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Versione completa: Fiocco terzarolabile (no avvolgibile)
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Stavo cercando nel web documentazione riguardo a ridurre il fiocco "abbassandolo" e non avvolgendolo. Per capirsi, ridurre la superficie esposta avendo una seconda tack e clew piu alta. Un po come si fa con le mani sulla randa. Mi sembra un modo forse meno pratico ma piu performante dell avvolgere.. che dite?
Noi terzaroliamo la trinca, con una mano da prendere dopo i 32 nodi di reale in bolina .
Navigando in Egeo ma non solo, avevo interesse ad una vela che si potesse rollare ed anche terzarolare, in modo da coprire ogni necessità senza perdere efficienza: se il vento aumenta un tot rollo qualche giro, se aumenta decisamente lo riapro e terzarolo. Questo pensavo io e mi sembrava una bella idea, ma il velaio, dopo ponderazioni e confronti, mi ha risposto che non avrei avuto comunque una vela efficiente. Mi ha quindi consigliato di diminuire un poco la superficie del genoa (da 140 a 130%), affinché con pochi giri si riduca a fiocco mantenendo comunque una forma accettabile e non perda troppo in prestazioni quando è tutto aperto.
In passato ho avuto una barchetta con un genoa con riducibile (con due bugne di scotta) proprio come Wawa Fra27 ma era inferita su un tuff-luff e la trovai molto comoda e, tutto sommato, efficiente. Poi ebbi un Mousse 907 a cui feci fare randa e genoa dalla OneSail. Mi fecero un genoa rollabile con smagritori ("striscie" opportunamente sagomate di neoprene (o simile) cucite all'interno del "laminato" della vela in prossimità dell'inferitura e solo nella zona di maggior grasso) e, pur con genoa avvolto al 40% circa gli conferiva ancora una forma molto accettabile.
Comunque molto dipendeva dal momento in cui si decideva la riduzione ovvero: se riduci con più vento la vela si avvolge molto stretta e di conseguenza il "neoprene" inserito si schiaccia molto di conseguenza smagra meno la vela stessa. Viceversa il contrario.
Spero di essermi spiegato un pò.

Ciao
Sempre avuto Sul fiocco da crociera (in crociera uso un 100%, se c'e' poca aria metto il code zero).
Il trucco e' fare la bugna di scotta Ben piu Alta di quella di mura, cosi hai uno spazio comodo per arrotolare Il pezzo che avanza (occhielli per I matafioni vanno pure installati). Provato fino a 35 nodi con tre mani alla Randa, si bolinava ancora molto bene
Dato che mi sembra di ricordare che Brunello abbia intenzione di montare un immagazzinatore, faccio presente che una vela di tipo tradizionale con i rinforzi dei terzaruoli a sovrapposizione di strati, fa fatica ad avvolgersi stretta sullo strallo e resta un po'aperta in corrispondenza della bugna del terzaruolo in balumina, dunque se poi tira vento ha l'insana tendenza di sfrullarsi.

Un'altro problemino del fiocco terzaruolabile è che se un'onda frange nella parte di vela chiusa dai matafioni, il danno è assicurato.
Grazie per i suggerimenti Albert!
Sai se qualcuno si è inventato un sistema di soft shackle o velcro per eliminare i matafioni?
In caso comunque doterei la vela di calza per il periodo estivo..
Con mare conviene alzare la bugna dell'angolo di mura con uno stroppo, pensolo, di 20/30 cm.
Almeno una volta si usava, sui fiocchi era fisso in acciaio. ora è più semplice con i tessili esotici.-
(24-01-2015 15:02)albert Ha scritto: [ -> ]Dato che mi sembra di ricordare che Brunello abbia intenzione di montare un immagazzinatore, faccio presente che una vela di tipo tradizionale con i rinforzi dei terzaruoli a sovrapposizione di strati, fa fatica ad avvolgersi stretta sullo strallo e resta un po'aperta in corrispondenza della bugna del terzaruolo in balumina, dunque se poi tira vento ha l'insana tendenza di sfrullarsi.



Un'altro problemino del fiocco terzaruolabile è che se un'onda frange nella parte di vela chiusa dai matafioni, il danno è assicurato.

Leggo tra le righe che é possibile con una "vela non tradizionale" evitare i rinforzi a sovrapposizione di strati. Ti riferisci a vele a fili orientati in cui in fase di progetto viene prevista una maggiore densità di fibratura in luogo dei rinforzi? Non é comunque necessario incollare in zona un po di "ciccia" per dare sostegno alla ferramenta?
(24-01-2015 21:56)shein Ha scritto: [ -> ]
(24-01-2015 15:02)albert Ha scritto: [ -> ]Dato che mi sembra di ricordare che Brunello abbia intenzione di montare un immagazzinatore, faccio presente che una vela di tipo tradizionale con i rinforzi dei terzaruoli a sovrapposizione di strati, fa fatica ad avvolgersi stretta sullo strallo e resta un po'aperta in corrispondenza della bugna del terzaruolo in balumina, dunque se poi tira vento ha l'insana tendenza di sfrullarsi.



Un'altro problemino del fiocco terzaruolabile è che se un'onda frange nella parte di vela chiusa dai matafioni, il danno è assicurato.

Leggo tra le righe che é possibile con una "vela non tradizionale" evitare i rinforzi a sovrapposizione di strati. Ti riferisci a vele a fili orientati in cui in fase di progetto viene prevista una maggiore densità di fibratura in luogo dei rinforzi? Non é comunque necessario incollare in zona un po di "ciccia" per dare sostegno alla ferramenta?

Certo, intendevo quello: è necessario un rinforzo, ma un conto è mettere un paio di strati di dacron di dimensioni ridotte per ancorare un anello ed un paio di fettucce alle fibre già sufficienti, un altro è sovrapporre una decina di strati dello stesso materiale della vela per un 10% della misura della balumina per raggiungere progressivamente la densità di filo necessaria a reggere il carico sugli angoli e sulle bugne dei terzaruoli.
e il genoa che diventa fiocco?
[Immagine: e21c7d848c20f70e02912f4258765dc4.jpg]
copertina di Bolina febbraio 2010
ponderavo alla toilette.... funzionerà?
tra l'altro la base in diagonale dovrebbe essere anche più piatta permettendo di smagrire la vela
mentre per l'onda che insacca non si potrebbe cucirci sopra una cerniera? si arrotola, si accostano i lembi della zip e si chiude
si può e si fa
Ne parlammo già a suo tempo e mi convinco sempre di più sul fatto di terzarolare, vorrei provarlo il sistema, prima di fare le prese ad una vela nuova, farei fare su quella datata.
Io l'ho avuto per anni sulla mia
Strallo tuff-luff doppia canaletta e fiocco Dacron al 125% terzarolabile.
Volendo potevi armare un richiamo sulla borosa in modo da non dover andare a prua per terzarolare. Tuttavia vanno armate le scotte al nuovo punto di scotta che risulta piuttosto alto e quindi col ventone quando sbatacchia non é una manovra del tutto agevole (ma si fa).

Con la riduzione é buona cosa anche legare i matafioni per far su tutta la tela tra base e prima mano che altrimenti continua a raccogliere ondate ma questo lo si può fare una volta in assetto

Nulla da eccepire. Sistema sicuro e pratico che mi consentiva di arrivare fino a 30 nodi di apparente in relativa sicurezza e comfort a bordo.
Ora con l'impigrimento tipico dell'età ho optato per un rollabile 120% (sine terzaroli) ed una trinchetta questa sì col terzarolo.

Scud
Si scud capisco, ma quando rolli, il punto di scotta tu mi insegni rimane alto! Con ventone sul muso non riesci a stringere, come fai con lo stesso più basso sulla coperta, dico bene?
(10-01-2018 14:29)fabrizio 61 Ha scritto: [ -> ]Si scud capisco, ma quando rolli, il punto di scotta tu mi insegni rimane alto! Con ventone sul muso non riesci a stringere, come fai con lo stesso più basso sulla coperta, dico bene?

Il fiocco terzarolato dà sicuramente una sicurezza maggiore e maggior efficienza di uno rollabile e parzialmente rollato ed infatti me lo sono goduto per svariati anni ma poi in equipaggio ridotto con onda che frange andare a prua estrema a terzarolare o ammainare incomincia a "star sul posteriore" specialmente se ci mandi qualcun altro ed il rischio che ti voli fuori bordo é tangibile.

Quindi dopo anni di strenua resistenza goliardica ed un paio di sparnazzate serie ho optato per fiocco rollabile che riduco solo max del 20% in un range fino ai 20/25 di apparente più che gestibile e per il quale stringerai meno ma bolini comunque, dopodiché lo rollo del tutto e va su la trinchetta piena e quando il gioco si fa veramente duro terzarolo la trinchetta.

Scud
In aggiunta a quanto sopra il fiocco terzarolabile a mio avviso ha maggior praticità non come nel mio caso in cui utilizzavo una tuffluff da regata ma bensì se utilizzato con i garrocci e sicuramente puoi scordarti l'idea balzana di un ibrido un fiocco terzarolabile rollabile.
Una volta modificata la vela, dapprima lascio tutto com'è profilo doppia canaletta e tamburo come è ora, poi toglierei il tamburo avvolgitore ma lascio il profilo per continuare ad utilizzare le vele con il gratile, se mi trovo bene continuerei così altrimenti tolgo anche il profilo e metto i garrocci.
Buon giorno
avrei alcune domande, sto provvedendo a rendere un fiocco al 100% con garrocci terzarolabile.
Il dubbio è, la nuova mura, continuo ad assicurarla a fil di ponte sul apposito gancio o provvedo a munirmi di apposito stroppo e ad alzarla?
Con quest'ultima soluzione sicuramente il fiocco munito di appositi rinforzi fara' le veci di una quasi tormentina ma quanto perdera' di capacita' di bolinare?
Quale sono le implicazioni al fatto che la nuova mura forzera' di piu sullo strallo??
Il risultato vorrei fosse di avere una vela per venti davvero sostenuti che pero' continui ad avere prorieta' che una vela da sopravvivenza come la tormentina non puo' soddisfare.
Grazie, Luca.
Che ci sia lo stroppo o NON la mura va attaccata sempre sulla LANDA.
Con lo stroppo devi mettere un garoccio sulla brancarella della mura, se vicino c'è un garoccio non serve.-
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