Buongiorno a tutti,
ho pensato ad una cosa.... il problema della corrosione galvanica è dovuta al collegamento a terra tramite la colonnina in banchina, ma se la terra a monte del differenziale la collegassi alla terra della barca ( motore/chiglia ) il differenziale lavorerebbe normalmente e non ci sarebbe più il problema del collegamento alla banchina.
Dove sbaglio ? mi sembra troppo semplice.
Per il discorso "a norma", da quello che so, in Europa non è richiesto il collegamento a terra in banchina come in USA.
Ciao
Magari la corrosione galvanica dipendesse solo dallla connessione in banchina!
comunque, io non uso la terra della colonnina
Effettivamente non ero stato chiaro... Mi riferivo alle correnti galvaniche che si creano quando si è collegati alla terra della banchina, quelle per le quali si dovrebbe installare un isolatore.
;-)
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ma se la terra a monte del differenziale la collegassi alla terra della barca
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Cosa cambia?
La colleghi a monte o a valle, ma la colleghi.
(07-02-2015 16:02)dapnia Ha scritto: [ -> ]<<<<<<<
ma se la terra a monte del differenziale la collegassi alla terra della barca
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Cosa cambia?
La colleghi a monte o a valle, ma la colleghi.
Intendo dire che il differenziale è collegato alla terra della barca e non alla terra della banchina. Questo per avere il differenziale che lavora senza avere un collegamento di terra tramite il cavo in banchina.
Io magari saro' indietro di mentalita', ma il differenziale lo collego con fase e neutro, non con la terra.
Non è che c'è qualche idea confusa: il differenziale va sulla 220, quindi o hai il generatore, o hai il cavo che va alla colonnina.
Nei due casi, il collegamento di terra è un'altra cosa, come è già stato osservato, e quello va comunque collegato sia alla colonnina che alla terra di bordo (terra/massa/neutro/negativo, sono tre cose diverse.
l'interruttore differenziale rileva la "differenza" di corrente che circola nella fase e nel neutro, se c'è una differenza significa che questa corrente ritorna all'alimentazione attraverso la terra, ovvero è una corrente di dispersione a terra per un guasto nell'isolamento del circuito.
se questa differenza di corrente supera il valore di taratura dell'interruttore differenziale questo interviene interrompendo l'alimentazione.
questo interruttore funziona a prescindere dall'esistenza di un collegamento di terra.
Bene, quindi se scollego la terra dalla banchina e collego la terra dell' impianto 220 della barca al blocco motore posso non installare un isolatore galvanico. Giusto?
Uh signur!
L'isolatore galvanico serve per isolare, appunto, la barca dalle dispersioni che genera la colonnina e limitrofi, mantenendo integro il collegamento di terra.
San Ian facci 'sta grazia: fai un copia e incolla (o indica il link) di uno dei 300 tuoi interventi, così c'è tutto quello che serve .
Guarda che ci sono non meno di 30 post al riguardo dove c'è spiegato di tutto e di più.
Funzione "cerca" argomento isolatore galvanico e via!
Dapnia,
hai gia' detto bene tu: c'e' una funzione "cerca" !...
(08-02-2015 14:35)El_Nano Ha scritto: [ -> ]Bene, quindi se scollego la terra dalla banchina e collego la terra dell' impianto 220 della barca al blocco motore posso non installare un isolatore galvanico. Giusto?
la risposta non è semplice e ci sono state infinite discussioni in merito, come hanno riferito i nostri amici.
andare a trovare le discussini già fatte è altrettanto non facile.
ti consiglio di verificare tutte le utenze elettricheche a 220V che sono presenti nella barca se hanno necessità del collegamento di terra.
Semplificando enormemente: Gc-gianni ti sta dicendo che puoi permetterti di non avere collegamento di terra nella sola condizione che tutte le apparecchiature (proprio tutte, comprese quelle che tu o un artigiano che ti fa lavori a bordo potreste eventualmente collegare volanti) alimentate a 220V siano a "doppio isolamento" ovvero riportino il simbolo costituito da due quadrati concentrici (quello visibile in questa breve spiegazione
http://www.electroyou.it/mir/wiki/sistem...d=noscript ) e sia presente un corretto sistema di protezione differenziale (comunemente chiamato "salvavita") sul quadro dell'interruttore generale (e' solitamente integrato nello stesso interruttore) ed infine che tale interruttore si trovi il piu' vicino possibile al punto in cui entra il cavo di alimentazione dalla banchina (la spina fissa sulla barca cui si connette il cavo).
In soldoni, per evitare rischi, il collegamento di terra e' opportuno portarlo a bordo e farlo arrivare a tutte le prese (nell'eventualita' che possa essere collegato un utensile che richieda la terra) ma non e' necessario collegarlo alle masse di bordo (il negativo di batteria ad es.) se si ha la certezza assoluta (e per "assoluta" la intendo nel suo significato letterale visto che si puo' rischiare una vita) del doppio isolamento e di una buona realizzazione dell'impianto (cavi che non transitano in sentina o in luoghi soggetti a raccogliere umidita', correttamente intubati, separati dai cavi a bassa tensione o da altri oggetti conduttori,...). Ma al minimo dubbio ....
Non capisco perché se la terra va in banchina tutto è sicuro mentre se la terra va in acqua sostenete che l'impianto non sia più sicuro....
Cito uno solo dei numerosissimi casi possibili: immagina qualcuno che stia nuotando accanto alla tua barca e la dispersione di un apparecchio si scarichi attraverso la chiglia (o piastra di massa che sia) verso l'acqua .... chi sta a bordo e' al sicuro ma e' chiaro che e' meglio che la dispersione sia invece avviata verso la palina di terra dell'impianto di distribuzione del porto.
Quello che tutti non sanno è che la terra è equipotenziale con il neutro... Ossia sono lo stesso punto.
Neutro e terra sono la stessa cosa.
Per le correnti galvaniche credo che collegare la terra o meno cambi poco..
Per la sicurezza se vi è un differenziale la terra è solo una sicurezza in più, mi spiego meglio.. La lavatrice isolata da terra con i piedini di gomma se il filo della fase si spela e va a carcassa di metallo nel caso in cui vi sia la terra interviene il differenziale appena l'evento accade , nel caso in cui non vi sia la tera interviene il differenziale solo quando qualcuno toccandola chiude il circuito fase-neutro(terra) .
Senza terra se il differenziale è difettoso (e capita spesso) ti folgori.. Quindi la terra è una sicurezza importante.
Il doppio isolamento come dice Ian è una sicurezza in piu' e per normativa non necessita di terra.
Considerando comunque una barca non credo che chi nuota nelle vicinanze possa avere problemi , parliamo di dispersioni , penso che l'acqua del mare sia una ottima terra ... Sicuramente migliore del cavetto di terra....
Una soluzione potrebbe essere il classico trasformatore di isolamento costa poco e risolve tanti problemi.. Se fatto bene con una capacità tra primario è secondario molto bassa ti isola completamente per folgorarti devi prendere in mano contemporaneamente due fili..
Non hai più un neutro che corrisponde alla terra , eccc..
E chi nuota o tocca uno dei due fili è in totale sicurezza..
Ma per le correnti galvaniche che sono dispersioni di micro ampere anche il trasformatore potrebbe non risolvere per via della sua capacità parassita tra primario è secondario..che può essere ridotta ma non portata a 0.
Il trasformatore di isolamento è usato nelle sale operatorie per intenderci.. Ma anche in questo caso poi vi sono tutta una serie di problematiche......per la gestione dei guasti...
Ritengo comunque salutare, per la barca e le batterie, non lasciare attaccato il cavo elettrico in banchina se non per il minimo indispensabile. Non capisco quelli che lo lasciano attaccato per mesi, da una estate all'altra. Una buona batteria mantiene la carica per mesi se hai l' accortezza di usare lo stacca batterie, non frigge con cariche continue e riduci il rischio di corrosioni galvaniche! E non per ultimo lo riduci alle barche vicine.
(09-02-2015 09:03)Giogiogio Ha scritto: [ -> ]Una buona batteria mantiene la carica per mesi se hai l' accortezza di usare lo stacca batterie
Ma anche no, cito nuovamente Wikipedia:
Quando la batteria è nella fase di scarica, si deposita solfato di piombo sulle piastre in forma cristallina, proseguendo ulteriormente nel processo, aumenterà la quantità di solfato fino a diventare uno strato biancastro di ‘solfato bianco di piombo. Scaricandola completamente, si interrompe l’attività elettrochimica della batteria stessa, che potrà e dovrà essere ricaricata solo ad un livello molto inferiore alla sua capacità nominale. Se lasciata in queste condizioni molto tempo, il solfato che si formerà impedirà la ricarica della batteria stessa rendendola completamente inutilizzabile, pertanto in caso di inattività della batteria è necessario procedere alla sua ricarica almeno una volta al mese.
Da tenere conto che l'autoscarica può essere, con normali batterie al piombo con acido libero, pari allo 0,5/1,0% della capacità nominale al giorno. Considerando il caso peggiore, la vostra batteria da 100A lasciata ad autoscaricarsi per i 3 mesi invernali riuscira' a primavera ad avviare il motore con i 10A rimasti? Quanta solfatazione avra' la vostra batteria? Questo ovviamente vale anche per le batterie servizi.
BV!
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Considerando comunque una barca non credo che chi nuota nelle vicinanze possa avere problemi , parliamo di dispersioni , penso che l'acqua del mare sia una ottima terra ... Sicuramente migliore del cavetto di terra....
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E allora ci vuole una bella spiegazione su come fanno alcuni a pescare di frodo usando la corrente: se l'acqua di mare fosse una terra cosi' assoluta i pesci non resterebbero folgorati. Invece va considerato il gradiente del campo elettrico disperso che si crea nell'intorno del punto di ingresso in acqua della corrente, basta fare due conti e ci si accorge che in sua prossimita' possono esserci differenze di potenziale certamente rischiose, in una passata (lunghissima) discussione riportai alcuni casi rilevati e le statistiche (americane, da noi non si trovano) sulle elettrocuzioni per questa causa, se fate una ricerca la trovate e trovate anche i riferimenti alle normative che molti ADV hanno contribuito a trovare e ad evidenziare.
Capisco il rischio di folgorazione, ma ci sarebbero sempre due differenziali (banchina e barca ) che dovrebbero evitare questo pericolo. Se la fase dovesse scaricarsi in acqua uno dei due differenziali interverrebbe immediatamente.