Questa del pilota che impazzisce mi ricorda l' auto impazzita che travolge la nonnina 93enne con i nipotini che stanno andando in visita alla madre gravemente malata in ospedale...
E' uno strumento elettronico: a meno di guasti (che capitano, ma non sono la normalita') fa esattamente quello che *viene programmato per fare*. Tradotto, il problema e' quello che a Venezia chiamano il SORAMANEGO....
I piloti più recenti utilizzano anche il dato della velocità per tarare le impostazioni di risposta.
Se il dato è assente utilizzano una velocità di default (sulla mia 5 Kn).
Quindi la risposta, pur accettabile nella maggior parte delle situazioni, non è ottimale senza interfaccia GPS.
(05-03-2015 21:46)timeout Ha scritto: [ -> ]Provo ad immaginare alle tre di notte tutto invelato un accostata improvvisa perchè superato il waypoint nonostante ben sveglio e attento agli abbordi
Come dice qualcuno ben noto la vela è un opinioneeee.
Però gli autopiloti così interfacciati non credo possano eseguire un'accostata in completa autonomia. Almeno il mio, Raymarine non di ultima generazione (pilota con computer S3 e aggiornato con il fantastico Gyro ADV), fa suonare un allarme quando è il momento di eseguire l'accostata, e la esegue solo se ha ricevuto conferma con la pressione di un tasto. Altrimenti potrebbe essere molto pericoloso in determinate circostanze, soprattutto navigando in tratti di mare affollati.
In ogni caso non uso neanche io la funzione.
io ho un pilota Raymarine SPX 5 a ruota interfacciato con un plotter Lorenz,lo trovo comodissimo nelle lunghe navigazioni e non mi sembra ci siano problemi con un minimo di buon senso.
Unico problema,forse risolto nei modelli più recenti,è che se esco dalla rotta per evitare un ostacolo e poi riprendo,quindi esco da AUTO ,metto il pilota in STANDBY e fatta la correzione riprendo AUTO il pilota fa una lunga serie di correzioni prima di riprendere la rotta.In alcuni casi la cosa è tanto ftidiosa che mi conviene resettare tutto,riassegnare il waypoint e ricominciare.
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Però gli autopiloti così interfacciati non credo possano eseguire un'accostata in completa autonomia.
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Vero, pero' ritengo di gran lunga preferibile scegliere io secondo la situazione quale sia il punto in cui cambiare rotta, in questa logica le azioni da fare con impostazione "manuale" o "programmata" sono praticamente le stesse e allora mi pare migliore (piu' sicuro) operare personalmente per impostare le correzioni di rotta, cosa che comporta pure la molto positiva conseguenza di dover sapere (io, non la macchina) ogni momento dove mi trovo ed e' da sempre mia abitudine registrare sulla carta (quella di carta) il punto almeno ogni 1/2 ora.
(14-03-2015 21:23)rema Ha scritto: [ -> ]io ho un pilota Raymarine SPX 5 a ruota interfacciato con un plotter Lorenz,lo trovo comodissimo nelle lunghe navigazioni e non mi sembra ci siano problemi con un minimo di buon senso.
Unico problema,forse risolto nei modelli più recenti,è che se esco dalla rotta per evitare un ostacolo e poi riprendo,quindi esco da AUTO ,metto il pilota in STANDBY e fatta la correzione riprendo AUTO il pilota fa una lunga serie di correzioni prima di riprendere la rotta.In alcuni casi la cosa è tanto ftidiosa che mi conviene resettare tutto,riassegnare il waypoint e ricominciare.
E' un comportamento 'voluto' ed un buon software anche recente dovrebbe continuare a comportarsi così.
Se hai tracciato una rotta che prevede di passare all'interno di pericoli il pilota ti riporta più rapidamente possibile sulla 'traccia' azzerando il xte (cross Track Error).
Pensa ad esempio ad una rotta tracciata per attraversare lo stretto degli Asinelli in Sardegna oppure per percorrere una zona di bassi fondali in un canale dragato appositamente. Se il pilota non si comportasse così il rischio di andare a scogli aumenterebbe.
però!non ci avevo pensato,giuro che non lo prenderò più a male parole
Come ha già detto NicolaBologna, con nessun pilota serio è possibile dare una rotta spezzata da seguire automaticamente.
Sarebbe una follia.
Ma anche volendo dargli ogni volta conferma al raggiungimento di ciascun WP è talmente una scocciatura che si fa prima ad indicargli di volta in volta il singolo WP da raggiungere.
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... con nessun pilota serio è possibile dare una rotta spezzata da seguire automaticamente.
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Essendo una funzione prevista dal software e quindi certamente POSSIBILE correggerei la frase in "con nessun pilota serio è RAGIONEVOLE dare una rotta spezzata da seguire automaticamente" (come suggerisce la constatazione riportata dalla cronaca che piu' di un traghetto si e' andato ad arenare sotto pilota automatico... e i loro autopiloti sono migliori dei nostri....).
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..dargli ogni volta conferma al raggiungimento di ciascun WP è talmente una scocciatura che si fa prima ad indicargli di volta in volta il singolo WP da raggiungere.
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Si ! e si fa ancora prima ad impostare semplicemente la rotta (rotta bussola) da seguire poiche' bastano poche pressioni sui tasti del display dell'autopilota (che solitamente e' sottomano in pozzetto) anche praticamente al buio e senza occhiali (i tasti si sentono bene sotto le dita) e non e' necessario andare ad impostare o selezionare alcunche' sul plotter (presupposto e', naturalmente, di avere ben in testa dove si vuole andare e dove ci si trova ma questo lo do' come scontato per un buon navigante).
Premetto, nella mia ignoranza.
- Quando si indica al plotter una destinazione, lui segue una rotta che nulla ha a che vedere con PB o PM .
Segue la rotta sul fondo e agisce sul pilota automatico per mantenere quella rotta, stabilità sul fondo del mare. Se ci sono diversi punti da raggiungere in sequenza, lo fa e basta. Perché mai non dovrebbe farlo?
- Nella mia vita da motoscafaro, abbiamo fatto infinite prove: anche negli anni passati nessun timoniere aveva efficienza pari al pilota automatico.
- Un radar e una cam esterna sono veramente un grande aiuto specie nei trasferimenti notturni, invernali o con brutto tempo.
I SOGNI...
- Sarebbe bello poter avere un applicativo elettronico di supporto al pilota automatico che in qualche modo rilevi ed anticipi il mare (onda), magari ad autoapprendimento.
- Sarebbe bello poter applicare alla vela una nuvola di sensori per avere su di un monitor la forma reale (della vela in uso) e la forma ideale: che grande scuola di vela sarebbe! (mi fermo sulle applicazioni che potrebbero scaturire da questa cosa, limitandomi a pensare a quante regolazioni - anche idrauliche - venivano messe sugli alberi in un tempo passato e forse più evoluto)
Ma sono scarrocciato fuori tema...