Buongiorno a tutti,
sono andato vedere un Sun Odyssey del 2000, i passavanti sono in teck ma tra le doghe vicino ai comeni si intravedono viti in acciaio a croce!
E' normale? il teck e' finito? quanto puo' durare?
Grazie a tutti per i consigli
Giovanni
Come faccio inserire foto?
(26-10-2014 13:14)giovanni Ha scritto: [ -> ]Come faccio inserire foto?
Carica le foto su un server esterno, poi copi il link della foto nella finestrella in alto a sinistra quando, scrivendo il post, hai scelto l'opzione "inserisci imagine" (è la settima partendo da destra nella riga delle opzioni per formattare il testo - è rappresentata da un quadratino che incornicia un cucuzzolo ed un sole).
Claro?
B.V.
Una volta le doghe delle coperte in teck, oltre ad essere incollate (con sikaflex o similari) venivano anche avvitate, facendo penetrare la vite un pò sotto il livello di calpestio.
Tale dislivello, veniva poi ricoperto incollando dei tappi sempre in teck.
Nel tuo caso, bisognerebbe vedere quanto teck è rimasto, non è detto che perchè si intravedono le viti la coperta sia finita.
Può darsi che ci sia ancora abbastanza materiale, a quel punto basterebbe togliere le viti, sfondare un pò la sede delle teste, rimettere le viti e ricoprire ancora il dislivello con dei tappi di teck.
Adesso le coperte si realizzano incollando le doghe con resina epossidica e non servono più le viti.
dalla descrizione, non sono coperte da tappi in teak, sono coperte dal comento in sikaflex,
il risultato e' lo stesso che dice stefano702,
resteranno 3 o 4 mm di teak, togliendo le viti e resinando i fori qualche anno puoi tirare avanti
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mmmmmm..mi sa che è una vite messa "alla traditora",termine falegnameresco locale
per indicare una vite messa inclinata per tenere in sede e spingere contemporaneamente di lato.
sta a vedere se tutte sono così o è solo una vite tattica.
Quello che mii chiedo.... Ma fa presa sulla tuga in vetroresina?
Se qualcuno cammina senza scarpe sai che grattugiate sul piedi.
(26-10-2014 18:16)giovanni Ha scritto: [ -> ]Quello che mii chiedo.... Ma fa presa sulla tuga in vetroresina?
Molti cantieri montano il teak oltre che incollandolo mettendo delle viti nel comento che poi vengono ricoperte dal comento in sikaflex. Le viti si avvitano sulla tuga creando nel tempo non pochi problemi.
Nel tempo il teak si consuma e si assottiglia e si vedono le viti.
Il lavoro da fare è togliere tutti i comenti svitare le viti e sigillare i fori con epossidica quindi rifare nuovi comenti.
Sulla mia vecchia barca avevo tolto centinaia di viti e rifatti i comenti ma alla fine è venuto un bel lavoro
Come implicano le risposte di Kermit e Andros, quella vite è probabilmente una delle tante messe in fase di posa e incollaggio del teak. In genere prima di "comentare" viene fatto il lungo e laborioso lavoro descritto da Kermit ma si vede che il cantiere aveva fretta...
Daniele
ho esattamente lo stesso caso (barca del 2001) ma come si tolgono i comenti?
(26-10-2014 19:24)kriss Ha scritto: [ -> ]ho esattamente lo stesso caso (barca del 2001) ma come si tolgono i comenti?
Sempre sun odyssey?
(26-10-2014 19:24)kriss Ha scritto: [ -> ]ho esattamente lo stesso caso (barca del 2001) ma come si tolgono i comenti?
Alberto io con la mia ex barca mi sono armato di pazienza e ho prima tolto tutte le viti. Se procedi con attenzione lungo il comento le individui e le sviti una ad una, sulla tua barca molto simile al mio ex 411 c'è ne saranno qualche centinaio.
Se usi un avvitatore fai in un attimo.
Tolte le viti ho utilizzato uno speciale accessorio del fein che in pratica è una lama ritorta fatta proprio per scavare il legno e fare il canale del comento.
Questa operazione è molto delicata in quanto potresti inciampare su una vite nascosta oppure peggio scavare il canale più del necessario, insomma bisogna fare attenzione ma alla fine viene un lavoro molto efficace.
Poi si rifanno i comenti nuovi con sikaflex o prodotto simile (il sikaflex ultimamente non mi piace molto...), per questo lavoro ti rimando ai numerosi post in argomento.
Io per fare tutto ci ho messo 2-3 giorni di lavoro, primo giorno si tolgono le viti e si rifà il canale e si sigillano i fori con epossidica con le siringhe in plastica per fare le iniezioni utilizzandole senza ago, il secondo giorno si nastra e si stende il sikaflex, dopo 3-4 giorni si taglia e si spiana il sika in eccesso ecc
(26-10-2014 20:13)kermit Ha scritto: [ -> ] (26-10-2014 19:24)kriss Ha scritto: [ -> ]ho esattamente lo stesso caso (barca del 2001) ma come si tolgono i comenti?
Alberto io con la mia ex barca mi sono armato di pazienza e ho prima tolto tutte le viti. Se procedi con attenzione lungo il comento le individui e le sviti una ad una, sulla tua barca molto simile al mio ex 411 c'è ne saranno qualche centinaio.
Se usi un avvitatore fai in un attimo.
Tolte le viti ho utilizzato uno speciale accessorio del fein che in pratica è una lama ritorta fatta proprio per scavare il legno e fare il canale del comento.
Questa operazione è molto delicata in quanto potresti inciampare su una vite nascosta oppure peggio scavare il canale più del necessario, insomma bisogna fare attenzione ma alla fine viene un lavoro molto efficace.
Ma non c'e' pericolo che togliendo le viti le doghe inizino muoversi?
Poi si rifanno i comenti nuovi con sikaflex o prodotto simile (il sikaflex ultimamente non mi piace molto...), per questo lavoro ti rimando ai numerosi post in argomento.
Io per fare tutto ci ho messo 2-3 giorni di lavoro, primo giorno si tolgono le viti e si rifà il canale e si sigillano i fori con epossidica con le siringhe in plastica per fare le iniezioni utilizzandole senza ago, il secondo giorno si nastra e si stende il sikaflex, dopo 3-4 giorni si taglia e si spiana il sika in eccesso ecc
Ma togliendo le viti non e' che le doghe iniziano muoversi?
(26-10-2014 20:53)giovanni Ha scritto: [ -> ]Ma togliendo le viti non e' che le doghe iniziano muoversi?
Il teak montato a regola d'arte è sia incollato che avvitato, i perfezionisti lo montano senza viti utilizzando pesi notevoli per tenere attaccato il teak durante i tempi di tiro della colla, ma i cantieri che fanno grossi numeri usano le viti.
Nel mio caso tolte le viti le doghe sono rimaste perfettamente attaccate. Le viti in genere costituiscono. Un problema creando possibili vie d'acqua
Per conto mio, e' da ascoltare il sig. Kermit che ci ha preso e come... l' unica cosa che per carita' di patria non ha rimarcato e' che c'e' da farsi un mazzo quadro... ma e' vero: con un ponte moderno, le viti servivano solo per la posa e cavandole si fa solo meglio. Certo, si veda riguardo al mazzo...
grazie Kermit, adesso mi procuro il materiale necessario e appena il meteo mi garantisce 3-4 giorni (non credo di essere svelto quanto te) di sole procedo.