28-11-2014, 01:33
Ciao a tutti, cerco di spiegare la situazione.
Vengo da una prima esperienza su Bavaria 960 dell'85 comprata usata 2 stagioni fa che nonostante l'età non mi ha mai dato nessun problema. Colto ormai da passione smodata decido di vendere la prima e passare a una seconda barca, più performante, più attrezzata, con spazi più vivibili.
Dopo mesi di ricerca incessante arrivo a un 36 piedi del 2007, di un noto cantiere (non so se è il caso, per policy del forum e per correttezza, citare casa e modello), che è la sintesi di quello che sto cercando. Barca tenuta impeccabilmente e quindi, raggiunto l'accordo sul prezzo, ottengo ok per il finanziamento, firmo preliminare e verso caparra, prenoto passaggio di proprietà, sicuro che non possano esserci problemi visto che la coppia di giovani proprietari mi rassicura sull'assenza di qualsiasi difetto, provato anche con numerose fotografie di ogni particolare della barca, carena compresa, fatte l'anno scorso quando anche loro avevano acquistato dal primo armatore. Le ragioni che li spingono a vendere così presto sono perfettamente plausibili e non mi preoccupano.
Per il finanziamento mi viene richiesta perizia e prendo appuntamento immediatamente per alaggio e varo rapido.
Ieri abbiamo alato e mentre la barca sale io e il precedente proprietario, compiaciuti, commentiamo lo stato perfetto dell'opera viva, un nero uniforme, solo una leggera patina che viene subito asportata con la lancia.
Ad un certo punto vedo che il perito indugia sotto lo scafo ancora gocciolante, prende dalla tasca un mazzo di chiavi e con una di queste punge in un paio di punti, vi appoggia le dita e poi le porta al naso.
A quel punto mi incuriosisco, mi avvicino e chiedo "c'è qualche problema"? e lui in maniera molto dolce mi dice "sì, qui c'è un problema". Mi fa notare che quelle che io pensavo fossero gocce d'acqua ancora appese alla carena bagnata in realtà erano escrescenze. Mi fa notare una piccola bolla, neanche 2 cm. di diametro, di quelle che aveva perforato e mi fa sentire che il liquido che contiene emana un inconfondibile odore di aceto.
Mentre la superficie si asciuga si notano sempre più evidenti centinaia di minuscole protuberanze diffuse, principalmente nella parte centrale, un po' a chiazze ma ovunque, compreso un lato della pala del timone. Posso testimoniare solo sull'espressione del proprietario ma immagino che la mia fosse identica, eravamo sconvolti e senza parole.
A quel punto la barca viene posta su invaso fisso e lì vicino c'è un addetto del cantiere che sta lavorando su un'altra barca. A quel punto, un po' nella confusione chiedo un parere anche a lui. Prende uno scalpello e asporta un po' di antivegetativa. Mi fa notare che sullo sfondo nero sono evidenti dei punti bianchi, come delle bollicine di 1-2 mm. che si sono fatte strada verso l'esterno.
Il perito, secondo me molto correttamente, si è riservato di dare un giudizio definitivo solo dopo aver misurato il grado di umidità della carena, appena le condizioni meteo lo permettono (qui è nuvolo e ogni tanto pioviggina).
Ora non so più che fare. Sono certo della buona fede del proprietario e so che anche se è osmosi non è a uno stadio tale da compromettere nell'immediato la sicurezza della barca. Non mi aspettavo che una barca così recente potesse essere soggetta a questo genere di problemi e non sapendo se esistono rimedi effettivamente efficaci e definitivi non vorrei dover risollevare la barca ogni anno con l'ansia di ritrovarmi nella stessa situazione.
Inoltre ho letto sulle schede che lo scafo di questa barca è laminato a mano, con uno strato esterno aggiuntivo che a quanto leggo dovrebbe fungere da barriera proprio per evitare l'insorgere di osmosi. Qualcuno sa se potrebbe trattarsi di un problema diverso?
Ogni consiglio è ben accetto. Voi cosa fareste?
Vengo da una prima esperienza su Bavaria 960 dell'85 comprata usata 2 stagioni fa che nonostante l'età non mi ha mai dato nessun problema. Colto ormai da passione smodata decido di vendere la prima e passare a una seconda barca, più performante, più attrezzata, con spazi più vivibili.
Dopo mesi di ricerca incessante arrivo a un 36 piedi del 2007, di un noto cantiere (non so se è il caso, per policy del forum e per correttezza, citare casa e modello), che è la sintesi di quello che sto cercando. Barca tenuta impeccabilmente e quindi, raggiunto l'accordo sul prezzo, ottengo ok per il finanziamento, firmo preliminare e verso caparra, prenoto passaggio di proprietà, sicuro che non possano esserci problemi visto che la coppia di giovani proprietari mi rassicura sull'assenza di qualsiasi difetto, provato anche con numerose fotografie di ogni particolare della barca, carena compresa, fatte l'anno scorso quando anche loro avevano acquistato dal primo armatore. Le ragioni che li spingono a vendere così presto sono perfettamente plausibili e non mi preoccupano.
Per il finanziamento mi viene richiesta perizia e prendo appuntamento immediatamente per alaggio e varo rapido.
Ieri abbiamo alato e mentre la barca sale io e il precedente proprietario, compiaciuti, commentiamo lo stato perfetto dell'opera viva, un nero uniforme, solo una leggera patina che viene subito asportata con la lancia.
Ad un certo punto vedo che il perito indugia sotto lo scafo ancora gocciolante, prende dalla tasca un mazzo di chiavi e con una di queste punge in un paio di punti, vi appoggia le dita e poi le porta al naso.
A quel punto mi incuriosisco, mi avvicino e chiedo "c'è qualche problema"? e lui in maniera molto dolce mi dice "sì, qui c'è un problema". Mi fa notare che quelle che io pensavo fossero gocce d'acqua ancora appese alla carena bagnata in realtà erano escrescenze. Mi fa notare una piccola bolla, neanche 2 cm. di diametro, di quelle che aveva perforato e mi fa sentire che il liquido che contiene emana un inconfondibile odore di aceto.
Mentre la superficie si asciuga si notano sempre più evidenti centinaia di minuscole protuberanze diffuse, principalmente nella parte centrale, un po' a chiazze ma ovunque, compreso un lato della pala del timone. Posso testimoniare solo sull'espressione del proprietario ma immagino che la mia fosse identica, eravamo sconvolti e senza parole.
A quel punto la barca viene posta su invaso fisso e lì vicino c'è un addetto del cantiere che sta lavorando su un'altra barca. A quel punto, un po' nella confusione chiedo un parere anche a lui. Prende uno scalpello e asporta un po' di antivegetativa. Mi fa notare che sullo sfondo nero sono evidenti dei punti bianchi, come delle bollicine di 1-2 mm. che si sono fatte strada verso l'esterno.
Il perito, secondo me molto correttamente, si è riservato di dare un giudizio definitivo solo dopo aver misurato il grado di umidità della carena, appena le condizioni meteo lo permettono (qui è nuvolo e ogni tanto pioviggina).
Ora non so più che fare. Sono certo della buona fede del proprietario e so che anche se è osmosi non è a uno stadio tale da compromettere nell'immediato la sicurezza della barca. Non mi aspettavo che una barca così recente potesse essere soggetta a questo genere di problemi e non sapendo se esistono rimedi effettivamente efficaci e definitivi non vorrei dover risollevare la barca ogni anno con l'ansia di ritrovarmi nella stessa situazione.
Inoltre ho letto sulle schede che lo scafo di questa barca è laminato a mano, con uno strato esterno aggiuntivo che a quanto leggo dovrebbe fungere da barriera proprio per evitare l'insorgere di osmosi. Qualcuno sa se potrebbe trattarsi di un problema diverso?
Ogni consiglio è ben accetto. Voi cosa fareste?