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Raffreddamento Yamaha Malta
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matteo breda Offline
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Raffreddamento Yamaha Malta
Ciao a tutti,
ho un Yamaha Malta che non buttava acqua dal raffreddamento, ho chiesto al meccanico concessionario di zona e mi ha detto che di questi motori ne esistono di due tipi, il mio non ho lo scarico dell'acqua dal motore me solo nel piede per quello non usciva acqua, cosa che immaginavo avendolo smontato e non trovando alcun tubicino di collegamento ne il foro di uscita dell'acqua sotto al motore ma solo parecchio sale in giro nel sistema di raffreddamento.
Esce solo poca acqua mista ad aria a metà del gambo da due piccoli forellini e mi hanno detto che è normale.
06-09-2013 19:08
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abuonocore Offline
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Messaggio: #22
Raffreddamento Yamaha Malta
Anche io ho un malta (6L5S 017311) anche da me esce solo un pò di spray vaporizzato dai buchi a metà gambo. La girante è sicuramente buona perchè l'ho cambiata da poco, ed ha sempre funzionato così.

In compenso ho problemi di carburazione o compressione .. ancora non ho capito bene quali dei due ...

Ciao
06-09-2013 20:37
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singleton Offline
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Messaggio: #23
Raffreddamento Yamaha Malta
Tanto per approfondire il tema il mio Malta sputava regolarmente acqua dal buchino sotto la calandra (nel mio modello c'è) ed ero felice fino a che non ho sentito puzza di bruciato, la testata era bollente e stava liquefacendo il serbatoio posto al di sopra; per farla breve l'acqua che esce dal buco ci dice che la pompa (girante) funziona, ma NON significa che l'acqua poi circoli nella camera di raffreddamento. Questa infatti era completamente intasata dal sale e da mappa bianca che aveva otturato tutti i fori di circolazione dell'acqua.
Un saluto
07-09-2013 00:48
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giacomino64 Offline
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Messaggio: #24
Raffreddamento Yamaha Malta
A fine stagione un po' di acqua dolce.
Povero fuoribordo.
E anche un po' di rimessaggio.
E se si compra un fuoribordo usato, per prima cosa, che ci vuole a farlo taglia dare da un meccanico serio e competente? Con poche decine di euro si risparmiano guai piu' grossi e pensieri.
07-09-2013 22:51
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abuonocore Offline
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Messaggio: #25
Raffreddamento Yamaha Malta
Giusto per darti un termine di paragone, a mezzo gas la testata intorno alla candela è fredda, la puoi toccare e senti la temperatura praticamente dell'acqua di mare, i fianchi del cilindro sono invece tiepidi, si possono sempre toccare con il dito senza problemi.

Ho scoperto che i miei problemi erano dovuti al galleggiante del carburatore starato, praticamente c'era troppa poca benzina dentro la vaschetta. Riportato alla misura nominale ora sembra andare bene, almeno nella vasca. Vedremo in mare.

Ho cmq misurato la compressione e mi da uno scarso 4,5 Kg/cm2, se metto olio nel cilindro sale a 8 Kg/cm2 ... penso proprio che questo inverno dovrò cambiare le fasce elastiche ...

ciao !
09-09-2013 03:15
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Sandro36 Offline
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Messaggio: #26
RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Buongiorno a tutti.
Ho comprato pochi giorni fa un Yamaha Malta del 1988. E' in ottime condizioni, ci sono libro istruzioni e borsetta degli attrezzi. Il venditore (un privato) dice di averlo comprato nuovo, di averlo usato una stagione in mare, di averlo lavato nel lago e di non averlo più usato. Presso di lui io e mio figlio l'abbiamo provato nel bidone in tutti i modi possibili: tutto funzionava perfettamente. Soltanto che noi - bestie entrambi - non abbiamo controllato se usciva l'acqua di raffreddamento dalla spia.
A casa mi è venuto in mente e appena ho potuto l'ho rimesso in moto nel bidone: niente acqua.
Morale a terra.
Ho pensato che la gomma della girante della pompa si fosse seccata in tutto questo tempo e l'ho controllata: è an
cora morbida come nuova.
A piede già smontato ho pensato che, essendoci un termostato (l'ho saputo grazie a questo thread, che avevo letto qualche tempo fa) era normale che, a motore appena avviato, non circolasse acqua. Se ci avessi pensato prima avrei potuto risparmiare lo smontaggio del piede. Se non altro è servito a controllare la girante e a ripulire tutta la pompa.
Ho tolto il termostato e ho riavviato il motore. Esce pochissima acqua a spruzzo dai fori a metà del gambo. Sotto il cilindro c'è un forellino (libero, controllato con una punta) ma non esce acqua.
Ho rimontato il piede, rimesso in acqua, riacceso e innestato la marcia dell'elica; ho alzato l'acceleratore per quanto si può nel bidone (circa un terzo della corsa) e l'ho lasciato girare per quasi un' ora, sempre controllando la temperatura in vari punti del cilindro col dito. Resta sempre fresco. Ad un certo momento sembrava che la temperatura cominciasse a salire ma si era scaldata l'acqua nel bidone. Cambiata l'acqua è tornato ad essere fresco.
Nel frattempo ho controllato il funzionamento del termostato scaldandolo in un pentolino d'acqua: apre regolarmente molto presto.

A questo punto mi sento abbastanza tranquillo. Faccio bene ad esserlo?

Io non conosco questo motore; qualcuno mi può chiarire la faccenda delle due diverse spie di circolazione?
Certo che mi piacerebbe di più un bel getto di tutta la portata della pompa, come quello del Seagull.

Appena possibile lo proverò sulla barca a velocità più alta. Se dovesse scaldare mi toccherà disincrostare la camicia d'acqua nella testa e nel cilindro. Spero di no.

Mi scuso per la lunghezza, ringrazio tutti quelli che vorranno rassicurarmi (o spaventarmi).
Buon vento

Sandro
04-10-2014 01:02
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Nessuno 38 Offline
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RE: Raffreddamento Yamaha Malta
La probabile spiegazione la trovi qui: http://forum.amicidellavela.it/showthrea...e=italiano
ed è quello che normalmente succede quando il motore lavora in sovraccarico per elica sbagliata o a giri max.
04-10-2014 06:22
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Sandro36 Offline
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Messaggio: #28
RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Penso di fare cosa utile a qualche altro possessore di Yamaha Malta riferendo sulla prova in acqua.

Ho navigato per circa 5 Miglia Nautiche (circa 1 ora) e ritorno, a velocità di crociera, senza carenatura superiore, controllando continuamente la temperatura del cilindro con un dito. Il motore è sempre restato fresco.
Ho fatto vedere il motore a un cantiere concessionario Yamaha, che mi ha tranquillizzato. Come è già stato detto in questo thread, alcuni Malta hanno la spia di circolazione che esce dal cilindro (o testa), altri, più vecchi, hanno solo i due forellini di sfogo della sovrappressione allo scarico a metà del gambo. Il meccanico me lo ha confermato e mi ha mostrato un 3 cv dove si vede il tubicino che porta l'acqua dal cilindro fuori dalla carenatura inferiore. Tubicino che nel mio non c'è.

Mi ha meravigliato l'impressione che il Malta (3 cv) spinga la barca molto di più del Johson 4 (4 cv). A meno di mezzo acceleratore la barca (una Drascombe Dabber - yawl di 4.72 m, aperta) arriva quasi alla velocità massima dello scafo dislocante.
Aprendo di più, i giri non aumentano quasi e si ha l'impressione che il motore sforzi.
Probabilmente con un'elica di passo leggermente più corto si sfrutterebbe meglio la gamma di giri più alta e ci sarebbe una maggiore spinta andando a bassa velocità contro il vento e le onde.
Purtroppo mi sembra che la Yamaha non dia una scelta di diverse eliche per questi piccoli motori.
Se qualcuno ha idea di dove si può trovare un'elica diametro 7" 1/4 passo 5" 1/2 attacco come lo Yamaha BS (profilo scanalato) grazie per i suggerimenti.

Un altro dubbio: non vedo alcuna sicurezza (spina che si trancia o altro) contro l'urto dell'elica contro un ostacolo. Eppure il costruttore ha sicuramente previsto un sistema. Qualcuno ne sa qualcosa?

Prossimi lavori:
- Siccome spesso navigo da solo, sostituire il bottone di arresto con un interruttore di sicurezza con il cordino a strappo da legarsi al polso.
- Nella Dabber il motore è in un pozzetto. Si può alzare, ma non abbastanza da raggiungere un dei gradini di arresto. Dovrò costruire un braccetto (o saetta o puntello o come si può chiamare) un centimetro più corto di quello originale, per agganciarsi ad uno dei gradini di arresto prima che il gambo sia fermato dallo specchio di poppa.

Comunque mi sembra che il motore sia molto ben costruito, con molti accorgimenti pratici. Penso di avere fatto un buon acquisto.
Attendo le eventuali smentite.

Grazie e saluti a tutti.

Sandro
10-10-2014 15:06
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abuonocore Offline
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RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Per me è un ottimo motore. Un mulo semplice ed affidabile. Un po rumoroso come tutti i 2t
ciao
10-10-2014 19:36
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Moody Offline
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RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Ho messo anch'io l'interruttore con il cavetto di sicurezza.
Quest'estate, portato il motore in crociera senza provarlo prima e ho trovato lo spillo del carburatore, di gomma, che non chiudeva a dovere. Remato tanto.
Sostituito a casa con una spesa abbastanza alta.
Domanda: lo lasciate con il carburatore pieno o svuotate tutta la vaschetta prima dell'invernaggio?

Veneto, Padova - Grecia, Nidri
13-10-2014 16:53
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abuonocore Offline
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RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Lo svuoto ogni volta ma io lo uso come ausiliario su una barca a vela. Lo lavo in acqua dolce e poi consumo tutto fino a che si spegne
ciao
13-10-2014 19:46
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singleton Offline
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RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Certamente il carburatore và vuotato altrimenti si rischia che la benzina evapori e l' olio "incolli " il carburatore ..
Anche se oggi le miscele sono molto più magre dì una volta . Il grande pregio del malta è la sua leggerezza .

Chiedo all' amico buonocore come ha fatto a tarare il galleggiante, non ho visto modi per farlo .
13-10-2014 23:44
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Sandro36 Offline
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RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Io faccio spegnere chiudendo il rubinetto ogni volta che mi fermo, se non devo ripartire immediatamente.

Però penso che ci sia un problema (per tutti i motori in generale).
Col rubinetto chiuso, quando il motore si spegne il livello nella vaschetta è sceso fin dove il carburatore non riesce più ad aspirare. OK, ma c'è ancora una mezza vaschetta di miscela. Quando questa sarà evaporata resterà il deposito gommoso. Non ho mai controllato, smontando la vaschetta, quanta miscela resti. Bisognerebbe toglierla. Certe rasaerba avevano una valvolina di scarico a pulsante sul fondo della vaschetta. Si potrebbe far uscire questo residuo di miscela capovolgendo il motore ma è una cosa da non fare assolutamente, specialmente appena fermato (acqua nel cilindro).
Se qualcuno ha qualche idea, avanti!

Moody, dove ti sei connesso ai fili esistenti? Io ho pensato di attaccarmi ai connettori tipo automobilistico che ci sono appena fuori dalla centralina CDI. Però mi dispiace un po' rovinare quei bei manicotti isolanti trasparenti che sembrano abbastanza stagni; naturalmente parlo solo del filo che esce dalla centralina perchè per quello che va a massa non ci sono problemi.

Abuonocore, anche a me interessa sapere la regolazione del galleggiante, anche se per ora ora non ho bisogno nè intenzione di smontare il carburatore.

Saluti a tutti

Sandro
14-10-2014 13:48
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Moody Offline
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RE: Raffreddamento Yamaha Malta
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(14-10-2014 13:48)Sandro36 Ha scritto:  Io faccio spegnere chiudendo il rubinetto ogni volta che mi fermo...

Moody, dove ti sei connesso ai fili esistenti? Io ho pensato di attaccarmi ai connettori tipo automobilistico che ci sono appena fuori dalla centralina CDI. Però mi dispiace un po' rovinare quei bei manicotti isolanti trasparenti che sembrano abbastanza stagni; naturalmente parlo solo del filo che esce dalla centralina perchè per quello che va a massa non ci sono problemi...


Saluti a tutti

Sandro
I fili sono collegati con quei manicotti. Se tiri si staccano.
Io ho mantenuto l'interruttore con la sua parte di spinotto e ho messo spinotti nuovi sull'interruttore a strappo. In questo modo mantengo tutto originale nel caso volessi ripristinare.
Quando vai a comprare l'interruttore a strappo vai con il vecchio interruttore perchè l'alloggio sulla placca della calandra è molto fondo.

Veneto, Padova - Grecia, Nidri
14-10-2014 16:57
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singleton Offline
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Messaggio: #35
RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Però penso che ci sia un problema (per tutti i motori in generale).
Col rubinetto chiuso, quando il motore si spegne il livello nella vaschetta è sceso fin dove il carburatore non riesce più ad aspirare. OK, ma c'è ancora una mezza vaschetta di miscela. Quando questa sarà evaporata resterà il deposito gommoso. Non ho mai controllato, smontando la vaschetta, quanta miscela resti. Bisognerebbe toglierla. Certe rasaerba avevano una valvolina di scarico a pulsante sul fondo della vaschetta. Si potrebbe far uscire questo residuo di miscela capovolgendo il motore ma è una cosa da non fare assolutamente, specialmente appena fermato (acqua nel cilindro).
Se qualcuno ha qualche idea, avanti

[quote]

Non dovrebbe rimanerne molta , sul fondo della vaschetta vi è una vite per il drenaggio ma è di difficile accesso
15-10-2014 00:02
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Sandro36 Offline
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Messaggio: #36
RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Grazie Moody, è proprio quello che penso di fare. Anch'io cerco di conservare tutti pezzi originali che tolgo o cambio e di non fare modifiche irreversibili. Bene che l'isolamento degli spinotti sia in due pezzi. Sarà colpa della la mia vista, o dell'età, mi sembravano in un pezzo solo, non capivo come avessero potuto montarli sugli spinotti, forse termoristretti.

Per l'interruttore a strappo, ne ho uno che ho aggiunto tempo fa al Johnson 4. Proverò se ci sta e ne comprerò uno uguale. Non so quanto sia stagno dal lato del pulsante. Devo guardare.

Grazie Singleton, cercherò la vite di drenaggio (questa Yamaha ha pensato proprio a tutto!). Forse almeno prima dell'invernaggio vale la pena di fare lo svuotamento completo.

Ho cominciato il lavoro per abbassare di un po' di millimetri la posizione di tutto alzato che non si poteva raggiungere.
Ho fatto una brutta copia del braccetto in acciaio dolce perchè non avevo il tondo di acciaio inox. Ho dovuto farne due perchè il primo era troppo corto e il motore restava un po' troppo basso; il secondo è perfetto: il motore si aggancia appena il gambo tocca il bordo dell'apertura nello specchio di poppa. Appena mi arriva il tondo inox lo copio tale e quale e gli saldo la "maniglia" che ho già preparato in acciaio inox. Naturalmente conserverò accuratamente il braccetto originale.

Già che ci siamo, in che posizione conviene trasportare questo motorino in automobile?
La posizione prevista è appoggiato sulla maniglia posteriore e sulla punta della piastra anticavitazione ma è troppo alto e stretto e cadrebbe di fianco. Sul fianco destro forzerebbe la leva dl folle e il resto è tutta carenatura di plastica. Sul fianco sinistro il punto di attacco della barra è bello robusto però il motore è instabile: occorrono due spessori davanti e dietro. Inoltre non bisogna far lavorare la barra altro che sul punto di attacco, dove è imperniata. In ogni caso occorre anche uno spessore sotto la scatola del piede per non far lavorare l'elica.
Se qualcuno ha già inventato qualcosa sono pronto a copiare.

Saluti a tutti

Sandro
15-10-2014 23:35
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abuonocore Offline
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Messaggio: #37
RE: Raffreddamento Yamaha Malta
ti ho messo questo vecchio manualone generale Yamaha
https://dl.dropboxusercontent.com/u/5175...manual.pdf

a pag 3-18 e 3-105 trovi le misure del nostro malta ...

piuttosto qualcuno ha tentato la sostituzione delle fasce ? ho un rapporto di compressione desolatamente basso anche se il motore va e spinge ... ne varrà la pena ? mah ...

buon lavoro !
02-11-2014 22:53
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Sandro36 Offline
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Messaggio: #38
RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Rispondo soltanto adesso perché il mio computer era via in riparazione.

Abuonocore, grazie mille per il manualone Yamaha!
Lo avevo cercato senza successo. C'è proprio tutto quello che serve. Quando si deve fare qualche lavoro è tutta un'altra cosa sapere
in anticipo cosa si trova e le tarature del costruttore. Si risparmia molto tempo e lavoro inutile e non si rischia (o si rischia molto meno) di fare vaccate.

Nel frattempo ho montato l'interruttore a strappo. L'unico tipo che si trova (a parte un altro che non mi piace perché si basa tutto
su un gommino) è quello che avevo già usato. Ha la parte filettata troppo corta, come prevedeva Moody. Ho dovuto accorciare di circa 5 mm la borchia che sporge sul retro della placca (non senza un certo dolore, però ho conservato l'anello che ho tagliato via). Anche così la forcella del cordino resta più bassa del piano esterno della placca. Ho provato a sganciarla tirando il cordino in tutte le direzioni possibili.
Si sgancia sempre, tranne tirando nel piano della placca, verso destra (sinistra della barca), un po' più in alto dell'orizzontale. In
questo caso la forcella comincia a girare intorno al bottone in senso orario ma si pianta contro la parete superiore
dell'alloggiamento. Tirando sempre verso destra ma più in basso dell'orizzontale, questo non succede perché la forcella gira in senso
antiorario e viene spinta fuori dall'inclinazione della parete inferiore. Ho fatto un piccolo piano inclinato di alluminio anche di sopra, fissato sotto il dado dell'interruttore, e così si sgancia anche tirando in quello che prima era un angolo morto. Se a qualcuno interessa posso fare una foto e postarla qui.

Abuonocore, riguardo alla compressione, io non ho modo di misurarla, cerco di sentirla facendo girare il motore a mano, ma se il
motore spinge bene seguirei il consiglio degli inglesi che dicono: "se non è rotto non aggiustarlo".
Qualcuno migliora la tenuta aumentando la percentuale d'olio nella miscela ma qui si apre un altra questione.

Il manuale d'uso del Malta prescrive la miscela all' 1% di olio. E' pochissimo; qualcuno consiglia di metterne il 2%, io per istinto
sarei per aumentare l'olio, però ci sono diversi argomenti:
Aumentando l'olio diminuisce la benzina e la miscela (aria e benzina) risulta più magra del previsto. Gli esperti di Seagull, che usa miscela al 10 (dieci)%, ricevono molte domande su come si può ridurre la quantità di olio nella miscela, anche per motivi ecologici.
Rispondono che si può ridurre l'olio ma bisogna contemporaneamente cambiare lo spillo del carburatore o abbassarlo o cambiare il getto principale con uno più piccolo, per conservare la ricchezza di progetto.
Ho posto la questione sul foro della rivista inglese Practical Boat Owner ma ho ottenuto molte risposte discordanti e divise fra i due partiti.

Pro 2%: 1) Lo stesso manuale, per il periodo di rodaggio, prescrive il 2% senza cambiare tarature.
2) Qualche meccanico dice che usare il 2 o l'1,5% prolunga la vita del motore.
3) Il manuale Yamaha per il 15 CV della serie Enduro (che credo sia destinata all'uso professionale) prescrive il 2%.
4) Con quantità così piccole di olio è facile fare qualche errore di misura e, dato che il rischio di conseguenze è troppo grave, conviene stare dalla parte della sicurezza.

Contro 2%: 1) Per me il manuale del costruttore è Vangelo.
2) Molti partecipanti al forum del PBO affermano di aver usato l'1% per anni senza problemi.
3) Nel mio Johnson 4 del 1984 (miscela prescritta al 2%), fin da nuovo temevo che fosse troppo poco e usavo il 4% anche dopo il rodaggio. Il motore non andava bene, andava un po' e poi diminuiva e dovevo chiudere parzialmente l'aria per non farlo spegnere. Finché qualcuno mi ha suggerito di fare la miscela al 2% e da allora il motore è andato bene.

Per il Malta per ora ho fatto la miscela all'1,5% ma penso di fare la prossima al 2 e vedrò come si comporta il motore.

Cosa ne pensano gli Amici della Vela? Chi vuole prendere parte per l'1% o per il 2% ?

Grazie ancora e saluti a tutti.

Sandro
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-11-2014 23:05 da Sandro36.)
09-11-2014 22:56
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abuonocore Offline
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RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Io ho sempre usato 1% e va benone non si scalda e non fuma granchè se non quando lo accendo ... quindi continuerò così ,... è vero pure che è ben rodato vista la scarsa compressione ... cmq si ... eviterò di imbarcarmi in un'altro lavoro ... devo resistere alla tentazione !!!!!
222222
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-11-2014 20:48 da abuonocore.)
15-11-2014 20:47
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singleton Offline
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RE: Raffreddamento Yamaha Malta
Anche io uso 1%, qualche volta che ho provato ad ingrassarla ho trovato olio che colava dallo scarico .
16-11-2014 23:46
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