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Versione completa: Due drizze randa
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per rimanere in tema.
l' allungamento dipende dalle caratteristiche della cima ed e' direttamente proporzionale alla sua lunghezza.
il grande limite di usare di fatto due drizze per la randa vuol dire raddoppiare a parita di materiale l' allungamento che subisce il sistema drizza ipotizzato da sonmi, io lo boccerei subito, mandi su un amico col trapano e ti paranchi la drizza mettendone una molto piu piccola di sezione, dovra sopportare una tensione dimezzata e scorrera meglio, certo dopo aver verificato bene che tutto scorra al meglio.
Sul comet 12 la drizza in acciaio fu sostituita con una mista in acciaio tessile.
Questo per prendere con facilità in mano e tirare su velocemente fino in testa, solo per tirare su gli ultimi 50 cm. si usava il vericello.
L'acciaio l'ho inserito nel tessile per circa 5 m., solo con la III° mano lavorava un pò di tessile.
Sonmi quando se diventa veci ghe vol el vericeo elettrico.-
Ma scusate ....8989 tutti dipendenti dell'ufficio complicazione cose semplici ??89
(09-02-2015 15:14)mimita Ha scritto: [ -> ]Ma scusate ....8989 tutti dipendenti dell'ufficio complicazione cose semplici ??89

898989 Come sempre Mimita 100100 nulla di nuovo.
Il solito frullato di protagonismo 898989 soluzioni poche89
dario
(09-02-2015 14:43)ZK Ha scritto: [ -> ]per rimanere in tema.
l' allungamento dipende dalle caratteristiche della cima ed e' direttamente proporzionale alla sua lunghezza.
il grande limite di usare di fatto due drizze per la randa vuol dire raddoppiare a parita di materiale l' allungamento che subisce il sistema drizza ipotizzato da sonmi, io lo boccerei subito, mandi su un amico col trapano e ti paranchi la drizza mettendone una molto piu piccola di sezione, dovra sopportare una tensione dimezzata e scorrera meglio, certo dopo aver verificato bene che tutto scorra al meglio.

D'accordo sulla conclusione....
....ma non comprendo la parte evidenziata.

La lunghezza dalla penna della randa allo stopper delle due drizze è identica a quella della drizza singola, dunque a parità di carico l'allungamento dovrebbe essere eguale, ma dato che il carico è dimezzato, anche l'allungamento dovrebbe essere dimezzato e non raddoppiato.

Fuori fa freddo.....mimita perdonaci....Smiley2...
....dielle1, siamo qui per ascoltare le tue soluzioni 21...
si albert c'hai ragione, la sollecitazione sulle singole drizze e' la meta..
(09-02-2015 15:51)albert Ha scritto: [ -> ]
(09-02-2015 14:43)ZK Ha scritto: [ -> ]per rimanere in tema.
l' allungamento dipende dalle caratteristiche della cima ed e' direttamente proporzionale alla sua lunghezza.
il grande limite di usare di fatto due drizze per la randa vuol dire raddoppiare a parita di materiale l' allungamento che subisce il sistema drizza ipotizzato da sonmi, io lo boccerei subito, mandi su un amico col trapano e ti paranchi la drizza mettendone una molto piu piccola di sezione, dovra sopportare una tensione dimezzata e scorrera meglio, certo dopo aver verificato bene che tutto scorra al meglio.

D'accordo sulla conclusione....
....ma non comprendo la parte evidenziata.

La lunghezza dalla penna della randa allo stopper delle due drizze è identica a quella della drizza singola, dunque a parità di carico l'allungamento dovrebbe essere eguale, ma dato che il carico è dimezzato, anche l'allungamento dovrebbe essere dimezzato e non raddoppiato.

Fuori fa freddo.....mimita perdonaci....Smiley2...
....dielle1, siamo qui per ascoltare le tue soluzioni 21...
Ma Albert verde no?
Più moderato e moderatore di così... Thumbsupsmileyanim
C'ha ragione Bullo, per me...
"Sonmì, quando se diventa veci ghe vol el vericeo elettrico"
898989
prima di lanciarsi in soluzioni fantasiose, bisogna controllare bene che tutto sia in ordine, non esiste che non riesci a tirarla su a mano; evidentemente c'è qualcosa che genera attrito, controlla il funzionamento della puleggia in testa, quella a piede d'albero o quella dell' organizer provando a tirare la drizza dal pozzetto, da piede d'albero o direttamente dall' uscita all'albero. Se invece è solo un problema di braccio, allora ha ragione Bullo, winch elettrico.
(09-02-2015 08:46)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]... e si avvolge su un apposito immagazzinatore, vedi foto, posto in posizione ergonomica sull'albero ...

...

Antal dice che non lo fanno più, chissà perché!
A ricordarsi dove l'ho sotterrato,39
perchè in soffitta , ho uno di quegli avvolgidrizza-metallica.
(09-02-2015 15:51)albert Ha scritto: [ -> ]
(09-02-2015 14:43)ZK Ha scritto: [ -> ]per rimanere in tema.
l' allungamento dipende dalle caratteristiche della cima ed e' direttamente proporzionale alla sua lunghezza.
il grande limite di usare di fatto due drizze per la randa vuol dire raddoppiare a parita di materiale l' allungamento che subisce il sistema drizza ipotizzato da sonmi, io lo boccerei subito, mandi su un amico col trapano e ti paranchi la drizza mettendone una molto piu piccola di sezione, dovra sopportare una tensione dimezzata e scorrera meglio, certo dopo aver verificato bene che tutto scorra al meglio.

D'accordo sulla conclusione....
....ma non comprendo la parte evidenziata.

La lunghezza dalla penna della randa allo stopper delle due drizze è identica a quella della drizza singola, dunque a parità di carico l'allungamento dovrebbe essere eguale, ma dato che il carico è dimezzato, anche l'allungamento dovrebbe essere dimezzato e non raddoppiato.

Fuori fa freddo.....mimita perdonaci....Smiley2...
....dielle1, siamo qui per ascoltare le tue soluzioni 21...

Ho descritto la mia soluzione, per non far faticare L'Amico Sommi, purtroppo
non praticabile per mancanza campana tonneggio al vericello.
Il tutto ovviamente in modo economico e indolore lasciando tutto com'e'.
dario
Dielle non ho capito bene la sequenza per usare il vericello dell'ancora.
La drizza che è rinviata generalmente sulla tuga con stopper e vericello la sfilo e la porto a prua, non capisco a cosa mi serva la pastecca, a piede albero c'è già un bozzello di rinvio. una volta issata la randa alla drizza dove do volta? La riporto a poppa facendola passare sui rinvii dentro allo stopper e di nuovo sul winch? O la tengo più lunga del doppio della J, amettimo sia di 4 m. cioè di 8, così mi rimane sempre dentro il circuito.
Si potrebbe legare anche sul vericello a prua, però se devo regolarla devo andare a prua a farlo, esempio di bolina una tensione in poppa devo mollarla un pò.
Trovo utile il vericello dell'ancora se si deve mandare qualcuno a riva per non fare sforzo.
Con una randa di 30 mq. il problema della pesantezza, atriti, c'è se sei solo e la tiri su dal pozzetto, se in due basta che uno vada sotto l'albero e tiri alla fine si balestra e quello al winch se non sta dormendo recupera.
Un'esempio io ho una randa di circa 24 mq. e non ho easy jack perchè il giorno che non riesco più serrarla da solo è giunto il momento che non posso più andare in barca e devo stare a terra.-
Issare la randa è un'oppppppppinione.-
(11-02-2015 11:11)bullo Ha scritto: [ -> ]Dielle non ho capito bene la sequenza per usare il vericello dell'ancora.
La drizza che è rinviata generalmente sulla tuga con stopper e vericello la sfilo e la porto a prua, non capisco a cosa mi serva la pastecca, a piede albero c'è già un bozzello di rinvio. una volta issata la randa alla drizza dove do volta? La riporto a poppa facendola passare sui rinvii dentro allo stopper e di nuovo sul winch? O la tengo più lunga del doppio della J, amettimo sia di 4 m. cioè di 8, così mi rimane sempre dentro il circuito.
Si potrebbe legare anche sul vericello a prua, però se devo regolarla devo andare a prua a farlo, esempio di bolina una tensione in poppa devo mollarla un pò.
Trovo utile il vericello dell'ancora se si deve mandare qualcuno a riva per non fare sforzo.
Con una randa di 30 mq. il problema della pesantezza, atriti, c'è se sei solo e la tiri su dal pozzetto, se in due basta che uno vada sotto l'albero e tiri alla fine si balestra e quello al winch se non sta dormendo recupera.
Un'esempio io ho una randa di circa 24 mq. e non ho easy jack perchè il giorno che non riesco più serrarla da solo è giunto il momento che non posso più andare in barca e devo stare a terra.-
Issare la randa è un'oppppppppinione.-

Bullo io uso una pastecca per non fare sfegare la drizza sulla coperta, e evitare la zattera posta davanti all'albero con il tender, ma
puo tranquillamente andare in diretta alla campana, per quanto riguarda il
bloccaggio e regolazioni eventuali come sempre stopper o gallocce all'albero.
Il tutto per evitare sforzi, pure io come l'Amico Sommi ho problemi e solo
diventa dura, dimenticavo ho la randa rollabile da 31mq
dario
Mi è venuto in mente ora...
E montare uno strozzatore (diciamo il 150 dell'harken) appena sotto l'uscita della drizza, al rovescio, si issa il più possibile, si strozza, si torna in pozzetto si recupera tutto il malloppo di drizza che si è ammucchiato all'albero e si finisce con il winch, lo strozzatore quando viene messa in tensione la drizza molla la presa essendo appunto montato al contrario e staccato dall'albero, così si torna ad aver la drizza nella classica configurazione...
(11-02-2015 12:04)lxl_F.18_lxl Ha scritto: [ -> ]Mi è venuto in mente ora...
E montare uno strozzatore (diciamo il 150 dell'harken) appena sotto l'uscita della drizza, al rovescio, si issa il più possibile, si strozza, si torna in pozzetto si recupera tutto il malloppo di drizza che si è ammucchiato all'albero e si finisce con il winch, lo strozzatore quando viene messa in tensione la drizza molla la presa essendo appunto montato al contrario e staccato dall'albero, così si torna ad aver la drizza nella classica configurazione...

ce l' hanno piu o meno tutte le barche, basta usarlo.
la matassa a piede d' albero.. se fai un giro di elastico intorno all' albero che contenga le drizze poco piu in alto della mastra, quando poi dal pozzetto recuperi impedisce che ti si formino cocche e impicci.
(09-02-2015 15:51)albert Ha scritto: [ -> ]
(09-02-2015 14:43)ZK Ha scritto: [ -> ]per rimanere in tema.
l' allungamento dipende dalle caratteristiche della cima ed e' direttamente proporzionale alla sua lunghezza.
il grande limite di usare di fatto due drizze per la randa vuol dire raddoppiare a parita di materiale l' allungamento che subisce il sistema drizza ipotizzato da sonmi, io lo boccerei subito, mandi su un amico col trapano e ti paranchi la drizza mettendone una molto piu piccola di sezione, dovra sopportare una tensione dimezzata e scorrera meglio, certo dopo aver verificato bene che tutto scorra al meglio.

D'accordo sulla conclusione....
....ma non comprendo la parte evidenziata.

La lunghezza dalla penna della randa allo stopper delle due drizze è identica a quella della drizza singola, dunque a parità di carico l'allungamento dovrebbe essere eguale, ma dato che il carico è dimezzato, anche l'allungamento dovrebbe essere dimezzato e non raddoppiato.

Fuori fa freddo.....mimita perdonaci....Smiley2...
....dielle1, siamo qui per ascoltare le tue soluzioni 21...
No dai,non prendetela male ,non era assolutamente una critica ,( proprio da me credo lo possiate credere ! ) ma che il...prezioso Sonmi ( sempre all'avanguardia nelle novità ) cerchi soluzioni alternative per drizzare una randa di trenta metri mi fa ....sorridere . Il mio consiglio ?....un filippino !10010079
Dielle hai descritto stopper e galloce all'albero. Per regolarla allora vai sempre col salpa ancore a prua?
La zattera davanti all'albero? Ricorda il Parsifal. Il tender, capisco in crociera.
ZK mi spieghi meglio come fai a recuperare l'imbando senza che si formino volte? Hai parlato di un elastico, io di questi problemi non nè ho mai avuti e non riesco capire.
Alla fine, vai all'albero torni in pozzetto o vai a prua poi torni a poppa non si fa meno fatica a mettere la drizza nel vericello e girare la maniglia?
Complicarsi la vita è un'oppppppinione.-
quando sei da solo e lavori all' albero poi ti ritrovi con una bella matassa di cima a piede d' albero, roba che se non sistemi quanto torni di corsa in pozzetto poi ti fa le cocche sui bozzelli mentre l' asciughi.
se una decina di cm sopra ai bozzelli delle drizze metti un giro di elastico (magari dentro una calza ) intorno all' albero ti scioglie le cocche e fa arrivare le drizze belle dritte nel bozzello.
(11-02-2015 14:47)bullo Ha scritto: [ -> ]Dielle hai descritto stopper e galloce all'albero. Per regolarla allora vai sempre col salpa ancore a prua?
La zattera davanti all'albero? Ricorda il Parsifal. Il tender, capisco in crociera.
ZK mi spieghi meglio come fai a recuperare l'imbando senza che si formino volte? Hai parlato di un elastico, io di questi problemi non nè ho mai avuti e non riesco capire.
Alla fine, vai all'albero torni in pozzetto o vai a prua poi torni a poppa non si fa meno fatica a mettere la drizza nel vericello e girare la maniglia?
Complicarsi la vita è un'oppppppinione.-

Diplomaticamente,....l'Amico Sommi ha problemi (come pure io) a rizzare la
randa, io e non solo pure il genoa, ho per parte mia con la sola aggiunta di una pastecca e l'uso della campana (se presente) vericello ancora per risolvere in problema 'fatica' senza cambiare nulla al presente attuale su
ogni barca che ogni armatore puo' gestire se lo vuole con poche o nulla
modifiche.
E' evidente che la la presunzione di 'bullo' ti limita la lettura e non solo(Parsival?????? quanti hanno la zattera in coperta.... bullo tu dove??????
Ti ricordo, e mi ricordo mio malgrado, e non vorrei, e non voglio, che sei stato ospite 'imposto'
accudito e abbeverato.....sino a notte molto inoltrata.....in nome di ADV????
dario
non aver mai letto la storia del Parsival non e' una bella dimostrazione di curiosita intellettuale ne di conoscenza di base dei problemi connessi alla sicurezza.. gogolalo che e' importante... come pure la storia del contessa 32 ecc. ecc.
io penso che la soluzione salpa sia come dice bullo una risorsa da usare in situazioni estreme, se hai il problema tutti i giorni direi che vale la pena di comprarsi un winch elettrico, tuttavia forse prima di quello approfondire i modi "marinari" di fare le cose, potrebbe risolvere.
diplomaticamente direi che sonmi e' una persona con una grande curiosita, piu che difronte a un problema siamo davanti ad una svogliatezza "senile" condivisibile, fare la stessa cosa usando il cervello invece della braccia.
La zattera a bordo solo nelle regate d'altura, a pagliolato in quadrato, io la usavo come sedile per mangiare, c'era anche una panca dai, sotto la quale nascondevo le bottiglie di Cabernet, preferisco il rosso.
La zattera va posta in apposito locale in pozzetto in un gavone adatto chiuso con portello e con ombrinali di scarico.
Mai in coperta dove un'onda può portartela via. Se fai i giretti con la moglie va bene in qualsiasi posto.-
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