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Versione completa: infiltrazioni su oceanis 411
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Ho visto un 411 che mi interessa, è vecchiotto ma messo bene su parecchi fronti.
Purtroppo però ha una infiltrazione di acqua che se non viene risolta a breve compromettera' tutti i legni interni, i cieletti etc. che hanno già numerose traccie di muffa. Io credo che sia ancora recuperabile, ma volevo chiedere, specialmente a qual he possessore di 411, se a loro è capitato di avere infiltrazioni dalla falchetta. Mi spiego meglio: analizzando bene il problema a bordo, ho notato la situazione seguente:
1. Infiltrazione è di acqua dolce e quel giorno infatti pioveva
2. E' presente da diverso tempo in quanto i cieletti erano tutti pieni di traccie di muffa edi legni interni risultavano bagnati
3. Non erano visibili infiltrazioni dirette ( da oblo' etc...)
4. Il teak della coperta (solo sull, passaggio laterale) era in condizioni pessime, rattoppato male e con numerose strisce di gomma mancanti
5. Dall'interno, l'ispezione delle viti di fissaggio della falchetta nella cabina di prua, riportava viti totalmente arruginite, alcune delle quali consumate dalla ruggine. Considerate che ho visto molti 411 e nessuno presentava questa anomalia, avevano tutti le viti splendenti come fossero nuove.
Per cui la mia ipotesi è la seguente: l'acqua filtra attraverso il teak, scivola alla base della falchetta e si infila nelle sedi delle viti scendendo poi sui fianchi dello scafo fino nella sentina ( che infatti era piena) poi basta qualche giornata di sole per far evaporare il tutto e ritrovarsi on l'interno totalmente bagnato e la muffa sui cieletti. Potrei aver ragione ? Vi è capitato ? Come potrete capire è molto importante che io capisca cosa succede per calcolare l'entita della spesa necessaria alla riparazione.
le viti della falchetta devono essere ovviamente a tenuta stagna. Peraltro ho già fatto sostituire 4-5 metri di falchetta troppo usurati e ho controllato attentamente che dopo la sostituzione non ci fossero infiltrazioni. nessun problema. Smontaggio e sostituzione falchetta (con smontaggio e rimontaggio gallocce rotaia etc.) circa 300 euro al metro.
I candelieri del 411 sono un po' difettosi e devono essere risigillati almeno ogni 2 anni. Il lavoro è semplice ma se non viene fatto c'è il problema di queste fastidiose infiltrazioni
Confermo quanto detto da Kermit. La mia barca non ha il Teak in coperta, quindi non so se quell'optional possa comportare problemi di infiltrazioni (ma sarebbe la prima volta che lo sento). Di contro i candelieri vanno smontati e sistemati periodicamente (io ne farò un paio a breve che iniziano a mostrare qualche piccola perdita). Il sistema di fissaggio è semplicissimo. http://forum.amicidellavela.it/showthrea...candelieri Verifica anche la chiusura degli oblò laterali apribili della Lewmar. Nei primi modelli c'è da modificare il sistema di chiusura xchè così come progettato fa gocciolare acqua all'interno http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=47477

@kriss Approfitto x chiederti: 1) dove hai fatto fare il lavoro? 2) le sezioni di falchetta dove le hai prese? Ordinate alla Beneteau, immagino.
La sigillatura dei candelieri del 411 si fa in pochi minuti senza smontare nulla. Il perno passante è tenuto da un grosso dado che se non ricordo male è da 24 mm (chiave 24 a tubo), si svita il dado da sotto senza toglierlo lasciando un paio di giri, a questo punto da sopra il candeliere si solleva con tutta la basetta anche 1-2 cm, si pulisce la battuta e con la pistola del sigillante si fa un bel cordone intorno, quindi si serra il dado a mano e si lascia tirare il sigillante un paio di giorni. Ultima fase si tira il dado a dovere e si taglia l'eccesso di sigillante sopra che a questo punto è solido. Se volete esagerare togliete il dado è mettete anche un po' di sigillante sotto la rondella (cioè sopra sulla battuta visto che sta sotto) ma non serve.
Che materiale consigli come sigillante? sikaflex? Ma quale?
Che ti devo dire io ci mettevo tutto quello che mi capitava per le mani in genere siringhe mezze avanzate di ogni tipo quasi sempre poliuretanici, non ho mai fatto riferimento circa il prodotto che dura di più. Ho il presentimento che il silicone neutro sia migliore in quanto ha una reticolazione molto lenta. Non metterci mai silicone acetico è corrosivo con acqua di mare
Grazie per i consigli effettivamente ai candelieri non avevo pensato però rimane il fatto che le viti della falchetta arrugginite mi danno un messaggio. Provero' a capire meglio da dove arriva tutta quell'acqua.
L'acqua viene dai candelieri come sopra descritto. Il 411 è una delle poche barche che ha il trincarino ossia quel bordo rialzato in teak che corre tutto intorno alla falchetta. Da una parte è buona cosa in quando ti protegge da eventuali cadute in acqua di oggetti ed è un buon appoggio per il piede di bolina, ma da una parte fa da grondaia a tutta l'acqua che scorre in coperta e che la veicola nel foro (che perde) dei candelieri. Anche navigando di bolina l'acqua rimane appozzata nel trincarino
@kitegorico Lavoro fatto a Caorle da artigiano del posto che ha anche sagomato il teak
Ho anch'io un 411 (2001) e non ho mai riscontrato questo problema.
Ammesso che non abbia dei costi esorbitanti, il trincarino di legno sarebbe sotituibile con un profilato metallico come hanno barche successive della beneteau, secondo voi?
Guarda se il teak è avvitato tra i comenti. Da me (473) lo è con un migliaio di viti ed è una follia. Tra l'altro aprendo il sika in più punti ho trovato anche dei fori lasciati aperti e senza viti. Non escluderei che possa venire anche da li.
Buongiorno fatti i candelieri purtroppo passa ancora un po di acqua . È possibile che passi dalle viti che fissano il teak in coperta?
Valuta anche le viti che fissano il teak del trincarino rialzato. Personalmente ho anch'io qualche piccola infiltrazione ma non dai candelieri; una volta stretto il bullone dall'interno (anche senza sigillante) nel mio caso i candelieri sono a tenuta. Invece penso che possano essere le viti del trincarino rialzato. In altre parole temo che il sika messo come sigillante alla base del teak del trincarino nel tempo si sia consumato/fessurato per cui l'acqua, quando piove, passa tra teak e vetroresina e poi, attraverso i fori delle viti passi la vetroresina ed infine, attraverso i tappi sotto i candelieri (quelli sul controstampo dei cielini), entri in barca. E' il motivo per cui erroneamente all'inizio pensavo che l'infiltrazione fosse dai candelieri.
Inizialmente ne stavo facendo una malattia, ma ultimamente con questo problema (che comunque prima o poi affronterò) ci stò serenamente convivendo. Alla fine il problema si evidenzia solo quando fuori diluvia (mai durante la navigazione). Dal tappo del candeliere di dritta in dinette mi escono forse 20 ml di acqua (ma anche meno) in una intera giornata di pioggia. Quindi se le previsioni portano pioggia, lascio sotto quel tappo una piccola bacinella per non far andare le gocce d'acqua sul legno.
PS: un'altra infiltrazione che invece prevengo annualmente è dagli oblò laterali della lewmar. La cornice esterna non è continua ma costituita da due mezze lune. Bene dal punto di contatto di quelle mezzelune c'è una fessura. Di lì ci passa l'acqua per cui quelle fessure vanno sigillate (lavoro di una decina di minuti). Io uso il silicone che dura però solo una stagione. Prima o poi proverò col Sika che sicuramente è più duraturo
Grazie Kitegorico sei sempre prezioso Penso anch io di condividere questa tua posizione "filosofica" e perciò momento ho provveduto con una bacinella . Tanto in attesa dell intervento del cantiere ma se non dovessero agire prima del varo lascerò le cose come stanno. Sicuramente chiederò al falegname se è possibile in tempi rapidi rimuovere il vecchio sikaflex e risigillare .
Eventualmente ti tengo informato dell evoluzione del problema
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