trattare il legno esterno
#1
per motivi che non vi sto a spiegare nei dettagli, sono costrtto a incollare / fissare nel pannello ove è previsto siano installati gli strumenti elettronici di bordo di fronte al timone, un pezzo di legno da 2,7cm di spessore per appunto sostenere gli strumenti stessi lasciando nella parte posteriore spazio sufficiente ai connettori raymarine. Il pezzo di legno è pronto (con i fori di installazione strumenti e di fissaggio già fatti e testati) e ora è giunto il momento di "trattarlo" in modo da renderlo eterno (esagerato!!!) pur nell'ambiente esterno "marino/aggressivo" che la barca impone. Pensavo di pitturarlo con resina epossidica (pensavo una mano sola) e poi una volta che sia ben asciugato di spennellarlo con smalto bianco o addirittura gelcoat paraffinato. Che ne pensate? Esagero? Grazie!
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#2
Dipende dal tipo di legno. Es. se teak o rovere non serve neanche pitturarlo. Se mogano massello qualche mano flatting, bello da vedere.
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#3
Volevo però che fosse bianco per confondersi con la paratia davanti al timoniere che è tutta in vetroresina bianca.
Magari domani faccio qualche foto per farvi capire meglio.
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#4
Almeno una mano di resina poliestere e poi gelcoat bianco.
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#5
Perfetto quello che pensavo quindi!
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#6
Poliestere, non epossidica come scritto da te.
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#7
Perchè poliestere invece di epossidica che credo sia migliore come impregnante per il legno. Perchè costa meno? Perchè non serve che i due componenti resina e catalizzatore non serve siano perfetti? Per consumare il giusto di resina è bene avere le pompe. L'epossidica si usa anche per incollare il legno, la resina è più resistente di tutti i legni e se si rompe non è la resina ma il legno, per questo per incollare non servono forti pressioni.
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#8
Perché il gelcoat normale non è compatibile con resina epossidica. Se si vuole usare a tutti i costi l'epossidica servirà poi un gelcoat specifico per epossidiche
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#9
Guarda che la resina va protetta con pittura epossidica e si può pitturare con smalto poliuretanico e non.
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#10
Non sapevo. Ho solo l'epossidica, quando la compro da anni oramai mi indirizzo solo su quella. Vedo di trovare gelcoat specifico allora. Grazie
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#11
Io farei il contrario cioè prima lo smalto (solo per dare il colore) e poi lo strato protettivo con 3-4 mani di epoxi (ovviamente quella resistente ai raggi UV altrimenti ingiallisce). In realtà se usi uno smalto di buona qualità da esterni per il legno, l’epossidica non servirebbe né sopra, né sotto (comunque meglio leggere bene le istruzioni, stampate sulla confezione dello smalto, per la preparazione del supporto perché potrebbe essere necessario un turapori o un primer specifico per il legno).
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#12
La vela èun'opppppinione ma le pitture e le resine di più...-
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#13
Esatto! Qui sono tutte oppppppinioni Smiley32 Però nell’applicazione pratica reale ci sono solo due oppinioni, ovvero l’opinione giusta e l’opinione sbagliata 3232
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#14
Lo smalto serve per abbellire per proteggere il legno si usano altri tipi di pittura. La resina non è una pittura e si da sul legno nudo per impregnarlo.
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#15
La resina non è un impregnante e protegge il legno creandovi sopra una pellicola. L’impregnante entra invece nelle fibre ma non crea alcuna pellicola. Se proprio si vuole usare una resina come primo strato va innanzitutto scartata la poliestere (avendo scarsissima aderenza sul legno e penetrazione praticamente uguale a zero) mentre si potrebbe utilizzare una epossidica purché specifica per il legno (quelle da laminazione per realizzare manufatti in fibra di vetro, fibra di carbonio, ecc. hanno scarsa aderenza sul legno) e purché sia molto fluida, quindi capace di penetrare a fondo quasi come una vernice. Se si usano epossidiche sbagliate (quelle da laminazione di cui sopra o anche quelle da legno ma troppo dense) concordo con l’opinione di Mario Falci quando diceva che: “Primo: l'epossidica non impregna un bel niente! Chi consiglia questa cosa dovrebbe essere punito carteggiando gratis la barca di quei poveracci che hanno creduto alle sue parole. Fate la prova voi stessi: passate l'epossidica, anche sul legno caldo (come consigliano alcuni), lasciate catalizzare, ed infine carteggiate: l'epossidica ha impregnato il vostro listello solo pochi micron non millimetri” Vedi: . Però sono d’accordo sul fatto che “La resina non è una pittura e si da sul legno nudo per impregnarlo” sia una oppppppinione ThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanim
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#16
Non so se può esserti di aiuto, io ho fatto una passerella in legno poi gli ho dato solo lo smalto poliuretanico bianco (2 o tre mani non ricordo, carteggiando sempre dopo la mano), alla fine sembrava di plastica, trattata male ed è durata una cifra.. dopo bo, 10 anni? l'ho carteggiata un pò e gli ho ridato una mano, tornata come all'inizio.
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#17
Le essenze del legno non sono tutte uguali, alcune si prestano ad essere incollate e pitturate altre no. La costruzione in west-sistem prevede l'utilizzo di un pino americano con scarsa resistenza all'ambiente marino e meccaniche dopo impregnamento cambia totalmente le caratteristiche.
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#18
Infatti, io darò sicuramente una mano di resina per impregnarlo, così non beve più umidità (entro certi limiti). Poi per la finitura non ho le idee chiare: troppe opinioni?
NO scherzo, solo che appunto pensavo o di dare del gealcoat (a questo punto specifico per epossidica) o dello smalto per renderlo bianco come il resto. Ecco il pannellino...
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Per farvi capire che stiamo parlando di una cosa minimale ma esteticamente abbastanza importane (in vista!).
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#19
Per la mia esperienza (e istruzioni del negozio Angeloni di Mestre), si dà prima la resina epoxy, che fa anche da turapori, carteggiata iniziale con grana 200 per levare l'unto e aprire le fibre, prima mano di resina, calcolavo 0.1mm per compensato e 0.3mm per legno massello (abete, pino e cedro) carteggiata con la 200 ad acqua, lavaggio,
seconda mano di epoxy 0.1mm sempre (se si vuole una superficie molto liscia senza pericolo di avere le venature del legno), carteggiata 400 ad acqua, lavaggio,
finitura con smalto poliuretanico mono o bicomponente colore a piacere
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#20
Ottimo! Per la resina questa mi sembra una procedura a regola d'arte, anche se mi tocca dare 2 mani. La metterò in pratica. Per lo smalto che non regga alla lunga. Vorrei una azione definitiva, da non dover riprendere nel tempo e il gelcoat mi darebbe più garanzia.
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