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Versione completa: Salita in TA: concetti condivisi?
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Lo ridico...non bisogna cadere!!!
Se si sale con qualsiasi attrezzatura, bansigo o ascensori da roccia, si usano due drizze che sono o devono essere sempre in tensione, siano usate per salita o per sicurezza.
L'operazione va fatta, cone qualsiasi lavoro impegnativo, quando non si è stanchi dopo una giornata pesante o in situazioni fisiche non buone. Se si è in tale stato è facilissimo farsi male, anche di più, con una sega circolare o con frullino.
Con drizze interne, se cedono le pulegge o i loro perni, nema problema. Mal che vada si rischia di rimanere su, ma in qualche modo le drizze scivolano sulla gola di una puleggia bloccata.
Soli o con assitenza, ognuno si regoli cone meglio crede, dipende dalla propria preparazione. C'è chi fa gli 8 mila da solo.
È molto molto più pericoloso attraversare una strada cittadina di sera nei giorni che precedono il Natale26
(14-06-2015 13:37)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Lo ridico...non bisogna cadere!!!
...
È molto molto più pericoloso attraversare una strada cittadina di sera nei giorni che precedono il Natale26

Ora finalmente capisco....

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Smiley4
"Con drizze interne, se cedono le pulegge o i loro perni, nema problema.":smiley30:
A parte l'infartino per la botta, e il rodimento per le complicazioni, semprechè la famosa calza non si strappi sul bordino tagliente slabbrato da qualche antica strambata...60
Dai, solo i fatalisti van su con le dovute precauzioni, i pessimisti stanno in coperta!91
A prendersi in testa pinze, cacciaviti e talvolta un ottimista22
Però nessuno ha prodotto una statistica degli incidenti.Smiley59
L'unico che mi risulta capitò in regata a un caro amico: per un errore di qualcuno
la drizza spi si incasinò e scappò su. Naturalmente lui, armatore e più leggero
degli altri (era pure un agile e temerario, 66enne) si fece mandar su mentre la
barca bolinava. Nella fretta e comprensibile concitazione usò il fatidico
moschettone, che puntualmente si aprì urtando -credo- la terza crocetta.
Non ci crederete ma restò abbrancato all'albero finchè non gli mandarono su
un'altra drizza. Morì molti anni dopo, ma nel suo letto...di una rapida e implacabile malattia.
(14-06-2015 11:06)stefanodallago Ha scritto: [ -> ]
(13-06-2015 20:09)Franc Ha scritto: [ -> ]Ma allora quelle che hanno la calza un tutt'uno con l'anima quali sono? Pensavo fossero quelle da roccia! Mi sa che cercherò quelle da muratore!? 19

Ciao Francesco
mi sono realizzato anch'io un sistema con imbrago da roccia, spetzel e pedali con fettuccia. Per quanto riguarda la risalita utilizzo una corda d'alpinismo che mando in testa d'albero mentre per sicurezza uso una delle drizze della barca. E' vero che esiste il problema della calza ma le corde d'alpinismo sono realizzate tenendo conto che devono resistere agli sfregamenti, prova a guardare come è realizzata la calza di una di queste corde e ti tranquillizzi. La corda ovviamente deve essere integra e non presentare lesioni.
Ciao Stefano, ma allora ciò che mostra il Video? Comunque darò un occhio ai cavi da roccia. Pure io uso i "pedali" assicurati ad una drizze diversa e in guida con un garroccio nella canalina di inferitura della randa.
(14-06-2015 19:31)oudeis Ha scritto: [ -> ]"Con drizze interne, se cedono le pulegge o i loro perni, nema problema.":smiley30:
A parte l'infartino per la botta, e il rodimento per le complicazioni, semprechè la famosa calza non si strappi sul bordino tagliente slabbrato da qualche antica strambata...60
Dai, solo i fatalisti van su con le dovute precauzioni, i pessimisti stanno in coperta!91
A prendersi in testa pinze, cacciaviti e talvolta un ottimista22
Però nessuno ha prodotto una statistica degli incidenti.Smiley59
L'unico che mi risulta capitò in regata a un caro amico: per un errore di qualcuno
la drizza spi si incasinò e scappò su. Naturalmente lui, armatore e più leggero
degli altri (era pure un agile e temerario, 66enne) si fece mandar su mentre la
barca bolinava. Nella fretta e comprensibile concitazione usò il fatidico
moschettone, che puntualmente si aprì urtando -credo- la terza crocetta.
Non ci crederete ma restò abbrancato all'albero finchè non gli mandarono su
un'altra drizza. Morì molti anni dopo, ma nel suo letto...di una rapida e implacabile malattia.

Ad un nostro amico AdV si è aperto l'anello che tiene le cinghie del bansigo.
Si è aggrappato alle drizze rimediando ustioni e scarnificazione alle mani curate in diversi mesi e lo strappo di un tendine o muscolo della spalla per il quale ha subito un'operazione. E gli è andata bene.

Anche io salgo (anzi mi faccio tirar su ) con l'imbrago da montagna (50€ da Decathlon) due drizze e pure l'obellicale avvolto attorno all'albero.

Però sto studiando attentamente le varie soluzioni per salire autonomamente e valutando di fare un corso base di roccia per acquisire un minimo di nozioni.
Purtroppo trovare qualcuno che ti tira su è sempre difficile e le attività da fare in quota sempre troppe.
https://picasaweb.google.com/m/viewer#ph...6750166018
Non me ne vogliate male....Io faccio cosi'.....non sarà da vero Skipper. ....ma credetemi è di una comodità unica!!!!
(15-06-2015 07:57)st00042 Ha scritto: [ -> ]
(14-06-2015 19:31)oudeis Ha scritto: [ -> ]"Con drizze interne, se cedono le pulegge o i loro perni, nema problema.":smiley30:
A parte l'infartino per la botta, e il rodimento per le complicazioni, semprechè la famosa calza non si strappi sul bordino tagliente slabbrato da qualche antica strambata...60
Dai, solo i fatalisti van su con le dovute precauzioni, i pessimisti stanno in coperta!91
A prendersi in testa pinze, cacciaviti e talvolta un ottimista22
Però nessuno ha prodotto una statistica degli incidenti.Smiley59
L'unico che mi risulta capitò in regata a un caro amico: per un errore di qualcuno
la drizza spi si incasinò e scappò su. Naturalmente lui, armatore e più leggero
degli altri (era pure un agile e temerario, 66enne) si fece mandar su mentre la
barca bolinava. Nella fretta e comprensibile concitazione usò il fatidico
moschettone, che puntualmente si aprì urtando -credo- la terza crocetta.
Non ci crederete ma restò abbrancato all'albero finchè non gli mandarono su
un'altra drizza. Morì molti anni dopo, ma nel suo letto...di una rapida e implacabile malattia.

Ad un nostro amico AdV si è aperto l'anello che tiene le cinghie del bansigo.
Si è aggrappato alle drizze rimediando ustioni e scarnificazione alle mani curate in diversi mesi e lo strappo di un tendine o muscolo della spalla per il quale ha subito un'operazione. E gli è andata bene.

Anche io salgo (anzi mi faccio tirar su ) con l'imbrago da montagna (50€ da Decathlon) due drizze e pure l'obellicale avvolto attorno all'albero.

Però sto studiando attentamente le varie soluzioni per salire autonomamente e valutando di fare un corso base di roccia per acquisire un minimo di nozioni.
Purtroppo trovare qualcuno che ti tira su è sempre difficile e le attività da fare in quota sempre troppe.
Ecco appunto, il bansigo è un seggiolone a cui moltissimi si affidano, ma non è affidabile come un imbrago da roccia e soprattutto non trattiene adeguatamente il soggetto che deve salire.
(13-06-2015 14:27)umeghu Ha scritto: [ -> ]E come e quando potresti essere a Marina di Carrara?

Come: con la macchina. Mi faccio una passeggiata.
Quando: lo stabiliamo insieme anche via MP.

Thumbsupsmileyanim
(14-06-2015 23:03)Franc Ha scritto: [ -> ]
(14-06-2015 11:06)stefanodallago Ha scritto: [ -> ]
(13-06-2015 20:09)Franc Ha scritto: [ -> ]Ma allora quelle che hanno la calza un tutt'uno con l'anima quali sono? Pensavo fossero quelle da roccia! Mi sa che cercherò quelle da muratore!? 19

Ciao Francesco
mi sono realizzato anch'io un sistema con imbrago da roccia, spetzel e pedali con fettuccia. Per quanto riguarda la risalita utilizzo una corda d'alpinismo che mando in testa d'albero mentre per sicurezza uso una delle drizze della barca. E' vero che esiste il problema della calza ma le corde d'alpinismo sono realizzate tenendo conto che devono resistere agli sfregamenti, prova a guardare come è realizzata la calza di una di queste corde e ti tranquillizzi. La corda ovviamente deve essere integra e non presentare lesioni.
Ciao Stefano, ma allora ciò che mostra il Video? Comunque darò un occhio ai cavi da roccia. Pure io uso i "pedali" assicurati ad una drizze diversa e in guida con un garroccio nella canalina di inferitura della randa.

le corde vendute da decathlon le danno con scivolamento della calza = a Zero
l'importante per me è che la corda sia assolutamente integra. Poi sarei curioso di sapere nel video che peso di prova hanno applicato...... Non saranno mica tutti matti gli speleologi.... o forse si....
(15-06-2015 17:07)stefanodallago Ha scritto: [ -> ]
(14-06-2015 23:03)Franc Ha scritto: [ -> ]
(14-06-2015 11:06)stefanodallago Ha scritto: [ -> ]
(13-06-2015 20:09)Franc Ha scritto: [ -> ]Ma allora quelle che hanno la calza un tutt'uno con l'anima quali sono? Pensavo fossero quelle da roccia! Mi sa che cercherò quelle da muratore!? 19

Ciao Francesco
mi sono realizzato anch'io un sistema con imbrago da roccia, spetzel e pedali con fettuccia. Per quanto riguarda la risalita utilizzo una corda d'alpinismo che mando in testa d'albero mentre per sicurezza uso una delle drizze della barca. E' vero che esiste il problema della calza ma le corde d'alpinismo sono realizzate tenendo conto che devono resistere agli sfregamenti, prova a guardare come è realizzata la calza di una di queste corde e ti tranquillizzi. La corda ovviamente deve essere integra e non presentare lesioni.
Ciao Stefano, ma allora ciò che mostra il Video? Comunque darò un occhio ai cavi da roccia. Pure io uso i "pedali" assicurati ad una drizze diversa e in guida con un garroccio nella canalina di inferitura della randa.

le corde vendute da decathlon le danno con scivolamento della calza = a Zero
l'importante per me è che la corda sia assolutamente integra. Poi sarei curioso di sapere nel video che peso di prova hanno applicato...... Non saranno mica tutti matti gli speleologi.... o forse si....

Nel video hanno applicato un peso di 80kg.
Il filmato è della Beal -che, in merito, qualche parolina da spendere in piazza la ha- fatto su corde dinamiche che servono a fare alpinismo.

Fare lavoro in quota è una cosa diversa.

Nell'alpinismo andare in vetta\scendere è il "lavoro".
Nel lavoro in quota salire e scendere è solo la parte che consente di raggiungere il posto di lavoro dove poi stai amabilmente per qualche mezzora con trapano... cazzi e mazzi di ogni.
Ecco, restarci attaccati a un prusik messo su una drizza... mentre m'arimetto e m'arimovo...

In ogni caso nel mix mari-e-monti fatto per stare sull'albero non mi risulta che le nostre drizza abbiano scivolamento zero...
Ma salire in testa d'albero in maniera classica con winch banzigo e cima di sicurezza senza tante filosofie noo? Si è sempre fatto così e non vedo motivo di cambiare
(15-06-2015 17:30)jetsep Ha scritto: [ -> ]
(15-06-2015 17:07)stefanodallago Ha scritto: [ -> ]
(14-06-2015 23:03)Franc Ha scritto: [ -> ]
(14-06-2015 11:06)stefanodallago Ha scritto: [ -> ]
(13-06-2015 20:09)Franc Ha scritto: [ -> ]Ma allora quelle che hanno la calza un tutt'uno con l'anima quali sono? Pensavo fossero quelle da roccia! Mi sa che cercherò quelle da muratore!? 19

Ciao Francesco
mi sono realizzato anch'io un sistema con imbrago da roccia, spetzel e pedali con fettuccia. Per quanto riguarda la risalita utilizzo una corda d'alpinismo che mando in testa d'albero mentre per sicurezza uso una delle drizze della barca. E' vero che esiste il problema della calza ma le corde d'alpinismo sono realizzate tenendo conto che devono resistere agli sfregamenti, prova a guardare come è realizzata la calza di una di queste corde e ti tranquillizzi. La corda ovviamente deve essere integra e non presentare lesioni.
Ciao Stefano, ma allora ciò che mostra il Video? Comunque darò un occhio ai cavi da roccia. Pure io uso i "pedali" assicurati ad una drizze diversa e in guida con un garroccio nella canalina di inferitura della randa.

le corde vendute da decathlon le danno con scivolamento della calza = a Zero
l'importante per me è che la corda sia assolutamente integra. Poi sarei curioso di sapere nel video che peso di prova hanno applicato..... Non saranno mica tutti matti gli speleologi.... o forse si....

Nel video hanno applicato un peso di 80kg.
Il filmato è della Beal -che, in merito, qualche parolina da spendere in piazza la ha- fatto su corde dinamiche che servono a fare alpinismo.

Fare lavoro in quota è una cosa diversa.

Nell'alpinismo andare in vetta\scendere è il "lavoro".
Nel lavoro in quota salire e scendere è solo la parte che consente di raggiungere il posto di lavoro dove poi stai amabilmente per qualche mezzora con trapano... cazzi e mazzi di ogni.
Ecco, restarci attaccati a un prusik messo su una drizza... mentre m'arimetto e m'arimovo...

In ogni caso nel mix mari-e-monti fatto per stare sull'albero non mi risulta che le nostre drizza abbiano scivolamento zero...

no, no hai perfettamente ragione, le nostre drizze non hanno molto probabilmente scivolamento zero, io personalmente mando in testa d'albero una corda d'alpinismo, quella sì la danno con scivolamento zero.... preferisco attaccarmi a quella e non alla drizza.
(15-06-2015 17:37)kermit Ha scritto: [ -> ]Ma salire in testa d'albero in maniera classica con winch banzigo e cima di sicurezza senza tante filosofie noo? Si è sempre fatto così e non vedo motivo di cambiare

Si Marcello. Infatti nel post iniziale dicevo indipendentemente da come. Credo che il discorso cambi se vuoi salire senza far faticate chi sta al winch ammesso che riesca a mandarti su. In quel caso la prospettiva cambia. Penso.
(15-06-2015 21:03)jetsep Ha scritto: [ -> ]
(15-06-2015 17:37)kermit Ha scritto: [ -> ]Ma salire in testa d'albero in maniera classica con winch banzigo e cima di sicurezza senza tante filosofie noo? Si è sempre fatto così e non vedo motivo di cambiare

Si Marcello. Infatti nel post iniziale dicevo indipendentemente da come. Credo che il discorso cambi se vuoi salire senza far faticate chi sta al winch ammesso che riesca a mandarti su. In quel caso la prospettiva cambia. Penso.
Io sono sempre dell'idea che l'operazione vada fatta in due e nella maniera classica, ogni soluzione che non sia il classico coordinamento tra chi sta al winch e chi sale sia da vedere con sospetto.
È' noto che i rigger professionali usano il sistema classico eppure spesso sono soli ai lavori e chiedono agli armatori o a chi è presenti di tirarli su, se ci fossero soluzioni da solitari validi li userebbero ma così non è.

Io mi sono fatto sempre tirare su da mia moglie e salvo rare eccezioni, tendo a fidarmi solo di lei, i velisti della domenica tendono a fare confusione e non hanno forza/resistenza.
Il discorso fatica non fatica in una barca a vela stride un po', si sa che certe manovre sono faticose ma sta a chi indossa il banzigo cercare di togliere peso a chi sta al winch, peso circa 90 kg e sulla precedente barca Morena mi ha sempre tirato su senza difficoltà, sull'attuale barca ho un winch elettrico.

Le discussioni sulla salita in TA con sistemi esotici sono per la maggior parte alimentati da chi ha una certa diffidenza a salire, purtroppo se si ha questo problema forse è meglio non salire e pagare qualcuno o chiedere un favore ad un amico.
Non si capisce perchè chi ha paura debba evitare di salire.
A maggior ragione si dovrebbe superare il blocco, ovviamente con la dovuta prudenza.
(16-06-2015 01:12)kpotassio Ha scritto: [ -> ]Non si capisce perchè chi ha paura debba evitare di salire.
A maggior ragione si dovrebbe superare il blocco, ovviamente con la dovuta prudenza.
Il mio è solo un parere personale, per quello che ho visto questo tipo di blocco è assai difficile da superare e andare su con il panico e l'insicurezza non produce nulla di buono
(16-06-2015 06:32)kermit Ha scritto: [ -> ]
(16-06-2015 01:12)kpotassio Ha scritto: [ -> ]Non si capisce perchè chi ha paura debba evitare di salire.
A maggior ragione si dovrebbe superare il blocco, ovviamente con la dovuta prudenza.
Il mio è solo un parere personale, per quello che ho visto questo tipo di blocco è assai difficile da superare e andare su con il panico e l'insicurezza non produce nulla di buono

Ti assicuro che per quelli come me, con quel problema appunto, è molto più difficile restare a terra che superare il blocco... E superarlo produce tante sensazioni positive.
Le possibilità di cadere non sono superiori a quelle di chi non teme nulla. Una crisi di panico si supera più facilmente e velocemente su un albero, piuttosto che a terra.
E comunque: cosa mai può succedere se ti prende il panico quando sei appeso?

Scrivo per stimolare quelli di noi che non salgono per chissà quali paure: stare a terra è peggio, armatevi e salite!100
Consiglio sempre di apprendere modalità x salire in TA, o superare le proprie paure.. Sará, ma ogni anno mi capita di doverci salire due o tre volte! Ed è già difficile trovare chi mi faccia solo da sicura! (E infatti a volte vado in autoassicurazione, ma questo è un'altra faccenda)
(16-06-2015 13:40)bellatrix Ha scritto: [ -> ]Consiglio sempre di apprendere modalità x salire in TA, o superare le proprie paure.. Sará, ma ogni anno mi capita di doverci salire due o tre volte! Ed è già difficile trovare chi mi faccia solo da sicura! (E infatti a volte vado in autoassicurazione, ma questo è un'altra faccenda)
L autoassicurazione sarebbe la kasko ? 🚠

Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk
(16-06-2015 22:41)cola Ha scritto: [ -> ]
(16-06-2015 13:40)bellatrix Ha scritto: [ -> ]Consiglio sempre di apprendere modalità x salire in TA, o superare le proprie paure.. Sará, ma ogni anno mi capita di doverci salire due o tre volte! Ed è già difficile trovare chi mi faccia solo da sicura! (E infatti a volte vado in autoassicurazione, ma questo è un'altra faccenda)
L autoassicurazione sarebbe la kasko ? ?

Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk

Ho due motori (dx e sx uniti all'imbrago) a propulsione antigravitazionale che si azionano nel momento in cui la discesa supera i 1,5 msq.. 26
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