Salve a tutti,
causa "venticello" notturno della scorsa sett, il pannello semiflex è stato leggermente bistrattato! Vedete nella foto che si è sollevato il film plasticato! Secondo voi conviene rincollarlo usando qualche colla particolare oppure ritagliare e ricoprire con qualche altro film (e allora quale?).
In effetti sono indeciso..
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Il film trasparente di protezione, dopo l' installazione, va tolto al più presto.
Serve per prevenire graffi durante il trasporto ed il montaggio.
Lasciarlo è dannoso perché con la luce si attacca al pannello in modo che non riesci più a staccarlo. Cristallizza, diventa opaco e si spella da solo ma a macchie creando una barriera alla luce.
B.V.
(11-02-2015 13:53)AIRONE Ha scritto: [ -> ]Il film trasparente di protezione, dopo l' installazione, va tolto al più presto.
Serve per prevenire graffi durante il trasporto ed il montaggio.
Lasciarlo è dannoso perché con la luce si attacca al pannello in modo che non riesci più a staccarlo. Cristallizza, diventa opaco e si spella da solo ma a macchie creando una barriera alla luce.
B.V.
Quello da me indicato è il film plasticato "strutturale"..
Difficile da ripristinare senza attrezzature adeguate, il problema piu' grosso e' riuscire a far penetrare il "collante" in tutta la zona che presenta il distacco e per farlo non c'e' altro che l'applicazione sotto vuoto altrimenti l'aria che vi e' entrata non ne uscira' mai.
Il secondo problema e' trovare una resina adatta, cosa non difficile per un'azienda, piu' complicata per un privato.
Unica idea che mi viene al momento e' quella di trovare un piccolo profilato ad "U" con cui rifare il bordo (tutto intorno) sigillandolo con resina epossidica per evitare danni da infiltrazioni d'acqua, forse qualcun altro puo' averne una migliore.
(11-02-2015 17:59)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Difficile da ripristinare senza attrezzature adeguate, il problema piu' grosso e' riuscire a far penetrare il "collante" in tutta la zona che presenta il distacco e per farlo non c'e' altro che l'applicazione sotto vuoto altrimenti l'aria che vi e' entrata non ne uscira' mai.
Il secondo problema e' trovare una resina adatta, cosa non difficile per un'azienda, piu' complicata per un privato.
Unica idea che mi viene al momento e' quella di trovare un piccolo profilato ad "U" con cui rifare il bordo (tutto intorno) sigillandolo con resina epossidica per evitare danni da infiltrazioni d'acqua, forse qualcun altro puo' averne una migliore.
Mi ha sorpreso che riescano (entrambi i pannelli sono più o meno nella stessa situazione) ha darmi un voltaggio regolare.. Potrei provare con un collante bicomponente trasparente, anche se mi rendo conto che sicuramente qualche bolla d'aria potrebbe rimanere. Oppure un profilato come da te suggerito..
Non ti devi sorprendere, una cella (intendo il singolo elemento attivo) e' di per se molto ben protetta e praticamente impermeabile, cio' che e' molto vulnerabile sono i suoi contatti e talora i conduttori principali sulla sua suprficie, queste parti sono soggette al rischio di interrompersi per corrosione visto che sono al potenziale della cella e i conduttori delle due polarita' molto vicini, e' da questo rischio che ci si deve proteggere ed e' per questo che le celle vengono incapsulate in plastica o sotto vetro. (La costruzione piu' protettiva e' quella dei pannelli rigidi sotto vetro per evidenti ragioni).
(11-02-2015 13:55)bellatrix Ha scritto: [ -> ] (11-02-2015 13:53)AIRONE Ha scritto: [ -> ]Il film trasparente di protezione, dopo l' installazione, va tolto al più presto.
Serve per prevenire graffi durante il trasporto ed il montaggio.
Lasciarlo è dannoso perché con la luce si attacca al pannello in modo che non riesci più a staccarlo. Cristallizza, diventa opaco e si spella da solo ma a macchie creando una barriera alla luce.
B.V.
Quello da me indicato è il film plasticato "strutturale"..
La maggior differenza tra i pannelli flessibili ,oltre alla cella ,la fa proprio il film trasparente che cmq resta poco indicato per esposizioni fisse e continuate.