipizer 8 537 13-10-2023 11:47
Ultimo messaggio: mlipizer
  rotaia fiocco autovirante Francescobissotwo 20 2.217 03-07-2022 23:36
Ultimo messaggio: Francescobissotwo
  Carrello deragliato da rotaia Charly Alba 27 3.534 07-10-2019 18:03
Ultimo messaggio: Luciano53
  Cursore rotaia del tangone Capitan Achab 12 2.048 30-09-2019 13:20
Ultimo messaggio: AlfredoC
  Rotaia randa Antal HS o FB? Alessandro. 5 1.801 12-09-2019 16:29
Ultimo messaggio: albert
  sostituzione e bozzelli per rotaia Acino111 9 1.839 28-06-2019 16:11
Ultimo messaggio: marcofailla
  Posizionamento rotaia fiocco poltro71 30 4.208 25-10-2018 09:44
Ultimo messaggio: bullo
  Carrello e rotaia baudelaire 2 1.694 22-04-2017 13:33
Ultimo messaggio: baudelaire
  Facnor Facslides - Rotaia Randa francesco72 7 2.211 21-02-2017 20:49
Ultimo messaggio: rob
  Intervento su rotaia gs 40 Paperini cazzibus 15 2.721 13-12-2016 20:21
Ultimo messaggio: cazzibus

Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)