non riesco a capire a che servono quei tubi chiari che girellano fino ad una specie di raiser aggiuntivo.forse lo sfiato antiallagamento?
qualcuno può darmi delucidazioni?
Non vale
che ti fai le domande da solo?
qua l'unico che risponde alle domande sui motori sei tu.
Due ipotesi: Antisifone fatto in casa oppure pompa di sentina meccanica.
Di certo non è un sistema originale volvo.
Ma hai solo la foto oppure anche il motore?
solo foto trovata in facbook su sito di cometisti.
siccome quello è il tipo di motore che mi sono trovato facevo
indagini.tutto quel che può servire è bene accetto.
la valvola è di quelle apposite antisifone, il tubo che va verso la puleggia parte dalla pompa mare?
(16-01-2015 23:28)isla Ha scritto: [ -> ]la valvola è di quelle apposite antisifone, il tubo che va verso la puleggia parte dalla pompa mare?
a saperlo... cercherò foto aggiuntive nel sito se mi rispondono.
Non c'entra con il tubo ma se hai la stessa marmitta in acciaio, fatti un tubo inox da collegare al posto della marmitta nel caso dovesse improvvisamente perdere da qualche saldatura.
Vado a tentativi: se fosse un secondo riser o scambiatore? Non puoi chiedere al vecchio proprietario? Comunque ho l'impressione che se uno fa tali modifiche debba aver avuto una gran cura della barca, buon segno! Caspiterina che bello un motore così accessibile, ma non sará un po' rumoroso? Ciao g
(17-01-2015 06:43)timeout Ha scritto: [ -> ]Non c'entra con il tubo ma se hai la stessa marmitta in acciaio, fatti un tubo inox da collegare al posto della marmitta nel caso dovesse improvvisamente perdere da qualche saldatura.
mentalmente già fatta
Sul mio non c'è, ho,letto da qualche parte una sorta di recupero credo, ma non ho capito bene
Potrebbe avere due funzioni la prima abbattere la temperatura dei gas ulteriormente la seconda, la più logica abbattere la rumorosità auentando la miscelazione
Dalla foto centrale inizialmente non caricata vedo che su quel cilindro "posticcio" arrivano 2 tubi trasparenti e 2 neri.
La cosa mi fa pensare ad uno scambiatore di calore olio motore/acqua mare.
Ma una curiosità hai il 2003 o il 2003 T (ovvero il 28 CV o il turbo 43)?
Provo a darti una risposta;
il VP 2003 raffigurato nelle tue foto è a raffreddamento diretto, pertanto e mediante un apposito kit Volvo, i due tubi neri sono collegati con un boiler con funzionamento dello scambiatore ad acqua di mare calda (schemino d'impianto allegato 1).
Quello che si vede collegato ai tubi chiari in treccia è invece un dispositivo casereccio di valvola siphon break, con il "pisciolino" della valvola direttamente sullo scarico, anziché come di solito lasciato libero nella ghiotta motore (schemino d'impianto allegato 2). Se accetti un consiglio, accertati che il sistema rompisifone sia sempre posizionato piu' in alto del riser ma anche del filtro acqua di mare, altrimenti non funziona correttamente. Molto probabilmente il propietario di quel motore aveva un filtro acqua di mare non marcato Volvo e non posizionato a parete ma a pavimento.
Le valvole a sfera montate sui tubi neri, con una combinazione a tre vie, consentono di selezionare il flusso di scarico dell'acqua calda in uscita dal termostato direttamente sul riser oppure in circuito con il boiler e poi sul riser . p.s. quelle foto non sono del mio motore ma nella barca ne ho uno uguale, con un impianto idraulico differente ma con il circuito riscaldamento del boiler ad acqua di mare.
Quoto BigLuc, anch'io ho un Gs 343 con volvo 2003 che aveva un impianto per il boiler con lo schema da lui riportato. Comunque si tratta di una predisposizione "critica" infatti io ho dovuto staccare tutto in quanto con il boiler mi andava in surriscaldamento il motore, forse perchè le incrostazioni interne tipiche del raffreddamento ad acqua di mare hanno ridotto la portata della circolazione d'acqua. Anzi se qualcuno ha qualche dritta per riattaccare il boiler sarebbe molto gradita.
Saluti
Francy
probabilmente è il boiler con qualche problema di circolazione.
trovate in rete, ecco altre foto del VP 2003 con il sistema "calorifero" originale Volvo e necessario per il collegamento del boiler nei motori a raffreddamento diretto.
D'accordo con ANDROS, se tutto funziona bene, anche con il predetto impianto la circolazione dell'acqua è ottimale, personalmente non noto particolari differenze allo scarico fuoribordo.
Per evitare scaldate eccessive e spiacevoli sorprese di blocco, per mia abitudine nel periodo caldo smonto il termostato e faccio andare il motore in presa diretta (all'inizio scalda di meno, ma poi va alla grande).
Nella stagione invernale, effettuando navigazioni di poche ore appena fuori dal porto e non avendo quindi esigenza di acqua calda sanitaria, al fine di effettuare una profonda manutenzione e non avendo mai installato la valvola a tre vie, stacco i tubi motore e con l'uso di uno spezzone di circa 50 cm di tubo telato metto in bypass lo scarico acqua calda, poi svuoto dall'acqua di mare e dall'acqua dolce tutte le tubazioni di collegamento e il boiler stesso. Successivamente lo apro (immagine 4) e, per quanto possibile, pulisco a fondo dalle incrostazioni calcaree la resistenza elettrica ed effettuo un'accurata pulizia nel serbatoio e alla serpentina dello scambiatore. Nell'occasione, almeno una volta all'anno, cambio l'anodo del boiler (rigorosamente al magnesio, perché posto all'interno del comparto acqua dolce).