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I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
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pakovero Offline
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I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Saluto tutti gli amici, con l'augurio di potere tornare presto ad occuparci materialmente delle nostre barche, visti i tempi......

Sicuramente si è parlato già molto dei ripartitori di carica, da inesperto ho comunque tre domande per le quali non ho trovato risposte nelle altre discussioni.
Mi riferisco ai ripartitori di ultima generazioni, non a diodi, quindi gradirei avere i seguenti chiarimenti:

1) Nel caso non venissero collegate tutte le uscite (out) del ripartitore ai banchi batterie, ipotizziamo di utilizzarne 2 su 3 lasciando la terza disponibile per eventuale futuro banco, mi chiedo, il ripartitore distribuirebbe gli ampere prodotti dall'alternatore solamente sulle due utilizzate, concentrandoli, o comunque li ripartirebbe su tutte le (tre) uscite con conseguenziale perdita di ampere, essendo il terzo out a vuoto?
In sintesi, in questo caso, gli ampere che arriverebbero dall'alternatore verrebbero ripartiti per tre o per due?

2) Nel momento in cui uno dei banchi collegati fosse carico, il ripartitore non alimenterebbe più il banco in questione? In questo caso, ripartirebbe tutti gli ampere prodotti dall'alternatore esclusivamente sugli altri banchi che necessitano di carica?

3) Avendo un alternatore, per esempio da 60 ampere, sarebbe possibile montare un ripartitore di carica con amperaggio maggiore (per esempio 130 ampere)? Questo in modo da avere la possibilità di potere, successivamente, sostituire l'alternatore con uno più potente senza dovere acquistare nuovamente anche un ripartitore.

Perdonate la mia inesperienza in materia. Grazie
20-03-2020 19:51
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pepe1395 Offline
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Messaggio: #2
RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
1) X2
2) Si
3) Si
La sintesi e' il mio forte. Smiley2
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20-03-2020 20:07
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pakovero Offline
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Messaggio: #3
RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Wow pepe1395 ! così si fa ! chiarissimo.

Approfitto del tuo dono della sintesi per chiederti altre tre cose:

1) Se il ripartitore di carica, al contrario, avesse un amperaggio inferiore rispetto all'alternatore (esempio alternatore 145 ampere e ripartitore 100 ampere), si limiterebbe semplicemente a ripartire ciò che può oppure rischierebbe di fare una "fumata"?

Per le altre due serve una Premessa - ipotizzando tre banchi batterie, come spesso accade, composti da batterie di diverso tipo, per esempio: banco al gel per i servizi, banco agm per elica di prua e acido libero per avviamento.

Domande:
2) Come si comporterebbero alternatore e ripartitore?
3) Come si comporterebbe il caricabatterie 220v visto che questo dovrebbe essere settato in funzione della tipologia di batterie da caricare (gel, agm, acido libero)? Come converrebbe impostarlo (in un caricabatterie con uscite (out) multiple, non credo si possano settare i singoli out in funzione della tipologia di batterie collegate)?

Attendo sintesi .. grazie
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-03-2020 07:46 da pakovero.)
21-03-2020 07:30
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pepe1395 Offline
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Messaggio: #4
RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
1) non sono sicuro, quindi non ti posso rispondere. Però perché ti metti in questa situazione?
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-03-2020 08:03 da pepe1395.)
21-03-2020 07:58
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pepe1395 Offline
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Messaggio: #5
RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
(21-03-2020 07:58)pepe1395 Ha scritto:  2) sono entrambi scemi, quindi non gle ne frega nulla del tipo di batteria che devono gestire.
3) male. Se vuoi caricare bene e quindi allungare la vita di batterie con chimiche diverse devi, IMHO,
prevedere caricabatterie dedicati. A parte pochissime lodevoli eccezioni, i caricabatterie con uscite multiple possono essere configurati per una sola chimica. Quindi devi decidere quale batteria ti è “simpatica”, quella camperà bene e a lungo, e quali no. La domanda sorge spontanea, perché 3 chimiche differenti?
Comunque anche in presenza di una sola chimica, la soluzione dei caricabatterie “dedicati” è quella che ho scelto per la mia barchetta, anche se per il momento ho una sola chimica.
Stavolta la sintesi non ha funzionato, dovevo argomentare.Smiley57
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21-03-2020 08:01
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pakovero Offline
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Messaggio: #6
RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
(21-03-2020 07:58)pepe1395 Ha scritto:  1) non sono sicuro, quindi non ti posso rispondere. Però perché ti metti in questa situazione?
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Mi metto in questa situazione proprio perchè dovendo fare diversi altri "lavoretti", quest'anno vorrei installare solo un buon ripartitore di carica per poi, il prossimo anno, sostituire l'alternatore con uno più potente (60ah -> 110/145 ah), conservando il vecchio di rispetto. Capirai che quindi devo fare una scelta (ripartitore) che me lo consentirà.
Se ho capito bene, sicuramente dovrei installare un ripartitore con amperaggio maggiore rispetto all'attuale alternatore e che dovrebbe essere, cmq, superiore rispetto anche all'amperaggio dell'alternatore che installerò.. In pratica un ripartitore da almeno 160 ampere con tre out.
Ora mi chiedo se non sia eccessivo per l'attuale alternatore da 60ah, anche in relazione alle eventuali cadute di tensioni nonostante nei ripartitori mosfet siano minime..
21-03-2020 08:39
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pepe1395 Offline
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Messaggio: #7
RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Prenditi un ripartitore di carica adeguato all’alternatore che monterai e morta lì.
Anche se francamente penso che che la batterie, per durare a lungo, debbano essere caricate con intelligenza e non il più rapidamente possibile. Per riempire una bottiglia non basta un secchio, serve un imbuto, senza questo anche usando un secchio più grande comunque la riempi male.
Queste sono le fasi che un (buon) caricabatterie dovrebbe attuare per portare una batteria al 100% di carica (la bottiglia) e mantenerla carica salvaguardando al massimo la sua integrità.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Secondo te l’alternatore (il secchio) le segue? Utilizzando un secchio più grosso, la bottiglia si riempirà meglio (= durerà più a lungo)?
Posto che Sterling non mi piace proprio, però produce un interessante alternator to battery (A2B) che attinge energia dall’alternatore e carica in modo intelligente la batteria.
Ovviamente l’A2B non deve avere le fasi di Recovery e di Maintain, ma le altre 3 si, eccome!
Stavolta la sintesi è andata alle Olgettine, ma penso fosse importante spiegarsi bene.
BV!

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21-03-2020 10:00
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spin Offline
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Messaggio: #8
RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
In questo periodo occupo anch'io il tempo progettando da zero il mio impianto elettrico. Allora, provo a passarti qualche suggerimento.
** Ogni dispositivo ha dei limiti di ingresso/uscita ben precisi, rispettali, è la base della progettazione
** procurati e leggi le sue specifiche, si trovano in rete e sovente in italiano.
** dispositivi simili (es. I ripartitori di carica) non sono tutti uguali, soprattutto quelli moderni, hanno logiche di funzionamento differenti: confrontali per trovare quello che piú si adatta al tuo sistema e a quello che vuoi fare.
** Considera seriamente quello che ti ha detto Pepe, in generale meglio un a2b o un b2b di un ripartitore, a meno che tu non abbia esigenze particolari. Di nuovo: leggere le specifiche.
Chiedi quando vuoi e buon lavoroSmiley2
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-03-2020 10:24 da spin.)
21-03-2020 10:22
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pakovero Offline
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Messaggio: #9
RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Ho capito bene? mi converrebbe installare un buon regolatore di carica piuttosto che sostituire l'alternatore da 60ah?

Se si, lo Steriling A2B andrebbe installato tra alternatore e ripartitore escludendo il regolatore di serie dell'alternatore? oppure Lo sterling funzionerebbe anche da ripartitore e quindi non bisognerebbe installarne un'altro?
21-03-2020 10:32
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spin Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Lo sterling a2b prende ingresso da uno o 2 alternatori e carica 2 banchi indipendenti di batterie. Attenzione che le uscite sono specificate servizi e motore e non sono scambiabili.
L'alternatore resta tale quale.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-03-2020 10:43 da spin.)
21-03-2020 10:42
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pepe1395 Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Non so, diciamo non credo che lo Sterling A2B abbia la possibilità di gestire 2 chimiche diverse per la batteria motore e quelle servizi. In questo caso, per riempire bene le bottiglie occorre che entrambe abbiano la stessa chimica. Per la terza batteria potresti pensare ad un battery to battery (B2B) che ti permetterebbe di avere una chimica diversa dalle altre.
BV!
P.S. concordo pienamente con i consigli di Spin

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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-03-2020 11:25 da pepe1395.)
21-03-2020 11:22
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RMV2605D Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Secondo me la soluzione migliore è un alternatore di potenza con eccitazione fornita da un regolatore intelligente, con feedback diretto dai servizi e sonda di temperatura sugli stessi e collegato direttamente al banco dei servizi.

E' lo stesso regolatore che eccita un relè che mette in parallelo la batteria del motore quando opportuno, la batteria motore ha minime esigenza di ricarica se, come dovrebbe, serve solo all'avviamento.

Da anni ho questo tipo di impianto con due batterie da 6V GEL da trazione, in serie da 270 Ah, per i servizi e una normale batteria da avviamento da 110 Ah, 900 A di spunto per il motore.

Quello che mi piace è che non devo fare nulla, va tutto da solo!

898989
21-03-2020 13:38
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pepe1395 Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Tutto bene, a parte il fatto che dubito fortemente della presenza delle succitate tre fasi di carica (bulk, absorption e float) che un buon caricabatterie deve avere. Inoltre mettere in parallelo batterie con stato di carica fortemente diversa non fa bene ad entrambe, una giornata in rada lascia la batteria motore completamente carica, mentre le batterie servizi potrebbero essere anche piuttosto scariche. Metterle in parallelo significa un forte trasferimento di energia da quella motore a quelle servizi in un tempo brevissimo. Di sicuro entrambe non godono.
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21-03-2020 16:59
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pepe1395 Offline
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Messaggio: #14
RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Tanto per essere chiari:
la fase Bulk carica la batteria con la massima corrente e, ovviamente, tensione crescente fino al raggiungimento di circa l’80% della energia immagazzinata nella batteria stessa.
La fase Absorption carica a tensione costante (tra i 14,4 ed i 14,7 V) e corrente decrescente fino a portare la batteria al 100%.
La fase Float ha il compito di mantenere la batteria carica al 100% a corrente costante, intorno ai 13,8 V, e con corrente molto bassa.
Alcuni caricabatterie hanno ulteriore fase definita Maintain, in cui la tensione viene abbassata a 13,2/13,3 V per diminuire la corrosione delle piastre e la formazione di gas all’interno della batteria.
Dopo alcuni giorni viene eseguita una breve fase Absorption per pareggiare l’auto scarica della batteria.
Le tensioni delle varie fasi sono tipiche della chimica delle batterie utilizzate e non valgono assolutamente per le batterie al litio. Un buon caricabatterie dovrebbe avere la possibilità di configurare le soglie di tensione, spesso sulle batterie sono riportati questi valori o si possono trovare in rete sui siti dei produttori.
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21-03-2020 17:19
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RMV2605D Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
(21-03-2020 16:59)pepe1395 Ha scritto:  Tutto bene, a parte il fatto che dubito fortemente della presenza delle succitate tre fasi di carica (bulk, absorption e float) che un buon caricabatterie deve avere. Inoltre mettere in parallelo batterie con stato di carica fortemente diversa non fa bene ad entrambe, una giornata in rada lascia la batteria motore completamente carica, mentre le batterie servizi potrebbero essere anche piuttosto scariche. Metterle in parallelo significa un forte trasferimento di energia da quella motore a quelle servizi in un tempo brevissimo. Di sicuro entrambe non godono.
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Certo, infatti, almeno il mio regolatore, mette in parallelo le batterie servizi con quella del motore solo quando i servizi si sono caricati fino a raggiungere 13,6 V e leva il parallelo quando scende sotto i 13,3 V , non c'è alcun passaggio di corrente da batteria motore ai servizi.

La batteria servizi viene caricata in bulk fino ad una certa tensione, dipendente dalla temperatura della batteria, poi a tensione fissa ed infine in float, come risultato le due batterie servizi montate il 07/04/2005, godono ancora di ottima salute mentre la batteria motore comincia a stentare d'inverno ma ha circa 19 anni sul groppone.

898989
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-03-2020 18:52 da RMV2605D.)
21-03-2020 18:44
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pakovero Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Qui la situazione si complica..
Non esiste un regolatore di carica da collegare all'alternatore, che rispetta le giuste fasi di ricarica delle batterie (come A2B e B2B) e funziona anche da ripartitore con 3 out?

Il A2B con tre banchi di batterie, avviamento/servizi/elica di prua, come andrebbe collegato visto che ha soltanto out per banco avviamento e out per banco servizi? si dovrebbe collegare anche il banco elica di prua all'uscita servizi?

IL B2B se ho capito bene è più performante rispetto al A2B e va installato tra batteria motore e quelle dei servizi. Mi chiedo:
1) La carica della batteria motore viene gestita anche dal B2B oppure dall'alternatore?
2) Il B2B ha un solo out o ne ha altri in modo da collegarci sia banco servizi che banco elica di prua?
22-03-2020 12:07
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pepe1395 Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
Non so se esista un A2B a 3 uscite, quello che ho visto io ne ha 2, per 3 uscita puoi utilizzare un B2B.
Non vedo una diversa performance teorica tra un A2B ed un B2B. Quello che conta per le tue batterie è la parte di carica delle stesse, se poi l’energia la fornisce un alternatore oppure una presa di corrente del pontile cosa cambia? Come ho già detto il B2B dovrebbe avere le 5 fasi descritte in un mio intervento precedente, mentre all’A2B ne bastano 3.
1) il B2B è interposto tra la batteria motore e quella servizi, quindi se l’alternatore è connesso direttamente alla batteria motore il B2B non può intervenire.
2)il B2B ha 1 input ed 1 output. Per chiarirti meglio le idee puoi vedere uno schema molto semplificato che ho pubblicato qui:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...d439355101
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22-03-2020 14:51
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spin Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
@Pakovero. Se guardi il manuale dello sterling a2b, loro consigliano di mettere un ripartitore pro split alla uscita servizi, alimentando cosí 2 distinti banchi servizi.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-03-2020 17:13 da spin.)
22-03-2020 17:09
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pakovero Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
(22-03-2020 17:09)spin Ha scritto:  @Pakovero. Se guardi il manuale dello sterling a2b, loro consigliano di mettere un ripartitore pro split alla uscita servizi, alimentando cosí 2 distinti banchi servizi.

Grazie.
Premesso che attualmente ho tre banchi batterie e un'alternatore da 60ah (che in futuro intendo sostituire con uno da 110/145 ah)

Domanda:
Al posto dello Sterling A2B (più caro, vedi quello fino a 130ah), chiedo se si può installare un REGOLATORE Sterling ProReg B (fino a 150ah e impermeabile) ed all'unico out di questo collegare un ripartitore Sterling Pro Split R (12V 180A) con 3 uscite (2 uscite servizi/elica di prua ed 1 preimpostata per batteria motore)?
Quale sarebbe la differenza?
Se fosse valido, potrei utilizzare questo sistema sia con l'attuale alternatore (60ah) che con quello maggiorato (110/145ah)?

Riporto i link del sito Sterling-Power dei prodotti, è in inglese ma con tasto destro del mouse e "traduci" è ok:

https://sterling-power.com/products/univ...waterproof

https://sterling-power.com/products/volt...=882765499
25-03-2020 12:50
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Fabino Offline
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RE: I ripartitori di carica quanto sono intelligenti?
(21-03-2020 07:30)pakovero Ha scritto:  Wow pepe1395 ! così si fa ! chiarissimo.

Approfitto del tuo dono della sintesi per chiederti altre tre cose:

1) Se il ripartitore di carica, al contrario, avesse un amperaggio inferiore rispetto all'alternatore (esempio alternatore 145 ampere e ripartitore 100 ampere), si limiterebbe semplicemente a ripartire ciò che può oppure rischierebbe di fare una "fumata"?

FUMATA

Per le altre due serve una Premessa - ipotizzando tre banchi batterie, come spesso accade, composti da batterie di diverso tipo, per esempio: banco al gel per i servizi, banco agm per elica di prua e acido libero per avviamento.

Domande:
2) Come si comporterebbero alternatore e ripartitore?

L'alternatore, se dotato di regolatore esterno impostabile, lavora per come viene impostato. Nel caso in oggetto dovresti tararlo su batterie ad acido libero in quanto sono quelle che richiedono la tensione di carica inferiore. Il partitore ripartisce a prescindere.

3) Come si comporterebbe il caricabatterie 220v visto che questo dovrebbe essere settato in funzione della tipologia di batterie da caricare (gel, agm, acido libero)? Come converrebbe impostarlo (in un caricabatterie con uscite (out) multiple, non credo si possano settare i singoli out in funzione della tipologia di batterie collegate)?

Come sopra

Se necessiti di altre info chiedi pure.

Fabio
[/color][/b]
Attendo sintesi .. grazie
27-03-2020 15:26
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