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Versione completa: Ma lo stralletto serve o no?
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Ho notato che non c'è più nessuna barca moderna che abbia lo stralletto armato a pruavia dell'albero.

Lo stralletto serve per evitare il pompaggio dell'albero, ma probabilmente gli alberi non pompano più.

In effetti lo stralletto non è comodo perchè il genoa fa più fatica a passare ma se ce li mettevano un motivo ci sarà pur stato?
Io ce l'ho. Oddio la mia barca moderna no, è del '94. Ma tant'è
Pompano ancora e vengono giù.
(28-07-2014 23:27)bullo Ha scritto: [ -> ]Pompano ancora e vengono giù.

ZOT!!!!!
La mia e' del 2004 e ce l'ha. E me lo tengo e lo uso
Forse serve di più con crocette non aquartierate quindi è andato a sparire?
La butto lì!
Non sono un rigger ,ma il baby era di molto uso quando si usavano sartie in linea e non aqquartierate, che permettevano di curvare l'albero . Ora non lo vedo più. Ricordo solo che con barca nuova e prospettiva di regate cattive,il timoniere velaio molto,accreditato peraltro , sali sull'albero togliendomi volanti e baby dicendomi che in Ior influivano negativamente sul rating e nel mio caso,armato in testa,sartie in linea,crocette dritte e albero che a sentir lui era un" palo" perfettamente inutili. Li tengo ancora intonsi dopo oltre vent'anni su uno scaffale,e l'albero è' ancora su !
Il baby lo abbiamo e lo usiamo, diciamo che non lo smanettiamo molto, lo tengo puntato elo cazzo solo quando c'è onda bolina. Non da fastidio alla virata, almeno la vela di prua passa senza problemi, un'altro discorso è l'inne stay..li si devi riavvolgere tutto per virare.
IMHO serve e lo lascio lì. non ho un paranco per regolarlo quindi sta sempre più che puntato. l'albero è un ovale da 16x14 e lo sente poco ma lo aiuta a stare ben bloccato.

il genoa passa bene se lo lasci passare da solo senza affrettarti a cazzare la scotta sottovento della serie " glande!!una virata senza perdere velocità ":smiley34:Smiley34Smiley34
(29-07-2014 01:10)mimita Ha scritto: [ -> ]Non sono un rigger ,ma il baby era di molto uso quando si usavano sartie in linea e non aqquartierate, che permettevano di curvare l'albero . Ora non lo vedo più. Ricordo solo che con barca nuova e prospettiva di regate cattive,il timoniere velaio molto,accreditato peraltro , sali sull'albero togliendomi volanti e baby dicendomi che in Ior influivano negativamente sul rating e nel mio caso,armato in testa,sartie in linea,crocette dritte e albero che a sentir lui era un" palo" perfettamente inutili. Li tengo ancora intonsi dopo oltre vent'anni su uno scaffale,e l'albero è' ancora su !

....in IOR volanti e stralletti non avevano nessuna influenza sul rating, tant'è che gli alberi ne erano pieni anche quando non servivano, ma a volte servivano, ad esempio lo stralletto serviva e serve per chi ce l'ha quando si usa la seconda mano o, ancora di più la terza....in IMS invece venivano penalizzati (dunque anche in ORC) perchè consentivano di ottimizzare la forma della randa, dunque sono scomparsi, e, per evitare il pompaggio sono comparse le sartie acquartierate in tutte le salse....
... il benedetto stralletto. Quante volte mi sono chiesto perché sono stato il prescelto dal buon Dio per avere sulla propria barca simil rottura di scatole...Smiley4Smiley4
Insomma la mia ce l'ha, è un Oceanis 361 del 2001, e sfido chiunque a trovarne un'altra tra le mille di Riva di Traiano che possa vantare altrettanta fortuna. Al di là degli aspetti tecnici dovuti alle regolazioni che non discuto (poi mi domando come fare con un semplice arridatorio, ma questa è un'altra storia), mi sono sempre chiesto quali potevano essere le motivazioni strutturali di una scelta simile considerando che la mia è una barca senza velleità prestazionali, poco invelata e con albero un po' tozzo. Le sartie sono anche acquartierate, non molto, ma lo sono. In compenso, a farla breve, oltre a darmi fastidio nelle virate con il genoa 140% che mi ritrovo, mi impedisce da anni di dotarmi di un tender come si deve e preclude un'intera area alle tendenze da lucertola delle signore.
(29-07-2014 09:40)Trixarc Ha scritto: [ -> ]... il benedetto stralletto. Quante volte mi sono chiesto perché sono stato il prescelto dal buon Dio per avere sulla propria barca simil rottura di scatole...Smiley4Smiley4
Insomma la mia ce l'ha, è un Oceanis 361 del 2001, e sfido chiunque a trovarne un'altra tra le mille di Riva di Traiano che possa vantare altrettanta fortuna. Al di là degli aspetti tecnici dovuti alle regolazioni che non discuto (poi mi domando come fare con un semplice arridatorio, ma questa è un'altra storia), mi sono sempre chiesto quali potevano essere le motivazioni strutturali di una scelta simile considerando che la mia è una barca senza velleità prestazionali, poco invelata e con albero un po' tozzo. Le sartie sono anche acquartierate, non molto, ma lo sono. In compenso, a farla breve, oltre a darmi fastidio nelle virate con il genoa 140% che mi ritrovo, mi impedisce da anni di dotarmi di un tender come si deve e preclude un'intera area alle tendenze da lucertola delle signore.

Con l'albero poggiato in coperta e la sezione resistente con un piccolo momento d'inerzia longitudinale a causa dell'avvolgiranda, per non rompere l'attacco delle crocette e non "spioppare" quando vai con ventone e mezza randa avvolta, hai due scelte: o lo stralletto, o altre due diagonali basse avanzate (che rompono di più, ma ci stanno in mezzo il gommoncino o le lucertole)...
Io ce l'ho lo tengo puntato bene ed essendo regolabile lo cazzo un po' di più solo quando rinforza il vento e soprattutto c'è onda. Non da fastidio nella virata perché tanto con un genoa con tanta sovrapposizione quando viro pennella comunque tutto l'albero, da solo un po' di fastidio nel passaggio delle scotte.
Per la mia cmq è essenziale secondo me, mi da un po' più di rigidità a tutto il sistema.
Io ce l'ho (l'avevo?!). Per me E' una grande rottura di scatole perchè 8 volte su 10 le scotte del genoa si bloccano. Mi son sempre chiesto quale nodo dovrei usare, al posto della gassa, affinchè non si incastri su quel benedetto stralletto.
(29-07-2014 09:49)albert Ha scritto: [ -> ]
(29-07-2014 09:40)Trixarc Ha scritto: [ -> ]... il benedetto stralletto. Quante volte mi sono chiesto perché sono stato il prescelto dal buon Dio per avere sulla propria barca simil rottura di scatole...Smiley4Smiley4
Insomma la mia ce l'ha, è un Oceanis 361 del 2001, e sfido chiunque a trovarne un'altra tra le mille di Riva di Traiano che possa vantare altrettanta fortuna. Al di là degli aspetti tecnici dovuti alle regolazioni che non discuto (poi mi domando come fare con un semplice arridatorio, ma questa è un'altra storia), mi sono sempre chiesto quali potevano essere le motivazioni strutturali di una scelta simile considerando che la mia è una barca senza velleità prestazionali, poco invelata e con albero un po' tozzo. Le sartie sono anche acquartierate, non molto, ma lo sono. In compenso, a farla breve, oltre a darmi fastidio nelle virate con il genoa 140% che mi ritrovo, mi impedisce da anni di dotarmi di un tender come si deve e preclude un'intera area alle tendenze da lucertola delle signore.

Con l'albero poggiato in coperta e la sezione resistente con un piccolo momento d'inerzia longitudinale a causa dell'avvolgiranda, per non rompere l'attacco delle crocette e non "spioppare" quando vai con ventone e mezza randa avvolta, hai due scelte: o lo stralletto, o altre due diagonali basse avanzate (che rompono di più, ma ci stanno in mezzo il gommoncino o le lucertole)...

Così non vale... se non arrivi prima di Albert non hai più nulla da scrivere.
Dice tutto e di più, con una completezza e chiarezza da cui si può solo prendere appunti Smiley32

Aggiungo solo che in barca più manovre hai e meglio riesci ad ottenere quello che vuoi, ad esempio lo stralletto ti permette di flettere l'albero al bisogno senza necessariamente smagrire il genoa togliendo catenaria (può sembrare una rafinatezza ma quando hai due vele che si accompagnano male perchè costruite da due velai, o dallo stesso in tempi diversi, o dallo stesso ma con troppo prosecco sullo stomaco...allora diventa importante).

Tutto corre dietro alle formule e poi le barche da regata fanno moda e i crocieroni copiano.

Oggi si segue la filosofia dell'easy sailing anche nel rigging, ma talvolta è easy solo in apparenza, in quanto regolare un albero con solo strallo e sartie con armo acquartierato ci vuole più perizia che con stralletti e volanti, ma solo sembra più facile, sembra...
Il mio Comet 420 ha le sartie in linea e l'albero abbastanza sottile e rastremato, lo stralletto (Baby Stay) serve, oltre che per evitare il pompaggio dell'albero con onda, per incurvare l'albero e appiattire la randa, per evitare curvature negative dell'albero con randa terzaruolata etc.

Quando ho preso la barca era regolato con un paranco rinviato malamente in pozzetto, ho buttato il tutto, montato un tendistrallo a volantino con aggancio a pellicano alla landa e rifatto lo strallo a misura; così intriga meno, è più rigido e regolabile più di fino.

Talvolta è utile rimuoverlo, un attimo col pellicano, oltre che virare il tangone, per migliorare il solarium per moglie e figlia ed anche per lavorare meglio a prua, ad esempio per gonfiare il canotto che poi se serve metto di traverso sulla poppa appoggiato alla scaletta.

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(29-07-2014 09:56)mlipizer Ha scritto: [ -> ]Io ce l'ho (l'avevo?!). Per me E' una grande rottura di scatole perchè 8 volte su 10 le scotte del genoa si bloccano. Mi son sempre chiesto quale nodo dovrei usare, al posto della gassa, affinchè non si incastri su quel benedetto stralletto.
Se vuoi alleviare un po' questo problema della scotta e non ti da fastidio esteticamente, infila una canaletta da elettricista. Questa ruoterà quando le scotte la toccano.
Io ho il baby e non mi sogno di eliminarlo! Ho anche le volanti (non strutturali) ma le punto sempre. Le crocette sono in linea. Quoto RMV al 99% solo perché il tender non mi sta di traverso sulla poppa ;-) e stout per la canaletta da elettricista che facilita il passaggio di genoa e scotte. Poca spesa tanta resa!
(29-07-2014 09:22)albert Ha scritto: [ -> ][quote='mimita' pid='14693180' dateline='1406589039']
Non sono un rigger ,ma il baby era di molto uso quando si usavano sartie in linea e non aqquartierate, che permettevano di curvare l'albero . Ora non lo vedo più. Ricordo solo che con barca nuova e prospettiva di regate cattive,il timoniere velaio molto,accreditato peraltro , sali sull'albero togliendomi volanti e baby dicendomi che in Ior influivano negativamente sul rating e nel mio caso,armato in testa,sartie in linea,crocette dritte e albero che a sentir lui era un" palo" perfettamente inutili. Li tengo ancora intonsi dopo oltre vent'anni su uno scaffale,e l'albero è' ancora su !

....in IOR volanti e stralletti non avevano nessuna influenza sul rating, tant'è che gli alberi ne erano pieni anche quando non servivano, ma a volte servivano, ad esempio lo stralletto serviva e serve per chi ce l'ha quando si usa la seconda mano o, ancora di più la terza....in IMS invece venivano penalizzati (dunque anche in ORC) perchè consentivano di ottimizzare la forma della randa, dunque sono scomparsi, e, per evitare il pompaggio sono comparse le sartie acquartierate in tutte le salse....
[/quote
Hai ragione ,difatti pur essendo una barca progetto IOR ho dovuto stazzarmi in IMS per questo me l'avevano fatto togliere !
Quando leggo delle regolazioni "di fino" che la presenza dello stralletto consentirebbe capisco esattamente che lo scopo del mio non è stato questo visto che nasce con un normalissimo e scomodo arridatoio.

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