Come dicevo il circuito di controllo (la centralina) e' gia' presente all'interno dello strumento, il trasduttore e' quindi del tipo passivo a induzione tradizionale dell'epoca.
Osservando il circuito
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si notano i componenti fondamentali:
AL - "L7805" e' il regolatore di tensione per fornire i 5V alla logica
OP - Amplificatore operazionale (si legge male la sigla) di interfaccia per il trasduttore
F/V - "SAK215" e' un convertitore Frequenza/Tensione per pilotare l'indice (e' usato nei contagiri analogici per auto)
CN - "4020" e' un contatore/divisore di frequenza primo stadio del contamiglia
MV - "NE555" e' un multivibratore usato come divisore a integrazione per generare l'impulso di conteggio
MS - "4538" e' un doppio monostabile forse usato per il reset del contatore
PV - "TIP121" transistore di potenza per pilotare la bobina del contatore meccanico
TAR - Potenziometri (blu) di taratura "Speed" per l'indicazione velocita', "Dist" per contamiglia
NOTA -> Per favore Brunodatv1@gmail.com leggi la sigla di "OP" (o fai una foto migliore) che servira' nelle successive indagini.
Uno strumento del genere utilizza, come ho detto, un trasduttore passivo costituito semplicemente da una bobina di fronte alla quale, trascinata dall'acqua, gira un'elichetta contenente uno o piu' piccoli magneti che cambiando posizione (ruotando) inducono una corrente variabile i cui impulsi sono di cadenza proporzionale alla velocita' di rotazione che, a sua volta, e' proprzionale alla velocita' della barca. Tale tipo di trasduttore utilizza un circuito di "lettura" costituito da un amplificatore seguito da un convertitore Frequenza/Tensione la cui corrente di uscita pilota direttamente l'indicatore ad ago.
In uno strumento cosi' fatto i nuovi trasduttori contenenti dispositivi ad effetto Hall non sono direttamente utilizzabili (non funzionerebbero), e' necessario disporre di un trasduttore del tipo previsto in origine (ne fabbricano ancora).
Ora la prima azione da fare e' identificare i terminali di alimentazione, si tratta di cercare con pazienza, con l'aiuto di un tester impostato sulla scala appena prima della piu' bassa delle resistenze (o, meglio se esiste, sulla scala indicata con accanto il simbolo di un diodo) a quali terminali sul retro dello strumento (tutti, anche quelli senza la vite) corrispondono rispettivamente i punti che ho indicato in rosso con i numeri da 1 a 4. E' probabile che non tutti e 4 abbiano un collegamento, mi attendo che se ne trovino almeno 2.
Fatto questo potremo tentare di procedere oltre.
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La coincidenza fra il numero di contatti e la piu' alta cifra dell'indicatore e' del tutto casuale e non rilevante.