09-12-2014, 17:04
Non vorrei polemizzare, ma....
Non dubito che per motivi economici qualcuno possa utilizzare la "scorciatoia" che descrive Karlo, ma dubito fortemente che ne possano derivare delle vele sufficientemente performanti per barche "normali" in condizioni normali.
Una superficie piana sufficientemente indeformabile come dovrebbe essere una membrana, assumerà "in volo" una forma a generatrice retta, ovvero una superficie conica di rotazione, che non è il massimo dell'efficienza, se badiamo a ciò che ci dicono fluidodinamica ed esperienza di tutti i giorni, e dato che si parla di una superficie sufficientemente indeformabile, le curve , staranno là dove le ha messe il progettista, dunque dovrebbero essere messe al loro posto e non altrove ...
Se stessimo parlando di vele in tessuto di dacron, potrei anche dire che si può fare.....ma stiamo parlando di laminati fibrati in dyneema, kevlar o carbonio....
Se le cose stessero come dice Karlo, mi chiederei perchè spendere fortune in software di analisi e di sviluppo se basta una calcolatrice da 10 euro per fare i calcoli che servono per calcolare un giro d'albero o di ghinda ....mi chiederei anche, se le cose stessero così, perchè chi fa le membrane a filo continuo si ostini a laminarle su stampi 3d, e perchè chi le fa a macropannelli si ostini a pasticciare con la colla
Così per la precisione, Karlo, nella laminazione delle membrane ad alta pressione, prima si fa il vuoto, poi si passa la calandra o la pressa.....e non viceversa....
Forse dal 2000 ad oggi le cose sono un po' cambiate.....sono passati 14 anni e nel 2000 il brevetto delle vele con rinforzi fibrati (tape drive e genesis) mi sembra fosse ancora proprietà della Sobstad e la NS forse aveva appena risolto i suoi problemi legali relativi al 3dl ...
Ciao
Non dubito che per motivi economici qualcuno possa utilizzare la "scorciatoia" che descrive Karlo, ma dubito fortemente che ne possano derivare delle vele sufficientemente performanti per barche "normali" in condizioni normali.
Una superficie piana sufficientemente indeformabile come dovrebbe essere una membrana, assumerà "in volo" una forma a generatrice retta, ovvero una superficie conica di rotazione, che non è il massimo dell'efficienza, se badiamo a ciò che ci dicono fluidodinamica ed esperienza di tutti i giorni, e dato che si parla di una superficie sufficientemente indeformabile, le curve , staranno là dove le ha messe il progettista, dunque dovrebbero essere messe al loro posto e non altrove ...
Se stessimo parlando di vele in tessuto di dacron, potrei anche dire che si può fare.....ma stiamo parlando di laminati fibrati in dyneema, kevlar o carbonio....
Se le cose stessero come dice Karlo, mi chiederei perchè spendere fortune in software di analisi e di sviluppo se basta una calcolatrice da 10 euro per fare i calcoli che servono per calcolare un giro d'albero o di ghinda ....mi chiederei anche, se le cose stessero così, perchè chi fa le membrane a filo continuo si ostini a laminarle su stampi 3d, e perchè chi le fa a macropannelli si ostini a pasticciare con la colla
Così per la precisione, Karlo, nella laminazione delle membrane ad alta pressione, prima si fa il vuoto, poi si passa la calandra o la pressa.....e non viceversa....
Forse dal 2000 ad oggi le cose sono un po' cambiate.....sono passati 14 anni e nel 2000 il brevetto delle vele con rinforzi fibrati (tape drive e genesis) mi sembra fosse ancora proprietà della Sobstad e la NS forse aveva appena risolto i suoi problemi legali relativi al 3dl ...
Ciao