I Forum di Amici della Vela

Salve a tutti,
ho acquistato da poco un natante sul quale risulta installato e perfettamente funzionante un vecchio apparato vhf nello specifico un FURUNO modello FM 252. Il precedente proprietario non aveva alcun tipo di licenza. L'apparato è ovviamente un vecchio modello (credo prodotto nel 1985), ma, come detto, essendo perfettamente funzionante, vorrei provare a tenerlo; tuttavia per richiedere la licenza di esercizio al Ministero serve una dichiarazione di conformità che non riesco a trovare (o probabilmente neanche esiste essendo una vecchia produzione). L' ufficio regionale competente mi ha detto che a loro risulta una richiesta fatta per un modello FM 252i dove la "i" starebbe, a loro dire, per omologato in italia. Ma sul libretto del mio apparato non c'è traccia di questa "i". Escludo un sopralluogo da parte di un loro tecnico per l'omologazione perché con il prezzo che mi hanno sparato ne compro tre di apparati nuovi.

Qualcuno ha lo stesso modello e può suggerirmi una soluzione per evitare di buttare l'apparato??

ps ho già sentito la Furuno e non sono riusciti a trovare nulla.

Grazie a tutti per eventuali contributi.

BV

Se hai sentito la Furuno le speranze sono poche, inoltre sul loro sito risulta che per quell'apparato:

"Mar-2005 service maintenance no longer available"

cio' significa che non garantiscono piu' la disponibilita' dei componenti e solo questa considerazione dovrebbe dar da pensare.

Ti compri un portatile da pochi Euro che abbia il certificato di omologazione, che ti fai dare controllando che sia completo (per esempio http://www.nauticamancini.com › Nautica › Vhf & Accessori), lo iscrivi sulla licenza, poi il 252 lo metti in uno stipetto o in un posto che non sia visibile, ma collegato, e lo usi.
Difficile che ti becchino, dovrebbero perquisire la barca, ma non credo lo faranno mai.
Volendo con un connettore ridotto d'antenna, puoi collegare anche il portatile all'antenna su, togliendo la sua antennina.
Oltretutto il portatile è comodo averlo per molti motivi (per es. da tenere in pozzetto entrando in marina, se ti allontani dalla barca e vuoi essere raggiungibile da chi resta a bordo, sintonizzandovi su un canale poco trafficato, da tenere vicino alla zattera se stagno, eccetera).
Non è proprio pulitissima, ma se va e se è omologabile a pagamento, benedetti figlioli del Ministero perché chiedere una cifra folle?

(19-01-2015 12:51)len10 Ha scritto: [ -> ]Escludo un sopralluogo da parte di un loro tecnico per l'omologazione perché con il prezzo che mi hanno sparato ne compro tre di apparati nuovi.

Temo che questa condizione sia insuperabile.
Essendo un modello prodotto prima del 1999 l’unico documento che potresti trovare è il “certificato di collaudo” dell’apparato, che però non ti esonera dalla visita a bordo con i costi che ti hanno detto. Eviti la visita solo con la “dichiarazione di conformità” per apparati prodotti successivamente a tale data (v. art. 29 c. 3 D.Lgs. 171/2005 in calce).

Ti conviene quindi pensare subito a soluzioni alternative, come ti è stato suggerito oppure acquistando un apparato fisso prodotto dopo il 1999 (che ha una potenza di 25 W contro i 5 del portatile) e tenere il Furno di riserva e ben nascosto. Ovviamente accertati che venga fornito con la documentazione in regola


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“3. Tutti gli apparati ricetrasmittenti a bordo delle unità da diporto, conformi alla normativa vigente, sono esonerati dal collaudo e dalle ispezioni ordinarie, salvo l'obbligo di collaudo per le stazioni radioelettriche per mezzo delle quali è effettuato il servizio di corrispondenza pubblica. Il costruttore, o un suo legale rappresentante, rilascia una dichiarazione attestante la conformità dell'apparato alla normativa vigente ovvero, se trattasi di unità proveniente da uno Stato non comunitario, alle norme di uno degli Stati membri dell'Unione europea o dello spazio economico europeo. Gli apparati sprovvisti della certificazione di conformità sono soggetti al collaudo da parte dell'autorità competente”.

Si in realtà già sono in possesso di un apparato portatile; la soluzione di mantenere il fisso a bordo ben nascosto mi piace poco perché averlo nascosto significherebbe a mio avviso non usarlo affatto, inoltre

(20-01-2015 00:53)dapnia Ha scritto: [ -> ]Difficile che ti becchino, dovrebbero perquisire la barca, ma non credo lo faranno mai.

non mi stupirei dopo l'ultimo controllo che ho subito. Forse comprando un nuovo fisso con la documentazione in regola (che quindi giustificherebbe ai controlli la presenza di antenna in TA) potrei pensare di mantenerlo come soluzione di rispetto, ma a quel punto sarebbe il terzo apparato vhf (va bene che la sicurezza non è mai troppa, ma per un natante che entro le 6 mg non avrebbe neanche l'obbligo mi par troppo :91

Aggiungo che pure il collaudo da parte di un ispettore potrebbe dare esito negativo per un mucchio di ragioni non legate al puro funzionamento dell'apparato (se trasmette e riceve bene) poiche' viene anche verificato che la canalizzazione sia impostabile correttamente poiche' con l'introduzione delle funzioni DSC vari canali hanno cambiato la loro destinazione (es. il 70 deve avere la trasmissione in fonia inibita e non attivabile in alcun modo essendo riservato a tale funzione) e vecchi apparati spesso non sono conformi alle attuali regole. Anche in caso di esito negativo l'uscita del tecnico ispettore si deve ovviamente pagare lo stesso...

(20-01-2015 09:52)len10 Ha scritto: [ -> ]Si in realtà già sono in possesso di un apparato portatile

per un natante che entro le 6 mg non avrebbe neanche l'obbligo mi par troppo

Se questi sono i tuoi limiti perché dovresti incasinarti la vita?
Entro 6 miglia basta il cellulare.
Mettiti in regola con il portatile e sbarca l’altro (oppure corri il rischio di tenerlo a bordo). Antenna e cavo comunque puoi lasciarli da utilizzare con il portatile attraverso l’apposito connettore.
Alla prima occasione comprerai eventualmente un fisso usato con relativi documenti, facendo poi l’aggiornamento della licenza mettendo però in conto anche 1 o 2 marche bollo più eventuali spese postali, che potrai parzialmente recuperare vendendo il Furno (qualcuno che vuole spendere poco si trova sempre).

(20-01-2015 11:00)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]

(20-01-2015 09:52)len10 Ha scritto: [ -> ]Si in realtà già sono in possesso di un apparato portatile

per un natante che entro le 6 mg non avrebbe neanche l'obbligo mi par troppo

Se questi sono i tuoi limiti perché dovresti incasinarti la vita?
Entro 6 miglia basta il cellulare.

Si lo so, infatti non voglio incasinarmi; è che non mi piace l'idea di non dover utilizzare o peggio cestinare un qualcosa di perfettamente funzionante dal punto di vista tecnico. Ma sembra non ci sia altra soluzione.

Grazie per le risposte.

BV

Riprendo questa discussione perché ho un problema simile.
La domanda è: se ho a bordo un portatile omologato e relativa licenza perché devo "nascondere" quello fisso? Non potrebbe essere semplicemente poggiato li in disuso?
Formalmente in che consisterebbe la contestazione?
Lo so che cerco la logica nella nostra burocrázia, ma non si sa mai.

Che se c'è, si presume che tu lo usi, o lo potresti usare.
Non è questione di autorizzazione, è questione di omologazione: deve cioè, avere certi requisiti e non altri, ed essendo cambiate le specifiche tecniche di utilizzo, come ha già detto Ian, banalmente non si deve poter trasmettere sul 70, l'impostazione delle canalizzazioni deve essere la nuova, eccetera.
Non è questione di logica, è che essendo cambiate le cose, ill vecchio non sempre corrisponde.
Nel dubbio si omologano gli apparati.
Sanzione, abbastanza salata, e confisca dell'apparato.

Mi sono spiegato male. Non ho dubbi sull'omologazione. Ma se io ho a bordo un apparato omologato e relativa licenza, quello vecchio non può stare a bordo disattivato?
Il vecchio armatore della mia barca aveva un nuovissimo apparato non omologato che usava e un rottame con tanto di certificato di omologazione tutt'e due in bella vista e sosteneva di essere a posto.

A rigor di termini no.

Appunto: "sosteneva".
Salvo verifica.

(22-09-2015 09:01)Zaurac Ha scritto: [ -> ].... se io ho a bordo un apparato omologato e relativa licenza, quello vecchio non può stare a bordo disattivato?

Non è così facile come credi.

L’art. 1 c. 1 del D.Lgs. n. 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche) contiene queste definizioni:

c) apparato radio elettrico: un trasmettitore, un ricevitore o un ricetrasmettitore destinato ad essere applicato in una stazione radioelettrica. In alcuni casi l'apparato radioelettrico può coincidere con la stazione stessa;
nn) stazione radioelettrica: uno o più trasmettitori o ricevitori o un insieme di trasmettitori e ricevitori, ivi comprese le apparecchiature accessorie, necessari in una data postazione, anche mobile o portatile, per assicurare un servizio di radiocomunicazione o per il servizio di radioastronomia. Ogni stazione viene classificata sulla base del servizio al quale partecipa in materia permanente o temporanea;

L’art. 194 (Impianto ed esercizio di stazioni radioelettriche a bordo di navi da diporto) stabilisce inoltre:

c. 1
“..…... Tutti gli apparati di radiocomunicazione o di ausilio alle radiocomunicazioni, siano essi obbligatori o facoltativi, devono essere elencati nella licenza di esercizio di cui all'articolo 160”.


Un VHF portatile tenuto in barca costituisce quindi una stazione radioelettrica perché dotato di antenna e batteria che lo rendono autonomo per “assicurare un servizio di radiocomunicazione”.

Se a bordo hai anche un apparato fisso, un’antenna esterna (con relativo cablaggio e bocchettone), una batteria per alimentarlo (es. quella del motore) e i cavi per connetterlo, anche l’insieme di queste cose rappresenta una stazione radioelettrica perché (anche se l’apparato è spento e scollegato) può comunque “assicurare un servizio di radiocomunicazione”.

A questo punto scattano gli obblighi di conformità alla disciplina per l’omologazione dell’apparato e di autorizzazione per l’esercizio.

In caso di sanzione (probabile), potresti anche far valere, davanti al giudice, le tue teorie giuridiche, però dovresti farti assistere da un professionista del diritto, spendendo alla fine molto di più di quanto spenderesti a metterti in regola.... a meno che non intenti anche un'azione di rivalsa verso il precedente armatore che ti aveva rassicurato