L'ho vista sul fiume Hamble nel corso di una passeggiata lungo i pontili, e non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Ho pensato che vi sarebbe piaciuto vederla, fresca di varo e con le vele appena consegnate... eccola qui.
Se vi interessa, trovate altre informazioni a
questo link su Classic Boat Magazine.
Peccato che l'abbiano ormeggiata con delle drizze, ma nessuno e' perfetto...
Senza andare tanto lontano ce n'è una anche a Santa Margherita Ligure, direi un 55...
Francamente sono barche che non capisco, costa un mucchio di soldi ed hai una barca che per le forme ha necessariamente sacrificato gli interni rispetto ad una barca moderna di pari lunghezza. Non è una barca d'epoca e nemmeno una replica fedele, hai un oggetto mediamente più bello di una barca moderna e sicuramente ben costruita con un nome del cantiere pesanete, ma a sto punto con tutte le barche d'epoca che ci sono in giro tanto vale andare sull'originale.
Non so, è come farsi fare un maggiolone oggi coi cerchi in lega e l'aria condizionata... Più bello e più scomodo di una punto, ma ha poco senso secondo me...
Citazione:Senza andare tanto lontano ce n'è una anche a Santa Margherita Ligure
Lontano? Non direi, e' a 10 minuti da casa mia ...
Citazione:a sto punto con tutte le barche d'epoca che ci sono in giro tanto vale andare sull'originale.
Forse e' cosi, ma il mio lavoro mi porta a pensare che yacht classici in senso stretto e yacht del tipo "spirit of tradition" siano complementari e possano/debbano coesistere. Non a caso nelle regate classiche tipo Antigua Classic Yacht Regatta, li trovi entrambi anche se in classi a parte. E che la J class sia mantenuta viva sia dai restauri (Velsheda, Endeavour...) che dalle repliche (Hanuman, Raimbow, Ranger...), ma senza dimenticare gli yacht "unbuilt" cioe' progetti d'epoca rimasti sulla carta fino ad oggi, e ora in costruzione (Svea).
Penso anche che gli armatori siano complementari, nel senso che chi sogna di riportare un glorioso relitto agli antichi splendori difficilmente si fa tentare da uno spirit of tradition nuovo di pacca. Ben vengano i soldi di entrambi! Il fatto e' che i due mondi hanno molto in comune, basta considerare che qui entrambe le categorie di armatori spesso si rivolgono allo stesso cantiere (qui vicino per es trovi SYS a Southampton, Fairlie ad Hamble e molti altri), dove sotto lo stesso tetto a destra restaurano un Fife e a sinistra costruiscono un "Fife-inspired".
Poi se consideri "classic" anche i "plastic classic" basta che vai da Jeremy Rogers a Lymington, che se vuoi ti restaura un Contessa 32 in disarmo che ha fatto il Fastnet del 79, ma che sarebbe altrettanto felice di sporcarsi le mani per costruirtene uno altrettanto scomodo ma nuovo (da €240000 + iva in su, thanks very much sir).
Sempre riguardo a comodita'/scomodita' ho avuto la fortuna di vedere gli interni di qualche nuovo yacht dalle linee classiche e ne' l'armatore ne' i suoi ospiti ne' l'equipaggio mi sono sembrati troppo sacrificati
Come giustamente dici sono segmenti di mercato diversi, forse nel mondo anglosassone c'è più equilibrio, qui in mediterraneo la classe "spirit of tradition" alle regate è quasi sempre deserta e quando c'è è un'accozzaglia di barche nuove, repliche, scafi che non rientrano nei classici per età o barche anche classiche/epoca restaurate secondo criteri che non gli permettono di essere stazzate come tali.
Il discorso dei jclass è a parte, sono formalmente tutte repliche, tranne forse Shamrock V che è di legno, di Valscheda di originale c'è un metro quadro di lamiera sul mascone, il resto è nuovo... Il rig è per tutti moderno per non parlare dell'attrezzatura di coperta, infatti fanno classe a parte, giocano ad un altro gioco. Diverso da quello di Cambria ad esempio.
Personalmente non comprerei mai uno spirit per quel che costa, ma io sono un talebano delle barche classiche e d'epoca, non faccio statistica
Ammetto però che se si ritaglieranno una fettina di mercato l'occhio di tutti ne gioverá, vuoi mettere una baia piena di Fairle al posto che di bavaria?
mo' mi linciano....