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Versione completa: scelta sail drive vs linea d'asse
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Ciao a tutti, sono in fase di costruzione iniziale di uno scafo 30 piedi strip planking e fibra di vetro.

Il progetto consiglia di installare un sail drive, ma ammette anche la linea d'asse senza problemi.

Stavo cercando un 30 cavalli sail drive usato/ricondizionato, quando oggi mi sono imbattuto in un meccanico Volvo, che mi ha sconsigliato i sail drive perché piu' onerosi e piu' delicati sia per via della cuffia da cambiare ogni tre anni, sia per via della maggior complessità del piede (ingranaggi vari ecc). Inoltre visto che il mio budget non é elevatissimo mi ha detto che con la L.A. oltretutto risparmierei dei soldi (contro il suo interesse).

In piu' mi é stato detto che se va una cima nell'elica il sail rischia di rompersi di piu' della linea d'asse.

Per fortuna non ho ancora terminato lo scafo, anzi...ho appena iniziato e posso cambiare.

Cosa mi consigliate di fare ?
l saildrive è sicuramente più facile da installare, fai un buco nello scafo e stop in fase di costruzione può avere la sua importanza. per linea d'asse telefonare a stefano702 e farsi consigliare...
(18-08-2014 13:54)ADL Ha scritto: [ -> ]l saildrive è sicuramente più facile da installare, fai un buco nello scafo e stop in fase di costruzione può avere la sua importanza. per linea d'asse telefonare a stefano702 e farsi consigliare...

Grazie, proveró a contattarlo.
Visto che sei così ardito da costruirti una barca, io ti offro un rilancio.

Ma perché non farei un pozzetto con una botola sul fondo, dal quale fare salire e scendere un FB?

Poca spesa, tanta resa, manutenzione di una semplicità ridicola, posizionamento dei pesi dove decidi tu, gambo corto, nessun corteco\baderna\cuffia, silenziosità spaventosa, nessuna resistenza all'acqua in navigazione, elica sempre pulita.


Volendo, esistono anche i FB diesel, se fosse la benzina un problema.


Nella vela, il motore è solo ausiliario.
(18-08-2014 14:11)albodo Ha scritto: [ -> ]Visto che sei così ardito da costruirti una barca, io ti offro un rilancio.

Ma perché non farei un pozzetto con una botola sul fondo, dal quale fare salire e scendere un FB?

Poca spesa, tanta resa, manutenzione di una semplicità ridicola, posizionamento dei pesi dove decidi tu, gambo corto, nessun corteco\baderna\cuffia, silenziosità spaventosa, nessuna resistenza all'acqua in navigazione, elica sempre pulita.


Volendo, esistono anche i FB diesel, se fosse la benzina un problema.


Nella vela, il motore è solo ausiliario.

come non quotarti.

io sono organizzato così:

un tubone quadrato da pozzetto a scafo ( nel mio caso saldato ) ed un motore fuoribordo nel pozzetto.

grande spazio sotto e tanto spazio sopra

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Usando un gambo corto, si avrebbe anche il pozzetto libero.
La botolina, da aprirsi verso l'alto, farebbe da appoggio al motore.

Un'altra cosa che io farei, sarebbe quella di evitare scasse per il cesso.
Non sottovaluterei l'ipotesi del FB elettrico: spazi ancora minori con l'indispensabile generatore a bordo che, alla fine, è quello che in barca serve davvero.
(18-08-2014 13:04)Bountys Sailor Ha scritto: [ -> ]Ciao a tutti, sono in fase di costruzione iniziale di uno scafo 30 piedi strip planking e fibra di vetro.

Il progetto consiglia di installare un sail drive, ma ammette anche la linea d'asse senza problemi.

Stavo cercando un 30 cavalli sail drive usato/ricondizionato, quando oggi mi sono imbattuto in un meccanico Volvo, che mi ha sconsigliato i sail drive perché piu' onerosi e piu' delicati sia per via della cuffia da cambiare ogni tre anni, sia per via della maggior complessità del piede (ingranaggi vari ecc). Inoltre visto che il mio budget non é elevatissimo mi ha detto che con la L.A. oltretutto risparmierei dei soldi (contro il suo interesse).

In piu' mi é stato detto che se va una cima nell'elica il sail rischia di rompersi di piu' della linea d'asse.

Per fortuna non ho ancora terminato lo scafo, anzi...ho appena iniziato e posso cambiare.

Cosa mi consigliate di fare ?

Imho saildrive forever....se puoi scegliere.
Le "botole" per f.b. lasciale a chi aspira a fare il sommergibilista.
Se parlia.o di un cabinato a vela sui 35 quintali e navigazioni con trasferimenti a motore di 10 / 15 ore.
Altrimenti f.b. a poppa estrema (si chiama "fuoribordo" per qualche motivo...)
@Bounty’s Sailor
Un 30 ft di moderna concezione non è una barchetta !
Da ripetute esperienze di calcolo risulta che un motore da 30 Hp é il migliore per avere ottime soddisfazioni di velocità e consumo.
La questione sail drive non è esattamente come dice il meccanico. È assolutamente vero che costa più di un invertitore ed è più delicato come meccanica, ma è anche vero che le doppie coppie coniche per il rinvio a Z assorbono più potenza di un normale invertitore a salti di ingranaggi.
La facilità di installazione è un’altra favola. Non basta un buco, ma occorre creare anche una flangia dello stesso materiale di costruzione dello scafo. La cuffia o membrana è solo l’ultima delle “scocciature” e può essere cambiata solo con barca a terra.

Linea d’asse : aggiungere un “anello” di grafitata alla baderna si può fare anche in acqua.
Più delicata, per l’attenzione richiesta nell’allineamento, richiede un doppio intervento: a terra, per il montaggio generale, in acqua per l’allineamento di fino.
Saluti
Io ho il saildrive ma concettualmente preferisco la linea d'asse, lascia perdere i fb incassettati, sono tutti catorci, fai una cosa seria il mare mette giudizio e certe realizzazioni lasciale stare a chi la barca non la usa mai
Trenta anni fa si diceva che il cambio automatico era un catorcio: ora se vuoi una Discovery col cambio manuale, lo paghi come optional e aspetti.Nel frattempo, abbiamo scoperto che i cat vanno di bolina. Insomma, da Galileo in poi i regni delle credenze, delle teorie date per certe e delle seghe mentali hanno vita sempre più dura.

Ti sconsiglio il FB all'estrema poppa: con il mare formato è un pericoloso disastro.

Se a forza di stare in mare non sei schiacciato da una vagonata di giudizio, prova a fare il pozzetto del FB: con 1000 euro motorizzi la barca e, se fa schifo, puoi sempre rivendere il motore; avendo fatto tu la barca, predisporre la scassa dell'asse ed eliminare un pozzetto non ti dovrebbe essere particolarmente difficile.
Oltretutto, potresti fare un salto da MC e potrai renderti conto OGGETTIVAMENTE se è una ciofeca oppure se una prova che ti fa risparmiare migliaia di euro puoi farla.

In ogni caso, tra saildrive e asse, secondo me è meglio l'asse.

Se vuoi fare invece un salto avanti molto molto importante, esiste il prototipo di un jetdrive per barche a vela, realizzato da primaria azienda.
La possibilità dell'utilizzo dipende dall'opera viva: non è applicabile a tutti gli scafi e 10 metri è un po' piccola però potrei provare a fartene avere uno gratuitamente (motore escluso).

Complimenti per la bella impresa 28
Ho l’impressione che Albodo scambi moda ed esigenze commerciali (cambio automatico) con la realtà comprovata (cambio manuale) e da qui generalizzi impropriamente. E' noto che con l'automatico aumenta il consumo. Il motivo è semplice: l'automatico assorbe più potenza del manuale. Un AdV ha un motto molto aderente ai dubbi posti: quel che non c’é non si rompe. È il caso del clutch conico presente in molti modelli di sail drive.

Che una coppia conica– a pari rapporto di riduzione - assorba più potenza di un salto di ingranaggi ad assi paralleli è cosa vecchia ed abbondantemente comprovata. È pacifico che 2 coppie coniche assorbono il doppio. Questo lo paghi anche con maggior consumo.
Il jet per barche dislocanti non è assolutamente indicato.
Come ho detto, non per tutte le linee d'acqua il jet può essere utilizzato ma la preclusione non è determinata dalla barca dislocante o planante, ma dalla "pulizia" e "pressione" dell'acqua al momento della aspirazione.

La propulsione ad idrogetto, difatti, è negli ultimi anni molto rivalutata anche su grandi navi, di certo non plananti, o semidislocanti.
L'idrogetto ha solo grande limite: funziona in efficienza solo ad un determinato regime; questo limite è superato sulle barche a vela, che hanno una velocità di crociera assolutamente costante, in genere legata alla forma che hanno.

Infatti le aziende cominciano ad interessarsi del jet nella vela.

Filosofeggiando...il cambio automatico non è una moda o una esigenza commerciale: è una sicurezza in quanto reale ed ergonomico aiuto alla concentrazione (come l'aria condizionata, anche lei energeticamente costosa).
E' diventato di moda quando il prezzo è calato, l'affidabilità aumentata e i consumi (in determinati utilizzi) sono migliorati rispetto al manuale.

Il consumo di poche decine di litri di gasolio in una stagione non può essere la determinante per una scelta.

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Aggiungerei anche una cosa.
Se quello che non c'è non si rompe, più si avanza tecnologicamente più vediamo l'affidabilità dei motori crescere insieme alla loro complessità.
Anche per il vecchio Ford è arrivata la smentita proprio dai motori e dalle loro turbine, numero di valvole, elettronica e chi ne ha ne metta.
Sic transit....
(18-08-2014 15:58)kermit Ha scritto: [ -> ]Io ho il saildrive ma concettualmente preferisco la linea d'asse, lascia perdere i fb incassettati, sono tutti catorci, fai una cosa seria il mare mette giudizio e certe realizzazioni lasciale stare a chi la barca non la usa mai

ennesima boutade more solito. ciccio bello, ti ricordo che il " tuttologo " è Pino. non cercare di sostituirti a lui che non ti viene bene797979

il catorcio nasce con la barca come optional per i mari del nord proposto da Van de Stadt e realizzato dal cantiere olandase Van Wijk.

mo dicce che tu sei meglio!!!Smiley34Smiley34Smiley34

è in servizio dal 1975 prima con uno Johonson 25 2T e da 7 anni con uno Yamaha 15 4T.

lo scorso anno, senza randa, sono uscito sempre senza albero ed a motore. traina e bagnetto. ed anche quest'anno ho fatto le mie belle smotorate purtroppo con l'albero ed ancora senza randa.

il catorcio non mi ha dato mai problemi tranne quel poco di rumore.

a fine stagione lo sfilo e lo porto al rimessaggio ed a primavera lo infilo bello pronto ed affidabile avendo speso meno di 100 €. potrei farlo anche da solo volendo.

ma io sono a favore della "non volenza".
ThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanim

ti faccio notare che il vano motore-che-non-c'è non manda puzze di grasso e gasolio e che per una barca piccola è spazio benedetto.

se le cose non le sai, salle


Smiley34Smiley34Smiley34
Per catorcio non mi riferivo alla barca ma all'esecuzione del fuoribordo incassettato in generale non precisamente alla tua barca, comunque se ti senti chiamato in causa dicci un po' quante ore motore ci fai e quante miglia hai percorso? Almeno se si deve parlare di affidabilità abbiamo un metro di giudizio per capire se la soluzione è valida o no.

Comunque in nessuna barca che si possa definire manutenuta come si deve è ben progettata con prese d'aria di estrazione con tanto di blower ho mai sentito puzza di grasso o altro mentre qualsiasi barca con fuoribordo puzza notevolmente e fa rumore sia dentro che fuori oltre che girare con benzina altamente infiammabile che è anche pericolosa, non mi dilungo oltre perché è come sparare sulla croce rossa e non voglio offendere nessuno purtroppo qui ci si offende facilmente
Che il linea d'asse si teoricamente più semplice e ovvio. Che poi tecnicamente ci siano difficoltà a montarlo e regolarlo e' noto.
Io ho un Sail drive e comunque non ne sono troppo convinto.
Il Sail drive da una velocità maggiore a motore ma credo faccia più resistenza a vela, il test a motore l'ho fatto numerose volte a vela solo 2 quindi da ripetere.
Il fuoribordo sembrerebbe la panacea ma mi lascia perplesso....
Io andrei per linea d'asse e con una buona baderna.....
(18-08-2014 19:47)infinity Ha scritto: [ -> ]... Il Sail drive da una velocità maggiore a motore ...

Per i motivi più sopra sommariamente spiegati, NON a parità di potenza installata.

Waterjet: va bene il progresso della tecnica, ma hanno un limite di concezione che ne limita la convenienza d'impiego.
Ma lo volete proprio massacrare sto ragazzo.

Se la dovessi fare io, sceglierei la linea d'asse. Il saildrive per una autocostruzione sarebbe piu' complicato (non parliamo di linee di montaggio e nemmeno di cantieri attrezzati).

In piu', saildrive = piu' pesante, consuma di piu' ed e' piu' soggetto ad usura e magagne varie (paraoli/coppie coniche). Per non dire che a vela ha un drag maggiore.

La linea d'asse alla peggio se non la si azzecca alla prima si puo' rifare e la flangia di puo' riallineare. In piu' una linea d'asse con giunto flessibile ed una cuffia volvo sono di una semplicita' estrema da fare anche in casa, e posso essere messi in pratica anche con allineamenti grossolani (relativamente parlando).

Fuoribordo intubati o a poppa su un 30 piedi ? Ma mi faccia il piacere. Li lascerei confinati sulle barche di 6-7 metri al massimo, dove non c'e' altro modo di mettere un motore degno di questo nome.
(18-08-2014 19:46)kermit Ha scritto: [ -> ]Per catorcio non mi riferivo alla barca ma all'esecuzione del fuoribordo incassettato in generale non precisamente alla tua barca, comunque se ti senti chiamato in causa dicci un po' quante ore motore ci fai e quante miglia hai percorso? Almeno se si deve parlare di affidabilità abbiamo un metro di giudizio per capire se la soluzione è valida o no.

Comunque in nessuna barca che si possa definire manutenuta come si deve è ben progettata con prese d'aria di estrazione con tanto di blower ho mai sentito puzza di grasso o altro mentre qualsiasi barca con fuoribordo puzza notevolmente e fa rumore sia dentro che fuori oltre che girare con benzina altamente infiammabile che è anche pericolosa, non mi dilungo oltre perché è come sparare sulla croce rossa e non voglio offendere nessuno purtroppo qui ci si offende facilmente

pure tu vuoi conoscere il mio palmares???

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Etap 22, 1800 esemplari: ma era un 22.
Per mio conoscenza e non per polemica: catamarani da 1.200.000 euro hanno il tremendo accrocco ed io ne ho espresso i vantaggi.
Non da ultimo, il costo ridicolo e la reversibilità.

Prima di essere il primo io a scartarla, posso sapere in cosa farebbe schifo l'idea del FB?
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