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Versione completa: ancora sul disincrostare circuito raffreddamento motore !
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Questa è una comodissima pompa che colleghi al motore con i tubi di andata e ritorno, nel serbatoio metti il disincrostante che preferisci e poi la fai girare per il tempo che desideri, puoi invertire il flusso della circolazione con una semplice leva e tutte le incrostazioni finiscono nella tanica senza sversare una sola goccia. la puoi chiedere in prestito ad un idraulico (tutti l'hanno), noleggiarla o comprarla per "pochi soldi". L'ho usata diverse volte ed è un ottimo sistema per pulire a fondo il circuito di raffreddamento.
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la soluzione della pompa per lavaggi dell'idraulico mi piace assai, nel mio caso col fuoribordo vado di Viacal 10 flaconi su 80/100 litri quando la schiuma diminuisce do un'occhiata anche se inutile perchè il lavoro lo ha già svolto perciò recupero la soluzione per altri lavori e eseguo un lavaggio con acqua potabile a perdere e se ne parla tra un anno
rifatta la procedura a circuito chiuso, ecco il risultato dopo 30' di circolazione del Discal, liquido x caldaje al 10%. poi 4 lavaggi con acqua dolce.
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il termostato, rimosso durante l'operazione, si è ripulito dopo 30' in un bicchiere nella stessa soluzione; rimontato il tutto allo scarico esce più acqua.
Adesso ci sono in commercio anche dei disincrostanti da caldaie con un additivo colorato che cambia il colore della soluzione mano a mano che si inattiva la soluzione. Trovo siano molto comodi in queste situazioni perché sai di dover andare avanti con il trattamento fino a che il liquido mantiene il suo colore. Trovo anche che sia importante fare un trattamento completo, perché un'incrostazione solo "ammollata" può essere peggio di quella solida, perché può distaccarsi e occludere un passaggio a valle più stretto.
Volevo portare, come contributo, un piccolo esperimento. Condizioni al contorno: vp md11c di ignote condizioni di manutenzione. Test: volume d'acqua di raffreddamento prima e dopo tre cicli di lavaggio con cloridrico (1 l in 3 di acqua, 15 minuti di riposo, risciacquo) Risultato: prima del lavaggio 10 litri consumati in 3 minuti.Dopo il lavaggio 10 litri in 1,5 minuti. Ovviamente questo non vuol dire che sia completamente disincrostato però mi sembra un buon risultato.
Ho visto pulire il circuito di un impianto a termosifoni con questo prodotto: Fernox Cleaner F3. Gli operai dicono non sia acido tuttavia capace di rimuovere fanghi e calcare. Qualcuno lo conosce?
A vedere la scheda tecnica: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . sembra che sia base di benzotriazolo: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Nell'insistere sulla mia teoria relativa alla presenza di concrezioni saline (non calcaree) nel circuito i rffreddamento del motore vorrei sapere se qualcuno ha provato un prodotto specifico che ho trovato in rete: si chiama "Sadira VPR Sale" la ditta sembra sia di Barcellona. Attendo osservazioni, grazie.
Non ho letto gli interventi precedenti ma se fosse utile posso dire che io utilizzo tutti gli anni (con la barca appena alata per l’inverno) acqua dolce con l’aggiunta di aceto bianco e bicarbonato (3 bottiglie di aceto e 3 confezioni di bicarbonato in un secchio con circa 20 lt di miscela). Aceto e bicarbonato comprati al discunt.
@ opinionista velico : non sono un chimico tuttavia sembra che un acido (aceto) + una base (bicarbonato) reagiscano tra loro generando un sale neutro. Non so che possa fare questo sale per disincrostare.
Io pulisco le piastre dove faccio le grigliate con aceto e bicarbonato, si lascia un po' lì e smolla tutte le croste benissimo ma appena i due vengono mescolati fà un'effervescenza incredibile, forse lasciarci a bagno il fascio dello scambiatore ma pompare quella mistura boh..
Per chi usa acidi, prima di sciacquare con acqua meglio fare un passaggio di passivazione per esempio proprio con soluzione di bicarbonato, poi sciacquare due tre volte.
Parlavo solo del prodotto disincrostante. L’effervescenza avviene dentro il secchio nel momento in cui formo la miscela con motore ancora spento. Quando il motore parte l’effervescenza è già svanita. Il mio ciclo di lavaggio comprende anche risciacquo con sola acqua dolce e ultimo giro con aggiunta di anticongelante per radiatori puro. In realtà le temperature invernali di queste parti, in riva al mare, non sono così rigide da imporre anche l’ultimo passaggio antigelo però i suggerimenti del meccanico li considero come ordini del medico 32 Comunque diluisco l’antigelo abbastanza, cioè quel tanto per avere un minimo di copertura qualora l’inverno fosse eccezionalmente freddo.
Se mescoli aceto (acido acetico) e bicarbonato di sodio (NaHCO3) ottieni dell'acetato di sodio (NaC2H3O2) e CO2 (il gas che fa effervescenza). Ma l'acetato di sodio è una base debole (si usa normalmente in laboratorio per fare tamponi), quindi non vedo come possa svolgere azione decalcificante.
Scusate ma mi sembra che ci sia un po' di confusione: Il calcare è un sale (carbonato di calcio) MA non tutti i sali sono idrosolubili, con l'acqua di mare in particolare c'è un fenomeno per cui quando raggiunge i 55°C precipitano/ si depositano dei composti di sali non idrosolubili, succede perché avviene una ricombinazione degli elementi in sali diversi da quelli di provenienza (es. da due sali idrosolubili AB e CD disciolti in acqua si può formare un sale BC non solubile), ecco perché negli acquari salati non si può mettere il sale da cucina. Di solito i sali si disciolgono bene con composti acidi. Purtroppo i depositi possono anche non essere salini, es. i depositi carboniosi, in questi casi, e provate anche con i fondi delle pentole, può essere molto efficace il bicarbonato. Mescolare i acidi e bicarbonato produce anidride carbonica e basta, se poi risulta efficace nel pulire è perché c'era un eccesso dell'uno rispetto all'altro ed è rimasto attivo invece di reagire e ha avuto efficacia sullo sporco. Siccome spesso i depositi sono composti da residui salini e carboniosi insieme imho il modo più efficace è alternare i cicli: faccio un lavaggio acido e so che resteranno "esposti" i depositi carboniosi, a quel punto faccio un lavaggio con bicarbonato e se non si distacca tutto ripeto il lavaggio acido. I disincrostanti da caldaia hanno diversi principi attivi che non si neutralizzano tra loro e agiscono su diversi tipi di sporco, per questo ritengo siano anche più indicati rispetto ai cicli separati. Il passivante imho è altrettanto utile, perché andando a legarsi alle leghe metalliche inibisce l'azione corrosiva dell'acqua di mare quando riprenderà a circolare nei condotti
Questa discussione è mooolto interessante e ringrazio gli adv che stanno facendo chiarezza sfatando luoghi comuni e rimedi da massaia (tipo mescolare aceto e bicarbonato, che mia cognata si ostina a fare nonostante le stia dicendo da anni che si neutralizzano a vicenda. Non ho mai fatto il lavaggio, ma vorrei farlo date le 3.000 ore, non so se i precedenti armatori lo abbiano mai fatto. ho capito che il circuito da disincrostare è quello di acqua di mare, dove devo collegare la pompetta? Sul circuito acqua dolce sarebbe semplice, alla mandata e ritorno della pompa acqua dolce, magari togliendo la valvola termostatica, ma sul circuito acqua di mare come faccio a creare un ritorno nel secchio, devo staccare il tubo della marmitta dal riser e attaccarci un tubo che finisca nel secchio?
Mi sa di si, l'unica alternativa a cui riesco a pensare è usare la marmitta come secchio, quindi scolleghi la marmitta dal tubo di scarico a valle e ci infili il pezzo di tubo che fa da presa per la pompa.
Guarda anche dove hai l antisifone, se è fra uscita scambiatore e riser puoi recuperare il liquido da lì, prima che venga immesso nello scarico.
Rob, Incredibile ma vero il mio motore vp 2003 non ha antisifone, ha oltre 3.000 ore e non si è mai allagato e da qualche parte appena acquistai la barca (comet 333) lessi che non serve.

In effetti ho la barca da 4 anni e non è mai successo nulla, ma cè da dire che non navigo mai vela e motore, cioè mai a barca sbandata con motore acceso ( se cè vento perchè tenere il motore acceso?)

Se dovesse succedere per far fronte ad una emergenza, tipo un rientro in porto complicato, potrebbe essere pericoloso senza il siphon break?
(30-09-2025 18:20)ibanez Ha scritto: [ -> ], potrebbe essere pericoloso senza il siphon break?

Barca sbandata o no è secondario, importano più le altezze delle varie entrate uscite di acqua rispetto al livello dell'acqua, i volumi di accumulo (marmitta, volume tubo di scarico, volumi tubi acqua, ecc), se la pompa acqua di mare lascia passare acqua, ecc.
Magari nella tua non c'è perché non serve, ma visto quel che si vede nelle barche meglio sincerarsi che sia il caso. Smile

ps ci sono un paio di discussioni con tante cose sul sifone magari continuiamo di là, in questa restiamo sulla puitura del circuito
@ ibanez. Le massaie (tra loro ci metto pure mia mamma ultraottantenne) hanno grande senso pratico e guardano al risultato. Anche se arrivasse il premio Nobel per la chimica a spiegargli che gli effetti pulenti dell’aceto e del bicarbonato si annullano a vicenda qualora mescolati insieme, la lezione (teorica) servirebbe a poco se non gli portasse anche un prodotto più economico che pulisca meglio e che non abbia effetti collaterali per loro indesiderati. Circa il problema di questa discussione, io ho illustrato il procedimento che applico tutti gli anni ad un motore che avrà girato qualche decina di ore. In realtà basterebbe solo acqua dolce visto che si tratta del circuito primario dove circola solo acqua salata. Farei invece diversamente se fosse il primo lavaggio dopo 3000 ore e che forse meriterebbe più l’attenzione del meccanico anziché dell’idraulico 32
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