Ciao,
Sto' ristrutturando una barberis da 24 piedi, la ragazza tra le tante cose soffre di infiltrazioni che derivano dall' attaccata tra scafo e coperta all'altezza dei candelieri, questo lo so perche' ho demolito la vecchia falchetta in legno ed ho trovato dei veri e propri squarci, togliero' la vecchia resina e sistemero' tutto pero', visto che voglio fareun buon lavoro voglio riparare ai danni che anni di infiltrazioni hanno fatto, infatti c'e' una, per fortuna piccola, area del minata sotto i candelieri, quindi procedero' con delle iniezioni di resina poliuretanica perche' piu' liquida e poi rinforzero' con un pannello di inox ora, qualcuno riesce a spiegarmi cosa devo usare? Siringa ? tubi? Dove li trovo?
salve
io ho usato una siringa di quelle grosse senza usare l ago
sursum corda
(16-12-2014 16:47)cellagiorgio Ha scritto: [ -> ]Ciao,
Sto' ristrutturando una barberis da 24 piedi, la ragazza tra le tante cose soffre di infiltrazioni che derivano dall' attaccata tra scafo e coperta all'altezza dei candelieri, questo lo so perche' ho demolito la vecchia falchetta in legno ed ho trovato dei veri e propri squarci, togliero' la vecchia resina e sistemero' tutto pero', visto che voglio fareun buon lavoro voglio riparare ai danni che anni di infiltrazioni hanno fatto, infatti c'e' una, per fortuna piccola, area del minata sotto i candelieri, quindi procedero' con delle iniezioni di resina poliuretanica perche' piu' liquida e poi rinforzero' con un pannello di inox ora, qualcuno riesce a spiegarmi cosa devo usare? Siringa ? tubi? Dove li trovo?
Resina poliuretanica....forse intendi schiuma? E se si, non si corre il rischio che la schiuma espandendosi sforzi le strutture in cui la si inietta?
se conosci il punto all'interno della barca , puoi fare un piccolo impianto da vuoto , in modo da riempire con certezza la via d'acqua con la resina .
Per quanto riguarda la viscosità forse la resina epossidica è più fluida , pero devi fare il lavoro a 20 gradi (anche la poliuretanica ha bisogno di temperatura).
se hai domande chiedi
Ciao, se ho ben compreso il tipo di intervento, è qualcosa di analogo che ho fatto sulla mia, un Avventura 703, quindi anche simile alla tua.
Nel mio caso il distacco era in zona giardinetto, ma non eccessivo e non esteso; mi è stato sufficiente tenere discoste le guance con piccoli spessori ed iniettarci dentro la resina.
Tanta da bagnare bene il mat; io ho usato epossidica (acquistata da un resinatore della zona), era piuttosto fluida, ma era estate e la temperatura era moolto favorevole.
IO purtroppo volevo farlo subito ma viste le temperature attenderò marzo, la resina è poliestere non espansa, del tipo che si trova nei kit di riparazione, come si fa a farlo a vuoto?
siringa di quelle grosse presa n farmacia?
di siringhe con l'epossidica io usavo quelle da catere direi da 60 ml..
1 x resina 1 x indurente 1 con la quale aspiravo il composto e lo applicavo ( da lavare rigorosamente con alcool prima che indurisca)
se ho capito bene hai bisogno di molta fluidità, attenzione che la resina si scalda su se stessa e acquista fluidita durante la polimerizzazione(si dice cosi??)quindi pulisci bene (sempre con alcool) le colature ,meglio se le impedisci ,che dopo carteggiare è dura!!!
l'impianto da vuoto sarebbe il massimo ,io però non ho esperienza
buon lavoro
Ho fatto più volte interventi di questo tipo.. Secoli fa mi ormeggiai in pratica sull'asse dell'elica, presi una cima con l'elica e il vento era forte ci misi un bel po' di tempo per liberarla. Il piedino che supporta l'asse, dopo questa avventura, vibrava in maniera pericolosissima.
Ebbi preventivi all'epoca di L. 700.000 per rifare parzialmente tutta la parte dello scafo intorno al piedino.
Poi un amico santo mi consigliò di fare intorno alla resinatura del piedino una serie di fori e in ogni foro mettere una siringa piena di resine epossidica. Fare un foro in più per far uscire l'aria e aspettare che le la resina per gravità riempisse tutti i vuoti che si erano creati per le fessurazioni e delaminazioni. Dopo l'operazione le 4-5 siringhe erano vuote e il piedino era una roccia. La barca naviga ancora e credo che nessuno abbia ripreso quell'intervento.
Ho fatto più volte interventi simili anche su coperte "molli".
L'importante è dotarsi di resine che abbiano tempi molto molto lunghi di indurimento perché la forza di gravità chiaramente è minima e bisogna dare tempo che la resina cammini nei vuoti...
Cecchi certamente vende epo di diversi tempi di indurimento.
ciao
capa
Grazie ragazzi,
scusa capa ho bisogno di info in più, con piedino intendi lo skeg? i fori li hai fatti alla stessa altezza compreso quello per l'aria? per le coperte molli quanto grande era l'area? quanti fori ?
Le siringhe immagino senza lo stantuffo, cioè lo usi solo pe aspirare la resina e poi lo hai tolto? non hai spinto quindi.
ciao e grazie a tutti
(18-12-2014 22:32)cellagiorgio Ha scritto: [ -> ]Grazie ragazzi,
scusa capa ho bisogno di info in più, con piedino intendi lo skeg?
intendo qll'oggetto di bronzo (o ottone?? non so) in cui passa l'asse dell'elica, generalmente subito prima dell'elica. nello Stag 32 praticamente lo scafo era stato tagliato in fase di assemblaggio, il piedino era stato inserito nel taglio e era entrato per circa 10-15 cm, poi il tutto era stato sigillato...
(18-12-2014 22:32)cellagiorgio Ha scritto: [ -> ]i fori li hai fatti alla stessa altezza compreso quello per l'aria?
quello dell'areazione deve essere il più alto, mi sembrava ovvio altrimenti la resina iniettata più in alto esce da quello di areazione
(18-12-2014 22:32)cellagiorgio Ha scritto: [ -> ]per le coperte molli quanto grande era l'area? quanti fori ?
diciamo di dimensione variabile fino a 1 metro per mezzo metro
(18-12-2014 22:32)cellagiorgio Ha scritto: [ -> ]Le siringhe immagino senza lo stantuffo, cioè lo usi solo pe aspirare la resina e poi lo hai tolto? non hai spinto quindi.
ciao e grazie a tutti
ok, senza stantuffo e sigillate con resina epossidica fulminea di qlla che vendono i ferramenta e colori con due stantuffi affiancati
ciao
capa
Ciao Giorgio
in " work in progress" avevo fatto una cosa simile per un distaccamento dei fianchetti laterali della tuga che erano stati forati da precedente proprietario per metterci 2 areatori.
ho usato epoxy tixo dela cecchi, che pero' e' molto piu' denso della normale c10-10 (se non ricordo male lo caricai anche con microsfere minerali per renderlo ancora piu' denso visto che il lavoro era in verticale), spalmato tra le 2 pelli e poi messo in forza con morsetti...
lavoravo a temperature inferiori ai 15° ma il lavoro e' venuto bene in circa 24h..
concordo con capatosta per la metodologia delle "pere"...
prima o poi faro' anche io questo lavoretto visto che ho un accenno di flessione vicino al passauomo a prua
intanto seguo la discussione
Scusate l'intromissione ho un problema su una vecchia riparazione dello scafo i bordi si sono distaccati e si e' infiltrata acqua della sentina posso metterci resina epossidicalevare tutto e' impossibile.
Ciao tu sei ad Udine e io spesso a Jesolo...se vuoi una mano fai un fischio! Cmq io userei epoxy pura,o se l area e' grande,addizionata con microsfere e/o microfibre.Ho rifatto la carena della mia,oltre a vari lavoretti