Buongiorno a tutti, vorrei condividere con voi l'esperienza della regata veleggiata di ieri. Condizioni tipiche di brezza estiva lignanesi, tanto che la partenza è stata posticipata di un ora. Lo start è stato dato con circa 4 5 nodi di apparente alla bolina. Nella mia categoria rientravano 2 first 36.7 di cui uno con tuff luff e vele in kevlar, l altro armato con rollafiocco e vele cruise in laminato.
Partenza a parte, che fortunatamente sto giro mi è riuscita bene, poi purtroppo rispetto ai 2 first non sono riuscito a stringere quanto loro. Pure quello armato con rollafiocco stringeva almeno un 5-10 gradi più di me.
La mia barca è armata con rollafiocco e vele in laminato.
La mia domanda che pongo è questa: da che parte devo iniziare a guardare per migliorare la prestazione di bolina con poca aria con particolare attenzione all'angolo? Oppure devo supinamente accettare che con poca aria la barca non arriva a stringere i 30° se non piantandosi con il fiocco parzialmente non portante?
Faccio anche presente che statisticamente i first 36.7 mi arrivano quasi sempre davanti, a meno che non siano mal portati, cosi come a titolo di cronaca faccio presente che sul lato di poppa e sul lato di bolina larga del triangolo con vento in leggero aumento ho recuperato qualcosina, ma non tanto da passare avanti.
stringere i 30 con 4-5 nodi di apparente non è cosa di tutti i giorni, specialmente con rollafiocco.
Non hai detto nulla della randa e delle regolazioni che hai provato a fare.
In più tra il D34 e il 36.7 c'è un po' di differenza. Forse in compensata hai più chances.
Allora per intenderci su regolazione randa e genoa.
genoa era cazzato, ma non a ferro per via della poca aria, con vela quasi sulle sartie, randa portata con base leggermente lasca scotta cazzata, carrello sopravvento e boma al centro.
Ciao Jack, tu hai fiocchi senza sovrapposizione se ricordo bene, giusto?
Hanno a dir la verità una leggera sovrapposizione, infatti una delle prove che volevo fare era passarli internamente alle sartie per capire se fattibile e capire poi come andava la barca. Di fatto però presumo che con quella intensità di vento la barca sia comunque poco invelata rispetto al dislocamento e che forse predilige un genoa con molta sovrapposizione mantenendo invariato l angolo ma aumentando di qualcosa la velocità
Il D34 dovrebbe avere un progetto "old style", ovvero un genoa 140 e randa meno importante.
IMHO se hai un 105 o 110 il problema maggiore è questo. Per saperlo sarei curioso a quanto devi iniziare a ridurre. Se porti facilmente fiocco pieno oltre i 20 nodi, allora è troppo piccolo.
Per la randa puoi tentare di ingrassarla di più in basso e prova vari svergolamenti in alto. Boma leggermente sottovento.
Con poco vento cazzare troppo le vele potrebbe essere controproducente. Prova a tenerle leggermente lasche per favorire i flussi. Cazzare crea una zona di alta pressione sopravvento che tende a deflettere l'aria invece che invitarla ad entrare.
prima devi far correre la barca. solo dopo pensa a stringere.
(14-07-2014 17:36)Jack1976 Ha scritto: [ -> ]Allora per intenderci su regolazione randa e genoa.
genoa era cazzato, ma non a ferro per via della poca aria, con vela quasi sulle sartie, randa portata con base leggermente lasca scotta cazzata, carrello sopravvento e boma al centro.
Avrei aggiunto " equipaggio sottovento " !!
Con poca aria aumenta lo scarroccio e questo varia in funzione della velocità, stringere tanto non sempre paga proprio in virtù di questo aspetto, è preferibile maggior angolo e maggior velocità conseguente, guadagnare mezzo nodo su circa tre che ne potevi fare è tantissimo...
Mio parere né !!
Ho una barca simile (Comet 33) e con poca aria ci si gode il genoa 140.
Certo che bastano poi 12/13 di reale per dover ridurre (almeno in equipaggio familiare).
Confermo che con poco vento le vele vanno più lasche (ragione di più se c'è anche un po' di mare)
Per la mia barca tra 6 nodi e 10 nodi la vmg massima si ottiene con angoli di 6-8 gradi al reale maggiori a 6 nodi rispetto ai 10...
Di fatto ho anche un genoa 150 che è quello che vedi in foto in laminato taffetato ed ero indeciso se armarlo o meno, di fatto pensavo a torto più per il lasco che per la bolina, quando alla fine lo svantaggio lo ho accumulato tutto sulla bolina. Proverò anche il fiocco più grande.
(14-07-2014 15:50)Jack1976 Ha scritto: [ -> ].....con poca aria la barca non arriva a stringere i 30° se non piantandosi con il fiocco parzialmente non portante?
Ci sono montagne di discussioni in cui si è cercato di spiegare che, nel caso di sartie acquartierate, i fiocchi compresi nel range tra quello non sovrapposto (107% circa) con la scotta che passa all'interno delle sartie, magari con l'ausilio di un tweaker, e quello al 135%, non sono in grado nè di fare angolo per l'interferenza con la sartia, nè di fare velocità per la ridotta superficie e dunque la vmg risulta comunque bassa ...
Può essere che un 115% o giù di là sia anche un buon compromesso in crociera, ma in un bastone, su una barca armata come il D34, risulta assolutamente una vela inefficiente in qualsiasi condizione di vento....
Albert ti aspettavo, si di fatto il genoa sarà un 115 o 120, è quello in laminato stazzato per regate orc che ho "riadattato" per il flat deck. Per condizioni di poca aria ho il frullino su bompresso. Però qui non potevo usarlo. Di fatto a questo punto tu dici vela infierita per vela infierita su un duf 34 è meglio un 140 o 150 in condizioni di poca aria. Ed è effettivamente ciò che temevo. La barca non fa angolo se non piantandosi, a questo punto meglio più tela.
Chiedo anch'io consiglio. La mia barca un first 30jk, va molto bene, parlo delle regatine di circolo. Anche a vele bianche di poppa è una bomba, di bolina faccio ottime velocità, ma vedo che mi manca un po' di angolo. Gli strumenti mi indicano 29-30 gradi di apparente prima di piantare la barca. Ho capito che è dove mi devo allenare di più. Secondo voi posso riuscire a migliorare un po' l'angolo?
I miei dubbi restano sulla capacità di portare la barca, perchè ha una chiglia a siluro, e sulla regolazione delle vele.
Il messaggio di Albert mi da invece poche speranze perchè ho le sartie molto acquartierate perchè la barca non ha il paterazzo e il fiocco con poca sovrapposizione, non saprei dire con che percentuale.
Io pensavo di provare a giocare con il carrello della randa, cercando di portarlo sopravento. Finora, seguendo i filetti in alto, ho visto che mi portava bene scarellando un pelo sottovento.
Provo a portare il carello sopravvento e lasco un po' di scotta, in modo da aprirla in alto per far fileggiare i filetti, ma tenere il boma più sopravvento?
Il fiocco cazzato al massimo o un po' più lasco?
Guarda il log. Se aumenti la velocità hai fatto una buona regolazione.
Ci vorrebbe lo strallo regolabile con martinetto idraulico, le regolazioni non sono sempre uguali dipendono dal'intensità del vento dallo stato del mare.
Con poco vento devi farla correre, con vento c'è un'eccedenza di spinta e puoi stringere di più.
La randa avendo poca sovraposizione del genoa, mia oppppppinione, va portata più lasca 2°/3°, in penna non essendoci sovraposizione del genoa stallerà e il filetto in alto neanche lo guarderei.
Ripeto, fatta la regolazione guarda il log.-
(07-11-2023 12:13)mlipizer Ha scritto: [ -> ]Il messaggio di Albert mi da invece poche speranze perchè ho le sartie molto acquartierate perchè la barca non ha il paterazzo e il fiocco con poca sovrapposizione, non saprei dire con che percentuale.
Il messaggio di Albert era riferito alle barche con le sartie interne, nate col genoa a grande sovrapposizione, che vengono armate con il genoa al 120-125 % che passa dunque fuori da sartie e crocette e dunque la balumina interferisce con sartie e crocette.
Il tuo caso è diverso, perchè hai le sartie a murata ed il jib può arrivare al massimo a toccare con la balumina sartie e crocette (se è quello di serie ce ne manca un bel po').
(07-11-2023 15:23)albert Ha scritto: [ -> ]...il jib può arrivare al massimo a toccare con la balumina...crocette (se è quello di serie ce ne manca un bel po').
Un aiuto infatti potrebbe essere arrivare a dimensione max del jib e andare a chiudere la fessura con la randa con un inhauler o tweaker che dir si voglia.
Il quesito comunque è un po' generico perché l'angolo lo si determina/ottiene anche in funzione dell'intensità del vento.
Il 36.7 su cui regato deve le sue prestazioni non solo a quello che succede fuori dall'acqua ma soprattutto a quello che succede sott'acqua.
Ha linee d'acqua ed appendici molto efficienti e senza quelle ci si può sbattere quanto si vuole tra regolazioni, svergolamenti, sovrapposizioni al 100eppasapercento etc...
Una barca a vela può sfruttare le vele solo in ragione delle appendici di cui è dotata, altrimenti potremmo pensare di issare vele da coppa america su un crocierone e pensare di andare più veloci.
In questo tread ci sono persone ben più qualificate di me per spiegare meglio quanto sopra ma la prova pratica inconfutabile è che il 36.7 con la carena anche leggermente sporca peggiora le sue prestazioni in maniera drastica, molto più di un crocierone che tollera bene anche un pò di limo sulla carena
Una altra cosa: tra le regolazioni che hai citato, non hai nominato il punto di scotta del genoa. Sul 36.7 con ariette ed ondina è un continuo lavorio in sincrono con il timoniere che non va certamente dritto ma fa un continuo ma impercettibile gioco di orza/poggia alla ricerca di potenza ed apparente, da spendersi in velocità poi.
Hai presente quello che si fa in poppa sotto spi, dove il tailer deve seguire continuamente con la scotta le variazioni di apparente? Ecco, Sul 36.7 grazie ad un paranco molto potente in dyneema sk78 efficientissimo, tailer e timoniere giocano in maniera simile, non agendo sulla scotta ma sul punto di scotta del generoso genoa steccato, una fonte di potenza che poi viene utilizzata per fare angolo. Non so se mi sono spiegato.
Sulla tua barca il punto di scotta è regolabile millimetricamente? Il tailer lo usa?
Ammettendo di poter regolare il punto di scotta per madiere, l'angolo, con poco vento, tra asse longitudinale e punto di scotta deve essere più stretto o più largo, all'aumentare del vento quest'angolo deve diminuire o aumentare.Vostre opppppinioni.-
Ibanez io sono solo in barca con lo spi come faccio? Non posso orzare e poggiare come faccio per la bolina, mi da buono orzo, mi da scarso poggio.
Con lo spi poggiando e orzando non riesco a stare più basso? Opppppinioni.-