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ancora sul tipo di stufa
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sarastro Offline
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ancora sul tipo di stufa
Tempo fa mi ero divertito ad approfondire la questione riscaldamento a bordo, che è un’ argomento importante per chi vuole poter uscire anche fuori stagione, e, viste le discussioni in un post precedente derivate anche da un mio commento sulla stufa ad alcool, provo ad elencarvi quello che so e come la penso:

Non hanno bisogno di ricambio d’ aria:

1) In banchina, con corrente elettrica disponibile, è indiscutibile che una stufetta elettrica sia la soluzione migliore.
Io preferirei un radiatore ad olio per silenziosità e tepore uniforme, ma è più lento ad entrare a regime di una stufetta con ventola, nel mezzo la stufetta a resistenze.
Unico limite l’ assorbimento, compatibilmente con l’ impianto a terra: disponibili da 500 (non facili da trovare) a 1000, 1500 Watt, a salire.
Molto sicure, ma ci sarebbero comunque delle considerazioni da fare al riguardo, che qui tralascio.
Basso costo d’ acquisto, costo consumi dipende dal marina, riscaldamento continuo inesauribile e nessun problema di consumo ossigeno, riscalda un solo ambiente.

2) Webasto, Eberspaecher, Wallas ed altri, sono indubbiamente i migliori sistemi autonomi, sono da 2000 Watt, poi 3500 Watt (che credo sia il più adatto a barche tra i 10/12 metri, nei nostri climi) e 5000 Watt.
Molto sicuri.
Costo d’acquisto elevato, installazione necessaria, consuma corrente 12 V, sia pure non tanta, consumo gasolio basso, riscaldamento continuo a lunga autonomia e nessun problema di consumo ossigeno, di norma riscalda più ambienti.

3) Stufe appositamente studiate per ambiente nautico anche severo, quali le Dickinson, ma ci sono anche altre marche disponibili (alcune hanno piastra per cucinare, esistono anche modelli grandi combinati cucina/stufa), esempi:
a gas: http://www.dickinsonmarine.com/propheaters.html
a gasolio: http://www.dickinsonmarine.com/dheaters.html
a combustibile solido: http://www.dickinsonmarine.com/NEW-SF.html
ne esistono anche simili a combustibile liquido quali kerosene, paraffine ecc.
… lo so, lo so che vi state leccando i baffi…sono splendide, sono montate su barche di pescatori e giramondo o per spedizioni su mari freddi.
Potenze anche elevate.
Costo d’ acquisto elevato, installazione necessaria, qualcuna con ventola consuma corrente 12 V, sia pure non tanta, per i consumi dipende da combustibile e dalla potenza, riscaldamento continuo a lunga autonomia e nessun problema consumo ossigeno, perché con prelievo esterno, può riscaldare più ambienti.
Necessitano però di presa d’ aria e camino esterno sul cielo della tuga.
Nessuna di esse presenta presenta i problemi elencati nel punto 4) che segue.

Hanno bisogno di ricambio d’ aria:

4) Tutti i tanti modelli di stufe disponibili nei negozi campeggio, nei mercatini fai da te ecc , siano a gas o a combustibile liquido.
Mio modesto e personale parere: sono insicure per uso nautico.
La barca, specie se piccola, anche all’ormeggio o all’ancora può rollare o beccheggiare inaspettatamente e violentemente, inoltre è un’ ambiente altamente infiammabile.
Nessuna di queste stufe è progettata per funzionare in sicurezza inclinata o peggio capovolta, che sicurezze antiversamento hanno i serbatoi, i collegamenti con gli ugelli, i riduttori di pressione gas e gli ugelli stessi ?
Le catalitiche sono certamente più sicure, ma anche in esse ci sono serbatoi, collegamenti e riduttori di pressione e, mentre per quelle con fiamma il rischio è evidente, qui in fondo non so cosa può succedere e diffido da situazioni non previste dal costruttore. Forse qualcuno lo sa e ce lo può dire. Poi, che io sappia, i pannelli si danneggiano con l’ umidità.
Comunque, pensate ad una violenta fiammata nel quadrato di una barca, specie se piccola, e vi prego di risparmiarmi l’ obiezione “non può capovolgersi”, può succedere anche per un movimento brusco di qualcuno.
Io mi sono preso e sono disponibile a prendermi rischi durante le attività sportive, se mi diverte o mi dà soddisfazione ed adrenalina, ma non sono disposto a prendere il minimo stupido rischio di dovere saltare in mare (se riesco ad uscire) in mutande o quasi, d’ inverno, magari senza vicini di ancoraggio.
Libero chi preferisce usare queste stufe di farlo, e amici come prima.
Potenze da 750 Watt in su, anche molto elevate.
Non sicure.
Costo d’acquisto basso, installazione non necessaria, solitamente non consumano corrente 12 V, per i consumi dipende dal tipo di combustibile – vedi nota per Masino in fondo -, riscaldamento continuo anche a lunga autonomia, consumo ossigeno, riscaldano un solo ambiente.

5) L’ ormai famigerata stufetta ad alcool, vedi altro post.
L’ alcool, sia pure fornisca un potere calorifico relativamente basso (e anche per questo è relativamente meno pericoloso), quando bruciato in stufa adatta è sufficientemente calorico da riscaldare un piccolo ambiente per uso saltuario (certo è poco adatto a 24/24 H per più giorni).
Poteri calorifici in Kcal / kg: Carbonio (grafite) 7800, Legna secca (umidità <15%) 3800, Carbone 7500, Gasolio 9799, Benzina 10031, Alcool etilico 6479, Propano 11796, Butano 10984.
Si usa(va) anche in fornelli nautici, io ne avevo trovato uno sulla prima barca, l’ acqua andava a bollore lentamente, ma problemi zero e notoriamente anche senza i rischi dei fornelli a gas.
Da notare che, ai tempi, in Yugoslavia non esisteva in commercio alcool denaturato, una volta, rimasto senza, ho dovuto acquistare un paio di litri di alcool per liquori, a prezzo esorbitante.
Questo per dire che quanto al tipo di alcool si può tranquillamente usare l’ alcool denaturato, che non è altro che alcool etilico destinato alla vendita per essere utilizzato in esenzione d'accisa trattato con additivi e coloranti per renderlo imbevibile, in certi paesi non è in commercio, quindi tentano di vendervi il solito prodotto “nautico”.
Quanto al cattivo odore che qualcuno paventa, a me non sembra, può dipendere dalla sensibilità individuale, dal volume dell’ambiente ?
Quanto all’ eventuale tossicità l’ alcool viene denaturato con a-Tiofene: 125 grammi, b-Denatonium benzoato: 0,8 grammi, c-Soluzione al 25% p/p di C.I., Reactive Red 24 (colorante rosso): 3 grammi, d-Metilchetone 2 litri, il tutto per 100 litri di alcool, sono tutte sostanze poco tossiche per inalazione, in più vengono combuste, quindi non credo ci siano pericoli; chi ne sa si più mi corregga.
Quanto alla sicurezza: l’ alcool si infiamma bruscamente ma presenta meno rischi di esplosione di certi derivati liquidi del petrolio o del gas sotto pressione, certo, se versate 1 litro sul pagliolo e buttate un fiammifero acceso ... esistono però sistemi quali la spugna metallica del serbatoio/bruciatore che impedisce qualsiasi fuoriuscita, anche capovolto. Questo è il motivo chiave della sicurezza del sistema. Il momento di attenzione è l’ assenza di fiamme libere al travaso dalla tanica alla stufa, come per qualunque combustibile liquido, poi il rischio in questo caso è zero.
Per il resto, certo, bisogna lasciare un certo ricambio d’ aria.
1500 Watt dichiarati a potenza massima ma regolabile.
Molto sicura.
Costo d’acquisto non basso, installazione non necessaria, non consuma corrente 12 V, consumo non elevato anche se non l’ ho mai calcolato, alcol a meno di 1 Euro/litro, riscaldamento continuo a discreta autonomia, consumo ossigeno, riscalda un solo ambiente.

In realtà per approfondire la sicurezza dei combustibili sarebbe opportuno considerare anche i punti di infiammabilità delle miscele vapori di combustibile/aria ma sarebbe troppo complesso, qui consideriamo solo i rischi in caso di incidente a combustione in corso.

In conclusione, parlando di barche medio/piccole o per uso saltuario o per di chi non vuole spendere magari perchè chi vive dove le temperature molto basse sono rare, questi sono i motivi per i quali per necessità di riscaldamento autonomo ho suggerito quella stufetta.
Che ho acquistato anch’io, anni or sono.
Per uso non intensivo a temperature non estreme, inoltre, non è il costo del combustibile a fare la differenza, ma la sicurezza, la potenza, i costi di stufa, impianto, manutenzione e la semplicità d’ uso ... però ... forse in fondo ... e se vincesse il mattone riscaldato sul fornello ?
Se volete invece uscire in gennaio a temperature intorno allo zero e clima nebbioso, compratevi un Webasto o una Dickinson.

Saluti velici
Sarastro
09-11-2008 05:35
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chitoffafa Offline
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ancora sul tipo di stufa
Citazione:GT ha scritto:
Io in banchina uso una stufetta tipo caldobagno misura piccola e lasciando tutte le porte aperte mi riscalda tutta la barca in pochissimo tempo.
In navigazione ho montato il riscaldatore commercializzato dalla volvo che funziona esattamente come il riscaldamento dell'auto con uscite in ogni ambiente.
Non facendo rade in inverno se non per un pranzetto, mi trovo bene così.
20-01-2013 01:09
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chitoffafa Offline
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Messaggio: #3
ancora sul tipo di stufa
Volevo, se possibile informazioni sul prodotto commercializzato dalla volvo.
Felice fine settimana e buon vento
20-01-2013 01:11
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magicvela Offline
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Messaggio: #4
ancora sul tipo di stufa
Non per smentirti ma le Dickinson, come le Taylor, ecc. ecc. che sono praticamente prodotti fotocopie una dell'altra, l'aria del bruciatore viene presa dall'ambiente in cui esse sono istallate per cui ci vuole la ventilazione dell'ambiente ed é specificato sui loro manuali. Mi spiace di darti una delusione...Blush

Prima premessa: in barca non amo il sistema webasto (costa caro e consuma, per i miei gusti, troppa elettricità e manda a fuoco più camion di quello che si pensa.....nella mia barca io non lo monto, se lo trovo istallato lo uso ma non lo amo)

Seconda premessa: Avendo una barca piccola (30 piedi) quando non sono agganciato in banchina, dove uso con soddisfazione un bel radiatore ad olio (1,8kw max) ho il famigerato riscaldatore Origo ad alcol. Lo uso da anni, con l'alcol denaturato e ha sempre funzionato onestamente e me lo tiro dietro da quando avevo il 21 piedi.

Fermo restanto questo, e le osservazioni sulla fonte di aria delle stufe 'nautiche', molte delle tue considerazione mi trovano in accordo ma molte altre no. Proprio studiandomi i manuali di diverse stufe 'nautiche', che a me piacciono particolarmente, sono arrivato ad alcune conclusioni che sto mettendo in pratica. Osservando i manuali puoi vedere come avviene la combustione all'interno della stufa del modello alimentato a gasolio (quella a combustione solida non é altro che un caminetto con il vetro davanti). E' stata costruita una 'camera di combustione tubolare' dove brucia il gasolio (o un'altro tipo di combustibile visto che ci sono diversi modelli). Nell'atto dell'accensione, viene immesso alcol che serve come pre-riscaldo (lo si usa anche nell'accensione dei fornelli a kerosene) e quando la camera é calda si immette il gasolio che finalmente si accende, a quel punto regolo il flusso di carburante e la quantità di aria e regolo la fiamma. Fino a qui nulla di strano, quello che a me non piace é il fatto che per accenderlo devo aprirla, immettere l'alcol dall'apposito serbatoietto e....mettere un pezzo di carta acceso che incendia l'alcol....Smiley39 ma come più di 1500$ e poi la devo accendere a mano? neanche un'accenzione piezo o elettrica? con il rischio di cuocermi le dita? Wink. Adesso ti spiego il perché di questa prosopopea. Tutto questo mi ha portato a guardare come funzionavano le oramai famose stufette tipo 'zibro'. Ci sono due sistemi di alimentazione normalmente. In uno c'é un serbatoio a caduta con una semplice valvola a galleggiante che immette il combustibile ( generamente olio di paraffina...Kerosene) in una camera dove c'é uno stoppino fatto in fibra di vetro che ha un comando che lo alza e lo abbassa come una lampada a petrolio. Nell'altro sistema il serbatoio e direttamente sotto con lo stoppino dentro direttamente. Quando si accende si alza lo stoppino, si spinge il tasto di accensione che surriscalda una piccola resistenza e incendia il combustibile sullo stoppino e la fiamma comincia a bruciare in una 'camera di combustione tubolare'....ma guarda chi si rivede????, ce ne sono singole o doppie, generalmente nella prima, fatta da un tubo di vetro con all'interno una rete metallica (più o meno sono fatte tutte così) la temperatura raggiunge circa gli 800°, nella seconda, se c'é, fatta di una specie di tessuto vetroso, si raggiongono circa i 1200°. Sia accende e dopo un piccolo periodo per raggiungere la temperatura, si regola l'aria e l'altezza dello stoppino. Questo sitema permette di bruciare praticamente dutti i vapori di combustibile, ed é per questo che le vendono per essere immesse in ambienti senza la complicazione della canna fumaria per espellere i residui della combustione (nelle stufe nautiche le temperature sono più basse e la canna fumaria é obbligatoria). Sistemi tutto sommato molto simili. Ora se questo va bene su una casa dove i volumi sono normalmente generosi, diventa, a mio avviso, assolutamente non applicabili in un ambiente ristretto come una barca. Ma non tanto per il problema dell'aria, che é solo uno dei problemi.
Il famoso riscaldatore Origo, che va benissimo (dopo anni sono ancora vivo) ha comunque una potenza bassina (1500 Watt max) e comunque bisogna adattarsi che un pò di odore in cabina, anche con gli alcol moto raffinati. La 'zibro' non 'puzza', se non in accensione e spegnimento, cioé quando la combustione avviene a temperatura bassa, ma una volta raggiunta la temperatura ottimale di esercizio é 'pulita' (o quasi), almeno questo é quello che ci raccontano, ma a me non piace stare in un ambiente con residui di combustione, non mi é mai piaciuto neanche con l'origo, figuriamoci con una stufa che é nettamente più potente (da minimo 2200 watt a più di 3500 a seconda dei modelli). Quindi sono arrivato alla conclusione che, anche se non espressamente indicato, in un utilizzo ambientale piccolo, la canna fumaria sia indispensabile per usare in un uso più prolungato che cuocere una pentola di spaghetti, quale essere quello di una stufa per riscaldare. Il riscaldamento dell'ambiente avviene per irraggiamento oltre che per il riscaldamento dell'aria che passa nel bruciatore.
Le 'zibro' hanno il bruciatore isolato da una protezione intorno per evitare che le cose ci finiscano sopra (anche la origo quando funziona da riscaldatore ha il pezzo da sistemare sopra per questo uso), hanno anche un sistema automatico meccanico che in caso di ribaltamento o urto forte sganciano lo soppino e lo ritraggono in posizione di spegnimento così da evitare che si incendino. L'origo ha il sistema a retina che evita lo spargimento dell'alcol del serbatoio e fa spegnere la fiamma che non viene alimentata se non nella posizione piana. Quindi tutto sommato il grado di 'sicurezza' dei due sistemi é molto simile. Quindi? dopo tutte queste considerazioni sono arrivato alla conclusione che se la barca é piccola ma non troppo piccola, e non c'é la corrente elettrica a disposizione, per un riscaldamento in zone freddine, una 'zibro' é più indicata di un ogigo che per inciso non é una stufa ma un 'riscaldatore', ed é molto simile ad una stufa di tipo nautico. Solo che per usarla, come una stufa nautica é necessaria la canna fumaria, non necessariamente in istallazione fissa ma ci vuole. Oltre questa, per mantenere un certo livello di sicurezza, oltre ad una adeguata areazione dell'ambiente con l'esterno un misuratore di monossido di carbonio con allarme non fa male. Io mi sono fatto un bel prototipo di cappa, con una bella zibro monocamera da 2,2kw, ho sostituito una manica a vento sul tetto della tuga con il camino e mi sono fatto una bella canna fumaria da 60 con istallazione non fissa che va una meraviglia (caldo secco senza odori o risidui), in estate tolgo il camino e rimetto la manica a vento. L'areazione di ambiente é garantito da un'altra manica a vento sempre sul tetto della tuga e dalla grata posizionata sulla ghigliottina del tambuccio, alla bisogna un dito aperto dell'osterigio di prua in attesa di montare un piccolo aeratore solare. Ho anche il misuratore di monossido in cabina. Il tutto é costato: circa 50€ per fare la cappa (canna fumaria flessibile, protezione della canna fumaria, camino, e lamierino per la cappa) e 60€ per la stufa, 25€ per il rilevatore di sicurezza, totale 135€ per avere un riscaldamento efficente che non mi intossica, praticamente quello che costa il riscaldatore origo. Tempo per approntare il tutto mezz'oretta all'inizio dell'inverno e alla fine per toglierla. Rada anche in inverno garantita al caldo senza nessun consumo elettrico. Ciao
20-01-2013 05:15
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Fabino Offline
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Messaggio: #5
ancora sul tipo di stufa
Ciao Magic, una bella foto per i neofiti come me x capire la tua canna (fumaria) e la visione d'insieme dell'interno.
Grazie
Fabio
BV
20-01-2013 17:57
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davidef Offline
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Messaggio: #6
ancora sul tipo di stufa
Io li ho provati tutti, alla fine ho montato L'ebersparker.

Non sono d'accordo sul discorso che e' pericoloso in quanto sono prensenti una infinita' di sensori:
Allarme alta temperatura in uscita
Allarme per eccessiva contropressione sull'uscita dell'aria. Se uno tappa troppe bocchette
Allarme bassa pressione gasolio se hai una perdita
Allarme per presenza gas di scarico nell'aria emessa
Allarme per surriscaldamento caldaia e scarico.


L'aria viene presa da fuori e lo scarico e' completamente isolato e la combustione avviene in una camera stagna in acciaio chiusa!!!!!

Il punto e' che va montato con la testa come tutte le cose , Il fuoco a bordo, gas , alcol, ecc ecc, sono delle mine vaganti!!!!!!

Sono piu pericolosi modifiche e tapulli eseguiti a caso su batterie e impianti elettrici con aggiunta di apparati in. Maniera selvaggia.

Le cause di incendio maggiori in barca sono (. Barbequel fornelli, corto circuito delle batterie , perdite di olio e gasolio da motori mal manutenzionati.)
In tanti anni nel mio lavoro ho visto delle cose fatte in barca da farsi venire i brividi!!!!! Da chi e' convinto , e non e' sempre cosi' , che quello che e' per nautica deve costare di piu' senza alcun motivo!!!! Quindi compra roba da campeggio, da camper, da casa tanto e' uguale.

Quindi secondo il mio modesto parere la sicurezza assoluta non esiste, bisogna comprare prodotti di qualita' e usarli con la testa, stufette, radiatori, stufe a gas ecc, Ma sicuramente un impianto studiato per una barca con tutte le sue problematiche sara' sicuramente la soluzione + giusta.

Se non si hanno i soldi meglio il sacco a pelo, alla mal parata ti prendi un raffreddore
20-01-2013 19:22
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magicvela Offline
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Messaggio: #7
ancora sul tipo di stufa
Citazione:davidef ha scritto:


Se non si hanno i soldi meglio il sacco a pelo, alla mal parata ti prendi un raffreddore

Se é per questo si può anche rimanere a casa....così non si spendono... Certo che questo non autorizza ad essere rapinati da qualcuno che pensa che solo il fatto di avere la barca (indipententemente da quale sia) ti fa un pollo (ricco) da spennare...
Discorso ideologico e lungo da affrontare e che non porta a nulla!
Le cose devono essere fatte bene e con le cognizioni tecniche giuste, ma non é un discorso 'da barca' ma per qualsiasi cosa nella vita.
Ognuno é libero di risolversi i 'problemi' usando tecniche e strade che reputa migliori. Bravo che hai usato il sistema che ti piace e ti da sicurezza, a me non piace e non lo voglio, e non mi serve (non é una questione di soldi :42Smile. Questa sembrava un ragionamento aperto a certe considerazioni non certo la solita diatriba pro e contro sistema webasto & c. Altrimenti non avrei scritto visto che trovo questa diatriba molto sterile ed inutile. Rimane il fatto che usarlo su una barca di 6-7-8 mt mi sembra proprio una esagerazione, e non solo per il suo costo.
20-01-2013 20:20
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GT Offline
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ancora sul tipo di stufa
Citazione:chitoffafa ha scritto:
Volevo, se possibile informazioni sul prodotto commercializzato dalla volvo.
Felice fine settimana e buon vento
Equivale al riscaldamento che hai in auto. Funziona con l'acqua del raffreddamento motore che, pertanto, deve essere acceso.
20-01-2013 20:25
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davidef Offline
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ancora sul tipo di stufa
Mi spiace che magicvela la metta sul personale, io ho dato solo una spiegazione tecnica che e' indiscutibile come il fatto che 2piu' 2 fa quattro, e non sul secondo me e' meglio.....questo!

Trovo giusto fare delle proprie cose quello che si vuole e avere le proprie idee ma non trovo giusto definire sterili le opinioni degli altri.

Per inciso io gestisco 2 cantieri e non ho mai rapinato nessuno e ho sempre aiutato i miei clienti anche l dove un consiglio porti a un lavoro non fatto perche' non necessario.

Quindi ognuno prenda i consigli a proprio piacimento e si scaldi come si pare!!!! Del resto il,buon cantiere ti consiglia e sceglie assumendosi poi le responsabilita' di fare o non fare quello che gli viene chiesto reputandolo idoneo o no!
20-01-2013 21:51
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magicvela Offline
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Citazione:Fabino ha scritto:
Ciao Magic, una bella foto per i neofiti come me x capire la tua canna (fumaria) e la visione d'insieme dell'interno.
Grazie
Fabio
BV

Eccoti le foto, trattasi di un prototipo per le prove, manca ancora di 'pettinare' bene la forma della canna fumaria e un paio di punti di fissaggio, ma come vedi é già in funzione. La canna che si vede é quella esterna di protezione-isolante, dentro c'é la vera canna fumaria che é diametro 60 una semplice canna flessibile che usano anche sulle stufe trumatic. Il sistema, per via del tipo di combustibile e di combustione non emette alcun tipo di fumo, cosa che il gasolio invece fa. La cappa si appoggia sulla stufa e poi si fissa per non farla muovere. Ovvio che a seconda della barca ognuno può trovarle il posto che più gli piace. Nella mia il passavanti della cabina di prua mi scalda tutta la barca e mi lascia libero tutto il quadrato. E' molto meno invasiva di quello che sembra dalla foto. Essendo 'flessibile' si può adattare anche se mantiene comunque una certa rigidità così da non doverla necessariamente riempire di punti di fissaggio. La cappa é in lamierino. Allo spegnimento si raffredda il tutto in pochi minuti. Se ti vengono domande....chiedi. Ciao

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20-01-2013 22:03
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magicvela Offline
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Citazione:davidef ha scritto:
Mi spiace che magicvela la metta sul personale, io ho dato solo una spiegazione tecnica che e' indiscutibile come il fatto che 2piu' 2 fa quattro, e non sul secondo me e' meglio.....questo!

Trovo giusto fare delle proprie cose quello che si vuole e avere le proprie idee ma non trovo giusto definire sterili le opinioni degli altri.

Per inciso io gestisco 2 cantieri e non ho mai rapinato nessuno e ho sempre aiutato i miei clienti anche l dove un consiglio porti a un lavoro non fatto perche' non necessario.

Quindi ognuno prenda i consigli a proprio piacimento e si scaldi come si pare!!!! Del resto il,buon cantiere ti consiglia e sceglie assumendosi poi le responsabilita' di fare o non fare quello che gli viene chiesto reputandolo idoneo o no!

Davide, credo proprio che tu sia fuori strada, non l'ho affatto preso come un fatto personale e sono anche io nel settore. Mi sembrava che qui si facesse un ragionamento 'allargato' su vari sitemi e non una contrattazione cantiere-cliente per un lavoro...
Sul piano prettamente tecnico, che per inciso é sempre discutibile eccome, e non sempre per mia estrazione 2+2 fa 4... (sempre valido il detto che per una soluzione ci sono sempre almeno 3 strade percorribili) le considerazioni da me fatte scaturivano da un'attenta analisi di certi sitemi e anche da qualche prova e non semplicemente dalla lettura di una velina pubblicitaria o da un manualetto di istallazione. Soluzioni che potrebbero andare bene per un 40' o più potrebbero non andare bene per un'altro o per misure più contenute. In più su mezzi molto sportivi votati al risparmio di ogni pur minimo peso (altrimenti i grilli in titatio non avrebbero senso Wink) una istallazione fissa potrebbe non essere voluta. Ti faccio notare che quando si parla di imbarcazioni più o meno diportistiche che operano in ambienti dove il riscaldamento é una questione vitale, si affidano sempre ad una stufa di tipo 'nautico' (le citate Dickinson o Taylor e& c.) e se ci sono altri sitemi, sono solo secondari. Questo non per un solo motivo, ma per una serie di considerazioni tecniche che non sto qui ad elencare ma che tu, come tecnico, conoscerai bene, come del resto conoscerai molto bene tutti i limiti annessi alla sensoristica in generale. Meno male che c'é ma.... Non nascondiamoci dietro il solito dito quando parliamo di prezzi gonfiati del settore nautico dove a volte una semplice scritta 'nautico' o 'marina' fa levitare i prezzi anche se alla fine la produzione é la stessa anche per altri usi (sto ovviamente facendo un discorso molto generale). Mi fa piacere per te, e per i tuoi clienti, che tu non abbia mai rapinato nessuno ma quello che si diceva non era certo indirizzato personalmente a te. Certo che il discorso relativo al fatto di potersi permettere o no certi costi te lo potevi risparmiare a mio avviso, visto che la nautica non é fatta solo di evasori o paperon de paperoni...e il raffreddore si può decidere di prenderselo anche con i soldi in tasca.... Pace e bene
20-01-2013 23:02
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andros Offline
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quando muori,non sai di essere morto,non soffri tu ma soffrono gli altri. la stessa cosa quando sei un imbe..lle

20-01-2013 23:21
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davidef Offline
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21-01-2013 01:10
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IanSolo Offline
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C'e' anche una stufa in versione nautica che funziona a carbone di legna :

http://www.hampshireheaters.co.uk/

per 'sole' 650 sterline :

http://www.hampshireheaters.co.uk/buy.html
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-01-2013 17:33 da IanSolo.)
21-01-2013 17:31
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magicvela Offline
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Citazione:IanSolo ha scritto:
C'e' anche una stufa in versione nautica che funziona a carbone di legna :

http://www.hampshireheaters.co.uk/

per 'sole' 650 sterline :

http://www.hampshireheaters.co.uk/buy.html

Sia Dickinson che Taylor hanno il modello che funziona a combustibile solido(carbone, legna, ecc.ecc.) costano intorno a 500$
Qui si vede mentre l'accende:
http://www.youtube.com/watch?v=iXT1Ve2hu-A
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-01-2013 19:46 da magicvela.)
21-01-2013 19:43
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ebbtide39 Offline
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[i]'Non per smentirti ma le Dickinson, come le Taylor, ecc. ecc. che sono praticamente prodotti fotocopie una dell'altra, l'aria del bruciatore viene presa dall'ambiente in cui esse sono istallate per cui ci vuole la ventilazione dell'ambiente ed é specificato sui loro manuali. Mi spiace di darti una delusione...'[/i]



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Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . non è affatto vero: la camera di combustione aspira aria dall'esterno (e ci mancherebbe altro!!!) e la ributta all'esterno (camera stagna) infatti il camino ha due tubi coassialiBig Grina uno aspira aria pulita e dall'altro espelle aria combusta; per il montaggio con un foro da 70 (certo è in coperta! ma basta farlo con la dovuta perizia...
io su un 39 piedi ho montato questa Dickinson (il modello piccolo certo non siamo in Canada) e durante la crocierina natalizia ha fatto il suo lavoro con consumi adeguati (gas e 12v) ci si può stare; certo che avendo la possibilità (prese 220v a terra) un integrazione è benvenuta
22-01-2013 23:58
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