I Forum di Amici della Vela

Versione completa: fumo azzurro
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Francesco, era uno dei vari lavori di rifinitura, ma non ho fatto in tempo ad applicarlo alla mia Alpa perché è andata via troppo in fretta e ti racconto.
Tanto tempo fa, su una barca, ho visto un sistema per avere una buona sicurezza di non perdere l’asse, e di non fare i danni che hai fatto al pozzo dell’elica e al timone.
Domani cerco lo schizzo e lo posto.
In buona sostanza si tratta di questo: una staffa con un foro al centro di diametro poco superiore a quello dell’asse, questa staffa che abbraccia l’asse, è avvitata allo scafo almeno cinque centimetri dopo il mancione (o la crociera).
L’asse gira liberamente nel foro che è di diametro maggiore.
Tra il mancione e la staffa, è avvitato un piccolo collare in due pezzi, evidentemente ricavato da uno zinco (anodo sacrificale) di quelli che si mettono sugli assi e li abbracciano.
In caso di sfilamento dell’asse dal mancione, il collare di zinco, appoggiandosi alla staffa, trattiene l’asse.
Danni non ne fa perché l’asse che si sfila, smette subito di girare, e né il collare, né la staffa sono pezzi delicati.
Domani vedo per il disegno.
Sempre sulla stessa barca, ho visto anche montate quattro staffe ad angolo con un foro, che coprivano i silent blocks del motore, posizionate in modo che, in caso di capriola, i supporti del motore fossero trattenuti dalle staffe e non distruggessero i silent blocks, facendo volare il motore.
Anche di queste avevo fatto una schizzo, se lo ritrovo lo posto, se no lo rifaccio.
Non erano male le cose che il tipo aveva realizzato sulla sua barca, una vecchia bagnarola in legno, molto, molto bella, essenziale, funzionale e sicurissima….ma lui erano decenni che navigava davvero.
Era un piacere ascoltarlo, parlava solo delle cose che aveva fatto sulla barca, piccoli particolari, accorgimenti per la comodità e per la sicurezza, idee.
In pratica non uno che ti raccontava dove era stato e cosa aveva visto, ma uno che ti diceva il perché e il per come di ogni vite e assicella trasmettendo una conoscenza e un amore per le cose semplici, le uniche, mi diceva, che non deludono mai.
E’ stato tanto tempo fa: io ero ancora giovane, lui già molto vecchio, per il tempo che siamo stati insieme mi ha insegnato tante cose, delle barche e della vita, e poi, un giorno, ha levato l’ancora ed è partito senza nemmeno salutare; ma non serviva farlo: in pratica non ci siamo mai lasciati.
I particolari che descrivi, entrambi, si trovano in commercio: il 'collare' per prevenire lo sfilamento va ad appoggiarsi, in carenza d' altro, suila baderna o cuffia.

I supporti elastici dei motori dovrebbero (condizionale) essere tutti 'captive', dovrebbe (sempre condizionale) essere la ragione del maggior costo di quelli 'marini'.

Belli pero' questi personaggi: ora il vecchietto sei tu? Big Grin
(26-01-2015 18:36)dapnia Ha scritto: [ -> ]Così, tanto per chiarie, l'elica sbagliata fa consumare gasolio, non olio.
Dapnia sembra avere idee un po’ confuse.
Ad evitare inesattezze ho sottoposto preventivamente quanto segue al meccanico di fiducia.
L'elica sbagliata (il che è da verificare) sovraccarica il motore Volvo Penta MD 22P aspirato (modello senza centralina elettronica). Ne deriva eccesso di carburante in camera di scoppio. Una parte di questo brucia, un'altra parte lava le fasce elastiche, eliminando l'olio di lubrificazione e determinandone rapida usura e l'incollaggio nelle scanalature del pistone a causa di residui carboniosi incombusti e non espulsi. Usurate e bloccate le fasce, il gasolio in eccesso può tranquillamente arrivare nella coppa dell'olio e diluirlo. E' un processo lento, ma continuo, che alla fine "frega" tutti gli organi essenziali: steli valvole, asse a camme, fasce, canne, bronzine di biella e di banco. E' come l'alto livello di colesterolo nel sangue. L'infarto arriva quando meno te lo aspetti, se non opportunamente curato.
Come arriva l'olio nella camera di combustione ?
Nella situazione rappresentata può venire sia dalle tenute degli steli valvole sia direttamente dalla coppa, che va in pressione e depressione, perché la fasce incollate non tengono più.
Sic stantibus rebus, occorre purtroppo sbarcare il motore ed aprirlo, essendo l'intervento a bordo limitato alla testata, se ci si riesce, e comunque scomodo e quindi inutilmente costoso.
Depone a favore di quanto sopra la circostanza, già più sopra evidenziata, delle tante probabili ore di moto in condizioni di sovraccarico (fumosità preesistente all'acquisto).
L'esame dati elica potrà confermare quanto sopra.
Saluti
Dapnia sembra avere idee un po’ confuse.

Eh, mi succede spesso, ma altrettanto spesso ci ho preso, molto pragmaticamente e in base a banalissima esperienza.
Senza ragionare sulle teorie della catena di sant’Antonio dei guasti, peraltro giuste, e facilmente reperibili anche senza rompere le balle al meccanico di fiducia, ho espresso la mia opinione la quale, come tutte le opinioni, è opinabile, ma (attenzione!) si riferisce solo al caso in esame.
L'elica sbagliata, in prima battuta, fa consumare solo più gasolio e lo confermo.
Insistendo parecchio tempo (ma molto), succedono tutte quelle cose descritte, ma prima di distruggersi così il motore da molti avvertimenti preliminari allo sconquasso totale, di cui nel caso in questione non ce n’è data notizia.
Ora che un motore con 2600 ore di moto possa essere usurato, è un fatto quasi certo, sarebbe come un’auto con più di 300.000 chilometri, ma da qui a dire che è fottuto ce ne passa.
E ancora: lui ha comprato la barca e non ha cambiato l’elica, non risulta nemmeno che il precedente proprietario l’abbia cambiata, io ritengo molto difficile che l’HR monti eliche sbagliate, e se comunque fosse successo, se ne sarebbe accorto il precedente proprietario prima di lui, magari chiedendone la sostituzione in garanzia.
Ecco perché, al di là della giustezza o della opinabilità delle teorie, non mi sento di dare pareri avventati, né di disquisire facendo sfoggio di gran “saere” in una situazione dove è più importante il qui, subito e senza spendere molto, di tutto il resto.
Certo il “cambiamo tutto, rifacciamo tutto, revisioniamo tutto” sono più risolutivi (ma aggiungo forse e non sempre), ma è facile perché così facendo si resta sempre dalla parte del formaggio (come dicono in Trentino: “Essendo topi è sempre meglio rimanere dalla parte del formaggio”)
Ma allora dove va a finire l’assunzione di responsabilità del dare un parere motivato sulle soluzioni spicciole di cui quasi sempre si disquisisce qui.
Quello voleva sapere lui, e quello gli ho detto io in “scienza e coscienza”.
Smiley4
@Dapnia
Non mi risulta che lo HR 36 nasca dotato di Max Prop.
Quanto all'errore elica è frequente anche in cantieri più titolati.
Allo stato nulla esclude che il precedente proprietario abbia sic et sempliciter abusato del motore dando sistematicamente manetta.
Ribadisco quanto più volte scritto ad indicare sospensione di giudizio : l'esame (gratuito) dati elica può dare utili indicazioni al riguardo.
Saluti
a Alla luce delle considerazioni di Dapnia e Nessuno 38 preciso meglio il senso della mia domanda .
L'anno scorso ho (s)venduto la mia vecchia Alpa 9.50 ed ho comprato questo HR 36 del 1991 di cui sono molto contento perchè risponde molto bene ai requisiti richiesti da un velista ultrasessantenne che , finchè la salute lo assiste, ha ancora voglia di navigare.
L'ex proprietario mi è sembrato una persona perbene e compente che ha tenuto bene la barca (per 23 anni) ed ha smesso di navigare perchè "veleggiava " verso gli 80anni.
Mi ha assicurato di aver fatto una regolare manutenzione al motore e di non averlo mai tenuto sopra i 2400 giri ( non ho motivo di dubitarne).
Essendo un velista appassionato ha preferito sostituire l'elica a tre pale fisse di serie con una max prop a pale orientabili.
Non mi sembra il tipo da aver montato un elica sbagliata ...forse l'aperture delle pale non è tarata bene....però una verifica non guasta di certo.
Questa estate ho fatto un collaudo abbastanza severo della barca , visto il vento e il mare che trovato sulla costa occidentale di corsica e sardegna.
A parte una serie di piccoli incovenienti facilmente rimediabili l'unico dubbio che mi è venuto è relativo al consumo anomalo di olio e relativa fumosità.
Ho sentito il parere di vecchio meccanico in pensione che ha espresso un 'opinione identica a quella di Dapnia.
Sono ragionevolmente certo che se chiamo il concessionario di zona della Volvopenta mi dice:
1)di sostituire il motore visto che la barca è in buono stato
2) di sbarcarlo e fare una revisione "come Dio comanda"

La barca è in secca perchè deve rinnovare il RINA e il tempo per questa ipotesi 2) ci sarebbe...molto meno la voglia visti i costi e visto che questa barca non mi è stata esattamente regalata.
Vorrei farmi quindi un'opinione mia , con il conforto di chi , come molti di voi , ha più competenza e nessun interesse personale.
Vorrei anche sciogliere il dubbio sul rimontare l'elica a pale fisse e mandare il pensione la max prop.
A questo punto hai tutte le informazioni su tutto e il contrario di tutto e puoi farti male come vuoi.Smiley53
Buona fortuna.
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(27-01-2015 20:00)francesco c. Ha scritto: [ -> ]Vorrei anche sciogliere il dubbio sul rimontare l'elica a pale fisse e mandare il pensione la max prop.
Impossibile rispondere senza conoscere diametro e passo dell'elica a pale fisse e il diametro della Max prop.
Grazie a tutti dei consigli e dei suggerimenti che mi sono stati molto utili e di cui terrò conto.
Nessuno 38, il primo week end di febbraio vado al mare , misuro le eliche e ti mando i dati.
Teneteci informati sugli sviluppi sono molto curioso di vedere come si risolve .
(28-01-2015 10:19)francesco c. Ha scritto: [ -> ]Grazie a tutti dei consigli e dei suggerimenti che mi sono stati molto utili e di cui terrò conto.
Nessuno 38, il primo week end di febbraio vado al mare , misuro le eliche e ti mando i dati.
Come la misuri? il diametro ok, ma per il passo?
C'è un posto dove di solito sono stampigliate le misure?
(28-01-2015 16:15)Moody Ha scritto: [ -> ]C'è un posto dove di solito sono stampigliate le misure?

Di solito almeno il passo è stampigliato sul mozzo.
Potrò vederla in maggio, forse aprile. Se non ci fossero stampigliature, c'è un metodo per calcolare il passo?
Ho forse un motore un po' troppo potente ma l'elica probabilmente è rimasta la stessa che c'era in origine.
Quest'estate spero di raccogliere i dati da farti vedere.
(29-01-2015 15:04)Moody Ha scritto: [ -> ]Se non ci fossero stampigliature, c'è un metodo per calcolare il passo?

Si. Io uso un inclinometro modificato e la calcolatrice. C'è anche un attrezzo apposta. In ogni caso occorre avere l'elica sul tavolo.
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