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Versione completa: Problemi col coppercoat
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Cari AdV,
vi scrivo perchè ho bisogno di un consiglio tecnico urgente.
Alata oggi la barca per cambiare la boccola asse elica, cambiare zinchi e rinnovare CopperCoat.
Dopo la spingardata ci sono molte (trenta-quaranta) piccole zone (da mezzo cm a 2 cm max di diametro) di distacco del cc, secondo il cantiere dovuta ad una inefficace catalizzazione del fondo di epossidica dato sotto cc come prevenzione antiosmosi. La loro diagnosi è dovuta al fatto che sotto la dura e ben catalizzata cc l'epossidica appare, in alcuni dei punti scrostati, gommosa, non asciutta. Peccato, perchè quando l'avevo preparata il fondo prima della cc era uno stato vetrificato molto duro. Prima della spingardata le zone ora scrostate erano piccole bolle (riferisco, non ero presente).
La mia idea sarebbe quella di dare il cc a ritocco solo sui punti scrostati senza dare un'altra epossidica per evitare pastrocchi per incompatibilità tra i due prodotti, cc e nuova epossidica. La protezione antiosmosi la garantirebbe nei ritocchi la cc, che davvero appare solida e compatta.
Confido che gli ipotizzati problemi del fondo di epossidica siano limitati ai punti ora scrostati, nel complesso la cc appare ben aggrappata.
Grazie a tutti per i consigli!
BV!
Fabrizena
(13-11-2014 23:33)FabriZena Ha scritto: [ -> ]Cari AdV,
vi scrivo perchè ho bisogno di un consiglio tecnico urgente.

Parlo senza aver visto ovviamente...
Ok per i ritocchi direttamente con il CC, però se il fondo non è ottimale sei punto e a capo, per cui se sotto c'è un fondo epoxy non catalizzato lo devi togliere di sicuro.
Comunque sia anche se il fondo fosse buono, carteggiare devi comunque, per cui mi sa che devi prendere taccola per taccola carteggiare, allargarti un po' fino ad arrivare a un fondo buono e poi ricoprire.
Confermo,

le piccole bolle che anche io ho riscontrato erano dovute al fondo che non era ben catalizzato. Rimosso localmente e ridato il tutto. Poi dopo i tempi canonici riapplicata anche la CC
...fondo non catalizzato perche superficie umida o non pulita bene prima di fare il lavoro?
..io indagherei prima per meglio comprendere la causa del problema
anche a me e' successo la stessa cosa , dai un occhiata alla discussione che avevo aperto.


http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=94115
Grazie per le risposte!
Sembra che il punto delicato sia stato per molti, come per me, il fondo di epossidica.
Mi consola che sembrerebbe possibile provare a risolvere con ritocchi mirati, cosa che farò.
Spero nel meteo per i prossimi giorni, ma non sarà una passeggiata.
BV!
fabrizena
mi incuriosiscono sempre le discussioni sulla Coppercoat. Una domanda: perchè dare un fondo di epox quando gia la coppeercoat è epossidica?
per eccesso di zelo, molti sono caduti in questo errore..
una volta riportata l'opera viva a gel coat si è tentati di stuccare o resinare con epoxi le parti più sollecitate (come pala del timone o bulbo ecc..)
sulle istruzioni si legge chiaramente che la CC si da soltanto in carena una volta riportata a gel coat, senza interporre altri prodotti nel mezzo.
bv
Caro Faber, ho riguardato ora le istruzioni di applicazione del CC sul sito web ed è descritta la procedura corretta anche su fondo epossidico.
Nel mio caso ho creduto giusto applicare tre mani di epoxy perchè il gelcoat era molto sottile, in parte crepato, e in certe zone affiorava la vtr. Un' applicazione di gelcoat sarebbe stata al di là delle mia capacità di bricoleur e non ho voluto far fare il lavoro a professionisti: col mio giocattolo ci voglio giocare io! Smiley53
Che poi io abbia scelto una epoxy di cui non ricordo neanche la marca fidandomi del negozio (o che più probabilmente sia intervenuto qualche fattore fuori dal mio controllo in fase di applicazione, pur essendomi attenuto letteralmente alle istruzioni), che io non abbia misurato strumentalmente l'umidità della carena fidandomi dell'asciugatura naturale di mesi con la carena portata a gel coat (non avevo nessuna traccia di osmosi), tutto ci sta.
BV!
Ciao Scud,
visto che sto facendo un pensierino sulla CC,
...e ce lo faccio tutte le volte che mi presentano il preventivo per far carena...22
sapresti consigliarmi dove farla in zona Ravenna?
Tu l'hai fatta da solo?
grazie
ciao
Io per lavoro anche se per applicazioni completamente diverse uso molte resine epossidiche...
Non sembra ma é fondamentale rispettare le dosi al grammo e soprattutto miscelare bene senza furia..la maggior parte di problemi viene da una miscelazione frettolosa...
Resina ed indurente spesso hanno densita diverse e questo che rende difficile la miscelazione...raschiare bene il fondo e le pareti del barattolo che deve essere senza scalini..
Una buona miscelazione è fondamentale '
Buongiorno ragazzi,
mi accingo a dare il CC e ,vedendo le istruzioni, viene suggerito di fare il lavoro in un'unica soluzione; la domanda è questa: come faccio a dare la CC dove la barca appoggia sull'invaso se tra una mano e l'altra devono passare due ore?
Se in un giorno do le 4 mani alla parte accessibile, posso tenerne un pò da parte , non miscelata, e darla il giorno dopo sulle altre parti con la barca posta sulle fasce di sollevamento?
grazie dell'aiuto
(25-07-2015 18:10)cptgood Ha scritto: [ -> ]Buongiorno ragazzi,
mi accingo a dare il CC e ,vedendo le istruzioni, viene suggerito di fare il lavoro in un'unica soluzione; la domanda è questa: come faccio a dare la CC dove la barca appoggia sull'invaso se tra una mano e l'altra devono passare due ore?
Se in un giorno do le 4 mani alla parte accessibile, posso tenerne un pò da parte , non miscelata, e darla il giorno dopo sulle altre parti con la barca posta sulle fasce di sollevamento?
grazie dell'aiuto

Si, puoi fare come dici; però nella zona di sovrapposizione dei due interventi si formerà probabilmente uno "scalino" (quattro mani di CC fanno un certo spessore...).
D'altra parte, se sei su un invaso, non hai molte altre opzioni.
L'ideale sarebbe aver la barca taccata senza invaso, e far spostare i tacchi ogni mano o ogni 2 mani, per la gioia del cantiere...Smiley4
(25-07-2015 18:10)cptgood Ha scritto: [ -> ]Buongiorno ragazzi,
mi accingo a dare il CC e ,vedendo le istruzioni, viene suggerito di fare il lavoro in un'unica soluzione; la domanda è questa: come faccio a dare la CC dove la barca appoggia sull'invaso se tra una mano e l'altra devono passare due ore?
Se in un giorno do le 4 mani alla parte accessibile, posso tenerne un pò da parte , non miscelata, e darla il giorno dopo sulle altre parti con la barca posta sulle fasce di sollevamento?
grazie dell'aiuto
Non devono passare necessariamente 2 ore ma è la classica procedura bagnato su bagnato, ossia si passa la seconda mano quando la prima appena appiccica, d'estate e con la temperatura alta anche dopo 30 minuti.

Viceversa quando farai le taccature dopo 2-3 gg dovrai carteggiare le zone di sovrapposizione insomma gli scalini se si è bravi non vengono ma il concetto è che si possono dare 3-4 mani senza carteggiare se si usa l'opzione bagnato su bagnato, altrimenti se si lasciano passare troppe ora tra una mano e l'altra è necessaria la carteggiatura
Tieni anche conto che la modalità "bagnato su bagnato" è meno stringente di quanto non sembri: la reticolazione dura più a lungo dell'effetto bagnato e, soprattutto con un prodotto a solvente (acquoso in questo caso), accetta una nuova mano senza carteggiare anche se la precedente sembra secca al tatto o fuori polvere. ma attenti a non esagerare...
Io avevo davvero spostato i tacchi ogni mano (o ogni due? non ricordo più... ormai è un lavoro che risale a 4 anni fa), e il CC era abbastanza asciutto da non essere rovinato dalla nuova taccatura, ma anche sufficientemente "bagnato" per accettare una mano successiva senza carteggiatura.
In effetti, ne mio caso (applicazione intorno ai 25° in una giornata secca e ventilata, opera viva di circa 14 mq, e una sola persona al lavoro), quando finivo una mano, il lato da cui l'avevo cominciata era già pronto per spostare i tacchi e ricevere la nuova mano. fatto tutto in giornata.
Grazie a tutti , spero allora di riuscire a fare tutto in giornata (con temperature di 28 gradi o più) dando prima le 4 mani e poi il pomeriggio sul tardi o il giorno dopo far sollevare la barca e dare il resto . se necessita successivamente carteggio nella zona di sovrapposizione.
(27-07-2015 11:17)cptgood Ha scritto: [ -> ]Grazie a tutti , spero allora di riuscire a fare tutto in giornata (con temperature di 28 gradi o più) dando prima le 4 mani e poi il pomeriggio sul tardi o il giorno dopo far sollevare la barca e dare il resto . se necessita successivamente carteggio nella zona di sovrapposizione.

Se devi usare le fasce per sollevarla e cambiare posizione sull'invaso, ti consiglierei di aspettare un pò di più...
12 ore per indurire, con l'umidità della notte e le temperature più basse, mi sembrano decisamente poche. rischi che le fasce lascino il segno sul CC ancora non completamente indurito.
Una cosa è la pressione che eserciti mettendo un tacco nuovo (ben poca, il 90% del peso resta scaricato in chiglia e il tacco è solo un sostegno laterale), molto diversa è la pressione che esercitano le fasce per sollevare tutta la barca...
P.s. ovviamente dovrai carteggiare la sovrapposizione: se è abbastanza duro da non soffrire le fasce di sollevamento, la possibilità bagnato su bagnato è passata da un bel po'!
La CC richiede 72 ore prima di essere abbastanza indurita per supportare il peso della barca sulle fasce. Non prima (anche se col caldo puoi azzardare).
se non mi sbaglio 72 ore erano per il varo. e l'acqua è il solvente del CC. per le fasce, se c'è necessità, io tenterei anche prima (diciamo un 36 ore) soprattutto con questo caldo. però se puoi prenderti il tempo, meglio andare sul sicuro
Traducendo la scheda tecnica dall'inglese dice, testualmente, "ci vogliono 72 ore perche' la CC possa sostenere il peso della barca sulle fasce". Che poi questo e' vero a 10 gradi in Inghilterra e che a 30 gradi ce ne vuole meno e' anche vero, ed io ho detto che se si vuole si puo' tentare la sorte.

Per esperienza, si asciuga quasi subito, ma resta morbida almeno per due giorni. Si graffia molto facilmente.
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