abbiamo portato la barca da pisa a san benedetto del tronto ad ottobre...abbiamo iniziato il restauro dall'opera viva, levando prima strati di vecchie AV cercando il gelcoat...poi un primer giallino cercando il celcoat...poi è arrivato una specie di strato epossidico che in molti punti si presentava tipo stucco con crosticine che con il passare dell'orbitale via via si staccavano...adesso che abbiamo capito che il gelcoat originale non c'è piu (detto anche dal titolare del cantiere 70enne con molta esperienza)....abbiamo portato tutta l'opera viva a vetroresina con la levigatrice orbitale...
espongo il reale problema:
andando a misurare l'omidita della vetroresina in alcuni punti segna 5-8% in altri 15/20% in altri 25/30% in altri ancora arriva anche oltre il 40%(un paio di punti isolati appena sotto la linea di galleggiamento)
il punto è che dato che il mio amico ed io a primavera/estate vogliamo uscire in barca senza se e senza ma (l'abbiamo acquistata per questo)...quindi non è possibile lasciarla sull'invaso fino al 2016 per effettuare un trattamento serio con acquastop....ed abbiamo ben capito che in 2/3 mesi si asciuga un bel niente...
pero è anche vero che adesso abbiamo la barca a vetroresina
!!!!
VOI CHE FARESTE????
grazie anticipatamente da me e dal mio socio william!!!!
Spendete qualcosa di più ed usate appositi apparati che riscaldano (e gonna) per asciugarla più rapidamente. Alternativamente se non vedete bolle e siete interessati a tirarla su ogni anno, 1 mano di antiveg e vai in acqua...ma da quel momento sempre sotto controllo.
Cosa farei io? Farei adesso trovando il modo di accorciare i tempi....tolto il dente....
Spendi il giusto (poco) per accelerare un pò l'asciugatura poi trattamento epossidico+ antivegetativa e via a goderti il mare
P.S. ovviamente nella decisione conta quanto l'avete pagata e quanto è importante questa barca per il tuo futuro ma, sono tutte cose che sai solo tu
Domanda da profano ... ma avere la barca a vetroresina vuol dire che si vedono le fibre della stuoia?
E se si vedono le fibre della stuoia sono sufficienti l'epossidica e l'antivegetativa per un senza se e senza ma?
Ripeto ... da profano
(12-01-2015 16:15)bradipo Ha scritto: [ -> ]Domanda da profano ... ma avere la barca a vetroresina vuol dire che si vedono le fibre della stuoia?
E se si vedono le fibre della stuoia sono sufficienti l'epossidica e l'antivegetativa per un senza se e senza ma?
Ripeto ... da profano
MI sembra strano infatti, possibile che il gelcoat non ci sia più?? dove è finito, l'avete asportato tutto ? in questo caso dovrebbe esserci un bel salto di spessore fra la parte sana e quella da te descritta, l'avete individuato ? ...
(12-01-2015 15:10)Danilo85 Ha scritto: [ -> ]...abbiamo iniziato il restauro dall'opera viva...
Ma la barca aveva osmosi conclamata prima?
In caso negativo farei senza nessun patema un trattamento epossidico, poi antivegetativa e metterei in acqua senza aspettare troppo e senza perdere il sonno.
Invece in caso positivo farei la stessa identica cosa ma l'anno prossimo terrei sotto occhio la situazione.
Tutto qui.
Non si può non navigare su una barca appena acquistata! E' meglio la galera!
Dai, è chiaro che l'amico Danilo parla di "vetroresina " ma intende gelcoat (ovvero hanno tolto tutti gli strati di antiveg)
(12-01-2015 19:12)Madinina II Ha scritto: [ -> ]Dai, è chiaro che l'amico Danilo parla di "vetroresina " ma intende gelcoat (ovvero hanno tolto tutti gli strati di antiveg)
Scusa ma non mi pare affatto chiaro.
Se parlano di vtr sarà perchè vedono il mat tra la resina imho.
Fermo restando che la tastiera non è lo strumento adatto a fare diagnosi, se hanno tolto "crosticine giallastre" e misurato umidità elevate e irregolari avrei una mezza idea: pseudo trattamento fatto da qualche strascinamestieri, razza infestante la nautica...
Se la barca è il Pierrot è facile che avesse qualche bolla...
Se non c'è più gelcoat non è il caso di metterla in mare così, la vtr si comporterebbe come una spugna.
Ora se il 70enne è davvero competente potrà dare il consiglio giusto da vicino
Secondo me la fretta è sempre cattiva consigliera, fate le cose con calma, la fregola di uscire vi farebbe pentire presto.
A meno che la barca sia per voi un usaegetta pagato poco...
Ragazzi, difficile dire qualcosa, anche se vi risponde un esperto, senza vedere il corpo del reato.
Da quello che raccontate però non ci sarebbe più il gelcoat, siete arrivati alla stuoia o molto vicini. Perchè forse l'epossidica che avete trovato non è un ciclo preventivo sopra geocoat ma una pessima ricopertura di stuccature fatte sul laminato.
Il problema non è asciugare, che con gonna e deumidificatore apposito si fa anche in inverno. Tantio non potete fare nulla con le resine fino ad aprile.
Se è così dovete sincerarvi, a barca asciutta, che non vi siano gobbe o punti da risanare.
Altrimenti dovete partire con resine, stucchi epossidici. Poi Aquastop e tutto quello che segue.
Se la buttate in acqua con un lavoro approssimativo fra un anno dovete ricominciare e rimetterci soldi.
no ragazzi io ho scritto bene e voi avete letto altrettanto bene...la barca non aveva più il suo gelcoat originale ed presentava molte stuccature (tipo quella che metto in foto)... allora abbiamo deciso di portare via anche quello strato irregolare bianco.(per evitare di passare acquastop sopra ad una superfice non molto solidale allo scafo)
adesso su l'opera viva si notano palesemente le fibre della vetroresina... la barca sarebbe pronta per iniziare il ciclo di asciugatura...solo che non mi sembra che in 2/3/4 mesi si possa asciugare tanto.... da quello che leggo ci possono volere anche 12/18 mesi...e sinceramente vorremmo goderci un po la barca in questa stagione entrante...
(12-01-2015 20:55)Danilo85 Ha scritto: [ -> ]no ragazzi io ho scritto bene e voi avete letto altrettanto bene...la barca non aveva più il suo gelcoat originale ed presentava molte stuccature (tipo quella che metto in foto)... allora abbiamo deciso di portare via anche quello strato irregolare bianco.(per evitare di passare acquastop sopra ad una superfice non molto solidale allo scafo)
adesso su l'opera viva si notano palesemente le fibre della vetroresina... la barca sarebbe pronta per iniziare il ciclo di asciugatura...solo che non mi sembra che in 2/3/4 mesi si possa asciugare tanto.... da quello che leggo ci possono volere anche 12/18 mesi...e sinceramente vorremmo goderci un po la barca in questa stagione entrante...
Mah, asciugare non è impossibile, la procedura "forzata" si compie prima con un lavaggio energico e ripetuto con acqua dolce, meglio se calda, poi ci sono vari modi di avvolgere e scaldare la carena per far evaporare la umidità, anche con l'aiuto di sali igroscopici. Una volta raggiunti valori ottimali si procede con l'epossidica. Se va bene in due o tre mesi è fatta. Sempre che disponiate di un adatto capannone non gelivo.
dai una mano di primer poi antivegetativa abbondante e usa la barca.
a fine settembre ali ,pulisci fai asciugare e bla bla bla..
a san benedetto,dove s'affonda per diletto, ci sono maestranze preparate
e banchinari altrettanto saputi per fare una roba decente.
ppi la rete è prodiga di consigli,filmati e quanto serve.
se poi vuoi puoi interpellare qualche azienda del tipo cecchi-veneziani-
ditte produttrici di vernici e resine:insomma l'universo mondo dell'antiosmosi è
pronto a riceverti.
buon lavorio...(non è un refuso)
i valori di umidità vanno segnati sull'opera viva e monitorati periodicamente. Avresti già dovuto farlo ... e adesso sapresti quanta percentuale di umidità era contenuta nel materiale che hai tolto e quanto ti rimane da asciugare e dove è più concentrata e dove meno.
Sta tutto scritto in altre discussioni sull'argomento.
L'asciugatura ha tante variabili e di solito non è distribuita uniformemente, per cui, se non si interviene in modo mirato, il tempo di asciugatura è quello relativo alla parte più umida (che magari sta pure rivolta a nord e/o non prende molta aria). Lo scorso inverno abbiamo asciugato un Miller di un mio amico: sembrava una cosa lunga, invece con qualche semplice accorgimento e un pò di fortuna è tornata in acqua per l'estate.
Ma sei sicuro che tre mesi non bastano ad asciugare lo scafo denudato? Mi pare strano
(13-01-2015 00:12)torcido Ha scritto: [ -> ]Ma sei sicuro che tre mesi non bastano ad asciugare lo scafo denudato? Mi pare strano
ragazzi, i mesi non li decidiamo noi! E' asciutta quanto non c'è più umidità ... 2,3,6 mesi o un anno difficile a saperlo, soprattutto dalla tastiera ...
(13-01-2015 00:17)sonmì Ha scritto: [ -> ] (13-01-2015 00:12)torcido Ha scritto: [ -> ]Ma sei sicuro che tre mesi non bastano ad asciugare lo scafo denudato? Mi pare strano
ragazzi, i mesi non li decidiamo noi! E' asciutta quanto non c'è più umidità ... 2,3,6 mesi o un anno difficile a saperlo, soprattutto dalla tastiera ...
Soprattutto dalla tastiera della "Banchina"
15 anni fa ho tolto tutto il gelcoat ed arrivato a vetroresina.Chiusa la barca con teli dalla
linea di galleggiamento fino a terra,in pratica una capanna sotto l'opera viva.Un riscaldatore
a gas che ogni sera accendevo per circa due-tre ore circa,anche se non tutte le sere,ma il fine settimana riscaldamento continuo.L'interno tutto spaiolato con termo ad olio per riscaldare.In circa 4 mesi sono
riuscito a far asciugare la carena fino ad avere unìindice di umidità irrisoria,perchè se la barca è molto datata difficile che riesci a portare a zero l'umidita'.Ripristinato il gelcoat con west system date 7 mani.E' stato un gran lavoro,ad oggi è perfetto.
grazie a tutti per i mille consigli che sono arrivati...il lato migliore del farsi i lavori da solo è che una volta finito il restauro conosci la barca è le sue singole parti meglio delle tue tasche...
pero un giorno forse ci piacerebbe anche provarla in mare!!!!!