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Versione completa: Strallo di Trinchetta
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(15-10-2014 18:08)corradino Ha scritto: [ -> ]
(15-10-2014 12:59)bludiprua Ha scritto: [ -> ]
(15-10-2014 11:38)ZK Ha scritto: [ -> ]armare un olimpico o un 4 (che come forma e superficie e' su per giu come la trinca) non comporta modifiche strutturali e si puo fare su uno strallo che parte sull' albero dalla stessa landa del primario e finisce sulla stessa zona rinforzata di prua.

Esattamente quello che ho fatto e di cui si è ampiamente parlato, ossia di una vela ridotta (chiamala come preferisci) che si arma su uno strallo volante (armato come uno preferisce sulla base della propria barca) in alternativa al genoa rollato.
Se questo ora ti da la possibilità di dire "ah, vedi, l'avevo detto io!" fai semplicemente finta di non capire e non aver letto i fiumi di parole già spese.
Si, io passo da un genoa di poco meno di 40 mq a un "fiocco" di 17 mq e mi trovo pure bene.

io invece ho fatto il contrario ...26
ossia ho messo un fiocco olimpico 20mq molto piatto su rollafiocco
e un Genoa mq40 grasso con garrocci sullo strallo mobile o amovibile, che ho semplicemnte parancato sull'attacco in coperta e lo utilizzo da 6 a 12 knots di reale di bolina... se sale oltre ammaino il genoa da 40 mq e srotolo il fiocco da 20 mq rollandolo di un terzo anche quando sale oltre i 25.
il vantaggio è sopratutto di non dovere andare a prua quando il vento supera i 15 nodi.ThumbsupsmileyanimSmiley64
ps. ulteriore vantaggio? non ho fardelli appesi all'albero quando mena e salto sulle onde

io penso che questa sia la soluzione piu giusta per la crociera, hai catenaria quando ti serve e hai una vela vera da vento quando serve quella.
forse qualcuno storcera il naso che coi frulloni si stringe poco ma.. almeno con poco vento si cammina e si sta freschi, in crociera mica devi girare le boe!
ci vorrebbe che i cantieri ricominciassero a fare sulle barche i calavele a prua, ma che lo dico a fare.. ai cantieri non interessa come ci si naviga, ma solo che siano confortevoli in banchina.. alcuni non montano piu nemmeno le cucine basculanti
(15-10-2014 18:22)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]
(15-10-2014 15:51)ZK Ha scritto: [ -> ]io ho letto il titolo:

strallo di trinchetta.

...
e cosa ha a che fare sta cosa con la trinca?

Hai capito bene, quello di cui ho parlato è uno strallo amovibile posizionato sul musone (con rinvio al dritto di prua) a ridosso del tamburo dell'avvolgitore del genoa.

...

BV
898989

neanche il tuo e' uno strallo di trinchetta

le barche che armano lo strallo di trinchetta sono ormai ben poche.
una volta, quando gli alberi erano di legno non ci si fidava di lasciare indifesa tutta la luce dell' altezza libera e si usavano stralli, spesso tre, e volanti, in genere due, alte e basse.
cosi a prua si armava la trinca e quando il vento calava si tirava su anche lo yanchee.. che era una vela da venti leggeri o da poppa (la bugna alta la rende facile alle regolazioni) e' una vela piatta, facile da fare e si fa il grasso da sola dove serve.
la trinca invece e' una vela con la bugna bassa a pelare il ponte per migliorarne il rendimento (elimina in basso le turbolenze di appendice) la balumina molto scavata, per ridurre lo sbandamento prodotto e col grasso molto in avanti, che col ventone le boline impossibili non le fa nessuno e serve potenza per ripartire dopo l' onda.

le barche da regata vere di oggi volvo, vg, class 40 ecc. hanno tutte lo strallo di trinchetta e le volanti, quando le barche non vengono costruite su un sistema di compenso (in irc e orc questo modo sarebbe spaventosamente penalizzante) il sistema di frazionamento e' sempre lo stesso da almeno due secoli.
e certo che lo strallo di trinca e il baby rompono le scatole in virata.. e' per questo che si so inventati il rullafiocco... solo dopo i comodosi hanno scoperto che faceva comodo per togliere di torno la vela dalla coperta e per prenderci le mani.

se volete metterci mano.. la soluzione "corradino" e' quella giusta per andare a vela.
la soluzione di Corradino mi pare molto interessante, la proporrò al cantiere che dovrebbe farmi i lavori.
fosse in te proverei prima a parlare con Cristian 71 che sempre con SO37 ha attravesato l'atlantico

ho avuto la tua stessa barca e anch'io volevo installare una trinchetta ma ho notato che la J sarebbe stata proprio striminzita e incluso un albero nanetto, ho lasciato perdere

e poi c'è sempre il baby stay da gestire in mezzo ai cabasisi

credo che un secondo strallo agganciato al musune con vela apposita possa fare il caso tuo, dietro del pozzo catena c'è ben poco da agganciarsi
Le barche che nascono con lo strallo di trinchetta si chiamano cutter.
Se prendiamo uno sloop e gli montiamo uno strallo non lo trasformiamo in cutter, ma rendiamo molto più facile la navigazione col ventone, dalla bolina larga in giù.
Ho uno strallo che parte dalla paratia della cala ancora e arriva quasi in testa d'albero, senza volanti.
Quando è disarmato lo porto sulla landa di una sartia bassa e lo metto in tensione con un paranchetto di solo tessile, senza tenditore sta a 10 cm dalla coperta.
Se prevedo ventone lo armo, lo metto in tensione con un tenditore a due bracci, ingarroccio e muro la trinchetta, la imbroglio con un elastico che passa dentro il golfare della mura e passo le sue scotte nei carrelli a lei dedicati.
Se si imbrutta devo solo andare ad agganciare la drizza e me ne torno subito in pozzetto da dove avvolgo il fiocco, mando a riva la trinchetta e cazzo la scotta, l'elastico si sfila e resta in coperta.
Fine.
Zk, quali controindicazioni ci trovi?
Un'altra domanda: hai mai navigato in Egeo?
Ciao Ciro, che barca hai, potresti farci vedere delle foto dell'attacco sulla paratia e del sistema dello stralletto?
(15-10-2014 19:39)ZK Ha scritto: [ -> ]
(15-10-2014 18:08)corradino Ha scritto: [ -> ]

io invece ho fatto il contrario ...26
ossia ho messo un fiocco olimpico 20mq molto piatto su rollafiocco
e un Genoa mq40 grasso con garrocci sullo strallo mobile o amovibile, che ho semplicemnte parancato sull'attacco in coperta e lo utilizzo da 6 a 12 knots di reale di bolina... se sale oltre ammaino il genoa da 40 mq e srotolo il fiocco da 20 mq rollandolo di un terzo anche quando sale oltre i 25.
il vantaggio è sopratutto di non dovere andare a prua quando il vento supera i 15 nodi.ThumbsupsmileyanimSmiley64
ps. ulteriore vantaggio? non ho fardelli appesi all'albero quando mena e salto sulle onde
Citazione:io penso che questa sia la soluzione piu giusta per la crociera, hai catenaria quando ti serve e hai una vela vera da vento quando serve quella.
forse qualcuno storcera il naso che coi frulloni si stringe poco ma.. almeno con poco vento si cammina e si sta freschi, in crociera mica devi girare le boe!
ci vorrebbe che i cantieri ricominciassero a fare sulle barche i calavele a prua, ma che lo dico a fare.. ai cantieri non interessa come ci si naviga, ma solo che siano confortevoli in banchina.. alcuni non montano piu nemmeno le cucine basculanti

Teoricamente la soluzione "corradino" potrebbe essere la più giusta, ma nella pratica bisogna vedere come è fatta la barca a prua, e quanto è grosso il Genoa.
Si presume che il Genoa sia la vela maggiormente usata, quindi dovrà essere costantemente lasciata a prua, pronta ad essere issata. E se non fosse su avv_fiocco mi prenderebbe un bel pò di spazio in coperta, complicando tutte le manovre di ormeggio e disormeggio. Avete presente un Genoa di 40Mq ammainato a prua? Fa un bel fagotto, e nemmeno leggero.
Stesso problema con le operazioni di ancoraggio. Sulla mia ad esempio ho la necessità di aprire sempre il gavone di prua, per gestire al meglio la catena. E avere il genoa ammainato li sopra mi renderebbe praticamente impossibile manovrare il verricello e la catena. Senza contare che se si incattiva qualcosa in fase di emergenza sono nella c...ca.
Quindi tenendo il Genoa ingarrocciato sempre murato a prua mi renderebbe la vita davvero difficile, persino rischiosa specialmente in crociera. Lo dovrei spostare ogni volta... sai che sudate, in estate??? Improponibile. Due giorni fa l'ho ammainato e piegato per il rimessaggio invernale: alla fine avevo la maglia completamente zuppa... e siamo ad ottobre.

Nella mia sto pensando ad un secondo strallo parallelo e poco dietro al primo, e senza volanti dato che vado quasi in testa d'albero per fissarlo.
Ma sullo strallo principale lascerei la vela principale, la più grande e su avv_fiocco.
Nel secondo strallo, amovibile, prevedo le vele da vento fresco ingarrocciate e da riporre in calavele. Così la prua rimane quasi pulita per la maggior parte del tempo. Perchè solitamente (95%) si naviga con vento moderato. IN crociera le previsioni ci danno il tempo di decidere se predisporre a prua il set_up da vento, con le vele piccole pronte ad essere issate. Se arriva un merdone durante le uscite domenicali si chiude tutto e si corre in porto.
Ciao Capitan uncino, stai portando avanti l'idea della trinchetta?
Lo strallo di trinchetto non c'è solo nei cutter si monta anche negli sloop assieme alle volanti per far pompare di meno l'albero.
Il Comer 12 nasce con lo strallo di trinchetto e volanti, il cantiere non lo montava ma sull'albero della nemo c'erano gli attacchi.
Su quello che regatavo io per 5 anni serviva molto , la volante si metteva anche sul winch, la barca di bolina pestava e si fermava l'albero prendeva delle frustate terribili, nel canale d'otranto dando giù da un'onda si spacco il paranco in tessile cimetta da 10 in triplo, per capire quanto lavorasse avevamo solo il fiocco da tempesta e tre mani vento solo forza 7 , garrocci.
Continua.-
azz.. un altra barca che batte sull' onda.. pure a "me mi" piacciono quelle .. so stato contagiato vent' anni fa e non ho trovato nessuna cura efficace

cazz e barca e' il comer 12?
ZK gli IOR battevano tutti sull'onda, quasi, L'Antiope un I° classe non batteva, uno degli ultimi era fatto in sandwich proggetto Starkel, era leggero a prua.
Il Comet pesa più di 8 ton. e a parte lo sbattere di bolina stretta, dalla larga in poi andava bene.
Tornando al trinchetto se si può armare una vela piccola è molto comodo, ci vogliono anche le rotaie per regolarla.
Ricordo che per armare lo strallo di trinchetto era semplice con uno speciale gancio un pò di giri di volantino ed era fatta.
ZK scusa mi definisci 'vero strallo di trinchetta' in questo contesto? Perche' l' unica cosa che mi viene in mente e' che sia una questione di % di J per l' attacco in coperta e % di I per l' attacco all' albero e non risultandomi in tal senso parametri fissi volevo capire cosa mi manca!

Il Comet 12, per inciso, e' un disegno di Vallicelli che incredibilmente non ha tutte le solite caratteristiche dei suoi disegni.
mel mio immaginario:
un cutter è una barca con un armo frazionato al quale è stato aggiunto un bompresso con un fiocco in testa d'albero e volendo anche un'uccellina.

per rimettere a posto il centro velico dopo le aggiunte il boma è lunghissimo e la randa molto grande.

se debbo dare una mano oppure anche due debbo alleggerire a prua ammainando uccellina e fiocco e lasciando solo la trinchetta il cui strallo, murato sul musone, si trova all'altezza della penna della randa ridotta. così mantengo il centro velico

lo sloop lo sappiamo. metterci uno strallo di trinchetta quando magari abbiamo già un frazionato mi sembra improprio.

IMHO meglio due mani ed una tormentina sullo strallo principale
e io che vorrei montare lo stralletto su Time Out......
@ lfabio
lo strallo di trinchetta parte sotto allo strallo principale e gli "cammina" parallelo fino in coperta, I minore e j
minore di conseguenza. (l' essere parallelo non e' una necessita estetica, gli angoli di sartie e stragli non sono casuali ma rientrano nei parametri di lavoro dell' albero e di elasticita dello strallo principale)
un altra caratteristiche dello strallo di trinchetta e' di avere le volanti strutturali (significa che senza, l' albero si rompe) in soldoni:lo strallo di trinchetta e' una dotazione molto importante per chi naviga in situazioni estreme, diciamo dai 50 nodi di vento in su, e' anche importante per l' albero, perche insieme alle volanti genera un vincolo intermedio che ne limita gli effetti a carico di punta e di inerzia (delle oscillazioni dovute all' onda).
il tutto genera delle complicazioni nella conduzione che non sono ne modeste ne da sprovveduti, una stramba con la volante in forza e ti giochi l' alberello di sicuro... senza parlare dei paranchi o winch a quelle destinati.
(13-01-2015 17:07)ZK Ha scritto: [ -> ]....
lo strallo di trinchetta e' una dotazione molto importante per chi naviga in situazioni estreme, diciamo dai 50 nodi di vento in su,...
il tutto genera delle complicazioni nella conduzione che non sono ne modeste ne da sprovveduti, una stramba con la volante in forza e ti giochi l' alberello di sicuro... senza parlare dei paranchi o winch a quelle destinati.

Io posseggo un Genoa 135% e con 25 nodi reali sono costretto a chiudere un po' (rulla fiocco) e la forza di cambiare vela se non veramente necessario non c'è l'ho ergo...

Certo navigare con ulteriori volanti da gestire incrementa l'attenzione ma meglio che vedere quel Genoa arrotolato100

Nella versione cutter in origine era prevista una velatura da 34 mq, credo di copiare e spero bene60
tra un 135 e un 100 c'e' una differenza rilevante, un conto e' ridurre la superficie del 40% con uno strallo che consenta l' uso di un solent, olimpico o come lo vuoi chiamare, strallo che non implica l' uso delle volanti. la trinca porta una vela che e' 1/3 o meno della superficie iniziale.. una vela per fare una inutile bolina larga con 50 nodi e 6 metri d' onda.
io penso di essere parecchio navigato, se non mi ci trovo in regata o per necessita di trasferimento con quelle condizioni tendo a rinforzare gli ormeggi.. non e' essere pavidi, e' che in quelle situazioni ci si bagna tutti e in pochi in barca si divertono.
A) Barche , a sloop, che nascono con secondo strallo per montare L'olimpico o vele più piccole: RM, Pogo, Ovni....tutte barche per navigare , vorrà dire qualcosa?
B ) Sul mio vecchio GS 34, ho installato il secondo strallo, senza volanti, dietro al gavone ancora e a 70 cm dalla testa. Montavo un olimpico di 20 mq con mano di terzaroli, che riduceva a 15 mq. Dai 15/17 di reale conveniva usare questo, che era sempre armato nel sacco ( il genoa era di 37 mq).
Bolinato con soddisfazione, contro 35 nodi e mare corto, anche con solo fiocco.
Con 50 fissi, non ho mai provato, ma credo che in quella situazione sia dura anche con la vela adatta, ....se posso allargo o fuggo! Quindi esperienza più che positiva.
C) interessante avere un leggero grande armabile e un fiocco su avvolgitore, ma dipende dalla dimensione della barca,...50 mq di leggero sono comunque difficili da gestire.
D) Per la nuova barca ci sto pensando.... sul principale genoa 110% ( 40 mq) e su un secondo .....o il terzarolabile o meglio un olimpico su avvolgitore, giusto perchè in Med il vento cambia ogni mezzora! Sognando, un leggero su frullone a prua con bompresso.....ma qui si sfora il budget!

preciso,...sto parlando di crociera
Compreso. Direi che rientriamo nella casistica 2 su 2... anche se non avevo mai sentito (carenza mia) dire che senza volanti strutturali non e' strallo di trinchetta.

Per non sbagliare, volanti alte e basse, strallo di trinchetta come tua definizione e baby stay. A far passare di la il genoa alcuni mi dicono che scappino parole poco belle, ma non e' una cosa sicura (cit.).
ammesso e non concesso che un secondo strallo parallelo a 30 cm dal primo possa essere più pratico della trinchetta , pensate che l'attacco in alto possa realizzarsi col martelletto?
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