27-10-2014, 10:58
(26-10-2014 22:16)bullo Ha scritto: [ -> ]Capatosta la stessa tecnica la usava Tabarly.sono andato di bolina con 35 nodi su un J24 con fiocco e randa piena e l'albero non è andato in acqua, perchè una barca al traverso anche con 40 nodi dovrebbe mettere l'albero in acqua specialmente se la randa, essendo abbastanza aperta e con vang tutto mollato, porta poco o niente??? chi va di poppa con una superficie velica che non gli permetta di andare al traverso o anche di bolina è un pazzo... se perde un uomo in mare come lo recupera????
Se ti metti con l'apparente al traverso vai con l'albero in acqua. Stiamo parlando di vento forte 30 nodi e oltre.
....
La vela è un'opppppppinione
per il discorso di tabarly leggi dopo... per piacere

(26-10-2014 22:33)Triscele Ha scritto: [ -> ]Manovra descritta dal Comandante Giancarlo Basileper me la mia esperienza diretta vale più di qlsiasi principio di autorità... anche se devo confrontare la mia miseria con tabarly, straulino o basile (che per me è qsi il massimo).
Inpoppata con 30 nodi durante il secondo giorno di navigazione nel corso della traversata Tangeri Las Palmas:
Alla ruota il miglior timoniere facendo ben quadrare il piccolo e pesante spi
fece portare lentamente in mezzeria il boma assicurato da sottovento con una ritenuta verso prua fin quando fu possibile armare un paranco volante assicurato alla falchetta in corrispondenza della sezione maestra ...
La drizza venne mollata alando contestualmente la borosa non l'inferitura ...
Sugli armi moderni (non sappiamo basile a qle barca si riferisce) conviene senz'altro mettere prima a segno la mura e la drizza e solo dopo cazzare la borosa... se metti in forza contemporaneamente le due manovre corri il rischio di mettere troppo in tensione la borosa prima che la drizza sia a segno sollecitando eccessivamente l'inferitura nella canaletta con il rischio
di strappare la vela (successo due volte)
oppure di fare uscire la inferitura dalla canaletta (successo decine di migliaia di volte)
oppure di sforzare troppo il tessile che fissa talvolta i garrocci alla vela (egualmente constatato)..
è la mura che deve contrastare la sollecitazione orizzontale indotta dalla borosa non l'inferitura....
mi entusiasma la soluzione del genoa che scarica sul bordo sottovento alla randa, porca troia non si finisce mai di imparare!!!!



ciao