(27-11-2014 22:00)ws770 Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Da: http://www.lofrans.com/ajax/download.php?documents[]=12
Manuale del Circuit breaker, pagina 5.
Se lo dice Lofrans, non basta?
Tutto è nato proprio perchè Lofrans non lo dice nè sul manuale di installazione del salpa nè su alcuna descrizione/catalogo del salpa e non avevo visto quello dell'Aiax (il mio è X1).
Poi si è sviluppata tutta una discussione teorica/accademica sul come dovrebbe essere un MT e come dovrebbe essere protetto il motore.
Io che non sono un tecnico
ho preso per buono quanto espresso da Lofrans:
"L’interruttore di sicurezza LOFRANS
protegge la linea ed il motore elettrico da sovraccarichi di corrente.
L’intervento
a salvaguardia del motore di tipo ritardato , in funzione di una curva specifica studiata in modo che il salpa-ancore possa esprimere il massimo delle proprie prestazioni."
Apriti cielo! Giù a spiegarmi che questa è un'eresia, che ... bla bla
A me non interessa che Lofrans sbagli tutto, ma il salpa l'avevo già comperato e dovevo installarlo. Chiedevo soltanto un consiglio perchè (da ignorante) riscontravo delle incongruenze.
Ho capito, io rientro nella mia realtà e, come ho sempre fatto, mi affiderò a quel poco di buon senso che mi ritrovo continuando anche a chiedere umilmente consiglio.
Buon vento (che ne abbiamo bisogno :53
(29-11-2014 01:55)snow-sea Ha scritto: [ -> ]Tutto è nato proprio perchè Lofrans non lo dice nè sul manuale di installazione del salpa nè su alcuna descrizione/catalogo del salpa e non avevo visto quello dell'Aiax (il mio è X1).
...
Buon vento (che ne abbiamo bisogno :53
Scusami, non volevo essere scortese...
Lofrans è molto avaro con i dati... Del motore non sappiamo quasi niente, tranne che probabilmente è seriale. Sappiamo anche che il motore è protetto dalla caratteristica del circuit breaker specifico, non ho trovato niente sulle protezioni interne dal sovraccarico o surriscaldamento, per questo devono essere accoppiati.
Io lo interpreto: il circuit breaker è apposta sottodimensionato, se il motore lavora troppo tempo sovraccaricato o a pieno regime, il circuit breaker salta. La potenza dichiarata e' probabilmente la massima dove non puo lavorare molto tempo senza guastarsi. Il motore non è una utenza tipo resistenza, la corrente e' legata al carico, nella parte alta del grafico il momento (coppia) e' linearmente proporzionale alla corrente assorbita, se il motore è seriale.
Hai raggione, nel manuale per l'istallazione del X1 nella tabellina manca questo dato. Io l'ho trovato nel manuale del circuit breaker, tra "Accessori".
Quel "ajax" non è un prodotto Lofrans, ma è probabilmente legato alla tecnologia usata sul sito web.
Sulla discussione teorica: è teorica, anche se con qualche errore, non parte dall'esempio pratico e i dai suoi limiti.
Il motore non e' una resistenza semplice ma per un approccio qualitativo basta e cresce. Si parte dal presupposto che il motore eroghi a regime i 500W detti e dichiarati da Lofrans e si cominciano a fare due conti decenti li, visto che nemmeno quelli erano stati fatti. Altrimenti servono tutta una serie di presupposti e di dati che 1) non abbiamo 2) sarebbe pure difficile reperire. I conti, peraltro, tornano - non a caso.
Nomi di leggi sbagliate, han cambiato il nome alla legge di Ohm?
La conclusione poi rimane la medesima, guardacaso: han fatto una porcheria usando il MT come protezione per il motore. Che e' una porcheria anche funzionalmente utile, se vogliamo, ma porcheria resta.
E la raccomandazione, in tutti i modi, rimane la stessa, sempre guardacaso: o si cambia totalmente il tipo di controllo e non e' il caso, o tocca fare come dice Lofrans e affidarsi alla garanzia.
Buoni ampere a tutti, anche a chi vuole l' elettrotecnica in divenire...
(29-11-2014 17:37)lfabio Ha scritto: [ -> ]Il motore non e' una resistenza semplice ma per un approccio qualitativo basta e cresce. Si parte dal presupposto che il motore eroghi a regime i 500W detti e dichiarati da Lofrans e si cominciano a fare due conti decenti li, visto che nemmeno quelli erano stati fatti. Altrimenti servono tutta una serie di presupposti e di dati che 1) non abbiamo 2) sarebbe pure difficile reperire. I conti, peraltro, tornano - non a caso.
Non ti ho criticato. Ho solo detto che la teoria non teneva conto dei limiti messi dal produttore.
Citazione:Nomi di leggi sbagliate, han cambiato il nome alla legge di Ohm?
No, ma a legge e stata usata in un contesto sbagliato, non da te.
Citazione:La conclusione poi rimane la medesima, guardacaso: han fatto una porcheria usando il MT come protezione per il motore. Che e' una porcheria anche funzionalmente utile, se vogliamo, ma porcheria resta.
E la raccomandazione, in tutti i modi, rimane la stessa, sempre guardacaso: o si cambia totalmente il tipo di controllo e non e' il caso, o tocca fare come dice Lofrans e affidarsi alla garanzia.
Buoni ampere a tutti, anche a chi vuole l' elettrotecnica in divenire...
Perché non affidarsi al R&D Lofrans e attenersi alle specifiche?
Il tuo approccio, che è anche il mio, è partito dalla logica che l'impianto funzionante deve essere protetto da cortocircuito e sovracarico in tutti i regimi di lavoro normali, e per tutto il tempo. Niente da obiettare. Tranne che non tiene conto del contesto nel quale lavora il motore, contesto che si puo solo dedurre tra le righe dei manuali, perché Lofrans non da tutti i dati.
Grazie WS770, sempre affidabile e preciso
Grazie lfabio, teorico senza limiti e competentissimo
Grazie anche a tutti gli altri
(29-11-2014 18:09)ws770 Ha scritto: [ -> ] (29-11-2014 17:37)lfabio Ha scritto: [ -> ]
E la raccomandazione, in tutti i modi, rimane la stessa, sempre guardacaso: o si cambia totalmente il tipo di controllo e non e' il caso, o tocca fare come dice Lofrans e affidarsi alla garanzia.
Il tuo approccio, che è anche il mio, è partito dalla logica che l'impianto funzionante deve essere protetto da cortocircuito e sovracarico in tutti i regimi di lavoro normali, e per tutto il tempo. Niente da obiettare. Tranne che non tiene conto del contesto nel quale lavora il motore, contesto che si puo solo dedurre tra le righe dei manuali, perché Lofrans non da tutti i dati.
Benissimo: non è mai troppo tardi! Dopo 3 (tre) pagine siamo arrivati ad una conclusione pratica e di buon senso, a cui ero già arrivato (anche se ignorante) tanto che sto già montando il MT Lofrans da 35A.
Buon vento a tutti
ws e snowsea, mi scuso per la sbottata ma la giornata e' migliorabile.
ws in particolare, mi spiace di aver capito male.
SS, teorico senza limiti magari, sei davvero troppo gentile. L'approccio come detto e rimarcato - giustamente! - da WS e' stato veramente con l' accetta, ma con quel che c'era almeno siamo andati a finire nel verosimile.
Mi fa piacere che si sia giunti a una conclusione 'concreta e fattiva'. Non e' bellissima, nemmeno dal punto di vista funzionale, e questo ci tengo a farlo presente perche' secondo me ne devi tenere conto nell' uso (cautela nell' insistere troppo, insomma). Ma nella pratica e' quel che si puo' fare. Salvo avere nel cellulare il numero del signore della Lofrans per eventuali importanti contumelie a Ferragosto
.
Ora mi metto a progettare il controllo giusto, chi compra i WINDLASS CONTROL ADV?
(scherzo, ma per me un mercato ci sarebbe... non solo per quelli)