Stefanone mi ha preceduto e direi sia stato esaustivo nella sua spiegazione. Personalmente non ero a conoscenza dell'effetto ignifugo del boro.
Per quanto mi riguarda, posso confermare la sorprendente e durevole azione antimuffa di tali sali su pareti soggette al fenomeno ed altrettanto come anti tarlo.
Per sbiancare il legno, soluzione di acqua ossigenata 130 volumi ( da maneggiarsi con la dovuta attenzione ) + 5% di ammoniaca.
L'effetto è al di là delle aspettative anche su legni chiari come la betulla bianca.
Tale soluzione è ottima pure per la pulizia dei pennelli dopo l'uso. Le setole tornano pulite e morbide, come nuove. Non lasciarvi il pennello a bagno troppo a lungo, pena la sparizione delle setole.
(25-02-2015 14:47)Stefanone Ha scritto: [ -> ] (25-02-2015 10:33)Jack1976 Ha scritto: [ -> ] (25-02-2015 02:54)YPB Ha scritto: [ -> ]Sali di boro, venduti in confezioni da Kg 1 al costo di circa € 30.
Kg 1 per 7/10 litri di soluzione. Litri 10 per 20/60 mq.
Da usarsi come antimuffa, anti tarlo, anti funghi ed anti roditori su legno e pareti.
E cosa più importante, funziona, e per lungo tempo.
Ciao ho buttato l occhio in internet sia sul sito della Boracol che su siti che trattano questi sali di boro.
Premesso che non credo alle magie dove spruzzi e dopo un pò tutto é perfetto e che per avere il teak pulito ho sempre sgobbato, sul sito della Boracol si parla di magia, applichi a secco e lasci agire 3 giorni, scia quindi il ponte con normale detergente neutro, il ponte sembrerà peggio di prima ma poi dopo 10 giorni il miracolo appare.
sarà veramente così? Jarife lo hai provato?
Sali di boro da diluire in acqua. Da quanto ho letto mi pare più un trattamento protettivo da fare magari dopo aver pulito e sbiancato, si applica questa soluzione è si mantiene il legno protetto da muffe e funghi
Se qualcuno vuole condividere esperienze provate ogni contributo è gradito
Cari miei,
i sali di boro o borace erano in uso in edilizia per il trattamento preventivo dei travi, travetti e del tavolame da costruzione.
Le travi ed il tavolame venivano impregnati prima della messa in opera immergendoli in acqua e sali di boro per uno o due giorni in lunghe vasche appositamentente preparate in cantiere.
Credo che i sali di boro siano l'impregnante antitarlo, funghi eccetera più efficace e di più lunga durata, se il legno trattato non è sottoposto a lavaggi con acqua è praticamente eterno.
E, se non bastasse, i sali di boro hanno un discreto effetto ignifugo sul legno impregnato!!!
In drogheria costava due soldi, adesso lo vendono come antitarlo/antimuffa miscelato con altri prodotti probabilmente con l'unico scopo di aumentarne il prezzo... oppure, per lo stesso motivo, lo vendono come prodotto "biologico naturale".
Ecco il link di quello che costa meno:
http://percarbonato.it/home/15-borace-decaidrato.html
http://percarbonato.it/home/17-borace-decaidrato.html
Ecco i link meno costosi tra i "maggiorati":
http://www.losmorzo.it/catalog/index.php...cts_id=113
http://www.colorificiovicenza.com/notizi...adese.html
Infine una scheda tecnica:
http://www.vernicinaturali.it/upload/doc...oroL10.pdf
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Il prodotto della Larderello è questo, il BOROWOOD,
http://www.scl.it/protezione-del-legno_sc_24.html
Lo ho quotato anche in passato, chiedendose qualche adv in zona livorno potesse interessarsi meglio, ma non ricordo risposte..
so d' accordo con kermit...vuol dire che e' piu sicuro di una sentenza in cassazione.
pero... invece del detersivo per i piatti meglio quello per la lavostoviglie, funge uguale e non fa schiuma.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Certo dipende sempre dallo stato in cui si trova il teak. Ma, diciamo, su di un teak di 15 anni come quello raffigurato, dato per scontato che l'olio viene steso per ultimo, se volessimo dare un ordine di priorità nel lavoro tra le tante cose sentite, quale prodotto possiamo escludere perchè l'altro sembra avere la stessa funzione?
E quale dare per primo, secondo, terzo ecc.?
Ad esempio sarà utile dare della varecchina se poi diamo l'acido ossalico oppure il pulitore nanoprom?
In ordine:
Varecchina
Acido ossalico
Nanoprom pulitore Wood Cleaner
Detersivo per piatti o per lavastoviglie
Olio per teak
Il mantra è questo
pulizia
sbiancante
protettivo
Quindi mettendo in ordine
pulizia con detersivo o nanotecnologie tipo nanoprom
poi sbiancante
ossalico o varecchina (occhio che questa mangia le gomme)
Poi protettivo
olio o acido bórico o nanotecnologie protettive
Mi sentirei di dirti che uno esclude l altro
quest'anno ho usato varecchina, ossalico e wood protector della nanoprom
in sintesi la varecchina funziona pulisce il grosso , rimangono alcune macchioline nere ma costa poco, ossalico schiarisce abbastaza bene ma restano le macchioline , nanoprom, facile da dare praticamente incolore e quindi si può dare senza troppe accortezze , subito dopo il trattamento l'acqua scivola via che è una bellezza , effetto loto. Dopo due settimane effetto svanito
Data una nuova mano ieri vi aggiorno nelle prossime settimane!
La cosa migliore è: lavarlo molto spesso con acqua di mare, se pulita, se no acqua dolce, strofinando (non sempre) con una spazzola morbida contro vena, poi se si è usata acqua di mare sciacquare con acqua dolce per non avere umido la sera.
Gli altri manta, in quanto tali, appunto mantra, lasciamoli ai meditatori trascendentali.
(25-02-2015 11:02)kermit Ha scritto: [ -> ] (25-02-2015 08:51)nedo Ha scritto: [ -> ] (24-02-2015 21:46)Capitan Papino Ha scritto: [ -> ]Approfitto per esprimere la mia perplessità.
Ho la barca su invaso e le acque pluviali non scorrono via, ma si accumulano su una panca in teak. Che pena.
Pensate si possa rovinare?
Rovinare non credo, un appunto però va fatto, le barche sugli invasi vanno posizionate e taccate in modo da avere sempre la prua più alta della poppa ....regola n. 1
No la regola N.1 (BIS) è non taccare mai la barca e lasciarla sempre in acqua....
Eliminare il ristagno, è cosa impossibile se la barca non è di nuovissimo disegno e il cavallino è classico.
Quindi vale la regola n. 1 BIS
Domandona:
ma perché non le lasciate in pace queste povere barche? Cosa vi hanno fatto?
La barca necessita solo di semplici cure e pulizie fatte con passione ed amore e molto elbow grease, manutenzione intelligente e non ossessiva, e devono stare in acqua.
Sono molto più solide e durature di quanto non ci si immagini, se lasciate in pace.
E in navigazione hanno molto più giudizio di chi ci sta su.
Per quanto mi riguarda ho cominciato a trattare il teak con i prodotti Teak Wonder quando lavoravo in cantiere. Arrivavano(la famosa coppia di bottiglie blu e gialla), in omaggio, con le barche nuove(Beneteau) e il mio capo me li faceva usare col protocollo corretto sulle barche di clienti,i quali, MAI avevano sentito parlare del concetto di "pulizia del teak".
Certo, se la barca aveva solo 2/3 anni il risultato era garantito.
Ma a volte mi è capitato di pulire ponti di barche abbandonate per tre anni in darsene del Veneto(con letteralmente erba in falchetta).
I risultati sempre ottimi in alcuni casi eccezzionali.
Una volta iniziato al Wonder brand ovviamente ho continuato anche sulle mie barche visto che ero ormai pratico del prodotto e ne conoscevo la resa e i difetti.
Quando finalmente sono giunto all'odierno HR 352 col ponte rifatto completamente ma abbandonato per due anni a Venezia ho seguito quello che mi suggeriva l'esperienza:
- Una sciacquata generale con spazzettone per togliere sabbia, terra foglie e diciamo il grosso(in certi punti non si vedevano più i comenti).
- Sturare gli ombrinali che negli HR sono interni falchetta
- Pulizia generale col pulitore (quello blu). In quel caso ho fatto due passaggi.
- Una passata, a pennello, di sbiancante(quello giallo).
- Una volta perfettamente asciutto 2 mani di olio(sempre Teak Wonder quello che puzza di gasolio).
Ci ho impiegato 5 giorni un po' perchè non avevo fretta ma soprattutto perchè, visto che realizzavo il mio sogno, volevo fare una cosa fatta bene.
Risultato eccezionale con i vari passanti che continuavano a chiedermi come facessi ad avere un ponte cosi bello e loro no!
La risposta inequivocabile non riguardava il prodotto . . . ma sempre e solo lui: il caro vecchio olio di gomito.
Un anno mi è capitato di non trovare questi prodotti e sono passato ai prodotti Sika. Discreti ma sensibilmente inferiori al Wonder e più costosi.
L'olio invece del Sika lo trovo ottimo.
Buon lavoro a tutti.
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L' importante è partire . . .