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Armo aurico - controranda
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CCAMERA50 Offline
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Armo aurico - controranda
Salve a tutti ,

vorrei approfondire quella poca conoscenza che ho circa
l' armo aurico ( che vorrei sulla mia futura barchetta )

qui da noi non ce n'è proprio da vedere dal vivo

domanda : qualcuno di Voi mi sa spiegare ( o indicare dove
posso trovare lumi ) come va armata , qual' è il giro delle
dizze e scotte , e più in generale come 'rende' la controranda ?

sperando di non aver sbagliato sezione ( il dubbio era Rigging o Classico ? )

Grazie mille a tutti , attendo Vs news

saluti

carlo
20-07-2011 23:56
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ZK Offline
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Armo aurico - controranda
Citazione:Messaggio di CCAMERA50
Salve a tutti ,

vorrei approfondire quella poca conoscenza che ho circa
l' armo aurico ( che vorrei sulla mia futura barchetta )

qui da noi non ce n'è proprio da vedere dal vivo

domanda : qualcuno di Voi mi sa spiegare ( o indicare dove
posso trovare lumi ) come va armata , qual' è il giro delle
dizze e scotte , e più in generale come 'rende' la controranda ?

sperando di non aver sbagliato sezione ( il dubbio era Rigging o Classico ? )

Grazie mille a tutti , attendo Vs news

saluti

carlo
secondo me e' il posto giusto!
il modo. il concetto di vela trapezioidale man mano che le conoscenze di fluidinamica crescono sta tornado in modo pesante.
vorrei dire che le ultime barche fuori dai parametri del compenso stanno uscendo tutte con rande di fatto auriche.
io ci ho fatto qualche regata con le vecchie e ti assicuro che con poco vento quando si decide di tira su la controranda se non sei sull' ultimo bordo vedi delle facce che la dicono lunga.. non e' che per virare ti tocca andare praticamente in testa d' albero.. spesso su quelle barche non ci so ne winch ne sistemi di paranco efficienti per cui non sai mai se sia meglio andare su pensando che rischi la vita o rimanere giu con la certezza che i calli aumenteranno e pure qualche bruciatura!
a priori direi.. si alla randa trapezioidale, albero piu basso e superficie velica maggiore.. no alla controranda... poi quando ce l' hai ti viene di usarla e... chi te lo fa fare..
il problema sta nelle drizze.. quando viri la controranda va a collo sulle drizze del picco.. non e' nemmeno inferita.. e' una vera rogna!

ps ho saltato il come rende..in genere so sempre stato quello che va su e dopo ti metti in falchetta a respirare.. rende, quantomeno fa sbandare di piu la barca e chi non la tira su perde.. di piu non saprei!

amare le donne, dolce il caffe.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-07-2011 00:29 da ZK.)
21-07-2011 00:26
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mckewoy Offline
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Armo aurico - controranda
è una bellissima idea. semplice, senza tanti impicci e molto sicura per veleggiate con la famiglia.

l'avevo considerata anch'io ma poi l'ho scartata perchè il mio albero non sarebbe stato adatto e non volevo buttare attrezzature buone. chissà che un giorno ci ripensi.

non ho link da indicarti ma tienimi informato dei progressi. buon lavoro, Mc

i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati

mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



21-07-2011 00:29
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Moby Dick Offline
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Armo aurico - controranda
Ti allego due foto del Fairlie III, cutter aurico del 1902 di William Fife con il quele ho fatto per dfue anni di seguito le regate delle barche classiche a Saint Tropez. Le immagini si spiegano da sole. La controranda ha due aste che la posizionano una con la drizza sull'albero e l'altra con la scotta sul picco. Verso il basso è tenuta da una terza cima, la mura. Va mandata su di bolina, possibilmente sempore sulle stesse mura, per noi con mura a destra, e bisogna fare molta attenzione perché deve passare fra volanti e randa e fra ammantiglio del boma e randa. Da qualche cosa in più sopratutto con boline larghe. In certe barche un pò imbastardite, l'asta dell'albero è fissa e con ferrovia per cui bisogna salite in testa d'albero per infiorirla. Non sono barche facili da portare; sul Fairlie non ci sono winch, solo paranchi e scotte e drizze che davvero ..... scottano. Ma sono barche che ti fanno innamorare. Solo per la cronaca il Fairlie III è m 12,8 x 3,5 e arriva a 14,6 con il bonpresso, il boma è 9 m e la randa circa 60 mq.
E' estremamente orziera specie se non si mettono a riva tutte e tre le vele di pruoa: trinchetta, fiocco e uccellina.
Se vai su Les voiles de Saint Tropez trovi le foto di tante belle signore.

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21-07-2011 02:31
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CCAMERA50 Offline
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Citazione:Moby Dick ha scritto:
Ti allego due foto del Fairlie III, cutter aurico del 1902 di William Fife con il quele ho fatto per dfue anni di seguito le regate delle barche classiche a Saint Tropez. Le immagini si spiegano da sole. La controranda ha due aste che la posizionano una con la drizza sull'albero e l'altra con la scotta sul picco. Verso il basso è tenuta da una terza cima, la mura. Va mandata su di bolina, possibilmente sempore sulle stesse mura, per noi con mura a destra, e bisogna fare molta attenzione perché deve passare fra volanti e randa e fra ammantiglio del boma e randa. Da qualche cosa in più sopratutto con boline larghe. In certe barche un pò imbastardite, l'asta dell'albero è fissa e con ferrovia per cui bisogna salite in testa d'albero per infiorirla. Non sono barche facili da portare; sul Fairlie non ci sono winch, solo paranchi e scotte e drizze che davvero ... scottano. Ma sono barche che ti fanno innamorare. Solo per la cronaca il Fairlie III è m 12,8 x 3,5 e arriva a 14,6 con il bonpresso, il boma è 9 m e la randa circa 60 mq.
E' estremamente orziera specie se non si mettono a riva tutte e tre le vele di pruoa: trinchetta, fiocco e uccellina.
Se vai su Les voiles de Saint Tropez trovi le foto di tante belle signore.

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Ciao Moby Dick,

W. Fife del Cicely no ? ....grande ! ..anzi no , ISSIMO !!

e tu hai regatato su una sua barca ! ti invidio
....grrrr ....ghghghg

ora vado a vedere un pò di vecchie signore dove mi hai detto

grazie mille per le spiegazioni

( caso mai disturberò ancora )

cordialità e buon vento

Carlo
21-07-2011 02:58
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Moby Dick Offline
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William Fife III, l'ultimo della dinastia dei Fife iniziata con il nonno, proprietario di un cantiere nautico sul Clyde in Scozia nel paese di Fairlie e costruttori fra l'altro di barche per coppa Amerrica per conto del conte Lipton.
Il Fairlie III è stato costruito in Tasmania su progetto di William Fife III per conto di un magnate di Hoobart che ne possedeva già due. Nella biblioteca di Hoobart, via internet si possono vedere le foto del varo e della navigazione della barca.
La dinastia dei Fife si è estinta con William III perché non ha avuto figli. Oggi a Fairlie in Scozia c'è un cantiere che si occupa solo del restauro delle barche dei Fife.
21-07-2011 03:18
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ZK Offline
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se posso aggiungere qualcosa.. non me ne volere, dai pure un occhio alle moderne rande trapezzoidali, class 40, mini e vor!
alla fine dopo quasi due secoli si e' tornati a configurazioni molto simili ma da barche con 10 persone quando bastano su un 40 a barche che si portano in solitario!
so belle le barche d' epoca ma.. scendi che sei tutto ammacato, per uscire anche solo per fare il bagno ti ci vuole l' equipaggio.. no familiare, gente che sa!
per finire insieme alla barca ti devi comprare il maestro d' ascia per le riparazioni.. e non so se a mazzara ce ne so ancora disposti a venire via!
insomma studiaiti bene i contro, ci vogliono tanti quattrini, tanta gente che tu possa chiamare anche solo per un giro fuori dal porto e soprattutto.. so sempre in riparazione, io esco spesso con quelle restaurate a viareggio da 'del carlo'.. fatti un giro pure li.. e lascia perdere.. loro galeggiano ma ti tirano a fondo.. le vele so a ferzi minuscoli, alti 40 cm e tutti cuciti a mano.. che altro ti devo di per dissuaderti!

amare le donne, dolce il caffe.
21-07-2011 04:33
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CCAMERA50 Offline
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Citazione:Moby Dick ha scritto:
William Fife III, l'ultimo della dinastia dei Fife iniziata con il nonno, proprietario di un cantiere nautico sul Clyde in Scozia nel paese di Fairlie e costruttori fra l'altro di barche per coppa Amerrica per conto del conte Lipton.
Il Fairlie III è stato costruito in Tasmania su progetto di William Fife III per conto di un magnate di Hoobart che ne possedeva già due. Nella biblioteca di Hoobart, via internet si possono vedere le foto del varo e della navigazione della barca.
La dinastia dei Fife si è estinta con William III perché non ha avuto figli. Oggi a Fairlie in Scozia c'è un cantiere che si occupa solo del restauro delle barche dei Fife.


... già , gli Shamrock

che dire , qui siamo al gotha ( Fife ,Nat Herreshoff )
beh per esser partito da una controranda ....

a proposito , se ho ben capito ,

a ogni virata va tirata giù per ri-passarla poi sottovento alle parancature varie del picco randa sull' altro bordo ( e fino a
qui ok - al netto ovviamente anche di volanti e amantigli...)

chiarimento : ma la 'scotta' ( cioè la cima che 'lavora' sul
picco della randa ) come funziona al cambio bordo ? per avere alternativamente l'asta una volta da un lato e una volta dall' altro
rispetto agli attacchi delle parancature sul picco ? si usa forse secondo necessità un' estremità oppure l' altra della cima ?

in questo modo quando non serve la controranda la cima rimane cmq sempre armata ?

l' ho capita giusta ?

Grazie ancora

Carlo
21-07-2011 04:35
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CCAMERA50 Offline
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Citazione:ZK ha scritto:
se posso aggiungere qualcosa.. non me ne volere, dai pure un occhio alle moderne rande trapezzoidali, class 40, mini e vor!
alla fine dopo quasi due secoli si e' tornati a configurazioni molto simili ma da barche con 10 persone quando bastano su un 40 a barche che si portano in solitario!
so belle le barche d' epoca ma.. scendi che sei tutto ammacato, per uscire anche solo per fare il bagno ti ci vuole l' equipaggio.. no familiare, gente che sa!
per finire insieme alla barca ti devi comprare il maestro d' ascia per le riparazioni.. e non so se a mazzara ce ne so ancora disposti a venire via!
insomma studiaiti bene i contro, ci vogliono tanti quattrini, tanta gente che tu possa chiamare anche solo per un giro fuori dal porto e soprattutto.. so sempre in riparazione, io esco spesso con quelle restaurate a viareggio da 'del carlo'.. fatti un giro pure li.. e lascia perdere.. loro galeggiano ma ti tirano a fondo.. le vele so a ferzi minuscoli, alti 40 cm e tutti cuciti a mano.. che altro ti devo di per dissuaderti!


No ! ti prego ...

la mia sarebbe piccolina ,( 7 / 8 mt ) poco più di un tosher
per uscite di 2 , toh ... 3 giorni al massimo

tra l' altro col legno me la cavo discretamente

buon vento

Carlo
21-07-2011 04:41
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Moby Dick Offline
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Armo aurico - controranda
La controranda diventa solidale con l'albero e il picco per cui nelle virate segue la randa, non deve essere ammainata e ritirata su. Drizza e scotta che sono incocciate a circa metà delle aste la portano sull'albero e sul picco, la mura la tiene in linea con gli stessi. La difficoltà nel mandarla a riva dipende proprio dal fatto che drizza e scotta sono incocciate a circa la metà delle aste e con vento queste se non sono bene sottovento alla randa sbatacchiano; devono inoltre andar su di conserva e passare fra randa e volanti alta e bassa e libere dalla mura. L'ammantiglio non è incocciato alla fine del boma come negli sloop ma con due riprese quasi alla fine del boma che nel caso del Fairlie III è di ben 9 m, 2 m al di la della poppa. La randa non è poi 60 mq come erroneamente ho scritto ma poco meno di 90.
Ha ragione ZK, sono barche difficili, anche se 'piccoline' sia per portarle che per mantenerle, non sono barche per uscite domenicali con la famiglia.
Sul Fairlie durante le regate eravamno in 9 e non eravamo proprio al completo:
randista che spesso aveva bisogno di un aiuto, timoniere, due addetti alle volanti che sono strutturali, almeno due per parte per mollare e cazzare le scotte della trinchetta, fiocco e uccellina, un tattico che al bisogno aiutava il randista.
Ti allego una foto della barca in navigazione, ancora non armata mentre ci stiamo portando sul campo di regata di Saint Tropé. A parte gli stralli di prua per le tre vele che ben si comprendono, si vedono i due paranchi incocciati sul picco e l'ammantiglio del boma. Si intravedono poco le volanti alte e basse che sono a riposo.

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24-07-2011 02:38
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CCAMERA50 Offline
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Citazione:Moby Dick ha scritto:
La controranda diventa solidale con l'albero e il picco per cui nelle virate segue la randa, non deve essere ammainata e ritirata su. Drizza e scotta che sono incocciate a circa metà delle aste la portano sull'albero e sul picco, la mura la tiene in linea con gli stessi. La difficoltà nel mandarla a riva dipende proprio dal fatto che drizza e scotta sono incocciate a circa la metà delle aste e con vento queste se non sono bene sottovento alla randa sbatacchiano; devono inoltre andar su di conserva e passare fra randa e volanti alta e bassa e libere dalla mura. L'ammantiglio non è incocciato alla fine del boma come negli sloop ma con due riprese quasi alla fine del boma che nel caso del Fairlie III è di ben 9 m, 2 m al di la della poppa. La randa non è poi 60 mq come erroneamente ho scritto ma poco meno di 90.
Ha ragione ZK, sono barche difficili, anche se 'piccoline' sia per portarle che per mantenerle, non sono barche per uscite domenicali con la famiglia.
Sul Fairlie durante le regate eravamno in 9 e non eravamo proprio al completo:
randista che spesso aveva bisogno di un aiuto, timoniere, due addetti alle volanti che sono strutturali, almeno due per parte per mollare e cazzare le scotte della trinchetta, fiocco e uccellina, un tattico che al bisogno aiutava il randista.
Ti allego una foto della barca in navigazione, ancora non armata mentre ci stiamo portando sul campo di regata di Saint Tropé. A parte gli stralli di prua per le tre vele che ben si comprendono, si vedono i due paranchi incocciati sul picco e l'ammantiglio del boma. Si intravedono poco le volanti alte e basse che sono a riposo.

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splendida barca....

mi rendo conto delle difficoltà di 'gestione' sia sotto vela che in genere , ma è troppo bella ( penso che sia un pò come con le donne )

un' altra domanda , come è la velocità sotto vela ?

ti dà quello che ( a vista ) sembra promettere ?

per me di bolina con vento leggero ( oppure molto forte ) i plasticoni moderni li 'massacri' sbaglio ?

buon vento

Carlo
25-07-2011 14:36
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ZK Offline
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Citazione:CCAMERA50 ha scritto:
Citazione:Moby Dick ha scritto:
La controranda diventa solidale con l'albero e il picco per cui nelle virate segue la randa, non deve essere ammainata e ritirata su. Drizza e scotta che sono incocciate a circa metà delle aste la portano sull'albero e sul picco, la mura la tiene in linea con gli stessi. La difficoltà nel mandarla a riva dipende proprio dal fatto che drizza e scotta sono incocciate a circa la metà delle aste e con vento queste se non sono bene sottovento alla randa sbatacchiano; devono inoltre andar su di conserva e passare fra randa e volanti alta e bassa e libere dalla mura. L'ammantiglio non è incocciato alla fine del boma come negli sloop ma con due riprese quasi alla fine del boma che nel caso del Fairlie III è di ben 9 m, 2 m al di la della poppa. La randa non è poi 60 mq come erroneamente ho scritto ma poco meno di 90.
Ha ragione ZK, sono barche difficili, anche se 'piccoline' sia per portarle che per mantenerle, non sono barche per uscite domenicali con la famiglia.
Sul Fairlie durante le regate eravamno in 9 e non eravamo proprio al completo:
randista che spesso aveva bisogno di un aiuto, timoniere, due addetti alle volanti che sono strutturali, almeno due per parte per mollare e cazzare le scotte della trinchetta, fiocco e uccellina, un tattico che al bisogno aiutava il randista.
Ti allego una foto della barca in navigazione, ancora non armata mentre ci stiamo portando sul campo di regata di Saint Tropé. A parte gli stralli di prua per le tre vele che ben si comprendono, si vedono i due paranchi incocciati sul picco e l'ammantiglio del boma. Si intravedono poco le volanti alte e basse che sono a riposo.

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splendida barca....

mi rendo conto delle difficoltà di 'gestione' sia sotto vela che in genere , ma è troppo bella ( penso che sia un pò come con le donne )

un' altra domanda , come è la velocità sotto vela ?

ti dà quello che ( a vista ) sembra promettere ?

per me di bolina con vento leggero ( oppure molto forte ) i plasticoni moderni li 'massacri' sbaglio ?

buon vento

Carlo

sbagli ma... e' il fascino che e' molto diverso!
io le regatelle con le barche d' epoca!!!!!!! non ci rinucerei mai! ma sono piu veloci dei plasticoni moderni come un vecchio biplano e' piu veloce di un jet moderno..delle manovre poi... lasciamo perdere, alle regate di barche d' epoca la crocerossa ci sta in banchina e raramente non lavora sul serio!
se le vivi in termini di prestazioni fai un errore colossale, dietro c'e' una cosa irrazionale che si chiama fascino e amore per certa parte di storia e di cultura.. nulla che si possa misurare con un log!

amare le donne, dolce il caffe.
25-07-2011 15:24
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Moby Dick Offline
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Messaggio: #13
Armo aurico - controranda
[/quote]

sbagli ma... e' il fascino che e' molto diverso!
...
sono piu veloci dei plasticoni moderni come un vecchio biplano e' piu veloce di un jet moderno..delle manovre poi... lasciamo perdere,
...
se le vivi in termini di prestazioni fai un errore colossale, dietro c'e' una cosa irrazionale che si chiama fascino e amore per certa parte di storia e di cultura.. nulla che si possa misurare con un log!
[/quote]
ZK ancora una volta ha ragione 'dietro c'e' una cosa irrazionale che si chiama fascino e amore per certa parte di storia e di cultura.. nulla che si possa misurare con un log!'
Questo non vuol dire che nelle regate d'epoca manchi la competizione e la ricerca della velocità. Ti allego due foto che danno un pò il senso di queste regate.


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Bona Fide


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Moonbeam
Nella prima si vede Bona Fide nelle regate delle barche d'epoca di Saint Tropéz lanciata a tagliare per prima la linea di arrivo con una velocità che in bolina larga è di gran lunga superiore alle barche moderne, sfido, con tutta quella tela a riva.
Progetto di Charles Sibbick del 1899 splendidamente restaurata e portata sui campi di regata per vincere. Non ha motore e il suo armatore la sposta con camion nei lunghi spostamenti, disarmandola.
La seconda è il Moonbeam sempre nelle regate di Saint Tropéz che dà l'idea di una vecchia signora a spasso intenta a pavoneggiarsi non curandosi più di tanto della competizione interpretata come passerella.
Progetto di William Fife Junior del 1903 l.f.t. 31 m
25-07-2011 16:40
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mckewoy Offline
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Armo aurico - controranda
anche senza controranda e con il solo fiocco è un bellissimo armo



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25-07-2011 17:48
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CCAMERA50 Offline
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Armo aurico - controranda
Citazione:Moby Dick ha scritto:

sbagli ma... e' il fascino che e' molto diverso!
...
sono piu veloci dei plasticoni moderni come un vecchio biplano e' piu veloce di un jet moderno..delle manovre poi... lasciamo perdere,
...
se le vivi in termini di prestazioni fai un errore colossale, dietro c'e' una cosa irrazionale che si chiama fascino e amore per certa parte di storia e di cultura.. nulla che si possa misurare con un log!
[/quote]
ZK ancora una volta ha ragione 'dietro c'e' una cosa irrazionale che si chiama fascino e amore per certa parte di storia e di cultura.. nulla che si possa misurare con un log!'
Questo non vuol dire che nelle regate d'epoca manchi la competizione e la ricerca della velocità. Ti allego due foto che danno un pò il senso di queste regate.


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Moonbeam
Nella prima si vede Bona Fide nelle regate delle barche d'epoca di Saint Tropéz lanciata a tagliare per prima la linea di arrivo con una velocità che in bolina larga è di gran lunga superiore alle barche moderne, sfido, con tutta quella tela a riva.
Progetto di Charles Sibbick del 1899 splendidamente restaurata e portata sui campi di regata per vincere. Non ha motore e il suo armatore la sposta con camion nei lunghi spostamenti, disarmandola.
La seconda è il Moonbeam sempre nelle regate di Saint Tropéz che dà l'idea di una vecchia signora a spasso intenta a pavoneggiarsi non curandosi più di tanto della competizione interpretata come passerella.
Progetto di William Fife Junior del 1903 l.f.t. 31 m

[/quote]

se mi dici che stringono meno , ok concordo , ma perchè più lente ?

delusione ! ! 42

...con la tela in più che portano rispetto alle moderne ...

e poi la famosa formula di Froude ( V n = 1,35 radq L p ) connessa alla lunghezza non vale per tutti ?

sia vecchie che nuove ?

Carlo
25-07-2011 18:36
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ZK Offline
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Armo aurico - controranda
quando ho chiesto di tenere qui il 3d pensavo di parlare di una barca moderna in particolare!
piu che della barca pensavo alla classe... class40!
che c' azzecca?
e' la prima volta da 50 anni che viene riproposta una classe con un po di liberta nel piano velico!
ai tempi del times rule o di froude (ha fatto la formulina mai recepita come reale compenso ma padre del sistema a rating.. ha fatto molto di piu e mi spiace che i velisti lo conoscano per quella stronzata... in realazione al resto) le vecchie signore avevano piani velici fuori da formule di compenso.. se confronti il log di un clas 40 che di bolina stretta (poco piu di 25 gradi sul apparente )fa 8.3 nodi con una vecchia signora di 40 piedi.. lascia perdere!

amare le donne, dolce il caffe.
25-07-2011 18:56
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CCAMERA50 Offline
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Messaggio: #17
Armo aurico - controranda
Moby e ZK

è chiaro che quoto al 110% il fatto del fascino, della storia e della
cultura , ci mancherebbe ! ...anzi , si parte proprio da lì , come dire
è una 'condicio sine qua non'

però sapete anche quanto sia vero che quando si va per mare e si incontra un' altra barca ...' è regata ! ' , per cui un pò di voglia
di performance comunque sia credo che sia nel DNA del velista ....

beh pace , mi accontenterò di ammirarle con un sospiro , le ' old ladyes' , intanto che cercherò un imbarco su una di esse


grazie e buon vento

Carlo
25-07-2011 19:29
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B. Luigi Offline
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Messaggio: #18
RE: Armo aurico - controranda
Buongiorno a tutti, ho letto con interesse le vostre spiegazioni per quanto riguarda le manovre della controranda, ma non ho capito se la contro randa viene issata a riva completa di alberetti che la sostengono.

Io ho trovato solo queste immagini dove si vedono le manovre, ci dono altri metodi?Potete aiutarmi?
Grazie a tutti.


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08-04-2017 12:50
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