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Ripartitore di Carica serve?
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corradino Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Citazione:mania2 ha scritto:
relativamente all'uso del relais, immaginando come è stato utilizzato ma potrei sbagliare, faccio una domanda.
Immaginiamo di stare fermi in rada 2 giorni e le mie batterie servizi vanno a terra. Accendo il motore senza problemi perchè quella motore è isolata e ha mantenuto la carica, a questo punto il relais le mette in parallelo e la batteria motore viene soggetta ad una richiesta improvvisa di carica da parte delle servizi scariche e di capacità probabilmente doppia. Ovvio, ci sarà anche il contributo della carica dell'alternatore ma...cosa succede alla batteria motore? e a quelle servizi?
Ciao Mania2 una batteria molto scarica assorbe una piccola corrente, e non come molti credono una corrente fortissima prova ne è la resistenza interna della batteria che è mooolto alta quanto più questa è scarica...
poi via via che inizia a ricaricarsi assorbe una corrente sempre più alta ma questo dipende dalla tensione che viene applicata ai suoi capi,l'unico inconveniente di questo sistema economico e semplicissimo del relais comandato dall'alternatore e se le batterie servizi dovessero andare internamente in cortocircuito per tutelarmi ho dovuto spendere altri 5 euro hahaahah per un portafusibili e fusibile da apllicare sul cavo che parallela i sistemi in modo che se la corrente dovesse superare i 50 amperequesto collegamento verrebbe interroto in una frazione di secondo non so se mi sono capito a volte si crede che per avere un risulttato si deve comperare e spendere fior fior di centinaio di eurozzi ma su un a barca di 10 metri del 1980 forse prima di mettere ripartitori MOSFET due soldi me li spendo per vele e attr, di coperta..

LA TERRA la madre terra.. non ci sopporta più..ma la nostra economia funziona solo sulla crescita continua siamo un treno lanciato verso il binario morto
07-12-2012 23:59
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corradino Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Citazione:Nanni64 ha scritto:
Da quello che ho capito (ma Corradino ti spiegherà sicuramente meglio) il flusso di carica generato dall'alternatore è più 'forte' rispetto al flusso di autoscarica di una batteria sull'altra. A me fino ad ora non si sono mai parallelate tanto è vero che la misurazione dopo aver spento il motore non è mai la stessa per ogni gruppo di batterie.
emh em h nanni forse devo dirti che non hai ben chiaro come funzia il tuo impianto anche se quello che conta è che funziona bene...

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08-12-2012 00:01
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Fabino Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Ciao Elmax, quando parli di cavi stagnati tutto sovradimensionato, cosa intendi? A volte si pensa che avere dei cavi da 50mmq di sezione siano enormi e poi ci si rende conto che siamo appena al limite. Mi permetto di notare che forse l'elettricità non è il tuo forte, quindi visto che anche tu sei per lavori, prima di spendere anche 1 solo euro ti consiglio di fare la cosa più importante prima di iniziare a ricostruire appunto la parte elettrica. Prima di tutto devi fare il bilancio elettrico della tua barca, sulla base della tua esperienza e degli strumenti/accessori che hai a bordo. Successivamente potrai fare tutte le valutazioni del caso, ovvero dimensionamento dei cavi, relativa taratura dei MT/Fus.e cavi per le partenze.
Se ti necessita qualche consiglio chiedi pure.
Buon lavoro
Fabio
08-12-2012 00:16
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IanSolo Offline
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Ripartitore di Carica serve?
maurizio1955 ha scritto:
------------------------
Bisogna comunque far presente che il ripartitore di carica, se a diodi, genera una caduta di tensione, nominale di 0,6 V ma che a diodi caldi può arrivare e superare 1 V.
------------------------

La tensione di caduta diretta ai capi di un diodo (Forward Voltage) cala con l'aumentare della temperatura ! Quindi a diodi caldi sara' meglio e non peggio :


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

come riferimento un qualunque Datasheet di qualunque diodo (da cui e' stato tratto il grafico)
08-12-2012 00:17
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Nanni64 Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Ho seguito passo passo le tue indicazioni a testa bassa Big GrinBig GrinBig Grin. Finchè va non mi pongo problemi!Cool
Ad maiora
08-12-2012 00:22
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freddi Offline
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Messaggio: #26
Ripartitore di Carica serve?
Ciao a tutti, sono completamente d'accordo con mania2, anche perchè ho avuto modo di studiare il problema sulla mia barca e poi montare il separatore di carica come soluzione. Se se ne acquista uno di buona qualità, non solo separa le batterie, non solo le carica in maniera indipendente, ma va a caricare prima una e poi l'altra a seconda del bisogno di carica di ciascuna. Risultato: le batterie si caricano in meno tempo e durano molto di più.
08-12-2012 02:34
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wind e sea Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Citazione:corradino ha scritto:
Citazione:mania2 ha scritto:
relativamente all'uso del relais, immaginando come è stato utilizzato ma potrei sbagliare, faccio una domanda.
Immaginiamo di stare fermi in rada 2 giorni e le mie batterie servizi vanno a terra. Accendo il motore senza problemi perchè quella motore è isolata e ha mantenuto la carica, a questo punto il relais le mette in parallelo e la batteria motore viene soggetta ad una richiesta improvvisa di carica da parte delle servizi scariche e di capacità probabilmente doppia. Ovvio, ci sarà anche il contributo della carica dell'alternatore ma...cosa succede alla batteria motore? e a quelle servizi?
Ciao Mania2 una batteria molto scarica assorbe una piccola corrente, e non come molti credono una corrente fortissima prova ne è la resistenza interna della batteria che è mooolto alta quanto più questa è scarica...
poi via via che inizia a ricaricarsi assorbe una corrente sempre più alta ma questo dipende dalla tensione che viene applicata ai suoi capi,l'unico inconveniente di questo sistema economico e semplicissimo del relais comandato dall'alternatore e se le batterie servizi dovessero andare internamente in cortocircuito per tutelarmi ho dovuto spendere altri 5 euro hahaahah per un portafusibili e fusibile da apllicare sul cavo che parallela i sistemi in modo che se la corrente dovesse superare i 50 amperequesto collegamento verrebbe interroto in una frazione di secondo non so se mi sono capito a volte si crede che per avere un risulttato si deve comperare e spendere fior fior di centinaio di eurozzi ma su un a barca di 10 metri del 1980 forse prima di mettere ripartitori MOSFET due soldi me li spendo per vele e attr, di coperta..
....quindi mi pare di capire che il relè (io per adesso se voglio il parallelo lo attacco manualmente con l'apposita chiavetta) fa sì che l'alternatore carichi prima la batteria più carica, mentre il ripartitore (almeno questo è quello che dicono i dati tecnici di alcuni di loro) da sempre la precedenza alla batteria motore che si è appena scaricata per la messa in moto....sarà questo un vantaggio per il ripartitore?
08-12-2012 02:53
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mania2 Offline
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Citazione:wind e sea ha scritto:
Citazione:corradino ha scritto:
Citazione:mania2 ha scritto:
relativamente all'uso del relais, immaginando come è stato utilizzato ma potrei sbagliare, faccio una domanda.
Immaginiamo di stare fermi in rada 2 giorni e le mie batterie servizi vanno a terra. Accendo il motore senza problemi perchè quella motore è isolata e ha mantenuto la carica, a questo punto il relais le mette in parallelo e la batteria motore viene soggetta ad una richiesta improvvisa di carica da parte delle servizi scariche e di capacità probabilmente doppia. Ovvio, ci sarà anche il contributo della carica dell'alternatore ma...cosa succede alla batteria motore? e a quelle servizi?
Ciao Mania2 una batteria molto scarica assorbe una piccola corrente, e non come molti credono una corrente fortissima prova ne è la resistenza interna della batteria che è mooolto alta quanto più questa è scarica...
poi via via che inizia a ricaricarsi assorbe una corrente sempre più alta ma questo dipende dalla tensione che viene applicata ai suoi capi,l'unico inconveniente di questo sistema economico e semplicissimo del relais comandato dall'alternatore e se le batterie servizi dovessero andare internamente in cortocircuito per tutelarmi ho dovuto spendere altri 5 euro hahaahah per un portafusibili e fusibile da apllicare sul cavo che parallela i sistemi in modo che se la corrente dovesse superare i 50 amperequesto collegamento verrebbe interroto in una frazione di secondo non so se mi sono capito a volte si crede che per avere un risulttato si deve comperare e spendere fior fior di centinaio di eurozzi ma su un a barca di 10 metri del 1980 forse prima di mettere ripartitori MOSFET due soldi me li spendo per vele e attr, di coperta..
....quindi mi pare di capire che il relè (io per adesso se voglio il parallelo lo attacco manualmente con l'apposita chiavetta) fa sì che l'alternatore carichi prima la batteria più carica, mentre il ripartitore (almeno questo è quello che dicono i dati tecnici di alcuni di loro) da sempre la precedenza alla batteria motore che si è appena scaricata per la messa in moto....sarà questo un vantaggio per il ripartitore?
no, scusa ma non è così...è quasi il contrario, provo a sintetizzare.
con il relais le batterie vanno in parallelo appena si accende il motore. pertanto appena si accende il motore si trovano in comunicazione come se fossero un solo pacco batterie. Poi come ci racconta Corradino c'è la possibilità di mettere un fusibile di sicurezza ma per ora lasciamo perdere.
Con un ripartitore si possono ottenere diverse cose a secondo del tipo di ripartitore.
Con un ripartitore semplice (non elettronico, costituito da semplici diodi) la carica proveniente dall'alternatore viene sempre distribuita 'indipendentemente' tra i due sistemi batteria (motore e servizi) senza alcuna comunicazione tra i due e con cariche che sono proporzionali al livello di scariva (tensione) dei due sistemi.
Se si adottano ripartitori intelligenti (elettronicamente parlando) questi dispongono di circuiti elettronici che ne possono ottimizzare il rendimento e il funzionamento e ovviamente varia dal tipo di prodotto.
08-12-2012 17:41
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mania2 Offline
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Citazione:corradino ha scritto:
Citazione:mania2 ha scritto:
relativamente all'uso del relais, immaginando come è stato utilizzato ma potrei sbagliare, faccio una domanda.
Immaginiamo di stare fermi in rada 2 giorni e le mie batterie servizi vanno a terra. Accendo il motore senza problemi perchè quella motore è isolata e ha mantenuto la carica, a questo punto il relais le mette in parallelo e la batteria motore viene soggetta ad una richiesta improvvisa di carica da parte delle servizi scariche e di capacità probabilmente doppia. Ovvio, ci sarà anche il contributo della carica dell'alternatore ma...cosa succede alla batteria motore? e a quelle servizi?
Ciao Mania2 una batteria molto scarica assorbe una piccola corrente, e non come molti credono una corrente fortissima prova ne è la resistenza interna della batteria che è mooolto alta quanto più questa è scarica...
poi via via che inizia a ricaricarsi assorbe una corrente sempre più alta ma questo dipende dalla tensione che viene applicata ai suoi capi,l'unico inconveniente di questo sistema economico e semplicissimo del relais comandato dall'alternatore e se le batterie servizi dovessero andare internamente in cortocircuito per tutelarmi ho dovuto spendere altri 5 euro hahaahah per un portafusibili e fusibile da apllicare sul cavo che parallela i sistemi in modo che se la corrente dovesse superare i 50 amperequesto collegamento verrebbe interroto in una frazione di secondo non so se mi sono capito a volte si crede che per avere un risulttato si deve comperare e spendere fior fior di centinaio di eurozzi ma su un a barca di 10 metri del 1980 forse prima di mettere ripartitori MOSFET due soldi me li spendo per vele e attr, di coperta..
ok chiarissimo. non ho la competenza sufficiente per valutare le problematiche indotte da forti correnti di carica su batterie scariche ma avevo appunto letto qualcosa in merito ai pericoli.
Però, un ripartitore costa 40-50 euro... si possono pure spendere rispetto ai 10 euro che hai speso tu...WinkCoolWink e forse il sistema ne guadagna un pò.
08-12-2012 17:47
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RMV2605D Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Il relè di parallelo è la cosa migliore per distribuire la carica nei due banchi senza diodi che costano e dissipano.

Per azionarlo al meglio ci sono due possibilità:

-Asservirlo ad un circuito caricatore 'intelligente'(hanno l'apposita uscita)

-Asservirlo ad un semplice circuito pilotato dalla tensione della batteria servizi

In entrambi i casi il parallelo viene comandato quando la batteria servizi (cui và l'alternatore ed altre fonti di carica) è salita di tensione (tipicamente 13,3 V) e staccato quando non è più caricata (tipicamente 13,0 V).

Il circuito, che consuma quasi nulla, è sempre in funzione ed agisce indipendetemente dalla fonte di carica (alternatore, caricabatteria da banchina, pannelli solari, etc.) e assicura di avere sempre la batteria motore carica e pronta per l'avviamento, senza alcun rischio di sfruttarla per altro e non potere avviare, senza dovere mai fare nulla.

Big GrinBig GrinBig Grin
08-12-2012 18:45
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wind e sea Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Citazione:mania2 ha scritto:
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Citazione:mania2 ha scritto:
relativamente all'uso del relais, immaginando come è stato utilizzato ma potrei sbagliare, faccio una domanda.
Immaginiamo di stare fermi in rada 2 giorni e le mie batterie servizi vanno a terra. Accendo il motore senza problemi perchè quella motore è isolata e ha mantenuto la carica, a questo punto il relais le mette in parallelo e la batteria motore viene soggetta ad una richiesta improvvisa di carica da parte delle servizi scariche e di capacità probabilmente doppia. Ovvio, ci sarà anche il contributo della carica dell'alternatore ma...cosa succede alla batteria motore? e a quelle servizi?
Ciao Mania2 una batteria molto scarica assorbe una piccola corrente, e non come molti credono una corrente fortissima prova ne è la resistenza interna della batteria che è mooolto alta quanto più questa è scarica...
poi via via che inizia a ricaricarsi assorbe una corrente sempre più alta ma questo dipende dalla tensione che viene applicata ai suoi capi,l'unico inconveniente di questo sistema economico e semplicissimo del relais comandato dall'alternatore e se le batterie servizi dovessero andare internamente in cortocircuito per tutelarmi ho dovuto spendere altri 5 euro hahaahah per un portafusibili e fusibile da apllicare sul cavo che parallela i sistemi in modo che se la corrente dovesse superare i 50 amperequesto collegamento verrebbe interroto in una frazione di secondo non so se mi sono capito a volte si crede che per avere un risulttato si deve comperare e spendere fior fior di centinaio di eurozzi ma su un a barca di 10 metri del 1980 forse prima di mettere ripartitori MOSFET due soldi me li spendo per vele e attr, di coperta..
....quindi mi pare di capire che il relè (io per adesso se voglio il parallelo lo attacco manualmente con l'apposita chiavetta) fa sì che l'alternatore carichi prima la batteria più carica, mentre il ripartitore (almeno questo è quello che dicono i dati tecnici di alcuni di loro) da sempre la precedenza alla batteria motore che si è appena scaricata per la messa in moto....sarà questo un vantaggio per il ripartitore?
no, scusa ma non è così...è quasi il contrario, provo a sintetizzare.
con il relais le batterie vanno in parallelo appena si accende il motore. pertanto appena si accende il motore si trovano in comunicazione come se fossero un solo pacco batterie. Poi come ci racconta Corradino c'è la possibilità di mettere un fusibile di sicurezza ma per ora lasciamo perdere.
Con un ripartitore si possono ottenere diverse cose a secondo del tipo di ripartitore.
Con un ripartitore semplice (non elettronico, costituito da semplici diodi) la carica proveniente dall'alternatore viene sempre distribuita 'indipendentemente' tra i due sistemi batteria (motore e servizi) senza alcuna comunicazione tra i due e con cariche che sono proporzionali al livello di scariva (tensione) dei due sistemi.
Se si adottano ripartitori intelligenti (elettronicamente parlando) questi dispongono di circuiti elettronici che ne possono ottimizzare il rendimento e il funzionamento e ovviamente varia dal tipo di prodotto.
http://www.sic-divisione-elettronica.it/...=3&Cod=161

io ho questo qui ancora da montare e fra le caratteristiche tecniche dice che da la prevalenza alla batteria più scarica....qualcuno lo ha già montato in barca? ne è soddisfatto?

p.s. mi pare che corradino ha detto che se una batteria è scarica prende meno corrente....quando comincia a ricaricarsi ne prende di più...quindi se sono in parallelo durante la stessa carica quella più scarica ricarica di meno...il fusibile serve solo quando è in corto ma non quando è semplicemente scarica
09-12-2012 03:02
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giacomino64 Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Io non ho il ripartitore di carica. Pero' non metto mai le batterie in comunicazione a motore spento. Dopo che ho acceso il motore metto il parallelo. Ho scarse conoscenze, ma mi hanno detto che, con l' alternatore in funzione le batterie non sentono differenze di tensione e quindi non c'è passaggio di carica dall' una all' altra. Appena spengo via subito il parallelo, mai avuto problemi ( ma il ripartitore e' in programma).
09-12-2012 08:25
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IanSolo Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Un equivalente che consente di capire bene come funziona l'accoppiata batterie-alternatore e' quello idraulico, immagina di avere al posto delle batterie dei recipienti (che immaginiamo uguali) con acqua a livelli diversi cosi' come sono le batterie con diversa carica e al posto dell'alternatore (o del caricabatterie) una pompa per l'acqua munita di un sensore di livello (livello, non pressione) posto sul tubo che la collega al recipiente che va a riempire (il regolatore dell'alternatore). Se l'acqua proveniente dalla pompa si riversa in un solo recipiente questo salira' di livello fino a che il sensore terra' in funzione la pompa e il risultato sara' che non appena porremo in collegamento (in parallelo) questo recipiente con un altro l'acqua contenuta si riversera' molto velocemente verso quello a minore livello. La differenza di livello fra i recipienti e' ovvio che sara' (salvo casi particolari) minore se la pompa non e' stata attivata, e' quindi meglio porli in comunicazione prima di attivare la pompa e non dopo (nel caso di batterie questo lo puo' fare un parallelatore automatico che puo' essere piu' o meno sofisticato).
Se si dispone di una derivazione che dalla pompa porta a tutti i recipienti (ripartitore di carica, di qualunque tipo sia) questi si riempiranno assieme dando favore a quello con il livello piu' basso e cio' finche' verra' raggiunto il limite impostato sul sensore di livello della pompa.

I due sistemi (parallelatore e ripartitore) godono di pregi e difetti: il parallelatore se di tipo molto semplice (senza 'sensing' di minima tensione) ha il difetto che se una delle batterie poste in parallelo ha elementi in cortocircuito questa produrra' la scarica anche delle altre (talora anche violentemente e per questo necessita di fusibile adeguato) ma ha il pregio che se una delle batterie non ha carica sufficiente le altre suppliranno fornendo l'energia mancante (ma l'utilizzatore non si accorgera' del problema finche' le altre ce la faranno), il ripartitore ha il difetto di avere (se non e' di tipo particolare o se non si usano circuiti di compensazione) una caduta di tensione ai suoi capi, di non permettere la carica delle altre batterie se una di esse ha tensione bassa a causa di elementi in cortocircuito e di richiedere un sistema per parallelare le batterie nel caso sia necessario travasare dell'energia (ma basta un cavo con morsetti adeguati da usare al momento) ma ha il pregio di favorire automaticamente la batteria meno carica distribuendo poi equamente l'energia disponibile.
09-12-2012 16:49
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corradino Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Citazione:giacomino64 ha scritto:
Io non ho il ripartitore di carica. Pero' non metto mai le batterie in comunicazione a motore spento. Dopo che ho acceso il motore metto il parallelo. Ho scarse conoscenze, ma mi hanno detto che, con l' alternatore in funzione le batterie non sentono differenze di tensione e quindi non c'è passaggio di carica dall' una all' altra. Appena spengo via subito il parallelo, mai avuto problemi ( ma il ripartitore e' in programma).
Ciao Giacomino io avevo il tuo stesso metodo ma poi stanco di girare lo staccabatterie ho automatizzato ed ottimizzato il sistema facendo fare il lavoro ad un relais senza dovermi ricordare e scenedere sottocoperta..

comunque con 100 euro compri un CIRIX relais intelligente che vede la tensione delle batterie e chiude il parallelo solo se serve..

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10-12-2012 06:35
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corradino Offline
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Ripartitore di Carica serve?
[quote]IanSolo ha scritto:
....non appena porremo in collegamento (in parallelo) questo recipiente con un altro l'acqua contenuta si riversera' molto velocemente verso quello a minore livello. La differenza di livello fra i recipienti e' ovvio che sara' (salvo casi particolari) minore se la pompa non e' stata attivata, e' quindi meglio porli in comunicazione prima di attivare la pompa e non dopo ....




le analogie con l'idraulica mi son sempre piaciute tuttavia,
questo passo non mi convince, manca qualcosa che si chiama resitenza interna del generatore ...quindi tutto questo riversamento non lo condivido e non l'ho mai verificato nella pratica, l'unico riversamento che potrei avere e se le servizi si mettono in corto ma per questo basta un fusibile...
e poi perchè il dislivello sarebbe inferiore se l'alternatore non carica, non è affatto meglio parallelare a motore spento come sostieni..


a presto
corrado

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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-12-2012 06:53 da corradino.)
10-12-2012 06:44
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corradino Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Citazione:mania2 ha scritto:
[.. pertanto appena si accende il motore si trovano in comunicazione come se fossero un solo pacco batterie. Poi come ci racconta Corradino c'è la possibilità di mettere un fusibile di sicurezza ma per ora lasciamo perdere.
in tre anni non è mai saltato un fusibile e di notti in rada con frigo stereo e altro ne ho fatte tante l'unico fatto e che l'alternatore consuma un pochino la cinghia ...
il fusibile serve solo se le SERVIZI o la MOTORE VANNO IN CORTO , e io dopo le butto e le rimetto nuove.(sgraaaaT)Cool

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10-12-2012 06:52
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IanSolo Offline
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Ripartitore di Carica serve?
Appena acceso il motore con collegata una sola batteria questa sale rapidamente di tensione per effetto della corrente proveniente dall'alternatore che, grazie al suo regolatore, lavora a tensione costante ed e' quindi una sorgente a bassa impedenza, la batteria di avviamento si trovera' quindi ad avere una tensione certamente piu' alta delle altre che sono a riposo e a causa di cio' potra' cedere (la batteria, non l'alternatore) carica a queste anche con corrente molto forte.
Il fatto che non si osservino inconvenienti nella pratica di parallelare senza tener conto delle differenze di tensione e' dovuto alla grande 'robustezza' intrinseca delle batterie al piombo che e' uno dei motivi che, oltre al costo piu' basso, le fa preferire agli altri tipi nonostante i loro noti problemi.
Le batterie in buone condizioni hanno a riposo (quando non appena sottoposte a consumo o a ricarica) praticamente tutte la stessa tensione con piccole differenze, non c'e' quindi problema particolare a porle in parallelo in tali condizioni per poi sottoporle a ricarica assieme.
Diversa e' solo la condizione in cui una delle batterie sia stata molto scaricata, in questo caso e' opportuna una ricarica prima del parallelo (che a mio parere andra' comunque eseguito a riposo) per portarla ad una tensione piu' vicina possibile a quella delle altre.
Stiamo comunque parlando di finezze che hanno come sola conseguenza una certa variazione della vita utile delle batterie che essendo di anni e' molto difficile da percepire da parte dell'utilizzatore finale quale noi siamo.
10-12-2012 16:46
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corradino Offline
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Citazione:IanSolo ha scritto:
Appena acceso il motore con collegata una sola batteria questa sale rapidamente di tensione per effetto della corrente proveniente dall'alternatore che, grazie al suo regolatore, lavora a tensione costante ed e' quindi una sorgente a bassa impedenza, la batteria di avviamento si trovera' quindi ad avere una tensione certamente piu' alta delle altre che sono a riposo e a causa di cio' potra' cedere (la batteria, non l'alternatore) carica a queste anche con corrente molto forte.
Il fatto che non si osservino inconvenienti nella pratica di parallelare senza tener conto delle differenze di tensione e' dovuto alla grande 'robustezza' intrinseca delle batterie al piombo che e' uno dei motivi che, oltre al costo piu' basso, le fa preferire agli altri tipi nonostante i loro noti problemi.
Le batterie in buone condizioni hanno a riposo (quando non appena sottoposte a consumo o a ricarica) praticamente tutte la stessa tensione con piccole differenze, non c'e' quindi problema particolare a porle in parallelo in tali condizioni per poi sottoporle a ricarica assieme.
Diversa e' solo la condizione in cui una delle batterie sia stata molto scaricata, in questo caso e' opportuna una ricarica prima del parallelo (che a mio parere andra' comunque eseguito a riposo) per portarla ad una tensione piu' vicina possibile a quella delle altre.
Stiamo comunque parlando di finezze che hanno come sola conseguenza una certa variazione della vita utile delle batterie che essendo di anni e' molto difficile da percepire da parte dell'utilizzatore finale quale noi siamo.

Ciao Ian, sono in fondo d'accordo con te sul discorso delle trascurabili influenze sulla vita della batteria, in oltre aggiungo che come lo utilizzo io il relais sui chiude e parallela come l'alternatore inizia a caricare quindi non eistono le differenze a cui tu ti riferisci, in oltre occorre considerare che in quel frangente la batteria avviamento non è poi così alta di tensione in quanto ha appena avviato il motorte erogando una forte corrente per il motorino... Risultato ad ora nessun cambio batterie e nessuna panne ripeto per ora (tre anni) poi vediamo ma credo chela media di vita di una batteria sia intorno ai 5 anni..(ari SGRAT sgrat)

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10-12-2012 17:02
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Ripartitore di Carica serve?
Citazione:wind e sea ha scritto:
Citazione:mania2 ha scritto:
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io ho questo qui ancora da montare e fra le caratteristiche tecniche dice che da la prevalenza alla batteria più scarica....qualcuno lo ha già montato in barca? ne è soddisfatto?
quello che posti è proprio un ripartitore di carica (come quello che ho io), di buona qualità infatti si legge che non induce la classica caduta di tensione (di circa 0,5 V). Con questo tu puoi caricare i due sistemi batterie tenendoli sempre separati. I due sistemi lavoreranno sempre separati sia in scarica che in carica. Ovviamente la carica si distribuirà in modo inversamente proporzionale alla stato di carica delle batterie cioè le batterie più scariche ciucceranno più amphere, spontaneamente.
Se monti due ampherometri sulle tue batterie te ne puoi rendere conto facilmente.

Mi pare che Iansolo abbia dato una ottima spiegazione delle due soluzioni possibili e dei loro pregi e difetti. E salvo sofismi tutto può essere lasciato alle preferenze personali.
In ambedue i casi si tratta di soluzioni sufficientemente economiche.
Ma con l'elettronica che avanza forse converrà adottare sistemi 'intelligenti' che elevino le prestazioni.
10-12-2012 17:46
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wind e sea Offline
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Ripartitore di Carica serve?
grazie mania2.Smile....il montaggio di questo ripartitore è in programma con tre batterie separate e con relative chiavette per parallelo d'emergenza
10-12-2012 20:12
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