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mi hanno proposto un gozzo in legno.
Lo userei per due mesi in acqua e per il resto dell'anno ricoverato in garage al chiuso.
Il dubbio: dopo aver letto tutto quello che ho trovato sul forum ho capito che il legno è vivo e si muove, e la resina, specialmente la poliestere, non è indicata, ma ho capito anche che il legno ha bisogno dell'acqua per la sua fisiologica dilatazione e conseguente tenuta.
Ma tenendo lo scafo per 10 mesi all'asciutto è forse più indicato resinarlo?
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E' legno massello vero? Non compensato marino?
Con il legno massello si può anche fare con resine epossidiche apposite (sono abbastanza elastiche)
tieni presente alcuni punti:
- il legno deve essere asciutto (quindi dopo mesi al coperto)
- il legno sarà contratto e quindi dovrai rifare le tenute con un sigillante elastico
- se fai botte o strisci che facciano passare l'umidità da fuori dentro il legno dovrai occupartene subito,
perché il legno sigillato dalla resina non ha più la capacità di asciugarsi e quindi quei punti saranno l'inizio della marcitura.
Considerati questi punti, sinceramente sconsiglierei una barca in legno massello a chi non può occuparsene tutto l'anno (ne ho una, semi-restaurata in un container che aspetta cure da anni

)
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Sono ormai 30 anni che la passera lussignana di famiglia è stata vetroresinata col mat, alla bene e meglio con i pochi soldi che s'aveva all'epoca e all'aperto. Per 355gg è in acqua e non ha problemi di sorta. Al contrario teme l'acqua in sentina perchè inizierebbe a lavorare.
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Salve
non mi addentro in discussioni tecniche ma resinare un gozzo di legno è più o meno quello che è successo alla Cappella Sistina quando hanno messo le mutande ai nudi
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(23-05-2020, 17:54)fomalhaut Ha scritto: Salve
non mi addentro in discussioni tecniche ma resinare un gozzo di legno è più o meno quello che è successo alla Cappella Sistina quando hanno messo le mutande ai nudi
A parte che non mi reputo il Braghettone, probabilmente non mi sono spiegato bene. Non è che io voglia resinare, mi chiedevo se, visto che il legno ha bisogno di umidità per mantenere le sue caratteristiche tra cui anche la capacità di sigillo, dovendo tenerlo per 10 mesi in secca non si provochi una diminuzione di volume delle tavole tale da aprire delle fessure. Magari non appena rimesso in acqua riacquista il volume corretto e si sigilla di nuovo, o magari no. Chiedevo pareri in merito, vista la mia ignoranza.
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Se hai fasciame con comenti sigillati a canapa catramata hai quasi la certezza che quando lo rimetti in acqua avrai infiltrazioni, nel mese di ferie estive di mio padre si passavano alme o 10 gg sullo squero a calafatare minio e antivegrtativa e il mio compito da bambino era tenere bagnate le coperte sullo scafo.
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Ho un gozzo in legno (mogano) non l’ho mai venduto perché ci sono affezionato. Per diversi anni lo varavo a primavera e lo alavo in autunno. Le operazioni che ho sempre fatto: in primavera oltre al tagliando al motore, la riverniciature del legno, la lucidatura a specchio di elica ed ottoni, bisognava calafatare, dare un po’ poi minio e 2 mani di antivegetativa, una volta messo in acqua per una settimana faceva acqua poI si stagnava
In autunno una bella lavata, anche al motore e al circuito di raffreddamento, grattata dell’antivegetativa, poi finiva al coperto e all’asciutto in un magazzino.
Mai avuto problemi.
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Nel caso di conservazione in secca penso sia fondamentale curare che la barca sia ben taccata, in modo che le tavole non prendano forme strane nel ritiro.